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Autore: Gotick_92    02/09/2008    7 recensioni
Per farla breve, il nemico più potente che abbiamo adesso, che abbiamo mai avuto prima NON è Xemnas, Xeanhort, Malefica o l'Oscurità stessa.
E' Kingdom Hearts. Lo so, vi riuscirà difficile da credere, ma quello che abbiamo combattuto e abbiamo difeso ci pugnalerà alle spalle e ci tradirà. Ci distruggerà tutti. Per farvi meglio capire, vi racconterò di cosa è realmente quello che noi chiamiamo Kingdom Hearts ...
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII, Re Topolino, Zexyon
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Darkay si risvegliò.

Era steso, steso su quel manto erboso che riconosceva, ormai, come familiare. Accanto a lui c'era Noria, che lo fissava. Chissà da quanto tempo era lì ad osservarlo dormire. E poi, era sicuro di aver dormito? Non lo sapeva... guardò la ragazza, sorrise, la accarezzò con la mano per indicare ai suoi bellissimi occhi vuoti che lui era lì, sveglio, che erano di nuovo insieme. Poi si incupì, perchè ricordava le parole dell'Angelo. Lei notò un cambiamento repentino nel modo di lui di atteggiarsi e  di abbracciarla, e così si azzardò a porre la domanda:

-C'è... c'è qualcosa che non va... Darkay?-

-No!- si affrettò a rispondere lui, poi realizzò che mentire non era utile, con lei, la avrebbe solo fatta soffrire di più. Così, si corresse: -Cioè... ho una domanda da porti. Ma... non so se è il caso...- Vide il sorriso svanire sul visino della piccola che stava davanti a lui. -Dimmi pure...- fece lei, avendo già intuito la possibile prosecuzione della conversazione. -Se.. è importante; allora non avrò certo problemi a rispondere alle tue domande!- e finse un sorriso, e Darkay se ne accorse. I suoi sorrisi finti erano vuoti, ben diversi da quelli veri, dei quali si era innamorato. Malgrado la situazione di disagio nella quale si trovasse, continuò:

-Cosa succede quando... quando... La Rosa Nera sboccia?- sputò fuori questa domanda con disprezzo per se stesso, perchè sapeva che avrebbe fatto soffrire la ragazza.

-Ecco...- fece per incominciare lei. -Io... quando il fiore si apre in tutta la sua grandezza, io lo sento, e fiorisco anch'io, nel senso che esco da questa prigione, e non posso scegliere di rimanerci, ma devo uscire per forza. Poi, subito dopo che sono uscita, sento che da dentro di me trabocca l'Oscurità, e le mie mani si muovono da sole, e... danzo.-

-Balli?- fece Darkay sorpreso. -Cosa vuoi dire?-

-Ecco... io mi muovo da sola, e non posso scegliere dove andare, non vedo. Qualche volta ho provato a cambiare direzione, ma non ce l'ho fatta, sono come... manipolata... da qualcosa. Ma poi... mentre ballo, ho la paurosa sensazione che tutte le Tenebre che ho dentro di me si espandano, e che distruggano tutto ciò che esiste... poi, quando sono stanca, la Rosa si richiude e mi risucchia al suo interno, e io resto qui... per altri secoli, bloccata...- Darkay non rispose, non parlò. Allora era esattamente come aveva detto Sephiroth: ucciderla era l'unica cosa possibile. Kingdom Hearts si serviva di lei per liberare l'Oscurità. Lei ERA l'Oscurità.

-La... la mia risposta alla tua domanda ti ha ferito in qualche modo?-

-No.. è solo che... non so...-

-Darkay... adesso sono io che ti devo fare una domanda.-

-Dimmi pure...-

-Ma.. quella sensazione che avverto.. come se l'Oscurità intorno a me... quella che da dentro di me viene fuori... dimmi... ma è solo una mia impressione o è veramente la cosa che riporta l'Universo nell'Oblio?-

Il ragazzo era congelato. Non sapeva cosa rispondere, per la prima volta in vita sua doveva scegliere se mentire. Lui non aveva mai mentito, prima, ma ora questo poteva significare ferire Noria. Alla fine, scelse di non cadere in basso, dicendo una menzogna.

