Film > Le 5 Leggende
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Autore: Kestler    18/07/2014    0 recensioni
-Si certo, come no? E naturalmente i tuoi scherzi poi vengono testati su di me, ovvio!- fece la ragazza tentando di essere arrabbiata per il comportamento del ragazzo-La stupida di passag…- fu allora che Elsa smise di parlare, perché le labbra di Jack si erano posate sulle sue, ed erano calde e morbide. Quando lui poi indietreggiò, non poté fare a meno di notare l’espressione stupita della ragazza, che nel frattempo era arrossita-Ti detesto quando fai così, lo sai? Ti…ti…autocommiseri ecco! Sei la più bella tra le belle, la più cocciuta, la più ingenua, la più eccentrica che possa esistere!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Per Elsa gli abbracci avevano un significato particolare…
Quando era tra le braccia di Jack si sentiva protetta, e il suo amato le infondeva conforto e coraggio, poteva ascoltare il suo cuore battere lentamente, quasi fino a formare una melodia, una di quelle che avrebbe riconosciuto tra milioni.
L’essere fidanzati era qualcosa di nuovo, per tutti e due. Jack era un po’ più abituato, data la sua fama alla Haverell High School, ma Elsa era sempre stata un tipo riservato, non aveva mai avuto un ragazzo.
Purtroppo quei magnetici occhi azzurri, non avevano fatto altro che attirare le ragazze della scuola. Non erano stati solo gli occhi, era stato anche il carattere di Jack; era un ragazzo molto divertente e spensierato, ma anche serio e affidabile. Le ragazze con cui era stato erano molto seccanti, parlavano dei soliti argomenti, mascara, moda, vestiti firmati, tutte cose che era stanco di sentire. In realtà non sapeva lui stesso perché fosse stato con loro. Era stato per dieci mesi con una ragazza di nome Maya. A dire la verità era molto bella, occhi verdi, carnagione olivastra e capelli biondo ramato. Girava sempre con il suo gruppetto di amiche snob. All’inizio, quando si erano conosciuti, aveva pensato che potesse essere la ragazza giusta…dopo si era rivelata una vera scocciatura. Lui sarebbe diventato il suo zerbino se non avessero rotto. I momenti dolci c’erano stati, momenti belli che avevano passato insieme. Ma ora l’unica cosa che interessava Jack era di rendere felice Elsa.    
Appuntamento
Tutte le volte che erano usciti insieme era stato bellissimo. Elsa non pensava che Jack potesse essere tanto romantico da organizzare una cena a lume di candela su una terrazza con vista sulla città. Quella fu una serata memorabile… Dopo cena, Jack portò Elsa sotto una quercia, era il suo “posto segreto”.
-Questo era il mio posto preferito da bambino, c’è una vista meravigliosa, non trovi?-disse il ragazzo dolcemente
-Jack-disse Elsa-ma ancora non siamo arrivati, come fai a dire che il panorama è bellissimo?-
-Credimi-fece lui
Mancava ancora molto per arrivare alla quercia che si trovava sulla collina.
