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Autore: Akkarin90    21/07/2014    1 recensioni
-BENVENUTI A TUTTI!- tuonò un uomo sul palco, microfono alla mano -OGGI HA INIZIO IL CONCORSO VERO E PROPRIO PER MISS E MR KONOHA. CHE VINCANO I Più BELLI, MA SOPRATTUTTO I Più DOTATI E LE Più DOTATE!- continuò, suscitando urla e applausi generalizzati.
Una ff leggera e ironica, da leggere nei momenti tristi, o semplicemente per ridere un po! Ci sarà un miscuglio di personaggi, tutti trattati "in arte" (grammaticalmente scorretto, ma particolarmente inerente alla storia). Ognuno di loro dovrà cimentarsi in molte, divertenti prove!
Accorrete numerosi!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Benvenuto Kiba! Come va!?- disse Mr X, microfono alla mano, e sguardo più rivolto al pubblico che al diretto interessato.
-Molto bene devo ammettere, sono assai contento di partecipare a questo concorso!- rispose, mostrando i bianchissimi denti leggermente acuminati.
Come non avrebbe potuto partecipare d'altronde: fisico tonico, ma non troppo muscoloso, occhio vispo, lineamenti del viso accattivanti, capelli sbarazzini.
Un ottimo candidato alla vittoria.
-Ah ma vedo che non sei solo su questo palco! Chi ti segue così fedelmente?- chiese MrX, con la voce un po' incrinata. 'Odio quelle brutte palle di pelo sbavazzanti, non fanno altro che abbaiare, rompere le palle, leccare, annusare e mangiare l'inverosimile. Per non parlare del periodo della muta che alcuni di loro hanno. Obrobriosi.' pensò invece.
-Vi presento il mio fidato cagnolino! Akamaru!- il sorriso si ampliò ulteriormente, e i suoi occhi iniziarono a brillare. Il forte legame tra quei due era tangibile, perchè con un solo sguardo del padrone il cane iniziò a scodinzolare e a saltargli intorno.
-Benvenuto Akamaru!- un braccio alzato verso il cane – facciamogli un applauso, pubblico!- l'ennesimo forte applauso si levò dalla folla.
'Cagnolino. Mh. Devo dire che il diminutivo calza a pennello. Un metro d'altezza di cane, 140kg, una testa più grande della mia e le zampe talmente ampie da calzare un 38 di scarpe. Piccolino devo dire. Il suo concetto di cane di taglia normale qual è? Un bisonte? Maledette palle di pelo, il prossimo anno vieterò l'entrata agli animali- continuò a pensare MrX, mentre sorrideva alla folla.
Ma qualcosa di strano stava accadendo, perchè il pubblico prese a sghignazzare, e i loro occhi erano rivolti verso il basso.
MrX non capiva tale comportamento, ma nel contempo iniziava a sentire qualcosa di caldo e umido sulle caviglie. Richiamato dalla curiosità decise di guardarsi i piedi, e ciò che vide lo bloccò sul posto. Evidentemente quel dannato cane aveva intuito l'antipatia del presentatore nei suoi confronti, perchè una zampa era leggiadramente alzata verso i suoi pantaloni, e uno zampillo di dolce pipì stava inondando le sue scarpe.
'Ma io ti ammazzo. Ti toso il pelo, ti coloro di rosa, e ti metto un tutù talmente grande che con una folata di vento prendi il volo. Anzi, ti metto un parafulmine dove dico io e ti lancio in una tempesta di fulmini'.
Alcuni tra il pubblico stavano apertamente scompisciandosi, quando la voce del presentatore fece calare il silenzio.
- Si, pronto? L'accalappiacani? Si, perfetto. Venga al festival di Konoha, c'è un enorme cane bianco che sta disturbando la manifestazione. Porti anche un fucile o un apparecchio elettrico, penso sia necessario. 10 minuti dice? Ottimo. L'aspetto con ansia- MrX chiuse così la comunicazione col cellulare.
- Allora, carissimo Kiba e carissimo Akama-come-cavolo-ti-chiami, proseguiamo senza problemi – esclamò il presentatore, con uno strano tic nervoso in viso, ma pregustando la cattura.
Uno strano gelo si impossessò dell'intero pubblico, concorrenti compresi.
Kiba rimase un attimo interdetto.