-Si, Noria...- e la strinse a se. -... Tu distruggi tutto. Da Kingdom Hearts, il cuore del mondo, la Tua Oscurità Distrugge qualunque cosa, così, poi, la Rosa Bianca creerà un nuovo mondo.- La ragazza era terrorizzata. -Ma allora... quante vite... avrò troncato, quanti amori, come il nostro, avrò ucciso? E pensare... che ho perso il conto... ho danzato talmente tante volte... - nel dirlo, Noria scoppiò in un pianto sommesso, e si strinse al ragazzo, che non cercò di consolarla, cercava di consolare se stesso. -E io..- riprese la Principessa, tra le lacrime: -..io... io ti ucciderò, Darkay... tu.. non tornerai mai più. Mi dispiace...-

-No, dispiace di più a me...- fece il ragazzino. -Io... io fra poco sarò qui... ma dall'esterno.-

-Che vuoi dire?-

-Che... io verrò proprio qui, su Kingdom Hearts, ad assistere allo sbocciare del tuo fiore. Ma... io... loro... vogliono ucciderti prima che tu cominci... prima che tu cominci a ballare. Perchè.. così il mondo sarà salvo.-

-E tu cosa farai? Ah... capisco... tu... devi pensare prima a te stesso... fai bene, devi salvarti...- la ragazza era rassegnata, rassegnata a essere sempre da sola. Davvero sarebbe.. morta? Ma, pensò, forse se lo meritava, per quello che aveva fatto. Non poteva, in effetti, passarla liscia, rimanere impunita. Darkay aveva ragione... lei, dopotutto, era un'assassina, e nient'altro.

-No!- disse il ragazzo, con sorpresa di lei. -Io voglio salvare te! Io non vado da nessuna parte senza di te!-

-Ma non c'è modo... io... non controllo quello che faccio.-

-La soluzione si troverà! Io non ti abbandonerò mai!- poi, Darkay si mise a pensare sul da farsi. Lei non sapeva quel che faceva... era come... controllata...

*  *  *

[Altare del Nulla]

Zexion era preoccupato. Preoccupato per quello che sarebbe successo di lì a poco. Avrebbe... posto fine a tutto quello di cui si erano preoccupati? O... forse.. no? La voce di Darkay era sopita, non parlava, sprofondava nell'Oscurità, come un castello di sabbia che, per quanto imponente, viene sempre abbattuto dalla marea impietosa. Sempre. Si alzò dalla sedia che aveva occupato fino a quel momento, chiuse il libro e si diresse verso il limitare della piattaforma, dal quale poteva osservre tutto il Mondo che non esiste. Quanta desolazione, quanto dolore avevano regnato fino ad allora. E chissà, forse avrebbero continuato a regnare...

-Di nuovo immerso nei tuoi tenebrosi pensieri, Zexion?- Era Xemnas. -Cosa è che ti preoccupa?-.

-Io...io.. penso di non poter usare questi... Keyblades... non... non li merito...-

-Certo.- disse quello, con fare pacato ma consolatorio. -Tu non li meriti. Tu sei solo un Nessuno, un essere dell'oscurità. Nessuno con queste caratteristiche potrà mai impugnare quelle sacre lame. E' Darkay... che le impugna, che può farlo.-

-Si.. hai ragione... ma... pensavo... uccidere la Principessa della Rosa nera... è giusto?-

-Non esiste il giusto e lo sbagliato. Esiste ciò che ci preserva dalla scomparsa. In questo caso. Devi dimenticare tutto: Luce, Oscurità, il tuo nome stesso. Tutto ciò a cui dovrai pensare è quello che ti ho detto prima.- Dei passi sopraggiunsero da dietro di loro, dei passi udibili. Quindi non era Sephiroth...

