“Quando arriverà quello giusto, te ne accorgerai”. Aveva sempre creduto si trattasse solo di un modo di fornire una visione romantica dell’amore, che, in fondo, un po’ le apparteneva. Anche se aveva finito per pensare che, se a quasi trent’anni ancora non aveva avuto nessun sentore dell’arrivo dell’uomo fatto apposta per lei, allora, forse, quella non era altro che una diceria popolare. Fino al giorno in cui non aveva incontrato Lorenzo. Riservato, introverso, silenzioso, pungente… e allo stesso tempo così pieno d’amore. Era l’uomo perfetto. Peccato che lei non fosse la donna che lui stava rincorrendo. Da quel poco che lo aveva potuto conoscere, aveva subito capito che non poteva commettere l’errore di sposarsi con il suo compagno storico solo per la paura di veder correre le lancette del suo orologio biologico. Anche perché, poi, ormai lo sapeva, quell’orologio camminava con un tempo tutto suo. No, il sentimento che la legava a Giuliano non era di certo amore; mai e poi mai si sarebbe sognata di fare anche solo la metà delle cose che quell’illustre sconosciuto, con il quale aveva condiviso il viaggio New York - Pisa - Roma, stava facendo per la sua ex moglie. E poi Giuliano non la faceva sentire come riusciva a farla sentire Lorenzo: quando stava vicino a lui, le batteva forte il cuore e, per una volta, non era colpa di quella malattia segreta a tutti. Anzi, il contrario: stare vicino a Lorenzo, guardarlo di sottecchi, perfino discutere con lui sulla loro visione totalmente opposta della vita, le faceva sentire di appartenere ancora a questa esistenza, che per lei era piena di sorprese - belle o brutte - mentre per lui era disseminata di imprevisti. Quando lo aveva salutato, con un abbraccio che lo aveva messo tremendamente in imbarazzo ma che, in fondo, sapeva non essergli dispiaciuto per niente, pensava che non lo avrebbe rivisto mai più. Pensava che l’immagine di quell’uomo troppo accigliato, ma pieno d’amore, sarebbe rimasta scolpita per sempre solo all’interno del suo cuore malandato, che probabilmente si sarebbe fermato troppo presto. Invece l’aveva rivisto e nell’ultimo posto dove credeva fosse possibile incontrarlo di nuovo: la casa dove viveva suo fratello, insieme alla moglie e alla famiglia di lei. Lorenzo era proprio un cugino di sua cognata: mai il destino avrebbe potuto giocarle uno scherzo più strano di quello. In compenso, aveva potuto conoscerlo meglio, innamorandosi di lui ogni giorno di più. Aveva saputo delle sue insicurezze e delle sue parole e aveva cercato di stargli vicino il più possibile. Era riuscita a creare con lui un legame molto forte, tanto che, in alcuni momenti, aveva perfino sperato che, tra loro, potesse nascere qualcosa di più. E poi, suo malgrado, aveva visto la sua ex moglie rientrare nella sua vita. Ma lo sapeva, era conscia che la sua era una battaglia persa in partenza, che lui era tornato dagli Stati Uniti per riconquistare Veronica e che a lei non poteva restare altro che il ruolo di amica, di confidente. Ma, se questo gli sarebbe servito per rallegrarlo e per farlo sentire meno solo mentre percorreva la strada che lo divideva dal suo obiettivo, lei si sarebbe accontentata anche solo di vederlo sorridere sinceramente. Quando rideva aveva uno sguardo luminoso… Anche in quel momento stava ridendo, mentre l’aspettava felice in fondo alla sala dove un Ufficiale di Stato Civile li avrebbe dichiarati marito e moglie. Sì, perché, quando meno se l’aspettava, Lorenzo aveva finalmente rivolto il suo sguardo verso di lei e, a differenza della prima, questa volta lei non aveva alcun dubbio: per la prima volta da quando le avevano diagnosticato quella pericolosa malformazione, non aveva più alcuna paura. Sapeva che Lorenzo era e sarebbe stato sempre al suo fianco. E, d’altra parte, glielo aveva dimostrato perdonando i suoi silenzi, le sue bugie e salvandole perfino la vita. Il suo risveglio, dopo l’operazione, non avrebbe mai potuto dimenticarlo; la prima parola pronunciata da Lorenzo era stata proprio “matrimonio”. All’improvviso, aveva potuto scorgere una lunga strada davanti a sé, da percorrere in compagnia dell’uomo che amava alla follia. Era a questo che pensava, mentre camminava piano, al fianco di suo fratello Marco, visibilmente commossa, ma sicura che quel passo così importante, che stava per compiere, fosse non solo la scelta migliore, ma l’unica possibile. “Quando arriverà quello giusto, te ne accorgerai”. E Lorenzo era quello giusto, non c’erano dubbi. Perché lui era così, semplicemente Lorenzo, l’uomo del destino.