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Autore: chocolateeyes96    21/07/2014    10 recensioni
SOSPESA
Non accennava ancora a voler aprire bocca, quindi Niall si accinse a presentarmelo
"Ecco Emma, lui è...."
"Zayn" terminò il diretto interessato "nonché in ritardo per colpa di questo stupido teatrino, quindi muoviamoci ad entrare!" aggiunse scocciato e raccolto il suo Eastpak nero da terra,si diresse verso l'ingresso dell'edificio senza nemmeno aspettare che i suoi amici l'avessero raggiunto.
Io ero rimasta spiazzata e stupita da un simile comportamento;
"Che tipo di problemi ha il vostro amico?" chiesi rivolta agli altri.
"È irrecuperabile" rispose Harry con un'alzata di spalle e l'aria rassegnata, per poi seguirlo senza aggiungere altro all'interno della scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo Strano Percorso 

 

 

C'è un tempo per i baci sperati, desiderati

tra i banchi della prima B

occhiali grandi, sempre gli stessi, un po' troppo spessi

per piacere ad una così

nell'ora di lettere

guardandola riflettere

sulle domande tranello della prof

non cascarci amore no

 

Lo strano percorso – 883

 

 

Proprio nel bel mezzo dell'appassionata spiegazione della Pierce su come Napoleone avesse espanso il suo impero in lungo e in largo, la campanella suonò tra i vari sospiri di sollievo degli alunni che stavano solo aspettando che anche quel venerdì di ottobre giungesse al termine.

 

Io fui tra i primi a lasciare la classe, dopo aver raccattato le mie cose e averle cacciate alla rinfusa nella borsa, mi precipitai in mensa.

Di lì a due ore ci sarebbe stata la fatidica interrogazione di spagnolo e volevo assicurarmi che Zayn fosse tranquillo.

 

Dopo il pomeriggio a casa mia, il nostro rapporto era migliorato a dir poco e così anche il suo spagnolo, infatti era stato necessario soltanto un breve ripasso giovedì al termine delle lezioni, durante il quale buona parte del tempo era trascorso con Zayn che imitava il professor Wesley e con me che ridevo per la sua bravura.

 

"Ciao a tutti!" dissi sorridente sedendomi al tavolo tra Abbie e Liam; di fronte a me sedeva il moro con un'espressione assente e lo sguardo perso nel nulla.

"Siete pronti per fare il culo a Wesley?" chiese Harry prima di dare un morso al panino con la cotoletta che aveva tra le mani.

"Prontissimi, vero Zayn?" risposi al ricciolo e cercai conferma di ciò anche nel ragazzo seduto avanti a me che continuava a non dare segno della sua presenza tra di noi.

 

"Zayn?" lo scosse lievemente Niall che stava accanto a lui e quello finalmente si riprese e mi guardò sbattendo un paio di volte gli occhi. "S-scusate, sono un po' teso. Non ho fame." disse infine e si alzò dal tavolo tra gli sguardi dubbiosi di tutti.

"Vado a vedere che gli prende." disse Liam un po' preoccupato e fece per alzarsi, ma io fui più svelta e gli poggiai una mano sul braccio per fermarlo.

 

"È soltanto agitato per l'interrogazione, lascia che ci parli io." gli dissi con un sorriso per rassicurarlo e fargli capire che sapevo cosa stessi dicendo, per poi incamminarmi alla ricerca del moro, anche se ero quasi certa di sapere dove si trovasse. Prima che potessi sparire dalla vista dei miei amici, riuscii a distinguere la voce profonda di Harry commentare "Non vi sembra strano? Quei due fino a una settimana fa non si potevano vedere!"

 

La mia teoria trovò conferma quando vidi Zayn appostato al muretto posto all'ombra del grande albero al lato del cortile della scuola; stava lì appoggiato, la sigaretta che si consumava lentamente tra le dita e sul suo volto ancora una volta quell'espressione assente.

Mi avvicinai a lui e gli appoggiai una mano sulla spalla.

 

"Ehy" sussurrai e lui si girò verso di me rivolgendomi un sorriso insicuro.

"Mi sento un'idiota." ammise, fingendo di osservare il mozzicone tra le sue dita.

"È normale essere in tensione, c'è in ballo la gita, il voto del compito e tutto. Nessuno crede che tu sia un'idiota." gli assicurai, e lui mi rivolse uno dei suoi sorrisi più belli.

Non uno di quelli per cui era conosciuto, quei sorrisi spavaldi e irriverenti che avevano conquistato decine di ragazze, ma uno di quelli veri che mostravano la sua celata fragilità e che erano in grado di scioglierti il cuore.

 

 

Entrai come al solito in anticipo nell'aula di spagnolo e andai a sedermi al mio posto in fondo alla classe; quel giorno aleggiava un'aria di spensieratezza dato che si sarebbe passata l'ora a non far niente mentre il professore avrebbe interrogato, ma ovviamente per me e per Zayn non sarebbe stata una passeggiata del genere.