-Ragazzi! La riunione speciale è già iniziata!- Fece Roxas, con la sua voce infantile che era diventata tanto vicina a tutti i membri dell'Organizzazione. Dovunque andasse, Roxas riusciva a diffondere entusiasmo con la sua voce enfatica. Quando qualcuno, però, glielo faceva notare, anche con l'intenzione di fargli un complimento, lui si chiudeva in se stesso ed in un suo silenzio terribile, perchè lui sapeva che quella voce e quell'entusiasmo non erano suoi. Erano solo di Sora, dannatamente di Sora ed esclusivamente di Sora. E lui non voleva essere Sora. -Adesso decideremo sul da farsi per il prossimo raggiungimento di Kingdom Hearts! E poi Demyx ha detto che deve fare un annuncio... ma, conoscendolo, sarà solo una sua nova canzone che ci toccherà ascoltare -_-"... e poi continua a chiamarmi traditore... ç.ç- gli altri due risero, e scesero le scale. Il ragazzino riprese: -E, Xemnas, che cosa faremo una volta aver fermato Kingdom Hearts?- -Non pensarci.- Fu la secca risposta dell'altro. Xemnas, pensò l'uomo dai capelli blu, non avrebbe mai ammesso di essersi affezionato, come tutti, del resto, a Roxas. Una volta che furono arrivati nella sala grande, e seduti sui rispettivi troni grigi, dopo che Xemnas trovò la forza di spostare Marluxia dal trono più alto, dopo che si convinse Xigbar che se lui continuava a cantare la riunione non si sarebbe potuta tenere e dopo aver minacciato Xaldin di morte se non avesse smesso di guardare in modo esplicitamente provocante Larxene, L'angelo Nero fece il suo ingresso nella sala. Come al solito, il silenzio di tomba regnava nella stanza. Con uno schiocco di dita fece comparire il quattordicesimo trono e vi ci sedette. Nell'esatto istante in cui si alzò dal suolo per volarci sopra, tutti quanti inghiottirono un boccone di timore misto ad amarezza. L'ala splendeva sinistramente, e comiva dei piccoli movimenti misurati per permettere all'uomo di sollevarsi, i lunghi capelli argentei erano mossi dalla corrente d'aria piccolissima ma presente creata dai suoi movimenti fluidi. Poi quando prese la parola, si udirono tutti tirare un respiro, segno che fino a poco prima non avevano respirato.

-Allora.- disse, con la sua voce fredda e ammaliante allo stesso tempo: -L'assalto a Kingdom Hearts è Vicino. Sono sicuro... e quando dico che sono sicuro significa che è così... che l'emanazione terrena del Cuore del mondo passerà nel cielo fra meno di un'ora. Per allora dovremo tutti trovarci sul tetto, all'Altare più alto. Allora vi chiederò di allontanarvi tutti, e voi, mi aspetto... eseguirta senza fiatare. Poi, il numero VI Zexion e il numero XIII Roxas verranno vicino a me, e punteranno i Keyblades in loro possesso contro il Cuore. A quel punto starà a me convogliare i poteri dell'Oscurità per far si che si apra un passaggio. In effetti, una cosa che non avevo considerato è che anche la Luce ha la possibilità di aprire un passaggio tutto suo. Potremmo trovarli là... nel peggiore dei casi. domande?-

-Si. Una.- sussurrò Saix, evitando accuratamente di guardare negli occhi l'altro. -E se comparisse il Liberatore? E se l'avessero loro?-

-Liberatore? Di cosa parli, Saix?- chiese Zexion.

-Il liberatore... è un Keyblade veramente particolare... è completamente nero, con l'impugatura rissa... e finisce con una pericolosa punta acuminata. L'unico che ha posseduto il Keyblade che ha il potere di separare le persone dai loro cuori... il Liberatore, appunto. Fu l'heartless di Xheanort, una volta combinatosi con il corpo di Riku. Per il precedentemente detto legame.- Xemnas abbassò lo sguardo. Evidentemente sentiva come sue le colpe del proprio Heartless. -Sta di fatto...- continuò Sephiroth.- Che loro non possono ottenerlo. Per far sì che il Liberatore compaia c'è bisogno che uno dei custodi del Keybladerinunci di propria volontà alla Luce... e, invasati come sono, quelli attuali non vorranno nemmeno entrare in contatto, con l'Oscurità. Non abbiamo di che preoccuparci. Non per questo, almeno. Adesso, il membro numero IX della vostra Organizzazione ha un annuncio da farvi.- Demyx si mise in piedi sul trono e iniziò: -Allora! Prima di tutto, volevo assicurare alcuni di voi malfidenti che io NON ho composto una nuova canzone!- si udirono molti respiri di sollievo (ç_ç bwaaa NdDemyx) -Piuttosto... io e Luxord abbiamo pensato a lungo, in questi tempi, e abbiamo deciso di apportare un cambiamento alla gerarchia dell'Organizzazione. Da adesso in (speriamo... se mai ce ne sarà uno...) poi, l'elezione del capo sarà in maniera assolutamente meritocratica. Abbiamo stabilito che non è giusto mantenere gli stessi ruoli e gli stessi gradi ora che siamo Tornati. Quindi, io dico che sia giunto il momento di cambiare Capo! Non te la prendere, Xemmy, ma tu eri il capo solo perchè sei arrivato prima... e ogni volta che ti chiedevo: "scusa ma perchè tu sei il capo?" tu mi rispondevi che era perchè avevi i capelli bianchi...è__é!!-

