Guardò
l’orologio. Erano le 15 meno 5.
Sirius
iniziò a correre a più non posso gli scalini per arrivare alla Sala Grande.
Lily, così
la chiamavano, era agitata non più, non meno di Sirius. Ogni tanto gli lanciava
delle occhiatine senza essere vista, e a lei andava bene così, rimanere
nell’anonimato. Rimaneva sempre nei pressi della Torre di Grifondoro, così che,
magari, per caso, si sarebbero incrociati.
Ma la sera
prima, qualcosa nel volto di Sirius l’aveva attratta più di tutti gli altri
giorni. La sua bellezza si rifletteva chiara e ostinata sul suo volto,
illuminato dalla fioca luce del fuoco. I suoi occhi scuri era terribilmente
profondi, immersi in quella strana lettura, era così serio mentre leggeva… I
suoi capelli si poggiavano sensuali sulla sua fronte, un po’ a coprirgli gli
occhi. Come le piaceva Sirius! Così si era decisa ad andare a vedere cosa
leggeva. Era una scusa, non aveva nessuna fretta, ma… a giudicare da come lui
balbettava, poteva aspettare un altro po’…
Sulla
panchina non c’era nessuno. Tutte le panchine erano vuote. C’era un silenzio
così desolante, così assordante, che Sirius si decise a parlare.
-Vorrà dire che la aspetterò sulla
panchina, qua, da solo…-Abbozzò un sorrisetto. La cosa lo divertiva a tal punto
che si poteva anche permettersi il lusso di prendersi per il culo.
Ecco che la
vide arrivare. Era una giornata di sole, tranquilla, era quasi primavera, ma
faceva ancora freddino. Indossava un vestito a colori brillanti, sopra una camicetta
a maniche lunghe quasi del tutto sbottonata. Black si sentì avvampare, così
slacciò anche il secondo bottone.
Appena
varcata la soglia del portone, Elizabeth si sganciò un po’ la camicia, si
sentiva troppo chiusa.
“Ma
perché gliel’ho chiesto?” “Voglio sembrare distante. No, no, normale, normale.
Il più normale possibile” “E come facc…”
Eccolo,
seduto sulla panchina, ad aspettare; aveva le gambe accavallate, le braccia
lunghe distese sopra la panchina. Il vento gli spettinava i capelli (il vento
le alzava la gonna! NdSirius ;p),
Lily notò quanto gli stesse bene quella camicia a righe, sotto la felpa non
tutta chiusa.
D’un tratto
si ricordò di essere lei quella che Black stava guardando in modo sbalordito,
quella lei che era vestita con un abito che a malapena arrivava sotto il
ginocchio.
“OMIODIO-OMIODIO-OMIODIO-OMIODIO-OMIODIO-OMIODIO”
“Che mi è saltato in mente?” “Volevo mettermi in mostra?” “Santi numi! Ora?”
Ma Sirius
non notò che era imbarazzata.
Si avvicinò
sempre più veloce e poi disse raggiante (O/////O
NdLily):
-Ciao!
Si sedette
sulla panchina. Un imbarazzato e disinvolto Sirius aprì il discorso.
-A—Come va? Domanda stupida—I… compiti?
-Sì, suppongo di averli finiti… NO! Ho
dimenticato di finire Trasfigurazione! Che sciocca… Mi dispiace… Devo andare…
-Il tema? Ma no! Puoi finirlo… bè dopo!
-Ti ringrazio ma preferisco farlo ora…-Si
alzò di scatto e fece per andarsene, quando la mano di Sirius la fermò. Lily si
girò di scatto.
-Oh…-Sussurrò il ragazzo, lasciandola d’un
colpo.-Mi-dispiace… se vuoi, posso accompagnarti in biblioteca per… il tema…
Elizabeth si
risedette piano sulla panchina, fece un respiro profondo, poi disse:
-Grazie, Black.
Pochi minuti
dopo si avviarono. Nella mente dell’uno farfugliavano i pensieri dell’altra,
pensavano ambedue che l’altro oggi era bellissimo, di essersi comportati da
veri sciocchi, le loro preoccupazioni erano le stesse.
Arrivati in
biblioteca, Lily proferì:
-Vado a prendere la pergamena e il libro,
tu aspettami qui.
-Cerco il libro con cui ho studiato
anch’io…
“Che cosa
stupida che ho detto! Adesso penserà che sono…” Due scemi, sì, pensavano ora
l’uno, ora l’altra.
-Dunque… vediamo un po’-Disse ad alta voce
il ragazzo dai capelli scuri dirigendosi verso la sezione di
‘Trasfigurazione’.-Allora… Trasfigurazione, trasfigurazione, trasf… mh, ma
dov’è? Trasfigurazione… Ah, eccolo! Trasfigurazione nei secoli,
di Camerun Amber.
Lily tornò e
lo trovò seduto ad un tavolino, mentre bisbigliava, mezzo assonnato:
-Ah, Lily Evans, Evans Lily… Lily Evans, Evans
Elizabeth…
-Sì?
Dimmi, che c’è, Black Sirius, Sirius Black? (;D HI HI HI nda)
Sirius si
riprese alzando la testa china sul libro, sfogliandolo, e poi, un po’
imbarazzato, disse:
-Oh, niente, pensavo a quanto sei sbadata…
-Scemo!- Esclamò Lily sbattendo i libri
sul tavolo di legno intarsiato, sedendosi.