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Autore: The Galway Girl    18/07/2014    1 recensioni
Mi chiamo Anais, ho 19 anni, ho appena finito il liceo e non ho voglia di fare niente.
Dico sul serio, proprio niente.
La mia idea era quella di starmene tutto il giorno davanti alla tivù, ma ho dovuto fare i conti con mia mamma, una snob che non vuole assolutamente sfigurare di fronte alle sue amiche, così ho messo a punto un piano infallibile, un Piano Geniale. Mi sarei trovata un lavoro così orribile e imbarazzante che mia madre mi avrebbe costretta a licenziarmi....
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo otto.

Il resto della settimana passa in un baleno. Come previsto i miei sperano ancora che il bar mi richiami quindi per ora non mi hanno fissato altri colloqui a cui (non) andare. Trascorro le giornate in compagnia della nonna, sto tenendo fede alla mia promessa di stare di più con lei, e si vedono i risultati, non si affanna più in cucina per ore come faceva prima.
Dall'inizio delle vacanze ho imparato a stirare le camicie, a togliere gli aloni dalle posate e a evitare che le lumache mangino l'insalata.
Venerdì mattina mi sveglio felice all'idea di rivedere le mie amiche e curiosa della bellissima notizia di Valentina. Sono sicura che ci sia di mezzo un ragazzo, è sempre tutta esaltata all'inizio, ma mi chiedo dove cavolo l'abbia tirato fuori un fidanzato in Croazia.
Magari è un ragazzo del posto, lei ci annuncerà che si sono innamorati e che si trasferirà lì, che lui è il proprietario di un resort di lusso e che ci potremo andare in vacanza gratis ogni volta che vogliamo.
Almeno finchè non si farà mollare.
A quel punto Ambra ed io dovremo guidare fino a là per consolarla e dormire in una capanna fatiscente perchè lui l'avrà senz'altro già sbattuta fuori.
Probabilmente si sarà innamorata del suo istruttore di snorkeling, terranno una relazione epistolare per mesi vedendosi una volta ogni morte di papa finchè lui non la mollerà, sempre via lettera, con la scusa di essersi innamorato di una sirena o di voler unirsi ad un galeone di pirati.
Oggi sono sola, mia nonna doveva accompagnare una sua amica ad una visita medica, è praticamente l'unica della sua ghenga ad avere la patente così scorrazza sempre tutte in giro.
Vago per la casa da sola, per abitudine do una spolverata alle mensole e alla credenza.
A pranzo mi preparo un panino veloce, mi siedo sul divano e accendo la tivù.
Faccio un pò di zapping finchè capito su un film francese con Charlotte Gainsbourg,  Prestami la tua mano.
Mi sono persa l'inizio, ma non ci metto molto per capire la trama. Uno scapolo impenitente è costantemente incoraggiato dalle sue cinque sorelle e la madre a sposarsi. Per tenerle a bada paga la sorella del suo migliore amico per recitare la parte della sua fidanzata e mollarlo all'altare. A quel punto lui si fingerà talmente disperato che nè le sue sorelle nè sua madre avranno il coraggio di chiedergli di trovarsi un'altra fidanzata per molto tempo.
Alla fine ovviamente i due si innamorano e vivono felici e contenti.
Quando finisce il film guardo l'ora e scopro con disappunto che sono solo le 13.10, mi annoio veramente da morire, fisso l'orologio contando il tempo che rimane prima che rientri la nonna.
Non trovando niente di meglio da fare vado in giardino a stendere i panni bagnati, mi sto trasformando in una vera e propria regina della casa, tolgo un pò di erbacce dall'orto e infine do una spazzata al cortile per togliere le foglie del salice del vicino che il vento trasporta sempre dalla nostra parte. Il suo giardino è immacolato, il nostro invece sembra sempre scampato da una bufera.
Sono sfinita così vado a distendermi nel prato. Lafayette si viene ad appoggiare contro di me e ce ne stiamo sotto il sole con il solo rumore delle macchine in lontananza.
Non saprei dire quanto tempo rimango distesa, è la voce della nonna che mi chiama che mi fa riaprire gli occhi.
< < Hei Anais, come va? Scusa se ti ho lasciata sola oggi. Ines per ringraziarmi del passaggio mi ha fatto una torta, vieni dentro che ce ne mangiamo un pezzo! > >
Mi alzo, mi stiracchio e rientro.
Sul tavolo della cucina c'è una torta dall'aria buonissima.
