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Autore: ruka88    07/01/2005    2 recensioni
Tutti ammiravano quel quartetto... erano i ragazzi più ricercati in tutta Hogwarts! Ma anche loro avevano delle debolezze e dei sentimenti... sensazioni che volevano cancellare dalle loro menti...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminava per i corridoi

Camminava per i corridoi.

Non aveva fretta, ma voleva semplicemente andarsene nel suo fottuto dormitorio con i suoi fottuti compagni rimasti,per farsi una fottuta dormita!

 

-Al diavolo Gazza e quella sua gatta di merda!!-

 

Avevano beccato solo lui.

Remus, Sirius e Peter erano riusciti a scappare in tempo e correre al Platano, mentre lui era stato preso.

Non voleva sparlare dietro ai suoi amici, ma almeno Sirius avrebbe potuto aspettarlo: Peter si sarebbe trasformato e avrebbe fermato il Platano Picchiatore, Remus si sarebbe nascosto nella Stamberga Strillante… e Sirius lo avrebbe potuto liberare da Gazza.

 

Non poteva biasimarlo però.

Chi che aveva maggior bisogno di aiuto era Lunastorta, non lui.

 

Si ritrovò di fronte al ritratto della Signora grassa senza neanche rendersene conto.

 

-Allora giovanotto, la parola d’ordine?-

 

-San Mungo- recitò a memoria.

 

La sala comune era deserta.

 

“Ci credo, sono le due di mattina!!” pensò con sarcasmo.

 

Appena aprì la porta dei ragazzi Grifondoro del sesto anno si ritrovò letteralmente sommerso da cuscini…

 

-Allora, salvatore di donzelle, che avete fatto tu e i tuoi amici fino ad ora?- domandò Danny Reginald, un dongiovanni incallito, desideroso di vincere la scommessa con Robert Dacman sul numero di ragazze fattesi il campione di Quiddich solo in quella notte.

 

-Racconta, racconta al tuo amichetto Rob come se la cava Glenda Brown a baciare!!- ribatté l’altro superando Danni e parandosi di fronte al nuovo arrivato.

 

-Ma… dove sono gli altri?-

 

“E ora che mi invento?” pensò agitandosi il ragazzo.

 

-Sentite, acqua in bocca!!! Sono riusciti a passare la notte fuori!-

 

-UUUUUUUUUUUOOOAHHH!!!- fischiarono tutti i ragazzi presenti.

 

-Non ci credo, neanche Peter si è fatto beccare!! Devo uscire più spesso con voi ragazzi- ribatté ridendo Karl Cuper, battendo un cinque con il suo vicino di letto Sam Mcgillingan.

 

-Si si, beh ragazzi, io ho sonno, buonanotte!- disse sperando di terminare lì il discorso e poter finalmente riposare e dimenticare gli avvenimenti di quella giornata.

 

-Ehi James…- lo richiamò Sam -… ma tu non ti sei fatto nessuna?-

 

-Non ero dell’umore adatto- rispose distratto.

 

“E come cazzo avrei potuto fare!! Merda, non riesco a togliermi dalla testa la Evans…”

 

                                         @@@@@@

 

 

-Allora Glenda racconta, stasera hai visto James?- disse una trepidante Marlene ad una scocciata e stanca signorina Brown.

 

-Come te lo devo dire Marly, non voglio una storia con James… non ce la farei ad avere un ragazzo che si è già fatto mezza Hogwarts e che son sicura non essere innamorato di me!!-

 

-Però un pensierino ce lo faresti!!- commentò Florence ridendo timidamente.

 

-Beh… se capita non mi tiro indietro di certo!!-

 

-Ma ragazze io non vi capisco!!- ribatté duramente una ragazza dai lunghi capelli rossi – come potete pensare di intraprendere un qualsiasi rapporto con un damerino come quel James Potter!!!-

 

-Avanti Lily, non fare la scassa palle, solo tu rinunceresti ad un appuntamento con Potter e quel gran figo di Black!- disse Eleanore guardandola attraverso le lenti dei suoi occhiali da sole.

 

-Sarò pure l’unica della scuola, ma non sopporterei di dover parlare o peggio, baciare, uno schifoso idiota esibizionista come Potter … e si può sapere perché non ti togli quegli occhiali, dato che è notte e per di più siamo in una camera?- rispose leggermente incazzata Lily, saltando sul letto dell’interessata e togliendole bruscamente gli occhiali.

