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Autore: thatswhatfriendsarefor    15/07/2014    8 recensioni
SPOILER 6X23
La macchina di Castle è in fiamme in un fossato e Kate attonita guarda tutta la sua vita andare in fumo.
Come potrà andare avanti? Cosa è successo veramente?
La nostra personalissima versione della 7x01 e 7x02.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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CAPITOLO 5 – Anne Jones

Senza dire una parola, Javier fa ripartire il video e si mette al lavoro. Se c’è Anne Jones dietro la sparizione di Rick, quella donna non sa contro chi si è messa. Gates e Beckett sono sul piede di guerra.

 

Kate continua a fissare il volto di quella donna che Brady ha prontamente stampato. Si guarda intorno per vedere se potesse utilizzare qualche parete come lavagna. Sta per rinunciare all’idea, quando sente la Gates chiedere a Brady se possono staccare la cartina degli Hamptons per attaccare foto e indizi sul pannello di metallo del muro divisorio.

Una volta che l’ingrandimento di quel fermo immagine del video è davanti a loro, contornato da tanti piccoli post-it con le informazioni che hanno al momento, la Gates si avvicina e, rivolgendosi a Beckett con un tono molto pacato, le chiede se per caso non l’avessero già incontrata.

“No, Signore, proprio non mi sembra. Almeno non io” poi con gli occhi sempre fissi su quel volto dallo sguardo nevrotico e con le braccia conserte prosegue “però mi è venuta un’idea”. Afferra il proprio cellulare e digita velocemente un numero.

“Pronto? Alexis? Ciao. Sono dal Capo Brady qui alla polizia degli Hamptons, siamo riusciti a vedere chi ha rapito tuo padre. Ti mando una foto sul cellulare. Guarda se riconosci per caso questa donna…. Sì… sì è una donna... Non l’hai mai vista vero? Ok. Senti fammi un favore. Mi daresti il numero di cellulare di Paula Hass, della Black Pown? Lo trovi nella memoria del telefono di casa degli Hamptons. Grazie. Sì … sì per sms va bene… Come? Certo! Se so qualcosa ti avverto. Tu come stai? Lo so…. Anche io. Tanto. Ti voglio bene. A dopo. Ah, Alexis? … fai vedere per sicurezza quella foto anche a Martha. E… Alexis, non ti abbattere, lo troveremo. Te lo prometto.” Fa un lungo respiro. Quante volte ha dovuto promettere ad Alexis che avrebbe salvato suo padre? Almeno, questa volta, sembrerebbe che Castle non sia in pericolo a causa sua.

Poi si gira di scatto verso Victoria e inizia a spiegarle cosa ha in mente.

“Allora, Castle ha diversi fanclub, di cui un paio sono ufficiali. Se siamo fortunati potrebbe essersi iscritta col suo vero nome. In fin dei conti è incensurata.” La sua mente sta lavorando ininterrottamente. Tra la tensione, lo spavento e l’adrenalina che ha in corpo, il mal di testa non ha mollato la sua presa, neanche dopo aver preso il cachet che a questo punto avrebbe dovuto fare effetto.

“Non hai minimamente considerato che potrebbe trattarsi di un rapimento per estorsione? Il signor Castle è un uomo ricco e soprattutto in passato non ne ha mai fatto mistero” chiede la Gates stupita di come la cosa non abbia potuto nemmeno sfiorare Beckett.

“Non credo. Non è una criminale. I rapimenti per estorsione non sono facili da gestire. E comunque alcune delle fan di Castle sono terribili, lei non ha idea delle lettere e dei messaggi che gli scrivono, dall’egocentrica che pensa di essersi riconosciuta in uno dei personaggi, alla ninfomane che vuole passare qualche notte insieme a lui, alla sentimentale che spera un giorno di sposarlo…”

“E’ proprio faticoso essere un personaggio pubblico!” sospira il capitano. Non ci aveva mai pensato, ma essere un VIP comporta anche degli svantaggi.

In quel momento Ryan rientra nell’ufficio sventolando il foglio che ha in mano.

“Qualche notizia?” chiede la Gates girandosi subito dopo in direzione di Beckett a cui è appena arrivato un messaggio sul cellulare.

“Cosa hai trovato, Ryan?” chiede Kate.

“Devo ancora scavare sulla vita ma questo intanto mi sembrava importante” attacca il foglio alla parete e lo ferma con una calamita che si è portato dietro “Anne Jones è stata qui negli Hamptons molte volte, a giudicare dal numero di contravvenzioni che risultano associate alla sua targa. Quasi tutte sono per superamento del limite di velocità. La cosa singolare è che ne ha prese un paio, con tanto di foto dell’autovelox, negli ultimi due giorni proprio nel tratto di strada dove ha superato e fermato la Mercedes di Castle.”

“Interessante. Continua” lo esorta la Gates.

“Be’, ho controllato se avesse proprietà in zona e non ne ha. Ma la sua sorellastra, la figlia del primo matrimonio di suo padre, sì. Una delle multe è per divieto di sosta in una strada limitrofa all’indirizzo della sorella. Potrebbe essere stata lì.”