-Quindi...- Luxord prese la parola, visto che il suo amico stava divagando e Xemnas aveva già estratto le spade laser -... decidiamo qui ed ora chi sarà il nuovo capo della nostra Organizzazione... dando un pò per scontato il risultato positivo di questa missione... voteremo in ordine...- Demyx alzò la mano, con un sorrisone dei suoi stampato in faccia, ma Sephiroth lo precedette, sbottando: -Non includetemi. Io sono un membro esterno.- e il ragazzo abbassò il braccio, deluso.

Xemnas: -Marluxia.- (Evvai!!! ^_^ NdNumero XI)

Xigbar: -Zexion. E' quello che mi ha salvato... dopotutto.-

Xaldin: -Zexion. Ha battuto Axel ed è un eccellente stratega.-

Axel: -E questo che c'entra ò__ò?!?-

Vexen: -Zexion. Ha dimostrato di saper pensare.-

Lexaeus: -Zexion.-

Zexion: -Io riconfermo Marluxia.-

Saix: -Zexion.-

Axel: -Zexion. Ne ha le capacità ed il merito.-

Demyx: -Zexion... non mi ha preso in giro... mai-

Luxord: -Zexion.-

Marluxia: -Me!!!!-

Larxene: -ME!!!!-

Roxas: -Zexion.-

A quanto pare le decisioni si erano concluse. Zexion era il nuovo capo, era lui quello che comandava. Ma... per quanto avrebbe potuto? E poi... lui lo desiderava? No... non proprio. Infatti, non appena gli fu chiesto di tenere u ndiscorso, disse laconicamente di lasciare l'incarico al Leggiadro Sicario, e poi si chiuse nel suo cupo silenzio. Forse un giorno si sarebe pentito, si, il giorno in cui il castello sarebbe diventato tutto rosa confetto, ma a lui non importava. Si ritirò nella sua stanza a studiare fino a che non fi chiamato per il momento solenne. 

[Più tardi, Altare del nulla]

Erano tutti lì, a guardare con occhi increduli la luna a forma di cuore davanti a loro... risplendeva di una luce sinistramente bianca, intrisa dei sentimenti di tutti  i mondi in esso contenuti... mondi che, se loro non avessero fatto qualcosa, non avrebbero rivisto l'alba. Mai più.

