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Autore: Lushia    17/07/2014    1 recensioni
Sono passati all'incirca due anni, dopo un misterioso sogno la famiglia trova uno strano bambino. Due sconosciute figure li stanno inseguendo, una oscura profezia pende sulle loro teste e il loro futuro è incredibilmente scomparso. La strada verso la verità è ancora lontana.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'KHR! 11^ Famiglia'
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Target 35 – Lo specchio della nebbia

cover

Il sole si stava già levando all'orizzonte, quando tutti i ragazzi si erano ritrovati nascosti dietro l'edificio in costruzione, riparati alla vista di alcuni seccatori dai capelli verdi, che pattugliavano l'ingresso del laboratorio di Stanford.
Lo stesso nascondiglio venne utilizzato alcuni giorni prima da Haname, Shinji e Cloud, nella loro missione all'inseguimento dei cloni, per questo motivo i tre già sapevano come muoversi nei dintorni e avevano esposto le loro idee al resto del gruppo.
Non sembravano esserci altri pericoli, all'infuori dei cloni presenti. Non avevano idea di dove si trovasse Clover II, il vero, non sembrava essere nelle vicinanze perciò decisero di fare irruzione nella struttura per salvare i due bambini rapiti.

Haname si ricordò un particolare importante riguardo le abilità dei cloni, ridotte a un quarto dell'originale e impossibilitati a usare la fiamma della nebbia. Erano facilmente ingannabili, potevano infatti essere sconfitti rapidamente.
- Li posso prendere a pugni uno per uno! - esclamò Kaito, ardendo di passione. La voglia di combattere la si leggeva nello sguardo.
- E io posso usare la mia katana! - aggiunse Sirius, dando man forte al guardiano del sole.
- Quindi ci tocca sconfiggerli tutti? - chiese Nando, osservando oltre le mura del loro nascondiglio e seguendo con lo sguardo alcuni cloni.
- Ci metteremo un po', ma forse è la soluzione migliore. - Haname lanciò uno sguardo ad Arashi, entrambe annuirono complici.
Erano molto più forti dei nemici, nonostante la superiorità numerica sarebbero comunque stati capaci di sconfiggerli senza problemi, per questo non avevano alcun timore. In fondo, si trattava di una missione di salvataggio.

- Forse sarebbe meglio di no. - intervenne Nozomi, pensierosa. Anche la brunetta stava osservando i cloni, sembrava stesse rimuginando su qualcosa.
- Uh? Come sarebbe a dire “no”? - il suo braccio destro la squadrò con perplessità, probabilmente chiedendosi cosa avesse in mente.
- Intendo, dobbiamo pensare subito ai bambini. - si voltò verso i presenti, preoccupata – Se ci sentissero arrivare potrebbero portarli altrove o far loro del male per ricattarci. - spiegò.
- Non hai tutti i torti. - Duchesse annuì, concordando con la spiegazione della Vongola.
- Forse sarebbe meglio entrare di nascosto e salvarli. - propose Cristal, osservando la brunetta.
Nozomi si voltò verso Shinji, curiosa.
- … Saresti capace di nasconderci ai loro occhi? - chiese.
La nebbia era stupita da quella richiesta, ma i suoi occhi iniziarono a brillare e un accenno di sorriso era visibile sul suo volto.
- Sì... posso farlo. - rispose lui.
- Beh, se sono così deboli non si accorgeranno della nebbia. - disse Diamante, agitando rapidamente i ventagli per darsi un po' di freschezza.
- E se ci sono dottori, non ci noteranno minimamente. - Haname sembrò avere una rivelazione, annuendo a sé stessa.
- Avete fatto così, la volta scorsa? - chiese Luca, curioso.
- Oh, no. Non sapevamo ancora che i cloni fossero deboli... - rispose la pioggia.
- Beh, a parte Stanford e i cloni, dovremmo stare attenti anche a Horizon. - aggiunse Arashi, sicura.
- Ho visto anche dei robot... - rivelò Shinji, quasi assorto nei suoi pensieri.
- Robot?! - Ex-Ten portò l'attenzione sul bruno, curioso. - Che genere di robot?? -
- No... era... un uomo, ma aveva un braccio meccanico... e anche le gambe... - spiegò lui. - Lo vidi salire su un furgoncino, alcuni giorni fa... -
- Wow, un androide! - il futuro boss degli Elektrica sembrava molto interessato all'argomento.
- Un uomo... con un braccio e le gambe meccaniche? - ripeté Sirius, incredulo. - Ma non era quell'uomo che abbiamo incontrato in America? -
- Avete incontrato un androide in America?? - chiese Ten.
- … Miles... - Nozomi sospirò.
- Miles...? Victor Miles?? - Luca sembrò ritrovare il filo del discorso, voltandosi verso la brunetta – QUEL Victor Miles? -
- No, aspetta. Il tipo che aveva ucciso i genitori di Luca e Arina? - chiese Arashi, perplessa. - Non era caduto da un palazzo? -
- Si è salvato. - rivelò Cristal.
- Anzi, Stanford l'ha salvato. - aggiunse Diamante.
- E lui è diventato il suo finanziatore. - Nando ridacchiò, probabilmente per la situazione ironica.
- Oh, che coincidenze. - Cloud sbuffò, annoiato.
- Quindi Miles era stato trasformato in androide... - Ten sembrò rimuginarci su – Beh, che lui era il finanziatore si sapeva, dopotutto Clover è stato basato su Trevis. -
- Ah, il ragazzo ucciso! - esclamò Haname, ricordando ciò che accadde due anni prima.
- Non capisco, c'è qualche collegamento che mi sfugge? - chiese Arashi, confusa.
- Trevis è il figlio di Miles. - rivelò la Vongola, lasciando i suoi guardiani senza parole.
- … Ha venduto suo figlio? - chiese Arashi, con uno sguardo abbastanza irritato.
- Ha venduto suo figlio. - ripeté la brunetta.