“O se siamo tanto fortunati potrebbe essere ancora lì” sostiene la Gates.

“Tentar non nuoce ma mi sembrerebbe davvero troppo sconsiderato anche per un’incensurata.” Kate scuote la testa di lato e si rivolge alla Gates “Può pensarci lei, Signore, a coordinarsi con Brady per fare un controllo lì? Nel frattempo io chiamo Paula Hass, Alexis mi ha appena inviato il suo numero” dice sollevando il cellulare “così vediamo se per caso alla casa editrice possono avere qualche idea su chi sia.”

Il capitano fa un segno d’intesa e si allontana a passo spedito, ancora nel suo abito da cerimonia, nell’ufficio del Capo Brady.

Ryan, che è rimasto ad ascoltare la conversazione, vedendo Beckett intenta a comporre il numero di Paula Hess, si congeda: “Kate, vado a vedere se scopro qualche altra cosa.”

La detective gli fa un cenno col capo e continua a fissare la foto di Anne Jones appesa davanti a lei. Il telefono squilla libero a lungo. Al quinto trillo una voce nasale, forse molto raffreddata, risponde: “Pronto”.

“Paula, sono Kate Beckett”

Silenzio.

“Paula?”

“Sì scusa, sono sorpresa che mi chiami a poche ore dal tuo matrimonio, al quale peraltro non sono stata invitata” dichiara con voce acida.

“Paula,” risponde Kate sorvolando sulla simpatia innata dell’agente di Rick “non ci siamo sposati, Rick ha avuto un incidente con la macchina mentre stava arrivando alla villa e …” cerca delle parole che possano rendere la notizia meno sconvolgente ma poi si arrende, rendendosi conto che certe informazioni non possono che essere brutali, soprattutto se si ha fretta. “L’hanno buttato fuori strada ed è stato rapito. Sono alla stazione di polizia degli Hamptons e hanno ricevuto un video in cui si vede la donna, armata, che l’ha preso.”

“Santo Cielo, Kate!” esclama stupita Paula dall’altro capo del telefono.

“Senti Paula, ho bisogno del tuo aiuto. Ti mando nome e foto di questa donna. Avete la possibilità di controllare se è registrata ad uno dei fanclub ufficiali?”

“Sì, certo. Ma Rick ha tanti fanclub, non solo i nostri e poi ci sono molte persone che lo seguono sul web, sul suo blog e usano tutti dei nickname” cerca di mantenere un tono controllato ma si percepisce chiaramente che la notizia l’ha sconvolta.

“Lo so. Ma tentar non nuoce. Magari tu stessa la potresti aver visto in una delle presentazioni dei libri o magari Gina” aggiunge senza troppa convinzione.

“Difficile. Sono migliaia. Come ricordarne una?”

“In ogni caso ci sarebbe molto utile avere l’elenco dei nominativi di tutti i fan registrati, la lista di tutte le persone che in qualche modo negli anni hanno mandato delle lettere minatorie o qualunque cosa ti venga in mente che possiamo mettere a confronto con gli altri dati. Puoi mostrare la foto anche a Gina per favore?  E Paula.. prima fai e più possibilità abbiamo di ritrovarlo… in tempo utile.”

Spera di essere stata convincente.

Pensa che questa ricerca sia tempo perso ma non può stare senza far niente.

Sa che se si ferma, verrà assalita dall’angoscia.

Più informazioni raccolgono e più dati ci sono da incrociare. Inoltre Paula potrebbe almeno fare qualcosa di utile una volta tanto nella vita.

In quel momento arriva Esposito con la foto dell’arma e con l’ingrandimento del numero identificativo.

“Questa donna è davvero ingenua. Non ha neanche limato il numero di telaio. L’arma è registrata a nome del padre della Jones”.

Victoria Gates rientra nell’ufficio e a passi spediti, quanto le consentano le scarpe col tacco, si avvicina ai due.

“Ci sono tutti gli elementi per pensare che quella donna sia una sprovveduta. Non ha fatto nulla per nascondere le sue tracce. Sicuramente non è una professionista ma una che ha agito d’impulso. Farà certamente un passo falso. Kate, lo troveremo presto.”

“Speriamo che non sia una psicopatica… invece, più andiamo avanti e più sembrerebbe proprio così” sussurra Kate sconsolata, poi aggiunge “scusatemi un attimo” e si avvia a grandi passi di nuovo verso la toilette.

Entrata in bagno si chiude dentro il gabinetto, si siede e finalmente dà sfogo alle lacrime trattenute fin troppo a lungo.

 

Angolino delle autrici

Le indagini vanno avanti e Kate raccoglie altre informazioni su Anne Jones, grazie al lavoro di Ryan e coinvolgendo persino Paula e Gina. Cos’altro succederà? Continuate a seguirci e a fare ipotesi. Alcune di voi ci sono andate piuttosto vicino quindi continuate a consultare la sfera di cristallo… Grazie di cuore per l'entusiasmo con cui state seguendo la storia e per le vostre affettuose recensioni!

Debora e Monica

  
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