 

-Ehi…- Eleanor cercò di riprenderseli, ma fu tutto inutile… ben presto cinque paia di occhi eran puntati su di lei.

 

-Beh, che avete da guardare?- disse apparentemente calma, incrociando le braccia al petto.

 

-Ele… cosa hai fatto all’occhio…-

 

Lily osservò con attenzione il volto della sua migliore amica.

Un enorme livido si vedeva sull’occhio destro, gonfiandole notevolmente la guancia.

 

-Mio dio Ele, come hai fatto?- chiese titubante Sarah.

 

-Forse è meglio dire “chi” te lo ha fatto- ripetè lentamente Lily guardandola negli occhi.

 

Si osservarono per un po’ mentre la stanza era immersa nel silenzio.

 

Glenda e Marlene le guardarono entrambe, aspettandosi una rissa o una marea di parolacce vaganti, Florence riprese la rivista che stava leggendo cercando di farsi per una buona volta gli affari suoi e Sarah chiuse le tende del suo letto a baldacchino sperando di non vedere spargimenti di sangue la mattina seguente.

 

Lily prese Eleanore per un polso e la condusse nel bagno, sbattendo la porta alle spalle.

 

-Dici che la prima che esce incazzata è Lily o Eleanore?- chiese Marlene a Glenda

 

-Per me uscirà prima Lily, come sempre incazzata Nera!-

 

-SI PUO’ SAPERE QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMELO????-

 

Lily era proprio furibonda… per fortuna che le pareti della camera erano insonorizzate e nessuno da fuori avrebbe potuto sentire quelle urla.

 

-Secondo me è la volta buona che Lily non demorde e vince.-

 

Le due si guardarono.

 

-Cinque galeoni!- scommetterono sorridendo e dandosi la mano.

 

 

-ALLORA!! RISPONDI E NON GUARDARMI COME SE FOSSI UN’ALIENA!!!- sbraitò sempre più furibonda la rossa.

 

-Calmati Lily o ti scoppieranno le arterie!- rispose calma la bruna.

 

-COME!! MA SEI NATA SCEMA O LO SEI DIVENTATA DA UN GIORNO A QUESTA PARTE!!! UN RAGAZZO, PERCHE’ SICURAMENTE E’ STATO UN RAGAZZO, TI HA PICCHIATA E TU NON MI DICI NIENTE!!! PENSAVO FOSSI LA TUA MIGLIORE AMICA!-

 

-E chi ti dice che mi ha picchiato! Magari stavo semplicemente facendo sesso con lui e per sbaglio mi ha tirato una gomitata e mi vergognavo a dirlo!-

 

-OH, ANDIAMO, PIANTALA DI FARE LA CRETINA!! SEI VERGINE E NON AVRESTI PASSATO LA NOTTE COL PRIMO ESEMPLARE DI SESSO MASCHILE INCONTRATO QUI A SCUOLA E SECONDO TI CHIAMI ELEANORE WEST E NON SARAH MINUS!! NON TI SARESTI MAI E POI MAI VERGOGNATA DI QUALCOSA, VISTO LA TUA SFACCIATAGGINE!-

 

-Senti Lily, passi che sei la mia migliore amica e che ti voglio bene, passi il fatto che ti preoccupi per me… MA NON MI ROMPERE I COGLIONI SU COME DEVO GESTIRE LA MIA VITA CHIARO?- terminò la bruna alterandosi.

 

La porta del bagno si aprì, Lily ne uscì fumante di rabbia, dirigendosi verso il proprio letto e infilandosi furiosamente sotto le lenzuola.

 

-Sgancia!- disse Glenda a Marlene sorridendo.

 

 

 

 

La notte non aveva proprio intenzione di passare per Lily.

Era da più di due ore sdraiata sul suo letto, ma non riusciva a dormire.

Guardò uno ad uno i letti delle sue amiche.

 

Quello di Glenda Brown si trovava di fianco alla porta.

La ragazza godeva di molta popolarità tra i ragazzi di Grifondoro e di quelli di Corvonero, soprattutto dopo la sua relazione di un anno con il Capitano della squadra di Quiddich Ludovic Davies.

Bionda cenere, non tanto alta, snella e formosa, una bella ragazza con occhi castani e molto stile nel vestire.

