Crossover
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Autore: Crybaby    03/09/2008    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Presentazioni

Erano partiti da appena dieci secondi che Minako aveva già preso l’iniziativa.
-Bene ragazzi, dato che stiamo andando ad affrontare un mostro capace di far marcire tutto quello che tocca CHI meglio della sottoscritta, Sailor Venus, la paladina dell’amore, può capitanare un’armata di guerrieri contro di lui?
-A dire il vero non credo che bastino i tuoi poteri a farlo fuori, da quello che ha detto Pan Ryan Shenron trae forza dalle paludi e dall’aria malsana e quindi…
-Non continuare Ami, ho già capito! Sei tu la più intelligente del gruppo, è giusto che sia tu a comandare, vi lascio soli…- la bionda si allontanò a testa bassa.
-Se mi lascia finire di parlare… volevo dire che serve collaborazione per sconfiggere questo nemico, ma finché rimaniamo degli estranei l’un con l’altro non potremo andare molto lontano. Che ne dite di presentarci?
I cinque rimasti si sedettero in cerchio.
-Perché non cominci tu?
-Subito! Il mio nome è Rock Lee e…
-Venite tutti a vedere! È meraviglioso!
Minako chiamò tutti ad affacciarsi agli oblò della navicella, dai quali era possibile ammirare il pianeta Terra dall’alto, un’esperienza totalmente nuova per tutti loro.
-Vedo che hai già recuperato il tuo vecchio smalto!
-Già Ami, come si dice, rosso per cena, ben presto ci si ubriaca…
-ROSSO DI SERA BEL TEMPO SI SPERA, e poi che c’entra… Comunque stavamo facendo le presentazioni.
-Ah, bene! Ciao a tutti, il mio nome è Minako Aino, meglio conosciuta come Sailor Venus. Ho un carattere esuberante e la tendenza a comandare, ma forse ve ne sarete già accorti. È anche vero che è stata Setsuna in persona a dirmi che sono una leader, cosa di cui vado molto fiera! Il mio sogno è quello di diventare una pop idol ed è per questo che combatterò i nuovi nemici, per poter garantire uno splendido futuro in cui poter realizzare i miei desideri!
-Gran belle parole, Minako. Come stavo dicendo prima, il mio nome è Rock Lee e…
-Mi chiamo Ub, le Sailor hanno già avuto modo di conoscermi. Provengo da una tribù povera che vive nelle isole del sud. Sono una persona timida e ho un’indole molto protettiva, nata dal fatto che sono il maggiore di cinque fratelli. Sono stato allievo del grande Goku e anche reincarnazione del mostro chiamato Majin Bu.
-Molto interessante ma stavo parlando io!…
-Salve a tutti, il mio nome è Tenten, sono una kunoichi del villaggio della Foglia! Ho un carattere esplosivo ma anche molto protettivo; non ho tanti fratelli come Ub quindi lo esercito sui miei compagni di squadra e anche sul maestro Gai. La mia specialità è l’uso delle armi di qualsiasi tipo.
-Tenten!
-Io mi chiamo Ami Mizuno e posso trasformarmi in Sailor Mercury, dagli attacchi a base di acqua. Sono una persona un po’ timida, conseguenza del fatto che mi piace studiare in continuazione, anzi sono riuscita a portare con me un po’ di compiti della scuola, se volete potete darci un’occhiata!
-Ma Ami!
-Che ci vuoi fare, è l’abitudine! Da grande vorrei diventare un medico.
-Ciao a tutti, io sono Kiba Inuzuka e lui è Akamaru. Che posso dire, noi due siamo come una persona sola soprattutto in battaglia, senza di lui non potrei andare molto lontano. Il nostro carattere è molto estroverso ma siamo anche un pizzico gelosi nei confronti dei nostri compagni di squadra.
-Tocca a me tocca a me tocca a me! Il mio nome è Rock Lee, costanza e determinazione sono il mio credo, ogni giorno mi alleno duramente per diventare il più grande ninja di sempre e poco importa se le arti magiche e illusorie non fanno parte del mio DNA, grazie al sostegno e all’ispirazione del miglior maestro che si possa desiderare riuscirò a raggiungere l’obiettivo della mia vita!!!… ragazzi?
-Cucciolo!
-È così carino!
-Mi ricorda il cagnolino di Bu…
-Akamaru ti chiami? Ma lo sai che sei proprio un amore!
Gli altri quattro si erano girati verso Kiba, facendo la fila per riuscire a coccolare almeno un po’ il cagnolino, lasciando Rock Lee fermo immobile nella sua posa plastica, con gli scogli lambiti dalle onde alle sue spalle.
-Tenten! Anche tu!
-Scusa Rock Lee, ma quando ancora mi ricapita! Piccolo Akamaru, tenero Akamaru, quanto sei bello!
Il ninja vestito di verde dalle folte sopracciglia rosso dalla rabbia scese al livello inferiore della navicella e cominciò a prendere a calci l’aria. Lo raggiunse poco dopo l’altro combattente di verde vestito.
-Invidioso del cucciolo, eh?
-Ub?
-Non preoccuparti, quando crescerà non sarà più così adorabile- disse Ub, ripensando a come si era ridotto il cane di Majin Bu -piuttosto, parlami del tuo maestro e di questi tuoi allenamenti.
-Perché ti interessa?
-Beh, da quello che ho capito mi sembra che io e te abbiamo un bel po’ di cose in comune.

Qualche ora più tardi, Kiba trovò Ami impegnata nella cabina di comando.
-Scusa, è possibile atterrare da qualche parte e uscire all’aria aperta?
-Come mai? Secondo quanto dice il computer raggiungeremo la nostra destinazione fra un’ora. Non puoi aspettare?
-Non si tratta di me ma di Akamaru, devo portarlo fuori almeno una volta al giorno!
“Come faccio a dire di no a quei dolci occhietti… Ami, riprenditi!” -Ascolta, Trunks mi ha detto che a bordo c’è un simulatore di ambiente, potresti usarlo. Non sarà la stessa cosa, ma almeno non dovremo fermarci.
-Sì, potrebbe andare. Dimmi, a bordo c’è anche un simulatore per questo?
Kiba mostrò ad Ami due oggetti che valevano più di mille parole: una paletta e un sacchetto di plastica.
-Ehm… se la metti in questo modo… Computer?
-SI? PARLA PILOTA, TI ASCOLTO!
Sul monitor apparve la faccia di Bulma: non era la Tsufuru, ma fece ugualmente spaventare i due ragazzi.
-È possibile atterrare sul pianeta più vicino, per almeno un’ora, per poi riprendere la rotta originale?
-CERTO, CARO PILOTA! FACCIO SUBITO LA DEVIAZIONE! BADATE PERO’ CHE UNA VOLTA ATTERRATA LA NAVICELLA RIPRENDERA’ IL VOLO AUTOMATICAMENTE ENTRO 60 MINUTI ESATTI!
-Saranno sufficienti. Procedi pure!
Come lo disse il mezzo fece una brusca deviazione, facendo volare tutti a gambe all’aria, verso il più vicino planetoide. Se solo Ami si fosse ricordata di chiedere al computer un luogo ospitale…

Nel vedere la navicella spaziale avvicinarsi sempre di più a lui, l’ominide venne invaso da una perversa allegria.

  
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