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Autore: Princess Kurenai    04/09/2008    5 recensioni
Il 'rosso' per Neji Hyuuga aveva tanti significati - felici e non - che teneva gelosamente rinchiusi nel suo cuore, come se fossero dei tesori, talmente preziosi, da non poter essere mostrati al pubblico. Tutti quei ricordi erano legati a un solo protagonista: Kiba Inuzuka. Kiba era il rosso della sua vita. {Prima Classificata al Contest "Scegli un Colore" indetto da LadyVampire e Vincitrice del Premio Sull'Originalità}
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Neji Hyuuga
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Amo questa fic con tutta me stessa e aver raggiunto quel risultato mi soddisfa parecchio!
Ringrazio di cuore LadyVampire per il giudizio e la mia Lovve per essere fonte d'ispirazione per me. XD
Buona lettura!



.: Red in my Life :.



[Rosso...]
Il 'rosso' per Neji Hyuuga aveva tanti significati - felici e non - che teneva gelosamente rinchiusi nel suo cuore, come se fossero dei tesori, talmente preziosi, da non poter essere mostrati al pubblico.
Tutti quei ricordi erano legati a un solo protagonista: Kiba Inuzuka.
Kiba era il rosso della sua vita.
[Rosso... come i segni sul viso di Kiba]
Più di una volta si era soffermato a osservare quel viso abbronzato, quegli occhi dalle lame dorate e dall'espressione strafottente, e più di una volta si era soffermato su quelle 'zanne' rosse.
Gli davano un aspetto più selvatico di quanto già non fosse.
Era come un randagio.
Senza freni.
Senza padrone - ma alla continua ricerca di una casa.
Non disprezzava mai le carezze - anzi, talvolta le ricercava come se fossero un'oasi nel deserto - e in quei momenti, nonostante le 'zanne' bene in vista, assumeva un'espressione da cucciolo.
A Neji piaceva ancor di più osservarlo in quelle situazioni.
[Rosso... come l'alba]
Una volta, in missione con il Team Otto e il suo, Neji si era ritrovato a osservare l'aurora, mentre i suoi compagni dormivano.
Aveva sempre trovato rilassante osservare quel leggero schiarirsi del cielo e quel momento in cui tutto pareva tingersi di un accesa tonalità carminio.
Si guardava attorno, ammirato e affascinato, fino a quando non aveva visto Kiba, sveglio che lo guardava a sua volta con un sorrisetto in viso.
" Come sei romantico, Hyuuga.", il suo tono era ironico ma il moro non si era scomposto.
Non ne valeva la pena poi quel 'romanticismo' lo stavano condividendo insieme.
[Rosso... come il sangue]
In quella missione entrambi i Team avevano rischiato grosso ma erano riusciti a tirarsi fuori dai guai quasi indenni.
Quasi, perché Kiba, troppo impulsivo, era caduto in una trappola riportando una ferita al fianco.
" Incapace.", borbottò Neji portandolo in salvo, mentre gli altri facevano da copertura.
L'Inuzuka, sulle sue spalle, sbuffò.
" Grazie a me avete visto la trappola!"
" Grazie a te siamo con un uomo in meno."
Zittito si nascose dietro le spalle del più grande.
" Ti sto sporcando di sangue il kimono..."
Neji sapeva che con quello il castano stava cercando di chiedere scusa per tutto.
" Sei perdonato."
[Rosso... come Akamaru]
Solo una volta Neji si era ritrovato a 'interagire' con Akamaru: quando aveva accompagnato Hinata all'ospedale per trovare Kiba.
Lì, aveva visto il grosso animale fare le feste a sua cugina, che rideva timidamente divertita insieme all'Inuzuka, steso sul letto, mentre lui, fermo sulla porta li osservava silenzioso, sentendosi fuori posto.
Poi d'un tratto, tutte le sue idee sul 'non piacere agli animali' crollarono come castelli di carta, ritrovandosi bloccato a terra dal cane che gli leccava allegramente il viso in uno slancio d'affetto.
" Fantastico Hyuuga! Piaci anche ad Akamaru!"
Quell''anche' lo fece riflettere parecchio.
[Rosso... come il Filo del Destino]
