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Autore: ShortyJD    16/07/2014    1 recensioni
Sono una serie di one shot su America Horror Story, riguardano momenti che mi hanno colpita maggiormente...
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Stavo aspettando Violet nel seminterrato. Le avevo appena buttato dei sassolini alla finestra quindi sarebbe scesa a momenti.

<< Tate >> la sentii chiamarmi.

Mi avvicinai subito a lei << Ciao >> appena la vidi non riuscii a non sorridere.

Lei mi abbracciò, aveva un profumo così buono.

<< Oggi è successo di tutto. Prima i poliziotti, poi lo schizzato che batte alla porta dicendo che vuole dei soldi >> disse Violet. Era spaventata, anche se non l’avrebbe mai ammesso.  

Mi staccai dall’abbraccio per guardarla negli occhi << Ehi, ehi, ehi succedono sempre cose strane ad Halloween >> le dissi cercando di tranquillizzarla << Sarà stato uno scherzo, non preoccuparti, ci sono io. >>

Lei mi sorrise, quando sorrideva era ancora più bella.

A quel punto mi ricordai della rosa e gliela porsi facendo un passo indietro << L’ho dipinta di nero, so che non ti piacciono le cose normali. >>

Lei rimase sorpresa << Sei il primo ragazzo che mi regala un fiore >> mi disse.

Beh spero anche l’ultimo, pensai sorridendo.

<< Grazie è bellissima >> mi disse Violet.

<< Sei pronta per uscire con me? >> ero stato fortunato, mi aveva detto di voler uscire con me proprio il giorno di Halloween, l’unico giorno in cui potevo lasciare quella casa.

<< Si >> mi disse sorridendo.

La portai nel mio posto preferito, la spiaggia. Quando arrivammo mi disse che doveva fare una telefonata. Mi allontanai un po’ lasciandole un po’ di spazio per parlare.

Andai sulla casetta del bagnino e iniziai a fare un po’ l’idiota, sperando di farla sorridere.

<< In giro con degli amici >> la sentii dire, feci finta di non sentire nulla, sapevo che suo padre non voleva che uscisse con me.

<< Mi dispiace avrei dovuto avvisarvi >> disse lei, magari non aveva detto nulla per stare con me, aveva disobbedito per me.

Salii sulla ringhiera per sentire la brezza accarezzarmi il viso, era tanto tempo che non uscivo da quella casa, mi era mancato questo posto.

<< Non dirmi di tornare a casa.. >> disse Violet implorando.

No non volevo che andasse già via. Scesi dalla ringhiera e andai verso di lei.

<< Erano dei ragazzini che mi avevano fatto uno scherzo, sono scappati >> disse lei mentre le correvo contro, mi sedetti vicino a lei e iniziai a baciarle il collo, magari così avrebbe attaccato e sarebbe rimasta con me << Va bene d’accordo, ciao >> disse lei attaccando il telefono e contemporaneamente smisi di baciarle il collo.

<< Chi era? >> le chiesi.

<< Mia madre >> mi disse lei, come se si vergognasse un po’.

<< Oooh >> le dissi per prenderla in giro e subito dopo la baciai.

Era la serata più bella della mia vita o non-vita, ero nel mio posto preferito con la ragazza che amavo, cioè credo di amarla, non ho mai provato niente di simile per qualcuno.  Iniziò a far freddo e allora le proposi di accendere un fuoco. Non volevo andare via, volevo restare più tempo possibile li con lei. Lei accettò e pensai che forse anche lei voleva stare ancora li con me. Dopo acceso il fuoco non riuscii a resistere e la baciai ancora, mi stesi su di lei e continuai a baciarla mentre lei mi accarezzava il viso, lei era la cosa più bella che esistesse nel mondo e in quel momento era solo mia.

<< Lo voglio fare >> disse lei staccandosi per un secondo per poi tornare a baciarmi e lentamente fece scendere la sua mano.

<< No >> le dissi sussurrando. Non potevo, non dopo quello che avevo fatto.

Le presi la mano e la guardai negli occhi.

<< Scusa.. Credevo che..>> mi disse lei.

Era rimasta male, non si aspettava un rifiuto lo so, ma come potevo fare l’amore con lei se qualche giorno fa avevo stuprato sua madre. Mi sentivo così terribilmente in colpa.

<< Te lo giuro >> le dissi interrompendola << Violet, farlo con te è la cosa che voglio di più al mondo, è la prima volta che mi succede con una ragazza >> le dissi per consolarla.

<< Perché sei gay? >> mi chiese lei.

Ok forse avevo usato le parole sbagliate, ma lei non poteva sapere cosa avevo fatto.

<< NO! E’ che.. >> non potevo dirglielo.

Mi alzai e mi sedetti accanto a lei.

<< Forse è colpa dei farmaci che mi ha dato tuo padre >> le dissi. Era la prima scusa che avevo pensato << Hanno degli effetti collaterali. >>

Lei si alzò lentamente << Io me ne vado. >>

No! No, no, no non voglio.

<< No, no! No Violet! >> le dissi prendendole una mano << Non voglio andare via >> non voglio che tu vada via << Non ancora! >>

Lei si sedette di nuovo accanto a me, non sembrava molto convita ma ci stava provando.  Io l’abbracciai forte e lei appoggiò la sua testa sulla mia spalla. Restammo in silenzio per pochi secondi a fissare il mare.

<< Venivo sempre qui. Quando il mondo mi stava stretto, così stretto da togliermi il fiato. Me ne stavo a guardare l'oceano, e pensavo "Andate tutti a fanculo". >> accennai una risata ripensando a quando ero ancora vivo e venivo qui per sfogarmi << La scuola non conta proprio un cazzo. Kurt Cobain, Quentin Tarantino, Marlon Brando,De Niro, Al Pacino, tutti hanno smesso di andare a scuola. >> spostammo lo sguardo contemporaneamente. Lei guardava me, io guardavo lei. Restammo guardarci per pochi secondi poi lei appoggiò di nuovo la testa sulla mia spalla ed io la strinsi a me << Io.. odiavo.. quella scuola. Così venivo qui e guardavo questa infinita distesa di acqua e mi dicevo "È questa la tua vita, tu puoi fare qualsiasi cosa, puoi essere chi vuoi, chi se ne frega della scuola. È solo un puntino insignificante della tua vita. Non farci caso.” >>

Sentivo il suo sguardo su di me. Mi girai, mi stava fissando. Ma non come facevano tutti, tutti quelli che pensavano che ero un tipo strano. Nel suo sguardo leggevo comprensione, lei mi capiva, perché lei provava lo stesso. Non c’era bisogno che dicesse nulla, quello sguardo aveva già detto tutto.

 

 

 

Salve!! Eccone un’altra!! Io amo troppo Tate e Violet, e secondo me Tate pensava queste cose durante questa scena. Spero che vi piaccia, perché scrivere secondo il punto di vista di Tate per me è difficilissimo perché ha un carattere complesso e credo che ognuno lo interpreti in modo diverso, ma comunque spero che vi piaccia! Scusate se ci sono errori! E grazie a quelli che leggono, commentano ecc ;) Un bacio :*

 

 

  
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