Mentre la professoressa di arte ci assegna i compiti sempre con i suoi modi gentili,sento la campanella suonare.Non mi ero nemmeno accorta del passare del tempo,talmente ero occupata a disegnare il dipinto che ci aveva assegnato l'insegnante. Metto l'astuccio della borsa e appoggio quest'ultima sulla spalla,mentre mi incammino verso la porta.Arrivata sulla soglia mi blocco:dovevo controllare se Zayn fosse lì nei paraggi,cosa molto probabile.Scruto con attenzione i ragazzi e le ragazze che già si erano recati fuori dalle aule e si stavano dirigendo fuori dall'edificio scolastico. “Non mi pare di vedere Zayn.”penso tra me e me. Esco dalla classe con lo sguardo rivolto verso le mie scarpe,mi alzo anche il cappuccio.Arrivo al portone e scendo i pochi gradini.Ed eccolo. E' lui,sta fumando una sigaretta,probabilmente gliel'ha accesa il suo amico in parte,che sta appunto giocando con un accendino rosso fuoco,trattenuto tra le dita. Mi tocca passargli accanto per forza,dato che la corriera che devo prendere per tornare a casa è proprio vicino a lui e ai suoi amici.Sistemo meglio il cappuccio di modo che mi copra ancora di più il viso e abbasso lo sguardo il più possibile,e mi decido a passargli accanto. Cammino in fretta,più del solito.Gli passo vicino,talmente tanto da sentire il suo odore,che apprezzo molto.Supero velocemente il suo gruppo e mi appoggio al muro sul quale ero appoggiata quella stessa mattina,e sul quale mi appoggio sempre.Non abbasso il cappuccio perchè non sono abbastanza nascosta e potrebbe vedermi.Non so perchè ciò mi preoccupi molto,ma sentire le sue parole rivolte a me mi spaventa a morte,forse per ciò che mi ha detto prima. Il rumore della corriera mi distrae dai miei pensieri su Zayn,al quale sto pensando troppo. Salgo sul mezzo e mi dirigo il più infondo possibile.Sento il gusto del fumo in bocca confondersi con quello della mia vivident alla menta.Mi siedo su un posto alla fine della corriera,e metto le cuffiette. Vedo Zayn salire mentre ride e scherza con i suoi amici e si siedono piuttosto lontani da me.Nonostante ciò,non voglio togliermi il cappuccio e mi metto la musica con le cuffie,mentre fisso qualsiasi movimento del moro. Dopo qualche fermata il mezzo raggiunge la mia,e mi alzo,pronta per scendere. Sistemo ancora il cappuccio e a sguardo basso scendo,trovandomi come al solito di fronte alla casa che affitto con Julia e Mary. Suono di fretta,più di una volta,per paura che Zayn scenda e mi riconosca e io debba parlargli. “Chi è?”sento chiedermi dal citofono.Riconosco la voce di Mary. “E chi vuoi che sia?”le chiedo alterata. “Entra tesoro.” Mary mi chiama sempre 'tesoro',mi vuole molto bene,o almeno così lei dice.Anch'io gliene voglio,ma non la chiamo con nessun nomignolo,semplicemente 'Mary'. Mi apre la porta e io entro,chiudendola frettolosamente. “Ciao.”urlo di modo che le mie coinquiline,entrambe al piano superiore,mi possano sentire. “Ciao tesoro.”mi sento urlare entusiasta da Mary. “Ciao,come è andata a scuola?”mi chiede Julie. Salgo le scale e le raggiungo al piano di sopra,perchè non mi va di urlare. “Tutto bene,a voi come è andata la giornata?”chiedo mentre apro la porta di camera mia e appoggio la borsa a terra. “Bene.”mi rispondono entrambe all'unisono. Vedo Mary uscire dalla sua camera,probabilmente la stava pulendo e sistemando. “Ti ho pulito la camera,tesoro.Però la devi sistemare tu.”Mi dice con voce dolce,forse timorosa della mia risposta. “Va bene,grazie.”Le dico cercando di essere gentile,per una volta. Entro in camera chiudendo la porta,e mi butto sul letto. Penso ancora a Zayn e alle sue parole.Il fatto che qualcuno si preoccupi per me mi fa un effetto strano,e mi spaventa.Non ho bisogno di nessuno,sto bene così,e lo so. Mi alzo di scatto e prendo il diario dalla borsa,cercando i compiti per il giorno dopo,anche se non li avrei sicuramente fatti. Ne ho parecchi,ma preferisco scendere e bermi un caffè. La mia solita tazza di caffè,buonissimo come sempre,e che forse mi avrebbe aiutato a distrarmi da Zayn e dalle sue parole che mi turbavano al quanto.