< < Mmm...ha l'aria deliziosa! > >
< < E lo è! Ines è bravissima, sai faceva la pasticcera! > >
Mentre prendo due piattini dalla credenza mia nonna guarda fuori dalla finestra della cucina che dà sul giardino.
< < Oh Ana, hai messo a stendere al mio posto! Ti ringrazio così tanto! Sai da quando sei in vacanza e mi dai una mano coi lavori sono molto meno stanca! Sono così felice di averti con me! > >
Ottimo. Il mio piano sta prendendo forma. Basterà che la nonna ripeta queste stesse identiche parole a mio padre perchè in lui cominci ad annidarsi il dubbio che forse è meglio che io me ne stia a casa con lei. In fondo ha la sua età, e la mamma pretende che la casa sia uno specchio senza alzare un dito, la nonna non è Wonder Woman, ha bisogno di un aiuto.
< < Figurati, mi fa piacere! > >
Addentiamo la torta e quasi mi commuovo da quanto è buona.
< < Sai, ho già dato una spolverata in salotto e curato un pò l'orto, così domani avremo meno lavoro > > dico con la bocca piena.
La nonna per poco non scoppia a piangere.
< < Cara, non so che dire! Il tuo aiuto è così prezioso! > >
Eccellente.
Dato che ceno con le mie amiche apparecchio per tre e mentre i miei sono impegnati a mangiare ne approfitto per estendere il mio dominio sul bagno.
Non resto ammollo molto, devo asciugarmi i capelli stavolta. Uso un sapone che mi ha regalato mia mamma per Natale, "Splendido Splendente" a forma di cuore, l'etichetta dice che mi donerà una brillantezza irresistibile.
Ho aspettato l'estate per usarlo perchè spero che la "brillantezza irresistibile" unita alla mia abbronzatura e alla luce del sole rendano me irresistibile.
Abbondo col sapone, mi sciacquo, mi lavo i capelli usando anche il balsamo districante che non si sa mai (Edward Mani di Forbice vi dice niente?) ed esco dalla vasca.
Mi asciugo e mi guardo allo specchio appannato. O cavolo. Sono completamente ricoperta di brillantini.
Grandioso, sembro Edward Cullen.
Non ho una brillantezza irresistibile, sembro un'idiota.
Me ne vado in camera lasciando una scia di brillantini dietro di me e mi chiudo dentro.
Avevo previsto di rubare un vestito a mia madre e rimetterlo al suo posto di soppiatto domani mattina, ma adesso realizzo che sarebbe ricoperto di brillantini e mi beccherebbe di sicuro.
Apro il mio ordinatissimo armadio e opto per il vestito bianco che ho messo alla maturità.
Mi asciugo i capelli con calma con la spazzola e quando ho finito realizzo di aver sudato talmente tanto che avrei bisogno di un altro bagno.
Mi faccio una coda di cavallo e arriccio qualche ciocca col ferro, sapendo già che appena metterò un piede fuori casa i miei capelli saranno di nuovo dritti come spaghetti.
Mi trucco come per il colloquio chiedendomi se dovrò raccontarlo alle miei amiche.
Voglio veramente dover cominciare a mentire anche a loro?
Mi ricordo come mi sono sentita dopo averlo fatto con la nonna, quindi decido che non dirò niente.
Saremo sicuramente impegnate a discutere del nuovo fidanzato di Valentina, non ci sarà tempo per parlare di me.
Aspetto lo squillo che annuncia che Ambra è arrivata a prendermi e intanto scendo per chiedere l'opinione sulla mia mise a mia mamma.
< < Hei, come sto? > >
< < Wow, stai benissimo! > > mi dice la nonna.
Realizzo che lei non c'era il giorno dell'esame orale quindi non mi ha mai vista con questo vestito addosso.
Ne approfitto.
< < Sai nonna, questo è il vestito che ho indossato per la maturità, sai quello che la mamma criticava l'altro giorno? >  >
Sento mia madre sbuffare.
< < Ma no! E cos'ha che non va questo vestito, Monica? Anais sta benissimo! > >
Beccati questo.
Mi squilla il cellulare così saluto tutti, cioè solo mia nonna perchè mia mamma è offesa a morte e mio papà è già in salotto che guarda la tivù.
Esco e salgo in macchina di Ambra.
< < Ciao! Come va? Sei viva o Alberto ti sta massacrando di test e quiz? > >
< < Non parlarmene guarda, non ne posso più. Adesso se n'è venuto fuori che dovrei provare ad entrare anche ad ingegneria con lui così mi da una mano e mi passa gli appunti vecchi. > >
La mia amica sembra veramente esausta.
