IMPROBABLY CASUALITY
Sento una carezza sulla pelle ed un ti voglio bene, poi mia madre  mi bacia e chiude gli occhi. I suoi bellissimi occhi li ricordo ancora sono di un azzurro intenso da fare innamorare ogni creatura sulla terra. Mio padre mi prende e si mette a piangere dicendomi che tutto sarebbe andato bene e che non mi avrebbe mai lasciata da sola.
12 ANNI DOPO…
Mio padre mi urla di scendere perché deve dirmi una cosa importante, scendo dal letto mi vesto e mi scaravento giù dalle scale :
Io:Papà cosa mi devi dire?
Papà:Abby sabato partiamo per l’Inghilterra 
Io:Cosa? Ma è per poco vero?
Sono un pò dell'idea che la causa di questa partenza è chiamata “Anne”. Mio padre da pochi anni si sente con una donna del Cashire in Inghilterra. Era andato a trovarla molte volte, ma io non ne volevo sapere soprattutto dopo avere saputo che aveva un figlio più grande  di 18 anni. Già ho 16 anni e mi chiamo Abby Smith, abito a Torino in Italia e la mia migliore amica si chiama Allison Parker. Lei è un’ amica sorella per me. 
Papà:No tesoro, io e Anne abbiamo deciso di sposarci e di vivere insieme
Io:cosà? Ma siamo a metà anno scolastico, qui ho tutti i miei amici e Allie, non voglio separarmi da lei, tu non mi puoi fare questo!
Gli rispondo con le lacrime agli occhi.
Io:Non ti preoccupare con la scuola, lì frequenterai un college e farai nuove amicizie e Allie ha deciso di venire con noi. I suoi non sono molto contenti ma Allie vuole venire con te a qualunque costo e allora hanno deciso di lasciarla solo per una anno, poi si vede.
A quelle parole mi si illuminarono gli occhi, Allie sarebbe venuta con me. Ma ero comunque triste per il fatto che sarei dovuta partire, così corsi in stanza e mi misi a piangere non rivolgendo la parola a mio padre.
La sera non mangiai e telefonai ad Allie;
Io:Ciao Allie, saputa la notizia? Diventeremo inglesi!. Le dico sarcasticamente
Allie:Guarda il lato positivo saremo insieme
Io:questa è l unica cosa che mi rende felici, il fatto è che non sopporto che qualcuna possa prendere il posto di mia madre, e poi non voglio avere un fratello più grande e non voglio cambiare scuola. Le dico con le lacrime agli occhi.
Dopo la morte di mia madre non volevo che qualcuna si mettesse con mio padre così escogitavo dei piani per rovinare serate galanti e romantiche.
Allie:non ti preoccupare, le risolveremo insieme le cose,  intanto preoccupati per la valigia, possiamo mettere solo 23 kg ti rendi conto ?
 Lei è l’unica persona alla quale racconto tutto, di cui posso fidarmi e ridere a più non posso.
Io:grazie per avere deciso di venire con me, non sai quanto ti voglia bene
Allie:io ho deciso di venire solo per te, sei tu la mia amica sorella e non  rimango sola in Italia senza di te, ci sentiamo domani, ti voglio bene
Io:ti voglio bene anche io, notte
Così mi addormentai pensando a sabato e a ciò che mi sarebbe potuto accadere da quel giorno.
ALLIE’S POV
Mi sento elettrizzata all’idea di partire con Abby, però ero anche triste per i miei genitori, avevano fatto di tutto per cercare di farmi rimanere ma io sono così testarda che niente e nessuno è riuscito a farmi cambiare idea. Io e Abby da piccole avevamo fatto una promessa. Ovunque una di noi sarebbe andata l’altra l’avrebbe seguita. Io non volevo infrangere la promessa e non volevo stare senza Abby, lei viene prima di tutto. Un po’ sono preoccupata del fatto di cambiare scuola, compagni e amici, ma dall’altra parte era stata una mia decisione e non sarei ritornata indietro.  Ora aspetto solo sabato e a ciò che mi aspetterà.
ABBY’S POV
Allison è arrivata stamattina presto ed alle 13 siamo partite con l’aereo. Il viaggio è stato breve ma divertente. Davanti ad Allie c’era un signore anziano che non la smetteva di russare  e pensando sia inglese Allie gliene ha dette tette di tutti colori, ma alla fine  si è messo a parlare con quello di fianco in italiano e mi sono messa a ridere.  Arrivati a Gatwick, Anne ci è venuta a prendere e ci ha portato nella nostra “nuova” casa. Appena apre la porta c’è un ragazzo con i capelli ricci e gli occhi verdi che la abbraccia.