Mai più. Erano queste le due solitarie parole che si prendevano ogni centimetro della mente di Zexion, in quel momento. Il momento fatidico era giunto... non sapeva ancora perchè a Darkay importasse tanto della vita della Principessa, ma sarebbe lo stesso riuscito a salvarla... e, forse, a salvare tutto il pacchetto. L'Angelo dalla sola Ala annuciò: -Siete pronti, voi due?- Chiaro, nemmeno quella era una domanda. Sia Zexion che Roxas alzerono i due Keyblade che possedevano verso Kingdom Hearts, e da questi uscirono dei raggi azzurrini, che andarono a scontrarsi con l'enorme Astro davanti a loro. A quel punto Sephiroth toccò con le mani le spade e incrementò la sua aura oscura. Gocce di sudore imperlarono la fronte pallida dell'uomo, che contrasse il volto in una smorfia di concentrazione e si circondò di energia nera, che si riversò prima sulle armi e poi sui raggi che queste emettevano. Tutti e due gli altri erano provati, chiaramente nessuno dei due aveva mai sentito addosso un'Oscurità così pesante, ma strenuamente resitevano, incitati dalle grida degli altri. Allora, quando tutti e tre stavano per arrivare al punto critico di sopportazione, successe. Una porta... una porta bianca, con normi vetrate mosaicate con piccoli pezzi di vetro di tutti  i possibili colori e tutte le loro possibili sfumature comparve. Davanti a loro. Zexion sorrise... ce l'avevano fatta. Si accasciò al suolo, e lasciò cadere le armi, stremato, ma ghignante. Quando si fu ripreso, si decise a varcare per primo la soglia. Cos'era Kingdom Hearts? Era un luogo di luce accecante? Non era altro che una prigione oscura? O era uno spazio sospeso sul Vuoto? Trepidanti, passarono oltre quella porta spettacolare. Ovvio, come il lettore avrà già capito, non era nulla di tutto questo. Con loro grande sorpresa, i quattordici si ritrovarono su di un prato. Un prato esteso per chilometri, ma forse infinito. Una soffice brezza coccolava i minuti fili d'erba, i piccoli fiori e le farfalle. Ce ne erano tantissime, di tutti i colori, che volarono intorno agli intrusi, come per salutarli. E, in quello che pareva essere l'esatto centro del giardino, eccoLe. erano lì. In tutto il loro splendore meraviglioso, in quella temuta bellezza, che riluceva splendidamente eppure incuteva terrore negli animi dei membri. Le Tre Rose. Tre, enormi Rose. Quella bianca era aperta, e lasciava scorrere fuori dal suo centro una calda fontana di luce liquida... allo stato puro.... poi, la Rosa della Mrmoria, invece, er in procinto di richiudersi, ma era abbastanza aperta da mostrare il suo contenuto. Moltissimi, eterei fili grigi si diramavano dai suoi petali e s'inarcavano, si curvavano, si contorcevano e si snodavano per andare a finire chissà dove. E poi c'era Lei. La Rosa Nera era ancora bloccata, ancora in boccio... ma lo sarebbe stata per poco... i petali si aprivano con una lentezza esasperante, ma ineluttabilmente.

- E adesso cosa facciamo?- Fece titubante Axel.

-Aspettiamo.-rispose Vexen.

-Non credo proprio.- Si girarono di scatto. Zexion ebbe una fitta al cuore, una fitta di dolore acuto. La voce che non avrebbe mai più voluto sentire si era fatta udire da lui... Zeno gli era alle spalle.

-Tu...- continuò, sputando odio con ogni parola -... tu.. .hai qualcosa... che MI APPARTIENE!!!- gridò. Zexion non lo sopportava. Non poteva vedere il suo migliore amico ridotto in questo stato. Si vergognava di ciò che aveva fatto... anche se sapeva che era la cosa migliore... Zeno...

-Sta tranquillo.- la voce di Sephiroth arrivava come un soffio alle sue orecchie, inudibile agli altri. - Noi temporeggeremo... ti prometto che non accadrà nulla a lui finchè non avremo ucciso la Rosa nera... dopo tutto dovrebbe mettersi a posto.- -E se non fosse così?- rispose il Burattinaio a mezza voce. Ma tutto ciò che ottenne in risposta fu silenzio. La battaglia cominciò. I colpi luminosi infuriavano, Sora e gli altri si battevano con coraggio, e i membri dell'Organizzazione XIII potevano solo indietreggiare.

Darkay...

Marluxia danzava con la sua falce cercando di colpire un evasivo Re Topolino.

Darkay.. sei.. qui?

Xigbar rispondeva al fuoco di Amberle con le sue pallottole.

Darkay... di persona? Posso sentirti... dove sei.. dove sei, Darkay?

Sora si era lanciato contro Larxene con l'unico risultato di ritroavarsi ingaggiato in un combattimento ravvicinato con i suoi pugnali.

Darkay.. .resisti... sto venendo... sto arrivando.. Darkay...

A quell' ultimo, impercettibile rumore di vita, tutti si fermarono. La scena rimase cristallizzata per quelli che sembrarono milleni, secoli, secondi, eternità. Tutti i volti, sebbene affaticati e consapevoli di essere in mezzo ad un combattimento mortale, e che la minima distrazione poteva costare loro la vita, erano fissati su quello che vedevano.

La

Rosa

Nera

Era

Sbocciata.