Il suo cane non poteva essere minacciato. Nessuno poteva torcergli un pelo.
Decise quindi di proseguire, avrebbe fatto vedere a tutti che duo fosse, il loro.
-Forza, Aka, facciamo vedere al fantastico MrX cosa sappiamo fare. Doppio schema oggi, lasciam perdere quello che avevamo intenzione di fare- il canè abbaiò felice.
-Pubblico, quello che voglio mostrarvi oggi è la mia capacità di addestrare i cani, che per me è sia uno sport che un lavoro. Di solito io e la mia squadra facciamo imparare ai loro padroni e ai cani stessi come interagire tra loro. Alcuni si fermano all'addestramento base, necessario esclusivamente ai cani domestici. Alcuni invece proseguono, e insegnano ai loro animali alcuni percorsi, per poter destreggiarsi nelle corse a premi- fece un attimo di silenzio, pregustandosi la sua gloria – ma io ho voluto spingermi più in la. Non ho voluto sopprimere il suo istinto. Anzi, ho voluto amplificarlo, aggiungendogli quel pizzico di intelligenza in più. Dopo lunghi anni di addestramento, si può affermare che il mio cane sia una vera e propria arma d'attacco. Si può muovere in totale autonomia, oppure seguendo dei piccoli schemi esclusivamente nostri. Avrei dovuto mostrarvi un semplice percorso, ma qualcuno ha voluto istigarci, quindi risponderemo di dovere. Non abbiate paura fanciulle, mi raccomando, Aka è totalmente innocuo se lo si lascia in pace- e con un occhiolino seducente stese le ragazze in prima fila.
A tutte piace l'uomo sicuro di se.
Soprattutto quando possiede un'arma del genere. E soprattutto sa come usarla.
-Su Aka, riscaldiamoci- detto questo, Kiba prese a dirigere in strani modi il proprio cane, facendogli fare degli esercizi assai complicati.
Il pubblico era completamente catturato da Akamaru, gli occhi sgranati dallo stupore.
Ma l'idillio fu rotto quando un furgone bianco, con una lunga scritta sul fianco, si fece spazio tra il pubblico strombazzando.
- L'accalappiacani!- si sentì tra la folla.
Attimi di panico percorsero la folla: ormai in quei pochi minuti si erano affezionati a quel colosso di animale.
Un uomo alto e grosso, con un completo anch'esso bianco, scese da quel furgoncino, munito di rete, di un aggeggio elettrico, e di una museruola.
Si fece largo tra la calca e raggiunse la base del palco.
-Eccoti, devi essere il cagnone per cui mi hanno chiamato. Sei bello grande, ma ne ho catturati di migliori, e di più belli anche- disse malignamente, facendo scattare due scosse elettriche di avvertimento.
Il cane, in tutta risposta, posizionatosi di fianco al proprio padrone, non battè ciglio.
-Oh eccola, per fortuna che è arrivato, ci tolga dalle scatole questo cane- disse MrX, generando un coro di proteste da parte del pubblico. Molti “buuuu” gli furono rivolti, molti dita medie fendettero il cielo. 'Oh al diavolo voi bambocci, questi pantaloni e queste scarpe mi sono costate una fortuna, e questo stronzo ci ha pisciato sopra. Oltre alla figura dell'idiota pazzesca che ho fatto' pensò.
Alcuni ragazzi iniziarono a circondare il signore, e alcune ragazze salirono sul palco per mettersi davanti ai due concorrenti, per protezione.
-Lei non è necessario, il cane è di proprietà- li difesero. Non si sa come, quei due avevano conquistato tutti.
-Non mi interessa minimamente, se crea disturbo e non è gestibile, un cane deve essere catturato e rinchiuso- rispose con tono crudele 'magari dandogli anche qualche bastonata in più, giusto per fargli imparare le buone maniere'.
Dopo aver assistito all'intera scena, con un sorriso stampato in volto, Kiba prese la parola.
-Prima di tutto vorrei chiarire una cosa: Aka non è una mia proprietà, è liberissimo di andarsene come e quando vuole, ci siamo semplicemente scelti come compagni di avventura, abbiamo anche litigato un bel po di volte ad essere sinceri. È un cane di grande intelligenza. Detto questo vorrei solo chiederle una cosa signor accalappiacani: mi lasci finire l'esercizio, ora viene la parte migliore. Al termine di tutto potrà decidere se catturarlo o meno. Ok?-
Il tizio rimase un attimo in silenzio, e non sapendo che fare rivolse gli occhi al presentatore.