- Non stavamo parlando del piano per salvare i bambini? - Diamante interruppe la discussione, sorridendo quasi forzatamente, cercando di riportare l'attenzione sull'argomento principale. - Il guardiano della nebbia dovrebbe essere in grado di farci entrare tutti dentro. -
- Tutti? Ma siamo troppi anche per lui! - esclamò Sirius, perplesso.
- Non andremo tutti. - spiegò la brunetta, decisa – Ci divideremo in tre gruppi, due si posizioneranno alle entrate del palazzo, mentre l'ultimo andrà alla ricerca dei bambini. - spiegò.
- Oh, sembra un piano fattibile. - Nando annuì, concordando.
- Io preferirei aspettare qui. - Duchesse indicò il piccolo PonPon, ancora stretto a lei e abbastanza scosso.

La mattina prima, il piccolo aveva rivelato qualcosa di abbastanza particolare, riguardo una nuova fiamma del coraggio di morire, la quale aveva il potere di addormentare per sempre le persone. Esisteva davvero qualcosa di simile? Com'era possibile? Se Zon possedeva davvero quella fiamma, erano tutti realmente in pericolo.

- Ehm... anche io vorrei restare fuori... - Luca arrossì, tutti sapevano che era un fifone e cercava di evitare le battaglie, perciò le sue intenzioni erano abbastanza evidenti.
- Anche io resterò qui con loro. - stavolta fu Ex-Ten a parlare, il suo sguardo era abbastanza deciso – Non so combattere, avrei bisogno dei miei macchinari, perciò sarei solo d'intralcio. Posso aiutarvi in altri modi. -
- D'accordo. - la brunetta annuì, osservando i tre e accettando di buon grado la loro decisione. - Voi tre restate qui, in caso di pericolo Luca può usare il suo compact con lo scudo, di cui mi ha parlato ieri... -
- C-certo! - il fulmine si portò sull'attenti, annuendo.
- Arashi, Cloud e Sirius saranno il gruppo frontale, in modo da far casino se qualcosa va storto. - disse lei, osservando i tre.
- Io non prendo ordini da nessuno. - la nuvola la guardò torva e la brunetta alzò gli occhi al cielo.
- Ehi, non dovresti seguire gli ordini del tuo boss? - chiese Sirius, perplesso.
- Non è il mio boss. - rispose lui.
- Ma ti pare il momento di discutere? - la rossa si voltò verso Cloud, osservandolo con severità – Smettila di fare l'idiota. -
- Fa come ti pare. - la brunetta scrollò le spalle, i loro sguardi si incrociarono per un istante, prima che lui distogliesse gli occhi, scuotendo il capo e sospirando.
- Chi me l'ha fatto fare. - bisbigliò.
- Kaito, Haname e Nando-san attaccheranno invece da dietro. - continuò lei, portando infine l'attenzione sul guardiano della nebbia – Io, Shinji, Cristal... e Diamante, andiamo dentro. -
- Eh? Come mai ti porti l'idrante con te? - chiese il sole, perplesso.
- Mi chiamo Diamante! - urlò lei, probabilmente stufa della solita situazione.
- E' piccola e veloce, abbiamo bisogno di muoverci rapidamente. - disse la brunetta, chiudendo il discorso.
- Ehi, che ne dite di usare l'armor con le ricetrasmittenti per restare in contatto? - chiese Kaito, emozionato.
- Ci stavo giusto pensando. - Nozomi annuì, sorridendo. - Direi che ci conviene andare, sono passati già un paio di giorni o poco più, dobbiamo sperare in bene. - il suo sguardo tornò serio, voltato verso il laboratorio.

