Ok, con gli ultimi residui di internet che mi rimangono, vi posto questo capitolo. Ringrazio uffauffauffa che ha recensito l'ultimo capitolo, e rispondo alla sua recernsione: Allora, innanzitutto credo si scriva diametralmente. Comunque, come leggerai nel capitolo, la Leah\ Demetri non ci sarà. Hai ragione, Alice secondo me qualche volta esagera, ma credo che sia per questo che è il mio personaggio preferito, insieme a Jasper e i Denali. Anche i Cullen mi stanno simpatici, ma mi sono stufata di Edward, Jacob e BElla, per il semplice fatto che la Meyer ha concentrato la storia troppo su di loro, descrivendo marginalmente tutti gli altri personaggi che secondo me andrebbero più approfonditi. Comunuqe, adesso vi lascio al capitolo, il prossimo lo posterò il ventuno pomeriggio. Spero vi piaccia e che mi lascerete una recensione

Caius ha davvero il terrore dei licantropi. Ha quasi perso uno scontro con uno di loro, qualche migliaio di anni fa, e non l’ha mai dimenticato. (…) Non ne rimangono molti. Caius li ha fatti cacciare fin quasi all’estinzione.

(Breaking Dawn, pagina 517)

Guardo la tv seduta sul divano del soggiorno di casa Cullen. Sono passate quattro settimane dalla morte di mia sorella e tre da quando sono venuta a Forks.  In casa non c’è nessuno. Carlisle è al lavoro, Alice e Rosalie a fare shopping, Esme, Jasper ed Emmet a caccia. Bella ed Edward sono usciti e Nessie è con Jacob. Sento il campanello suonare. Non è uno dei Cullen, loro hanno tutti la chiave. Ma fuori è già buio, chi può essere a quest’ora. Mi alzo e vado ad aprire. Appena apro la porta, mi ritrovo davanti una Leah che quasi salta dalla gioia. Io e lei siamo diventate molto amiche, dopo la chiacchierata nel bosco. “Leah, sono le dieci di sera, cosa ci fai qui? Dai, entra”, e mi scosto per farla passare. Lei entra di corsa. “Allora, mi vuoi spiegare perché sei così felice?”. Mi guarda, le brillano gli occhi. “Tanya, ho avuto l’imprinting”, annuncia entusiasta. Sorrido. Sono molto felice per lei. “Ma è una cosa fantastica, Leah! Quando è successo? E con chi?”.
“Prima che inizi a raccontare, c’è qualcosa da mangiare? Non tocco cibo dalle sei di stamattina”.
“Beh, Nessie adora pane e nutella, se ti va bene…”
“Certo, perfetto, grazie”. Sto per tagliare il pane, quando lei mi ferma. “Tranquilla, posso fare da sola”. Le lascio in mano il coltello, ringraziandola con lo sguardo. Sono mille anni che non uso utensili da cucina, non ricordo bene neanche a cosa servano.  “Allora, io sto aspettando”.
“Certo. Allora, stamattina mia madre mi ha chiesto di passare da Charlie alla stazione della polizia, per dargli un pacco. Così ci sono andata. Mentre consegnavo il pacco a Charlie, nel suo ufficio è entrato un ragazzo. L’ho guardato e…”
“L’imprinting si è fatto sentire”, la interrompo.
“Già”.
“Me lo farai conoscere?”.
“Ti sai controllare come Carlisle?”. Rido.
“Forse anche di più!”.
“Perfetto allora”. Mi viene un’idea.
“Sai, visto che non abbiamo niente da fare, che ne dici di una bella corsa nella foresta? Oggi c’è anche la luna piena!”. So che lei adora le gare di velocità. Infatti, accetta subito.
“Da qui fino al ruscello. Tu a sinistra, io a destra, d’accordo?”.
“Certo. Al mio via”. Dieci secondi dopo, sfrecciamo nella foresta, velocissime. La luna piena illumina la foresta, lasciandola in penombra. Corro al massimo della velocità, ma lei è davvero un fulmine. Arriva al ruscello prima di me. Non ho bisogno di riprendere fiato, ma lei si, quindi ci fermiamo un po’ sulla riva. Mentre beve dal ruscello, sento una strana scia. Non mi è familiare, non l’ho mai sentita prima. Anche Leah la sente e alza il testone da lupo, annusando l’aria. Sento un fruscio, poi un ringhio. Io e Leah rimaniamo immobili, in ascolto, i muscoli tesi e pronti all’attacco. A un certo punto, dai cespugli esce qualcosa che, fulmineo, mi atterra. Guardo in faccia il mio assalitore, e vedo il muso di un lupo. Ha le zampe sul mio petto, ed è così forte che m’impedisce di muovermi. Noto i suoi occhi. Sono azzurri, azzurro ghiaccio. E’ enorme, anche più grosso di Jacob e Sam. E capisco con chi ho a che fare. Un Figlio della Luna. Ringhia, mostrandomi i denti. Provo a divincolarmi, ma è troppo forte. Sta per azzannarmi, quando improvvisamente il suo peso sparisce, e poi uno schianto. Mi alzo subito in piedi e vado ad aiutare Leah, che si è buttata sul lupo a peso morto, togliendomelo di dosso. Lui l’ha scagliata contro un albero. Gli mollo un calcio sulla spalla, e sento uno scricchiolio. Molto probabilmente gliel’ho rotta. Leah inizia ad ululare per chiamare gli altri e poi carica di nuovo conto il nemico. Ma prima che lei lo possa raggiungere, lui si gira verso di me, e veloce conficca i denti nel mio braccio. Urlo per il dolore, ma riesco a rimanere abbastanza lucida da tirargli un calcio nello stomaco, facendolo arrivare nel ruscello. Sento il braccio in fiamme. Brucia, brucia tantissimo, forse anche più di quando mi sono trasformata. Ignorando il dolore, aiuto Leah a respingere i suoi attacchi finché non arrivano Jacob, Sam, Seth e Quil. Lascio a loro il compito di finirlo, perché io non riesco a reggermi in piedi. Il dolore mi sta annebbiando la mente, e mi riesce difficile persino mettere un piede davanti all’altro. Mi accascio a terra. Leah si accuccia vicino a me, e in qualche modo capisco che vuole che le salga sopra. Faccio come mi ha chiesto e lei inizia a correre verso casa Cullen. Le luci sono accese, probabilmente sono tornati. Leah gratta la porta e vedo Carlisle apparire sulla soglia. Rimane molto sorpreso nel vedermi, e penso che devo essere conciata proprio male. Mi prende in braccio e mi fa stendere sul divano, mentre Edward spiega a tutta la famiglia cos’è successo. Leah scompare, e poco dopo torna in forma umana e insieme ad Embry. Lui mi corre subito in contro. “Sto bene” è tutto quello che riesco a dirgli, prima che un’altra fitta che parte dal braccio mi faccia piegare in due. Si siede accanto a me, accarezzandomi i capelli. Chiudo gli occhi, mentre aspetto che il dolore finisca, sperando che quel momento arrivi il più presto possibile.