< < Cosa? > > sbotto. < < Ma tu non hai bisogno dei suoi appunti per passare gli esami! Non hai bisogno del suo aiuto! > > Non ne posso proprio più di lui.
< < Gli hai detto che vuoi fare giurisprudenza? Sono anni che ne parli Ambra, non lasciare che lui ti faccia cambiare idea! > >
Oh, che sollievo, finalmente glie l'ho detto.
< < Lo so > > la mia amica mi guarda con aria colpevole < < Ci sto provando a dirglielo ma sai lui è un pò testardo. > >
Testardo, certo. Io direi piuttosto stronzo.
< < Ambra, se Alberto ti rende la vita impossibile diglielo. Eri così contenta di iniziare l'università, lui invece ti sta rendendo tutto un inferno. > >
< < Già. Sai, non fa altro che tirarmi fuori una facoltà dopo l'altra. Se andassi dietro di lui dovrei sostenere cinquanta esami di ammissione e sai, non mi va di chiedere ai miei di pagare per degli esami inutili che non vorrei neanche fare. > >
Realizzo che la mia amica si stava tenendo dentro questi pensieri da molto e non vedeva l'ora di parlarne con qualcuno.
Questo è troppo.
< < Bè se proprio Alberto vuole che tu faccia mille esami perchè non te li paga lui? Ambra fidati, prova con giurisprudenza e basta, è quella la tua strada! > >
E se rompe le scatole mollalo, vorrei aggiungere.
La mia amica sembra un pò rincuorata.
< < Si, hai ragione. Non voglio studiare ingegneria, nè scienze politiche, nè tantomeno letteratura! > >
Oh era ora.

Parcheggiamo di fronte al bar dove ci siamo date appuntamento con Valentina e aspettiamo.
< < Senti, non parliamo con Vale dei miei casini con l'università e Alberto, vuoi? > > mi chiede Ambra.
A quanto pare non sono l'unica che vuole tenere nascosto qualcosa alle amiche.
< < E' che vedi, lei è convinta che io e lui siamo la coppia perfetta, non mi va che perda speranza, soprattutto adesso che ha un nuovo ragazzo. > >
< < Ah ma allora anche tu sei convinta che si sia già fidanzata di nuovo? Comunque, certo rimarrà tra noi due! > >
< < Che altra bellissima notizia potrebbe comunicarci? Lo sai che lei è sempre tutta emozionata appena qualcuno le fa gli occhi dolci! > >
< < E' vero! Senti Ambra, detto tra noi, anche tu credi che sia completamente pazza? > >
< < Beh, vediamo...Nicola l'ha mollata esattamente due mesi fa quindi direi che...si! E' completamente pazza! > >
Ridiamo contente di pensarla allo stesso modo quando qualcuno ci bussa al finestrino.
E' Valentina.
Sembra appena tornata da una vacanza sul Sole perchè è nerissima. I capelli, di solito biondo scuro si sono schiariti e tra le ciocche fa capolino una treccina con le perline.
< < Hola!!Como state amighe? > > esclama.
< < Vale, sei stata in Croazia mica in Spagna! > > le dico mentre la abbraccio.
< < Lo so ma mi sento molto esotica oggi! > >
O completamente fusa.
Entriamo nel bar e occupiamo un tavolino fuori sotto il gazebo.
Ci sono delle lanterne sul tavolo che gettano un ombra sul viso della mia amica che la fanno sembrare ancora più abbronzata.
< < Allora! Cosa mi raccontate voi due? Come state? > >
Io e Ambra ci scambiamo un'occhiata.
Io porto avanti un piano che consiste nel vivere a scrocco dei miei e lei è ai ferri corti col suo ragazzo.
< < Tutto bene! > > diciamo quasi all'unisono e forse con un pò troppo entusiasmo.
< < Tu piuttosto! Qual è questa notiziona? > > non resisto.
< < Mamma che curiose! Almeno beviamo qualcosa prima! > >
Ordiniamo due spritz aperol e un mojito e mentre aspettiamo Valentina ci rivolge un largo sorriso e ci dice:
< < Ho un regalino per voi! > >
Tira fuori due braccialetti di corda tutti intrecciati, uno viola per me e uno blu per Ambra. I nostri colori preferiti.
< < Bellissimo! Grazie! > >
So che tempo di tornare a casa l'avrò già perso ma me lo annodo al polso lo stesso.
Ci servono i nostri drink e Valentina sorseggia il suo spritz con nonchalanche come se niente fosse.
Noi continuamo a fissarla e lei si limita a rivolgerci dei sorrisini.