I sette membri dei Vongola usarono i loro compact all'unisono, tranne Cloud, il quale lo tirò svogliatamente fuori soltanto dopo qualche minuto.
Esattamente come Cristal aveva loro detto, i vestiti che stavano indossando svanirono sotto un manto di nebbia mischiata alla loro fiamma principale, il miscuglio di luci colorate si attaccò e modellò al loro corpo, prendendo la forma che avevano precedentemente stabilito nei loro pensieri.
Tutti e sei i guardiani vestivano adesso di un completo giacca e cravatta color grigio scuro, con una mantellina colorata a seconda del loro elemento. Il boss, invece, indossava l'abito cerimoniale bianco, con il lungo mantello e i capelli legati in due codine sul capo.

- Oh, ma cambia anche l'acconciatura? - chiese lei, voltandosi verso i suoi amici e notando che Arashi aveva una lunga coda di cavallo sul lato sinistro del capo, mentre Haname aveva i capelli sciolti.
- L'aspetto è uguale nella sua completezza. - rispose l'albino – Probabilmente, senza accorgervene avete anche immaginato le eventuali pettinature. -
- E' interessante, non pensavo funzionasse... - disse Arashi, lisciandosi il lungo ciuffo di capelli scarlatti.
Il sole si portò le mani vicino all'orecchio destro, toccandoselo con insistenza.
- Sì... sì, c'è qualcosa qui! - disse lui.
- La ricetrasmittente! - Haname sorrise.

All'improvviso, l'aria attorno a loro era diventata stranamente densa, era quasi impercettibile, ma fiamme della nebbia si stavano radunando attorno a Shinji. Il giovane, stringendo il compact tra le dita, lasciò sprigionare un'immensa luce abbastanza accecante, che costrinse il gruppo a indietreggiare e voltarsi.
Sperando che i cloni in lontananza non abbiano notato lo strano avvenimento, i ragazzi si ritrovarono infine ad osservare la luce disperdersi e il guardiano della nebbia in piedi davanti a loro, possedeva tra le mani un enorme specchio circolare decorato, dal quale fuoriuscivano alcune rune circondate da fasci bluastri.

- Inverse//Reverse. - disse lui, mentre i suoi occhi, illuminati di un colore indaco, osservavano lo specchio con attenzione.

- Wow, l'arma di Shinji è uno specchio! - Kaito strabuzzò gli occhi, incredulo.
- Uh, è un arma interessante. - disse Nando – Con quello puoi comandare meglio le tue fiamme, inoltre puoi osservarti attorno. -
- Sembra quasi il monocolo di Daemon Spade. - notò la brunetta, curiosa – Forse ha le stesse capacità... -

Il giovane illusionista portò lo specchio davanti a sé, sulla sua superficie si visualizzò l'ingresso dell'edificio, abbastanza isolato, nel quale i quattro sarebbero dovuti entrare.

Vongola: Riflesso Corrotto

Nozomi, Cristal e Diamante, quest'ultima con un po' di riluttanza, si avvicinarono al ragazzo, che stava sprigionando fiamme indaco intorno tutto il perimetro. Tenendo stretto il suo Inverse//Reverse, Shinji sarebbe stato in grado di portarli nel cuore del laboratorio, passeggiando con tranquillità come se fossero invisibili.
Lasciarono i due gruppi, già posizionati e pronti in caso di emergenza, composti da Arashi, Cloud e Sirius all'entrata, Kaito, Haname e Nando sul retro.