Tra tutto quello che poteva accadere, mai si sarebbe aspettato che Kiba divenisse così importante per lui.
Erano completamente diversi.
L'Inuzuka era la libertà e l'istinto fatti a persona, mentre lui era troppo legato alla famiglia e alle tradizioni, era sempre come un uccello in gabbia.
Troppo diversi eppure così bisognosi l'uno dell'altro.
Forse, era stato il destino a legarli con il suo filo scarlatto per compensare quel bisogno e creare un equilibrio tra l'istinto e la compostezza. Però spettava solo a loro decidere se quello fosse l'equilibrio giusto del quale avevano tanto bisogno.
[Rosso... come la passione]
L'impulsività di Kiba per Neji era sempre stata affascinante ma pericolosa.
Era interessante vederlo reagire senza pensare a nulla con ardore e passione, ma era anche seccante vederlo finire nei guai a causa di quello - soprattutto perché lo Hyuuga doveva sempre combattere contro sé stesso per evitare di sporgersi troppo e aiutarlo.
Eppure un giorno si era ritrovato ad ammettere a sé stesso che quell'impulsività aveva anche un altro lato positivo.
Era il giorno in cui il castano - a suo dire stufo di quella situazione - l'aveva spinto al muro e baciato con irruenza e passione.
[Rosso... come una coperta davanti al fuoco]
Dopo quel bacio c'è ne erano stati molti altri.
Meno irruenti e più dolci, più attenti a quello che desiderava l'altro, che però potevano essere donati solo di nascosto.
Non stavano 'ufficialmente insieme', Neji era ancora un po' restio a rendere 'quasi pubblica' quella relazione e Kiba non pareva intenzionato a fargli pressioni.
Il perché era semplice: a entrambi bastava la compagnia reciproca.
E in quel momento, stringersi di nascosto le mani coperti da un plaid a quadri rossi davanti al fuoco dell'accampamento, con i loro compagni che, ignari di tutto, continuavano a parlare tra di loro.
[Rosso... come la vergogna]
Quando si incontravano, erano sempre molto attenti.
Evitavano di vedersi nelle vicinanze di Villa Hyuuga e preferivano Villa Inuzuka o il bosco - luoghi nascosti.
Se Tsume, scoprendoli, non avrebbe detto nulla - secondo quello che sosteneva Kiba -, Hiashi invece 'inquietava' entrambi.
Sapevano che non l'avrebbe fatta passare liscia a nessuno dei due, soprattutto a Neji, per il disonore e la vergogna agli Hyuuga con una relazione con un 'maschio Inuzuka'.
A lui non interessava. Non si vergognava di stare con Kiba ed era disposto a infrangere le regole pur di starci insieme.
L'unica vergogna sarebbe stata quella di abbandonarlo.
[Rosso... come l'amore]
Neji aveva subito confermato quel che diceva, quando Hiashi, sospettoso per via delle lunghe assenze del nipote, li aveva scoperti e l'aveva praticamente segregato in casa.
Era scappato subito, dopo neanche due giorni di detenzione e si era presentato nel mezzo della notte a casa di Kiba.
A entrambi era bastato guardarsi per capire che quella strana 'relazione' era diventata qualcosa in più grande.
" Hyuuga non ti facevo così coraggioso.", ironizzò l'Inuzuka, passandogli le braccia attorno al collo.
" Te lo dirò solo una volta e non mi ripeterò. Lo fatto solo per te."
Quello forse... era amore.
[Rosso... come le foglie autunnali]
Era passato un mese da quella notte.
Si erano chiariti, e anche le famiglie, lentamente, avevano iniziato ad accettare la relazione.
" Neji, qual è il tuo colore preferito?"
Guardò il ragazzo steso al suo fianco sul prato.
" Il bianco.", rispose, anche se amava il rosso.
L'Inuzuka lo fissò indispettito.
" Egocentrico!", lo rimprovero mettendosi seduto. " Il mio colore preferito è il rosso."
Neji lo guardò.
" Perché?", gli chiese curioso e stupito.
Kiba prese una foglia scarlatta da terra rigirandola attento tra le dita.
" Perché trovo che...", la accosto al viso di Neji, ammirandone l'effetto. " ... ti doni parecchio.", svelò sorridente.
   
 
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