< < Ok, abbiamo bevuto, spara! > >  
< < Oh e va bene. Vedete, i braccialetti che avete ai polsi li ho comprati da una ragazza in Croazia. > >
O cavolo. Che il fidanzato sia in realtà una fidanzata?
< < Mi ha detto che li ha fatti lei ad un laboratorio e di farci un salto se volevo. Ho scoperto che fa parte di un'associazione benefica che gira l'Europa dell'est a organizzare animazioni per i bambini più disagiati. > >
Molto molto interessante, ma che me ne frega?
< < Ok. Bello, complimenti a lei. Quindi? > > vi ricordo che la mia pazienza rasenta lo zero.
< < Beh, mi ha proposto di unirmi a loro così ho trascorso i restanti giorni di vacanza a fare animazioni e giochi coi bambini del posto! > >
Bambini...Brrr...
Ambra sembra un pò perplessa.
< < E' questa la notiziona? > >
< < Ma no! > >
Ah ecco. Adesso ci racconterà che tra gli animatori c'era un mega figo e che si sono innamorati.
< < La notiziona è che ho deciso di unirmi a quest'associazione e che passerò i prossimi dieci mesi in giro per l'Europa con loro! > >
Sono senza parole. Le avranno messo qualcosa nel drink. Essenza di idiozia o qualcosa del genere.
< < Vale, hai intenzione di vagare per l'Europa per dieci mesi a far giocare dei bambini? > > le chiedo scandendo bene le parole sperando di aver capito male.
Mi rivolge uno sguardo divertito e precisa  < < Intanto non "vagherò", abbiamo un itinerario ben preciso. E poi mica li faccio giocare! Organizziamo laboratori! Ci sono anche dei clown nel gruppo! > >
Alla parola "clown" mi viene voglia di nascondermi sotto il tavolo e piangere.
Io. Odio. I. Clown.
In quinta elementare durante la sua festa di compleanno a Cristina è venuta la malsana idea di farci guardare "It".
Ho resistito dieci minuti prima di scappare fuori in giardino a gambe levate.
Ho dormito con la luce accesa durante tutte le scuole medie.
Ancora adesso quando vedo qualcuno con un naso rosso ho paura che mi mangi.
< < Ma perchè? > > chiede Ambra.
< < Cosa vuol dire perchè? Perchè si! > >
< < Ma come, e infermieristica? Non volevi andare all'università? > >
E' la prima volta che la vedo perdere le staffe in questo modo.
< < Si, lo volevo. Ma ho scoperto che ci sono cose più importanti! Voglio vedere un pò il mondo e cavarmela da sola! > > risponde Valentina.
< < E lascerai tua madre da sola? > >
< < Mia madre è d'accordo! Mi ha detto che devo scoprire me stessa e non dipendere più dai ragazzi. > >
Su questo ha ragione.
< < Ha aggiunto che se lei avesse vissuto un'esperienza del genere forse non avrebbe sposato mio padre così giovane e non avrebbe avuto il cuore spezzato. > >
< < E tu non saresti mai nata > > scherzo.
< < Ragazze, credetemi. Quest'esperienza mi cambierà la vita! Poi quando entrerò ad infermieristica mi darà un sacco i crediti! > >
Non so cosa dire.
< < Se è quello che vuoi non posso che essere felice per te > >  Ambra si arrende.
< < Già, suppongo che anch'io sono felice per te > > aggiungo io molto meno convinta.
< < Quando parti? > >
< < Ecco, è proprio per questo che vi ho chiesto di vederci così di fretta. Parto lunedì. > >
Il mojito mi va di traverso.
< < Lunedì?!? Ma quindi ci hai chiesto di uscire per salutarci? > >
Sto per scoppiare a piangere.
< < Già... > >
< < E non ti vedremo proprio per niente per dieci mesi? Non tornerai a casa per Natale? > >
< < No. E' proprio quello il momento in cui i bambini hanno più bisogno di ridere! > >
Ora piango sul serio.
Da cinque anni ogni Natale io, Ambra e Valentina ci troviamo a casa sua per un pigiama party e scambiarci i regali. Mangiamo pizza da asporto, guardiamo film strappalacrime e spettegoliamo.
Quest'anno sarà la prima volta da quando siamo amiche che non ci vedremo.
Il Natale è la festa che attendo con più impazienza, molto più del compleanno. L'idea di ricevere regali e di doverne fare a mia volta mi piace. Passo giorni a scervellarmi su cosa regalare e a chiedermi cosa contengono i pacchetti sotto l'albero.