Se c'era una situazione più ansiosa di quella, non l'avevano ancora vissuta.
Dopo aver varcato l'uscio, i quattro ragazzi stavano camminando lentamente lungo il corridoio principale, Shinji davanti a loro seguiva le immagini sul suo specchio, orientandosi tra le stanze e facendo slalom tra i cloni, che passavano accanto a loro come se niente fosse.
La principessina trattenne il fiato diverse volte, guardandosi attorno sospettosa e osservando i nemici con la coda dell'occhio.
Cristal sembrava il più tranquillo, ma era impossibile esserne certi. La sua espressione era imperturbabile, seria e distaccata come sempre, guardava davanti a sé seguendo la nebbia, ma ogni tanto lanciava qualche sguardo alla brunetta, quando lei si voltava verso il giovane, abbozzando un sorriso forse per rassicurarla.
Nozomi non sembrava spaventata come Diamante, tuttavia il suo sguardo circospetto continuava a volgersi attorno a lei, lanciando occhiate severe ai tanti Clover che passavano e notando come fossero poco somiglianti all'originale. Le loro espressioni erano spente, come il primo Clover, nonostante il secondo fosse molto vivace ed espressivo.

Quasi sussultando, ma cercando di non far rumore né lasciarsi sfuggire alcun gemito, la brunetta tirò a sé il guardiano afferrandolo per la maglietta, costringendolo a fermarsi. Un clone era appena uscito dalla porta alla loro destra e gli passò davanti, diretto verso il lato sinistro del corridoio.
- … Grazie... - sussurrò lui, tornando ad osservare lo specchio - … stavo guardando qui... non l'avevo notato... -
- Stiamo attenti... - disse lei, tirando un sospiro di sollievo.
Anche la biondina sembrò sollevarsi, si asciugò il sudore e cercò di non tremare davanti agli altri.

- E' qui. - Shinji guidò il gruppetto dentro una stanza, la quale aveva la porta socchiusa. Era piena di scaffali con strani medicinali al loro interno, c'erano due barelle al centro della sala e una bambina dai capelli rosa era stesa su una di queste.
Nozomi si affrettò a raggiungerla, controllando se respirasse.
- E' viva! -
- Dobbiamo trovare l'altro. - disse Cristal, avvicinandosi alla bambina e prendendola in braccio.

I quattro uscirono rapidamente dalla stanza, camminando quatti per i corridoi e guardandosi attorno, controllando nelle stanze adiacenti.
- Dove possono aver portato Haynes?? - chiese la brunetta.
Continuarono a camminare per il primo piano, superando alcune farmacie e altrettante stanze inutilizzate.
- … L'hanno portato via... - disse la nebbia - … Horizon... non è qui... -
- Va bene, ma noi cerchiamo lo sciamano. - disse Diamante, nervosa quasi più di prima. - Pensiamo prima a lui. -

Alcuni voci preoccupate echeggiarono dietro di loro, i quattro si voltarono verso i cloni preoccupati, che si radunavano verso il punto da dove i ragazzi erano venuti.
- La sciamana! - urlò uno, perplesso.
- Dov'è? - chiese l'altro.

- Shinji! - disse invece Nozomi, voltandosi verso di lui – Non l'hai nascosta? -
- … La stanza è lontana... stavo pensando a noi... - spiegò lui, imbarazzato.
- Ma... ma! - Diamante sembrò infuriarsi – Adesso il piano è andato in fumo! Ci troveranno! -
- Dobbiamo andare... - disse la nebbia, osservando lo specchio.
- No, manca Haynes! - contestò la Vongola.

I cloni attorno a loro continuavano ad aumentare pericolosamente di numero e Shinji sembrava abbastanza preoccupato.
- Per ora usciamo, o rischiamo di essere scoperti. - consigliò Cristal.
La brunetta si voltò in giro, sperando di intravedere il bambino sano e salvo da qualche parte, tuttavia vide solo ragazzi dai capelli verdi, che continuavano ad arrivare dall'esterno.
Il suo sguardo si fermò su di un grande scaffale in metallo, posizionato accanto ai bagni. Era semi vuoto, c'erano solo delle boccette di vetro e qualche libro.
- Nono, dobbiamo andare. - incalzò il Neveria, attirando l'attenzione della ragazzina – … Tutto ok? -
- Uh... Sì, scusami. - disse lei, scuotendo il capo e raggiungendo il suo guardiano della nebbia - … Usciamo un attimo, ma torneremo per Haynes. - affermò, quasi come se fosse un ordine.