Era sempre disposta ad aiutare un’amica in difficoltà e cercava sempre di sdrammatizzare anche le situazioni più spinose, simpatica e generosa, non aveva voglia di intraprendere una storia seria solo per il fatto di essere estremamente gelosa delle sue cose.

Poteva essere considerata una ragazza facile, ma a lei non interessava, era sicura e indifferente alle chiacchiere di corridoio.

 

Nel letto accanto dormiva Marlene Stevenson, migliore amica di Glenda.

Avevano caratteri molto simili e insieme ne combinavano di tutti i colori. Con loro in camere Lily non riusciva a stare seria.

Una biondina tutto pepe, magrolina e bassetta, passava inosservata per i corridoi, ma una volta conosciuta, non si poteva fare a meno di lei. Era molto decisa e testarda, ma a costo di non litigare la lasciava vinta agli altri.

Da ormai un anno e passa andava dietro a Remus Lupin, ma in amore era sempre stata una frana e al contrario dell’amica, non aveva ancora avuto esperienze.

 

Vicino al bagno giaceva addormentata nel suo letto Florence Mcgillingan, sorella gemella di Sam, uguale a lui fisicamente, ma opposti come acqua e fuoco caratterialmente.

Flò era la pettegola e chiacchierona del gruppo; era una curiosona sempre in cerca di nuovi scoop.

Mossi capelli castani incorniciavano il viso birichino e un po’ di lentiggini erano cosparse sul volto.

Alta e slanciata era una delle cacciatrici della squadra di Quiddich di Grifondoro.

Chi diceva fosse frivola e superficiale, non la conosceva affatto: era attenta ad ogni particolare, sportiva e precisa in tutte le materie scolastiche.

Non aveva mai avuto storie serie, limitandosi a flirt estivi e a continui battibecchi con il suoi peggior nemici: Harry Parkinson e la sua fidanzata Marilla, due odiosi Serpeverde sempre in lotta con lei solo per la sua bravura in pozioni.

 

 

In un angolino, chiusa dietro le tende, si trovava Sarah Minus, sorella di Peter.

Bassa, magra e gracile, biondi capelli a caschetto tirati sempre indietro da un cerchietto e gentili occhi azzurri.

Era una ragazza intelligente e timida.

Arrossiva per un complimento o per una beffa, ma un’amica leale e sincera, sempre pronta a confortarti.

Con lei Lily passava pomeriggi in biblioteca quando voleva staccare la spina dalla quotidianità e starsene tranquilla.

I suoi sorrisi erano piccoli e rari, ma per questo sempre speciali. In fatto di ragazzi se ne intendeva zero, troppo impacciata, ma lei diceva di non interessarsene dato che voleva prepararsi per diventare una guaritrice al S. Mungo… niente distrazioni!

 

Ed ecco che accanto al suo letto c’era Eleanore West.

La migliore ragazza che Lily avesse mai conosciuto.

Di primo impatto poteva sembrare scostante, scontrosa, burbera e silenziosa.

In realtà era sensibile, ironica, suscettibile, ma tremendamente insicura del suo aspetto e delle sue capacità.

Nonostante il suo bell’aspetto, alta e mora, con lunghi capelli lisci e occhi neri, non era mai stata insieme a un ragazzo.

Aveva dato il suo primo bacio due anni prima e dopo aver scoperto che il suo amore la tradiva, si era letteralmente chiusa a riccio con i ragazzi e li disprezzava dentro di sé, anche se non lo dimostrava, apparendo spigliata e sicura.

Ultimamente aveva capito iniziasse a covare una certa attrazione per Black, come lo definiva lei “Il Tocco di Figo di Hogwarts”… davanti a lui era fredda e maliziosa, ma in realtà aveva una gran paura di essere ferita.

Tutti i ragazzi volevano da lei una cosa e lei non voleva più soffrire…

 

Infine, nel letto accanto alla finestra, c’era lei, Lily Evans.

La razionale e allegra del gruppo, forse la più responsabile, ma sempre pronta a fare follie con le amiche.