I miei genitori da un pò di tempo a questa parte sono soliti regalarmi un buono regalo su Amazon o di qualche negozio di abbigliamento. Mia nonna mi da "la busta", quindi i regali delle mie amiche sono gli unici che ho da scartare.
All'inizio ce li scambiavamo a scuola prima delle vacanze ma poi Valentina, figlia unica con la madre divorziata, si lamentò di non avere mai niente sotto l'albero da aprire, così inaugurammo la tradizione del pigiama party in cui ci scambiamo i regali ma nessuna delle tre può aprire quello delle altre. La mattina di Natale scartiamo i pacchetti e ci mandiamo dei messaggi di ringraziamento.
Quest'anno non ci sarà nessun regalo e nessun messaggio. So già che Ambra ed io ce li scambieremo di persona e li apriremo sul momento, il pigiama party non sarebbe la stessa cosa senza Valentina, anche perchè di solito è lei che fornisce la location dato che Ambra ha quattro fratelli e mia mamma mi ha sempre proibito di invitare amiche a dormire da me  (ha sempre paura che sgattaioliamo fuori di nascosto nel cuore della notte).
< < Ma vi manderò un sacco di mail, di cartoline e di foto! Vi terrò sempre aggiornate! > > ci consola Valentina.
< < Si ma non sarà la stessa cosa > > metto un pò il broncio.
< < E dai! E' una bellissima occasione per me! Non siate così tristi! > >
Io e Ambra trascorriamo il resto della serata con delle facce da funerale e Valentina che cerca di consolarci.
La salutiamo commosse e ci avviamo di nuovo verso casa mia.
< < Cavolo. Chi l'avrebbe mai detto? > > mi chiede.
< < E noi che pensavamo che fosse innamorata. > >
< < Bè, detto tra noi, avrei preferito quell'opzione! > >
< < Decisamente! Mi ero già immaginata anni di vacanze gratis nel resort Croato del suo nuovo boyfriend! > >
Ambra ride. < < Cosa? Oddio io avevo pensato al bagnino! > >
< < Io all'istruttore di snorkeling! > >
< < Ahah! Era venuto in mente anche a me! > >
Ferma la macchina davanti a casa mia.
< < Allora a quanto pare per un pò saremo solo io e te... > >
< < Sempre che Alberto non ti succhi via l'anima! > >
Ambra fa una faccia funerea.
< < Sempre che io resista ancora a lungo! > >
La notizia che la mia amica sta prendendo in considerazione l'idea di scaricare quel deficiente del suo ragazzo è la migliore della serata.
< < Ma si! Vedrai che a giurisprudenza conoscerai un sacco di fighi e Alberto sarà solo un brutto, ehm lontano ricordo! > >
< < Speriamo! > >
Ci salutiamo con un abbraccio e noto con orrore di aver depositato una coltre di brillantini sul sedile della sua macchina.
I suoi crederanno che ha dato un passaggio a campanellino.
Come immaginavo non chiudo occhio.
Valentina se ne andrà con un branco di sconosciuti, tra cui anche dei clown, in giro per l'Europa.
Ambra passerà tutti i giorni a studiare.
Io...
Se riuscirò ad attuare il mio piano non dovrò fare niente, ma per la prima volta realizzo che sarò completamente sola.
Non vedrò più le mie amiche tutti i giorni, niente più risate con Ambra, e niente più dolci da parte di Valentina.
Ecco, questo sarebbe un ottimo motivo per farmi cambiare idea ma decido comunque di rimanere fedele al mio piano.
Insomma, pensate alla vita che dovranno affrontare le mie amiche.
Ambra sputerà sangue studiando otto ore al giorno e in più dovrà trovarsi un lavoretto part-time e occuparsi dei suoi fratelli, tutti più piccoli di lei.
Valentina sputerà sangue perchè si beccherà qualche malattia in uno dei paesi disagiati che visiterà. O verrà sgozzata da un clown. O sparirà nel nulla e non avremo mai più sue notizie.
Io invece me ne starò a casa con mia nonna, farò amicizia con tutte le sue amiche del ramino, mi troverò un passatempo come la pasticceria o il bricolage e la mia vita sarà tranquilla e del tutto priva di fatica e sangue.
Dovrei brevettarla questa idea. Sono un genio.




Angolo dell'autrice:
Ecco a voi un nuovo capitolo, vi posso già dire che in tutto i capitoli saranno 17, più un piccolo epilogo, quindi siete liberi di arrendervi, ma se vorrete continuare a leggere questa mia storia sarò felicissima!!
  
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