-How
Are You?-
(Emily’s
pov)
La
mano di
Zayn iniziò a muoversi e una parte di me, la più
preoccupata, si risollevò. Si
portò una mano sulla fronte, aprì gli occhi e il
mio cuore ne subì i danni.
“Emily…”
sospirò con un filo di voce quasi
impercettibile. Gli presi la mano libera e la strinsi a conferma di
ciò che
stavo per pronunciare.
“Sono
qui!”
dalle sue labbra ne uscì un lieve
sospiro e gli si stampò un leggero sorriso. Cercò
di tirarsi su, ma non ci riuscì,
perciò lo aiutai portando il braccio sotto il suo e lui si
aggrappò a me,
riuscendo finalmente nel suo intento. Camminammo in quella posizione
fin quando
lo portai al bagno del piano di sotto che mi avevano indicato due
ragazze
ancora lucide, sebbene la cosa sembrasse impossibile. Zayn si sedette
sul gabinetto
ma due secondi dopo era già per terra, mentre io mi
preoccupai di chiudere la
porta a chiave. Dall’armadietto sopra il lavandino ne trovai
una scatolina da
pronto soccorso e la estrassi. Mi sedetti di fronte a lui esaminando le
ferite.
Iniziai dalla più grave: il naso. Continuava a colare sangue,
così inzuppai un
po’ di cotone con l’acqua ossigenata e cercai di
eliminarne la maggior parte. Poi
medicai i tagli che aveva sulla bocca e sul sopracciglio. Lui aveva un
viso
serio mentre si lasciava aiutare.
“Zayn…”
lo richiamai dal suo apparente
stato di trance. Scosse la testa e il suo sguardo
s’impossessò del mio. Attese
che continuassi. “Come stai
adesso?”
chiesi un po’ meno preoccupata.
“In
paradiso!”
rispose con naturalezza.
“Non
ti ho chiesto dove sei ma come
stai!”
lo esortai
finendo per ridere. Lui mi rivolse
uno sguardo come per dire “e va
bene,
scusa”.
“Bene,
sono con te!”
rispose finalmente alla mia
domanda. Aspetta un attimo… ha
detto che
sta bene perché è con me? Beh allora ha veramente
bevuto parecchio! Sul mio
volto si formò involontariamente un sorriso, che a mio
malincuore non riuscii a
trattenere. “Grazie!”
aggiunse poi
con voce sincera.
“E
di che! L’avrei fatto con
chiunque si fosse trovato al tuo posto!”
mentii cercando di risultare il più convincente
possibile. Il suo viso si spense e il suo atteggiamento
cambiò radicalmente. Crack. Era
come se volesse sentirsi dire che
io c’ero per lui, e solo per lui, che avrei fatto di tutto
per lui, ma quel
tutto doveva riguardare solo ed esclusivamente lui. Che voleva? Che
dopo avermi
fatto credere che sarebbe potuto accadere qualcosa di bello e
importante fra
noi, avermi delusa e continuare a torturarmi, io poi sarei caduta fra
le sue
braccia come niente fosse? No, mio caro Zayn, mi dispiace ma non
è così!
Lui si alzò e io lo emulai. Aprì la porta e
uscì. Camminava ancora un po’ male,
ma se ne fregò. Lo vidi scomparire tra la folla mentre stavo
ferma, immobile,
paralizzata da ciò che era appena accaduto, dal suo sguardo
perso e deluso.
A
tentoni mi
trascinai verso l’ingresso. Dovevo uscire da quella casa fin
troppo affollata,
in cui si concentrava un caldo e una puzza pazzeschi. Guardai
un’ultima volta
in giro prima di uscire da quel pezzo di legno che mi avrebbe liberata,
speravo, da quella sensazione. Uscii e camminai fino al vialetto
più isolato.
Il posto ideale per prendere aria. Mi sedetti per terra a pensare a
cosa mi
stesse accadendo.
“Ehi
pupa!”
esclamò una voce profonda, mentre
si sedeva accanto a me. Guardai avanti e sospirai. “Come
ti chiami, bellissima?” chiese portando il viso
verso il mio,
cercando il mio sguardo. Lo ignorai, ma lui non volle arrendersi. “Il gatto non ti avrà mica
mangiato la
lingua!” continuò. Stava iniziando a
irritarmi e nemmeno lo conoscevo, così,
decisa, mi voltai verso di lui per mettere fine a questo sopruso. Ero
pronta a
dirgliene quattro ma m’incantai in un prato verde smeraldo
scintillante, e ciò si vedeva anche
all’esterno, dato che rimasi con la
bocca spalancata senza che ne uscisse una sillaba. “Chiudi
la bocca, piccola, o entreranno le mosche!” affermò
divertito, portando l’indice sotto il mio mento e chiudendomi
la bocca. Mostrando
poi un sorriso divertito, malizioso e sicuro.
“Che
ci fai qui, Styles?”
chiesi a mia volta con fare sicuro.
Afferrai la sua mano, la quale aveva ancora l’indice sotto il
mio mento e la
tenni, senza accennare al minimo sentimento di timore.
“Ti
sorveglio!”
rispose convinto di sé.
“Tu
che sorvegli me? Ma se non mi
hai mai sopportato, Styles! Anche da piccoli!”
affermai incredula, ma mantenendo
la nota sicura. Lui mi sorrise e mi si mostrarono due profonde fossette.