I guardiani presenti nei tre gruppi all'esterno poterono facilmente udire la conversazione, infatti si erano già radunati tutti nel loro “nascondiglio”, la struttura abbandonata a pochi metri dal laboratorio, dove ben presto arrivarono anche Shinji e gli ultimi tre.
L'albino si inginocchiò, la sciamana ancora tra le sue braccia, iniziando a scuoterla dolcemente cercando di svegliarla. Anche la bruna si avvicinò, prendendole una mano e chiamandola per nome.
- Lilium! Ti prego, svegliati! -

- Uh...? -
La flebile voce della rosea sciamana rasserenò i presenti e Nozomi l'abbracciò quasi d'istinto, felice.
- Lilium! Stai bene! -
- … Oh... sì... - disse lei, mettendosi in posizione eretta, notando di essere ancora tra le braccia dell'albino e arrossendo lievemente. - Io... dove... ? -
- Ti abbiamo portato fuori di lì. - disse Kaito, sorridendole.
- Ti ha fatto qualcosa? Sicura di stare bene? - chiese Haname, preoccupata.
- No... cioè, non so cosa mi ha fatto... - rispose lei, confusa – Forse... ha studiato le mie fiamme con quel macchinario... -
- Quale macchinario? - chiese Cristal, perplesso – Non c'era nessun macchinario, nella stanza dove ti abbiamo trovata. -
- Ma poi era anche lasciata lì, in bella vista. - Diamante parve pensierosa.
- Probabilmente Stanford ha portato via il macchinario. - ipotizzò Ex-Ten.
- ... Non c'erano nemmeno dottori in giro, solo cloni... - disse Shinji.
- … E se fosse fuggito? - chiese Nozomi, alzando lo sguardo verso i presenti. - Però... perchè lasciare Lilium? -
- Perchè la trovassimo. - azzardò Cloud, osservando i presenti con sguardo di superiorità – Ha già ottenuto ciò che voleva, non le serviva più. -
- E Haynes?? Dove l'ha portato?? - chiese la Vongola, spaventata. - Dobbiamo trovarlo! -

La sciamana sembrava abbastanza confusa, si portò una mano tra i capelli, massaggiandosi il capo.
- Uh... Haynes...? Non è lì... - disse lei – E' con Clover... alla Capitale Perduta... -
- Capitale Perduta? - ripeté Duchesse, interessata – Cos'è? -
- … un luogo antico... apparteneva ai primi abitanti... - spiegò lei – Si trova nascosta... nelle foreste, in Brasile... -
- E ha portato il bambino lì? - chiese Sirius, perplesso.
- Forse Stanford vuole usarlo per entrare in questo posto? - chiese Nando, pensieroso – A quanto pare, facendo parte della popolazione antica, gli sciamani possono entrarci. -
- Più o meno... - rispose Lilium, imbarazzata - Non sappiamo molto di quel luogo... -
- Bene, Stanford ci è sfuggito di nuovo e hanno portato Haynes in Brasile. - Arashi sospirò, portando l'attenzione su Nozomi. - Cosa facciamo? -
- Se volete... posso portarvi lì. - disse Lilium, cercando di alzarsi in piedi, aiutata da Cristal e Haname.
- Ehi, attenta! Sicura di star bene? - Luca si avvicinò rapidamente, dandole una mano anche lui.
- Se vogliamo arrivarci velocemente, ho un'idea. - Ex-Ten estrasse il suo cellulare dalla tasca, iniziando a strusciare il dito sul touch screen – Ho un jet nel nostro aeroporto privato, potremmo prendere quello, saremo lì in un batter d'occhio! -
- Oh, e adesso ti fai uscire questa notizia? - chiese Arashi, ironica.
- Beh, adesso ci serve. - rispose lui, alzando un sopracciglio con perplessità.

Finalmente Lilium era rientrata nel gruppo, ma il cugino mancava ancora all'appello. La loro prossima meta era la foresta amazzonica, in cerca di rovine dimenticate dal tempo.

   
 
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