'Questa è una minima via di uscita dal casino che ho combinato, devo coglierla al volo altrimenti posso dire addio alla minima simpatia del pubblico' -D'accordo- disse – vi lasceremo finire- e assunse quasi un'aria da salvatore.
A cui nessuno credette minimamente.
'Falsissimo' fu il pensiero generale.
-Ottimo. Allora che vengano portati sul palco i manichini, grazie- Kiba aveva uno strano sorriso stampato in viso.
Quattro di essi furono adagiati sul palco. Uno di essi aveva un bastone in mano, un altro una pistola, uno mostrava uno strano segno rosso nelle parti intime e aveva dei fili elettrificati, l'ultimo aveva come rivestimento una sorta di armatura di metallo.
- Bene Aka, fai vedere che sai fare. Hai un minuto. Pronti, partenza...via!- il cane scattò rapidissimo, e in meno di due secondi prese in bocca il bastone e lo spezzò con i denti, poi morse il corrispettivo anatomico del polpaccio del manichino, staccandogliene una parte.
Si precipitò poi sul secondo, mordendo e frantumando il polso che impugnava la pistola.
Col terzo si sbizzarrì, colpì immediatamente le parti basse, rimanendo attaccato alla zona, e scuotendo la testa con vigorosi colpi. Molti dei ragazzi presenti ingoiarono saliva e iniziarono a sudare freddo. Evidentemente i fili elettrificati, che dovevano mimare qualsiasi oggetto elettrico, erano inutili, se si colpiva nelle parti giuste.
Akamaru si fermò un attimo, si accucciò nella posizione di lancio, digrignò i denti in una spaventosa maschera di cattiveria e saltò alla gola del quarto manichino. Armatura o no, quel colpo sarebbe risultato mortale, la velocità con cui sferrò quell'attacco era sconcertante.
Fatto questo, il cane prese a zampattare allegramente verso il suo padrone, come se quello che avesse appena fatto fosse una cosa da nulla, e si sedette di fianco a lui, godendosi un po' quegli sguardi di ammirazione e timore.
Kiba lasciò passare ancora qualche attimo, poi si rivolse ancora al pubblico.
-Questa è una piccola dimostrazione, soprattutto tenendo conto che i manichini non si muovono. Ma per fortuna abbiamo un volontario che vuole aiutarci nella dimostrazione pratica, vero signor accalappiacani?- questa volta il ragazzo sorrise talmente tanto che i denti appuntiti gli diedero un'aria sia cattiva sia ironica.
A quelle parole, l'uomo preso in causa raggelò sul posto. Aveva ormai perso la spavalderia con cui aveva fatto il suo ingresso.
Non aveva la minima intenzione di fronteggiare quella furia. Ci teneva al suo osso del collo, e soprattutto teneva al suo amico in mezzo alle gambe.
-Uh mi sono ricordato ora che una piccola clausola del manuale del perfetto accalappiacani dice: “Se il cane si mostra sotto perfetto controllo del padrone, non c'è alcun motivo di intervento”- disse, guardando MrX negli occhi. -Mi spiace, ma qui la mia presenza non è più necessaria- detto questo girò sui tacchi, e si diresse verso il veicolo.
Le sue gambe rifiutarono di muoversi dopo pochi metri. Non si sapeva come, Akamaru si trovava esattamente davanti a lui.
-Ma come?- esclamò stupefatto, guardandosi intorno.
-Oh mi scusi accalappiacani, ma non credo che possa andarsene così su due piedi, senza aver dato le scuse al mio cane. Mi pare che lei all'inizio abbia detto “ne ho catturati di migliori e di più belli” oltre all'errore che ha commesso minacciandolo con l'apparecchio elettrico- adesso il ghigno era davvero enorme.
-Okok scusa cane, sei il più bello e il più grosso che abbia mai visto- esclamò indietreggiando.
-Eh no, così non va bene, suona molto come una presa in giro! Provi a fare di meglio- Kiba si stava proprio divertendo, così come tutti gli spettatori.
Il cane accennò a ringhiare, mostrando leggermente i denti acuminati.