“Sono
sempre stato attratto da te!”
disse con l’altra mano mi accarezzò
la guancia. Si avvicinò ancora di più al mio viso
e sorrise avido.
“Sì,
sì… come no!”
affermai acida.
“Ammettilo!
Fra noi c’è chimica!”
disse cercando di convincermi.
“E
io che pensavo ci fosse aria!?”
pronunciai sarcastica. Cercò di
avvicinarsi ancora di più.
“Divertente
ma so che vuoi baciarmi
da quando eravamo piccoli!”
affermò sicuro continuando ad avvicinarsi.
“Oh,
quindi è un bacio quello che
vuoi?”
gli chiesi
ancora vicini.
“Non
lo avevi ancora capito?”
chiese sicuro, inarcando un
sopracciglio. Mi avvicinai facendogli capire di volerlo baciare, e non
appena
fu abbastanza vicino gli diedi un calcio nella gamba con tutta la forza
che avessi.
Lui si piegò e io mi alzai e me ne andai abbastanza
velocemente. Ma che palle! Ci mancava pure
l’affascinante,
bello e riccio Styles! Mi addentrai dentro di nuovo e mi
avvicinai al
bancone degli alcolici, versandomi da bere. Tanto. Avevo bisogno di
dimenticare
tutto quello che era successo: il misterioso e tenebroso Malik che,
ubriaco,
aveva provocato una rissa, l’affascinante riccio sicuro di
sé che voleva baciarmi
e Jake che non si preoccupava nemmeno per me e che era scomparso.
Bevvi, bevvi
e ancora bevvi. Sentii il corpo riscaldarsi e la mente alleggerirsi,
perciò mi
addentrai nel salotto e vi trovai dei visi molto familiari che
sembravano
tremendamente preoccupati.
“Lily!”
gridò Sophie non appena mi vide,
venendo verso di me a braccia aperte, goffamente ricambiai
l’abbraccio e le
sorrisi. Salutai le altre che intanto si erano avvicinate, ma il mio
cervello
mi diceva che ne mancava una, sebbene fosse sottosopra.
“Che
ci fate qui, ragazze?”
chiesi biascicando le parole.
“Cerchiamo
Andrea!”
rispose Alice con voce preoccupata.
“Andrea?”
ripetei stupita. “E che ci fa qui?
E soprattutto con chi è?”
aggiunsi poco dopo cercando di sembrare lucida, ma con cattivi
risultati.
“È
venuta qui con un certo Niall”
spiegò Kate con aria seccata.
“Niall?”
ripetei.
“Sì,
Niall, quello con cui ha
ballato l’ultima sera in cui siamo andate tutte a ballare,
ricordi?”
chiese Alice e senza nemmeno
aspettare che glielo confermassi continuò. “È
venuta qui con lui perché si stava annoiando alla festa di
Abby, c’è pure Zayn!”
“Sì,
lo so!”
confermai annuendo.
“E
come lo sai?”
chiese Sophie con un espressione
confusa dipinta in volto.
“Ho
avuto modo di passare del tempo
con lui!”
risposi. “Ma non mi va di parlarne
adesso!”
spiegai. “Beh… riguardo
ad Andrea se è
con Niall non c’è da preoccuparsi! Godetevi la
festa, di sicuro lo staranno
facendo anche loro.” Risposi ridendo. Ecco…
l’alcool aveva iniziato a fare effetto. Meglio che me ne
torni a casa! O forse...
no! Mi lasciai invadere dalla musica che iniziò a
farsi più ritmata. “Ora
scusatemi, ma ho un po’ di cose da
fare!” le salutai fino a raggiungere la pista. Mi
muovevo a tempo di musica
e vidi un ragazzo ballarmi accanto. Mi avvicinai a lui e
quest’ultimo non s’oppose,
perciò continuai a muovermi a ritmo. Sembrava anche
abbastanza carino e stavo
per baciarlo quando mi sentii trascinare via. Qualcuno mi aveva presa
per i
fianchi, con la forza, e portata via da lì.
“Lasciami
andare! Dovevo ancora
baciarlo!”
urlai
mentre mi dimenavo affinché mi lasciasse.
“Tu
non baci proprio nessuno!”
disse una voce profonda alle mie
spalle. Una voce roca e dolce ma autoritaria al tempo stesso. Una voce
alquanto
familiare che al solo sentirla mi aveva provocato milioni di brividi
lungo la
schiena, nello stesso punto in cui la mia schiena toccava il suo torace
muscoloso.
Ciao
bellissime!!!
Avevo
detto
che non sapevo se avessi continuato o meno. Purtroppo non ho avuto
così tanti
pareri di quanti ne aspettassi, ma va bene lo stesso, ho deciso di
continuarla
anche se non è al meglio delle mie capacità.
Purtroppo ho scritto questo
capitolo di fretta, perciò scusatemi eventuali errori di
scrittura o di forma,
in caso a breve lo sistemo se non mi soddisfa ma non
mi andava di farvi aspettare ancora, perciò
eccolo qua! Come sempre voglio sapere cosa ne pensiate e che cosa ve ne
pare…
volevo avvisarvi che sto pubblicando la storia anche su Wattpad con
alcune
modifiche. Mi farebbe davvero piacere se passaste anche lì.
Non voglio rubarvi
altro tempo, perciò… Baci e a prestissimo! Chi
credete che sia il ragazzo che l’ha
presa di sprovvista? Fatemelo sapere con un
commento/recensione… a presto…
<3 <3 <3 <3