Il magnifico fiore nero si era aperto, rivelando la sua Principessa. Man mano che la corolla enorme si schiudeva, lei diventava sempre più visibile, sempre più nitida, in quella sua oscurità. In pochi secondi, la sua figura esile, con i suoi capelli neri e lunghi, con la lucentezza della sua pelle bianco latte, con il rossore delle sue labbra sacre, con la purezza dei suoi occhi ciechi, si rivelava di fronte a loro. Non appena i suoi piedi toccarono terra, una pozza oscura si aprì sotto di loro, e lei muoveva la testa, come per guardarsi intorno, ma non poteva. Ad un tratto, fece alcuni passi indietro e sussurrò: -Chi.. chi siete... cosa.. cosa volete...- era spaventata. Lo spettro evanescente di Darkay comparve davanti a Zexion, e iniziò lentamente a camminare verso Noria.

Eccomi, eccomi qui, Noria... qui da te.. come promesso

Quando, però, le mani del ragazzo toccarono quelle della ragazza, vi passarono attraverso. Darkay si morse il labbro. Avrebbe dovuto saperlo. Nel mondo della Rosa, dove tutto era oscurità pura, lui, così sospeso tra la vita e la morte, poteva esistere... ma lì fuori... -Cosa c'è Darkay... ti sento... ma non riesco a.. non riesco a...-

Va tutto bene. E' solo che io... io sono solo un'ombra, Noria... un'ombra di un essere vivente. Mi dispiace non avertelo detto prima.

-Un'Ombra... sei... qualcuno ha preso il tuo corpo...- farfugliò la ragazzina, arretrando ancora.

Si... mi dispiace.. ti avevo promesso che avrei trovato una soluzione... e invece... eccomi qui, davanti a te, a piangere come un bambino di quattro anni ,impotente e stupido.

-Allora...- rispose lei, ancora con la testa bassa e la voce tremante.- Non potrò vivere... neanche stavolta? Addio, Darkay. Mi dispiace che... - e poi si ammutolì. La sua voce si spense, si affievolì fino a sparire. Ma i suoi piedi cominciarono a muoversi, il suo corpo iniziò a danzare, a destreggiarsi sinuosamente. E la pozza nera che aveva sotto i piedi si allargava sempre più. In un disperato tentativo di portare a termine il piano originario, Sephiroth e re Topolino si lanciarono contro la principessa, ma i loro attacchi si infransero contro una barriera di energia nera. A crearla era stato proprio Zexion.

-Zexion!- esclamò l'Angelo, arrabbiato. -Levati di mezzo! Va fermata!-

-Ha detto...- fece quello, con le guance rigate di lacrime -che non può vivere... nemmeno io posso... io... vivo solo in virtù di questo stupido libro! E per cosa! Per essere una pedina di tutto questo! Lei... merita più di me di vivere. Lei ha qualcuno. Lei ha Darkay... e io... io glielo ho portato via!!- Si voltò verso la pozza oscura, che si stava avvicinanro pericolosamente ai suoi piedi. -Io so... malgrado io sia un Nessuno, che non può provare sentimenti... so cosa veramente fermerebbe tutto questo. Una forza superiore alla Luce, all'Oscurità, al Nulla, a tutto.- fece alcuni passi nel mare nero delle Tenebre, al cui centro si stagliava la piccola figura di Noria.

-Un eroe del Keyblade.. dai nobili scopi, che rinuncia al suo essere per cederlo all'Oscurità, dicesti, Sephiroth...- Immerse la mano nella pozza e, quando la ritrasse, splendeva nella sua stretta il tenebroso Liberatore. -Io.. posso farlo... io... devo.- Gettò il libro a terra, lo aprì a metà e poi, con decisione, sotto lo sguardo impaurito di tutti, ci conficcò la punta della spada. Seguirono lancinanti urla di dolore, di disperazione. La figura del Burattinaio Mascherato fu in breve tempo consumata dalle tenebre. Gli altri fecero in tempo solo a vedere una lacrima, una lacrima di gioia, che scorreva sul suo volto.

Ma, dalle sue ceneri, un'altra creatura si stava lentamente alzando.

Darkay.

-Grazie... amico...- disse.

Si alzò e corse nel bel mezzo dell'Oscurità, corse verso la Principessa dell'Oscurità e la strinse a se.

-Darkay...- sussurrò lei, immobile.

-Sono qui.. grazie ad un amico... sono qui... per sempre, insieme e te.-

E si baciarono.