'Oddio, ora cosa dico?' il panico era visibile in quegli occhi. Iniziò leggermente a tremare – Ehm, vediamo, sei un bel cagnone, bello grosso, e fai piuttosto paura, per cui scusami sono stato troppo stupido. E la minaccia dell'apparecchio elettrico è stato una sbaglio! Va bene così?- terminò mielosamente.
Kiba odiava davvero gli individui come lui, avrebbe dovuto fargliela pagare cara, ma non era questo il momento giusto.
Aveva comunque ancora una carta da giocare.
-Vieni Aka, lascialo andare- disse infine.
Due secondi dopo l'uomo era già sul furgone, e se ne andò sgommando.
Il ragazzo fece un piccolo segno con la mano al cane, il quale si dileguò tra quella calca di persone.
-Bene MrX, vedo che il suo piano è andato in fumo, o sbaglio?- era veramente incazzato, quel presentatore non lo sopportava. Falso come i miraggi nel deserto.
- Che dire, è stata una grandissima prova caro Kiba! Avete fatto un'ottima impressione sul pubblico vero?-
Questa volta nessuno disse nulla.
-Si, davvero molto gentile, caro presentatore. Io direi che la mia esibizione termina qui, ho già dato abbastanza spettacolo-
-Così verrai sicuramente eliminato dal concorso, sicuro di questa scelta?- rispose malignamente.
- Bha, qualcosa mi dice il contrario. Sbaglio o voleva rinchiudere il mio cane? É una cosa che detesto sia chiaro, per cui non crede di doversi sdebitare?-
- Ah si? E per cosa? Non credo proprio- assunse la sua migliore faccia di tolla.
- Ne è sicuro? Provi a voltarsi-
Non appena lo fece, Akamaru, che di soppiatto si posizionò dietro di lui durante la conversazione, chiuse la bocca intorno al cavallo dei pantaloni. MrX cercò istintivamente di divincolarsi quando le parole di Kiba lo immobilizzarono.
-Io non credo sia una buona idea, altrimenti può dire addio ai suoi gioielli. Torniamo al nostro discorso. Mi stava dicendo di avere intenzione di sdebitarsi vero?-
-Penso sia una buona idea, si, stavo dicendo esattamente questo- disse con un filo di voce 'Non posso assolutamente giocarmi le palle, ci lavoro con quelle, al diavolo sti stronzi. Non vincerete mai questo concor – Ahi Ahi, fermo bello, non mordere-
-Probabilmente caro MrX avrai pensato a qualcosa di cattivo, altrimenti non avrebbe fatto così- era una vera e propria gara di spavalderia, con l'unica differenza che il dominio era nettamente dalla parte del ragazzo.
-Ok, va bene, puoi andare Kiba, la tua prova è.. terminata... correttamente- disse faticosamente, aveva comunque un onore da difendere, non aveva intenzione di suonare troppo accondiscendente, per lo meno non come poco prima.
-Ok perfetto, grazie, andiamo Aka!-
Il cane lasciò subito la presa, ma prima di andarsene ebbe la fantastica idea di vendicarsi, urinandogli anche sull'altra gamba.
Quindi tra le risate generali i due salutarono il pubblico e si ritirarono dal palco.
'Maledetti, la pagherete. Mi sono rotto ora, ribalto il programma.'
-Bene bene bene, diamo il benvenuto ai prossimi concorrenti! Siccome sta roba la conduco io, ho appena deciso che entreranno contemporaneamente Sai e Ten Ten! Prova doppia!-
Il pubblico rimase basito, i chiamati in causa molto di più. Non era mai successo prima.
I concorrenti non erano minimamente pronti.
Avrebbero dovuto improvvisare.




Buongiorno!
Dopo 1250 anni mi trovo a pubblicare il nuovo capitolo, che purtroppo non è venuto come gli altri, come avete potuto notare.
Mi spiace davvero, ma tra la sessione di esami e lavoro ecc non sono minimamente riuscito a portare avanti la storia.
Adesso dovrei avere un po più di tempo!
Fatemi sapere se non vi è piaciuto, se lo avete ritenuto accettabile ecc ecc ;)

Ringrazio sempre molto chi recensisce e chi ha messo la storia nelle seguite/preferite/ricordate, grazie davvero! 

Akka!
  
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