-Jack, non puoi camminare a passo più spedito?-
-E come faccio se siamo abbracciati come due koala? Me lo spieghi?-non aveva nemmeno terminato la frase che Elsa gli era passata davanti come un fulmine e stava raggiungendo la cima della collina-
-Vieni! Sbrigati! Tanto non mi prendi!-urlava Elsa-
-Vuoi la guerra? E che guerra sia!-rise Jack- in poco tempo la raggiunse e prima che potesse voltarsi, lui le cinse la vita con le braccia ed Elsa si ritrovò stretta a Jack ridendo con il fiatone per la corsa. Si sedettero ai piedi della quercia ad ammirare il cielo e iniziarono a parlare-
-Sai che non mi stavi per niente simpatico all’inizio?-disse Elsa ridendo-
-Ah sì?-
-Sì, eri quello che volevano tutte, insomma, tutte quelle della mia classe parlavano di te, dei tuoi splendidi occhi e fantasticavano di fidanzarsi con te, baciarti e tutte cose così.-
-Privilegi che sono concessi esclusivamente a te-disse Jack con un sorrisetto malizioso-
-Si, però quando sei diventato mio amico ho imparato ad apprezzarti e ti ho visto sotto un altro punto di vista-
-Eh, che ci vuoi fare? Nessuno resiste all’inimitabile Jack Frost-disse ridendo-
-Elsa distolse lo sguardo dal ragazzo, e si mise ad osservare la luna e a riflettere. Jack la notò-
-Che c’è?-chiese guardandola con preoccupazione-
-Sono un po’ giù, tutto qui-
-Ne vuoi parlare?- Jack non poteva vederla in quel modo, le piaceva la Elsa raggiante di gioia e avrebbe fatto di tutto per farle ritornare il sorriso. Per Elsa invece confidarsi era un tasto dolente, però lui era Jack, il suo fidanzato-
-Jack, non ti ho raccontato una piccola parte della mia vita. Circa tre anni fa ho perso i miei genitori. È successo all’improvviso, stavano partendo per un’ambasciata in Spagna, e dopo un viaggio in aereo, avrebbero dovuto raggiungere le Isole Canarie a bordo di uno yatch fornito dall’ambasciata spagnola. L’arrivo era previsto per le otto di sera, ma il vento sollevò una burrasca e la nave scomparve tra le onde. Non li ho più rivisti…- limpide lacrime rigavano il viso della giovane. Jack le cinse le spalle con un braccio e le asciugò le lacrime. Ormai stava singhiozzando-
-Ehi…-fece il ragazzo dolcemente-non devi preoccuparti, capisco perché non volevi dirmelo, è difficile da accettare…-
-Elsa lo guardava sorridendo-Grazie…-gli posò la testa sulla spalla.
Ormai era tardi e dovevano tornare a casa. Sembrava che nessuno dei due volesse sciogliersi da quel tenero abbraccio.
-Jack, vieni ti faccio vedere una cosa-Elsa si alzò e prese Jack per mano, come era suo solito fare. Lo condusse su un sentiero sterrato e poi entrarono nel bosco. C’era una casetta fatta interamente di legno che profumava di aghi di pino e di resina. All’interno era dipinta d’azzurro e sulle mensole c’erano dei barattoli di conserve di marmellata, in un angolino una deliziosa poltrona rossa vicina ad uno scaffale pieno di libri e a un mobile con un grammofono che aveva visto giorni migliori.-
-E questa?- disse Jack-
-È il mio rifugio segreto. Ci passavo tutti i pomeriggi dopo la scomparsa di mamma e papà. Ho letto centinaia di volte tutti quei libri nello scaffale.- disse Elsa con una nota di tristezza
-È semplicemente stupenda!-disse compiaciuto Jack che aveva appena notato i dipinti che erano appesi alle pareti-
-Grazie!-
-Come stai Elsa?-
-Oh, è tutto ok. Sto meglio dopo averne parlato con te- disse Elsa sorridendo-
Trascorsero un po’ di tempo nella casetta ad ascoltare i vecchi dischi della mamma e del papà con il grammofono e a mangiare pane e marmellata.
Mentre stavano uscendo, Jack trattenne Elsa per un braccio, l’attirò a sé e cominciò a baciarla dolcemente. Le passò le mani tra i capelli e le fece poggiare la schiena alla parete della casa. L’amava con tutto se stesso. Quando indietreggiò non poté fare a meno di notare il sorriso di Elsa e di pensare a quanto potesse essere infinitamente bella.
-Ti amo- disse lui-
-Ti amo anch’io Jack-

Angolo Autrice:
Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma spero ne valga la pena.
Ringrazio Amy e Blaze FrostAnubis per le recensioni.
Un bacione ghiacciato dalla vostra Kestler
  
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