La reazione di Kingdom Hearts fu di rabbia spropositata. Le tre rose si Richiusero su di loro, per poi riaprirsi istantaneamente, tuonando. Un lampo di luce dai mille colori li accecò tutti.

Al loro risveglio, erano tornati all'Altare del castello del Mondo che non esiste. Darkay guardò accanto a se e trovò Noria, che gli sorrideva, timida, poi, alzò lo sguardo al cielo e vide che la sagoma di Kingdom Hearts non c'era più. Sorrise. Era tutto finito. Ce l'avevano fatta. Attorno a lui tutti gli altrierano ancora svenuti, ma tutto sembrava tornato alla normalità. Sora si svegliò in quel momento, si girò verso di lui e disse: -A che ora si mangia? Ho un sonno tremendo...- e il figlio rispose: -Bentornato, papà. Bentornati, tutti. Venite qui, vi devo presentare una persona. Poi avremo tutti del lavoro da fare.-

____________________________________________________________________

FINE

____________________________________________________________________

Darkay: -Allora... siamo pronti?-

Zeno: -Si. Tutti i preparativi sono stati completati.-

Topolino: -Non ti vergognare, Zeno, se piangi. E' normale.-

Erano tutti lì, tutti riuniti in quella stanza dalle pareti bianche, tutti attorno a quella bara grigia, tutti intorno a quella lapide chiara.

-Allora cominciamo.- disse Darkay. -Andiamo con ordine...- a turno, ognuno dei presenti si avvicinò e depositò attorno alla tomba un fiore. Una rosa rossa.

Xemnas: -A te, Zexion, perchè ti meritavi più di me tutto quello che invece hai scelto di non avere...-

Xigbar: -A te, Zexion, perchè mi hai motivato nei momenti più tristi.-

Xaldin: -A te, Zexion, perchè sei stato capace di far tronfare ciò che volevi tu, non ciò che voleva l'Oscurità-

Vexen: -A te, Zexion, perchè provavi sentimenti a cui io non arriverò mai.-

Lexaeus: -A te, Zexion, perchè sei stato mio amico.-

Saix: -A te, Zexion, perchè rimanevi sempre calmo e mi insegnavi molto.-

Axel: -A te, Zexion, perchè mi hai fatto capire il valore del perdono.-

Demyx: -A te, Zexion, perchè mi sopportavi più di tutti.-

Luxord: -A te, Zexion, perchè ragionavi e non facevi mai nulla di impudente... eri un esempio-

Marluxia: -A te, Zexion, perchè mi hai dato la ragione per portare avanti tutta l'Organizzazione-

Laexene: -A te, Zexion, per non aver mai tradito la mia fiducia.-

I due Roxas: -A te, Zexion, perchè ci hai accolti con calore.-

Sora: -A te, Zexion, perchè hai protetto mio figlio, rischiando te stesso.-

Amberle: -A te, Zexion, perchè non hai mai professato i valori dell'odio.-

Re Topolino: -A te, Zexion, perchè hai tentato di convincermi che sbagliavo e io non ti ho ascoltato.-

Naminè e Kairi: -A te, Zexion, perchè hai sempre rispettato la volontà di chi sapevi di amare.-

Zeno: -A te, Zexion, perchè mi sorridevi, da amico, e non hai mai dubitato di me, sebbene avresti dovuto.-

Noria: -A te, Zexion, per avermi salvata a dispetto di tutto.-

Darkay: -A te, Zexion, perchè io tenevo a te... con tutto il cuore.-

Zexion

VI

THE CLOAKED SCHEMER

Beloved buddy, Beloved Friend

Mentre uscivano, Darkay si girò verso il sepolcro e disse: -Zexion.. ci rivediamo nella prossima vita.-

Puoi contarci, Amico.

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No, non scriverò qui la parola Fine. L'ho già scritta prima. Ho in mente un'altra cosa.

L'INIZIO

Si, penso che vada meglio.

Note dell'autore: Lo so che ci ho messo secoli per scrivere l'ultimo capitolo, ma ho apportato tanti di quei cambiamenti... cmq vedo che il mumero delle prefernze è salito a 8... grazie a tutti voi!!!! Grazie soprattutto ai (pochi) che vorranno recensirmi o leggere altre mie storie! Grazie per avermi seguito!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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