Gli altri non la conoscevano per quello che era, solo a pochi lei si rivelava, Nessuno, a parte le sue amiche, l’avevano mai vista ballare e cantare sui letti del dormitorio con Glenda e Marlene, nessuno l’aveva vista piangere dal ridere per i bisticci tra Florence e Eleanore o a urlare contro la sua migliore amica anche per futili motivi… nessuno…

Dall’anno scorso era notevolmente cresciuta, le sue forme si erano sviluppate nei punti giusti e i lunghi capelli rossi scalati le solleticavano la schiena.

La cosa che le piaceva di più di se stessa erano gli occhi, verdi espressivi e luminosi.

Passava raramente le giornate davanti allo specchio, ma si divertiva a fare la cronaca della sfilata quotidiana tra la compagne di stanza.

Era molto invidiata dalle ragazzine più piccole che la prendevano come esempio, non capendo però il suo odio per quel Potter.

Per i primi tre anni non ne aveva neanche sentito parlare più di tanto, nonostante le sue performance a Quiddich, ma da due anni continuava ad assillarla dicendole di uscire e dichiarandosi pazzo di lei davanti a tutta la scuola.

La faceva innervosire. Sapeva che lo faceva solo per farsi vedere e non poteva aspettarsi altro da un tipo come lui che aveva flirt con ragazza diverse ogni settimana… anzi era strano che da quando era iniziata la scuola non aveva ancora assillato Glenda o le ragazze di Tassorosso o Corvonero…

 

“Basta con questi pensieri!” si disse alzandosi e scendendo in sala comune.

 

Il fuoco, ancora acceso, scoppiettava, indifferente a ciò che accadeva attorno, emanando un senso di benessere e calore.

Si sedette su divanetto accucciandosi contro i cuscini e sospirando pensò agli avvenimenti della giornata.

 

Due ora di lezione con la McGranitt, un ora di Difesa contro le arti oscure e due ore di Divinazione; il pranzo in Sala grande dove Potter le aveva esplicitamente chiesto di recarsi da lui quella sera per “provare quanto le camere possano essere insonorizzate”; pomeriggio passato con Sarah a studiare e la litigata serale con Eleanore.

 

Era inutile negarlo.

 

Non riusciva a dormire senza aver prima fatto pace con lei.

 

Formulato questo pensiero, udì dei passi dietro di sé.

 

La fonte dei suoi crucci era in piedi accanto alle scale e la guardava.

Impossibile non notare il livido sull’occhio.

 

Le si avvicinò e si sedette su una poltrona.

 

-Ascolta Lily, mi spiace per quello che ti ho urlato prima-

 

-Non ti preoccupare Ele, so che non lo pensavi, ma vedi, era talmente arrabbiata! Perché non mi hai detto niente?-

 

La sua amica sospirò.

-Vedi Lily, la verità è che io… io avevo paura… non volevo farti preoccupare e non volevo che tu te la prendessi con Malfoy…-

 

-Malfoy!!! E’ stato Malfoy a picchiarti!!!!- esclamò Lily alzandosi

 

-Shhhh!!! Per favore non urlare o non ti racconto più niente!!!!- disse guardandola e calmandola.

 

-Pomeriggio sono andata dalla professoressa Cooman per il compito di Divinazione e ho incontrato Malfoy mentre tornavo qui.

Era insieme a Lestrange e Piton e si stavano divertendo insultandoti perché sei una Mezzosangue-

 

Lily la guardò riducendo i due occhi a fessure.

 

-Non avrai iniziato tu spero!-

 

-lily…-

 

-Dimmi che non hai iniziato tu!!!-

 

-Non ho iniziato io cazzo!! Ma mi vuoi far parlare!!! Mi hanno vista e Malfoy ha iniziato a dire le sue cazzate… poi però mi ha sbattuto contro il muro e mi ha ordinato di seguirlo nel parco… io non ho voluto, l’ho morso e lui mi ha dato un pugno!-

 

-Dovevi subito dirlo alla McGranitt!!!-

 

-E cosa le dicevo: Professoressa, Malfoy e i suoi amici prendevano in giro la Evans, io mi sono avvicinata, ma poi lui ha tentato di violentarmi, io non ho voluto e…-

 

-Era esattamente quello che dovevi dire- si infervorò la rossa

 

-Sai che non riesco.-

 

Si fissarono.

Si erano capite.

Si sorrisero e tutto tornò come prima.

 

-Su, miss West! Riposo!-

 

-Agli ordini capitano Evans-

 

Ridendo salirono in camera.

  
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