 

A proposito, dove si era cacciato quel ragazzo? Sulla soglia apparve la figura del signor Wesley, e prima che questo potesse chiudersi la porta alle spalle, un'altra figura, più slanciata e dotata di un folto ciuffo di capelli scurissimi, sgusciò all'interno dell'aula.

 

Zayn prese posto al mio fianco e mano a mano che il momento dell'interrogazione si avvicinava, un'espressione preoccupata si faceva largo sul suo viso.

"Siete tutti pregati di fare silenzio e non disturbare, mentre la signorina Tomlinson può avvicinare la sua sedia alla cattedra e accomodarsi." disse il professore senza alzare lo sguardo dal registro che stava compilando.

 

"Vai Emma, stendilo." udii flebilmente alle mie spalle una volta che mi fui alzata e stavo per trascinare la sedia dall'altra parte dell'aula.

Mi girai e incontrai lo sguardo del moro e ricambiai il suo augurio con un "contaci Zeta" e un occhiolino.

 

'Zeta? Ma che razza di nomignolo di cattivo gusto sarebbe?' la mia mente ebbe il tempo di formulare soltanto questo perché un istante dopo era totalmente concentrata sul signor Wesley e sulla promessa che avevo appena fatto a Zayn.

 

Venticinque minuti e una serie di domande estremamente semplici più tardi, me ne stavo tornando al mio banco con una bella A+ rossa che spiccava sull'angolo destro del mio compito.

"Se il signor Malik ci vuole fare la cortesia..." disse Wesley con quel tono saccente che solo il giorno prima Zayn era riuscito a riprodurre in modo impeccabile.

 

"Ehy guardami." gli dissi prima che potesse alzarsi, lui incatenò il suo sguardo color cioccolato al mio.

"Tranquillo, le cose le sai e andrà tutto bene. Qualunque cosa succeda non farti prendere dalla rabbia e non dire o fare niente di cui ti potresti pentire, ok?" sussurrai senza mai distogliere i miei occhi dai suoi.

"Ok" rispose semplicemente lui; posai delicatamente la mia mano sulla sua e con un ultimo sorriso gli augurai buona fortuna.

 

Ero troppo lontano dalla cattedra per riuscire a seguire l'interrogazione, ma per tutto il tempo rimasi con le dita incrociate; il suono della campanella mi colse di sorpresa e mentre la classe andava svuotandosi io cercavo di interpretare le battute che si stavano scambiando Zayn e il proferssore a interrogazione conclusa.

 

Vidi il signor Wesley uscire dall'aula prima che il moro potesse tornare a posto così fui io a precipitarmi da lui per conoscere l'esito.

"Allora?" domandai semplicemente con il cuore a mille.

Lui si girò con gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta. 'Come può essere bello anche con l'espressione di un pesce lesso? ...Emma riprenditi cavolo!'

 

"A-. Ho preso A-" rispose lui dopo qualche istante risvegliandomi dai miei pensieri.

"Lo sapevo che ci saresti riuscito. Zayn andremo a Manchester!" quasi urlai per la felicità, e in men che non si dica mi ritrovai stretta tra le sue braccia.

Fu questione di secondi, ma appoggiando la mia testa sulla sua spalla sentii il profumo dei suoi capelli mischiato alla fragranza di One Million.

 

Dopo poco sciolse l'abbraccio e mi guardò con aria imbarazzata grattandosi la testa "Ehm scusa, è stata la foga del momento." e per tutta risposta io scoppiai a ridere e lo trascinai fuori dalla stanza.

"Dobbiamo festeggiare. Andiamo con gli altri a bere qualcosa?" proposi mentre varcavamo la porta della scuola diretti verso il gruppetto che ci aspettava accanto al cancello.

 

"Vamosss!" disse lui per poi correre -letteralmente- a dare la buona notizia agli altri e dopo cinque minuti mi ritrovavo in sella al motorino dietro a Niall mentre i ragazzi e Abbie erano saliti in macchina con Liam tutti diretti nel bar dove loro si ritrovavano spesso.

 

Il posto non era niente male, l'arredamento moderno lo rendeva un ambiente adatto a una clientela particolarmente giovane infatti oltre a noi quel pomeriggio si trovavano altri gruppi di ragazzi poco più grandi della nostra età.

Quasi tutti finimmo per ordinare un gelato, soltanto Zayn si concesse una sottospecie di cocktail perché secondo lui "Non puoi festeggiare senza un po' d'alcool".

 

"Allora, al nostro viaggio al Manchester!" disse Liam alzando la sua coppa di gelato come per proporre un brindisi e tutti noi lo imitammo sorridenti, 'brindarono' anche Harry ed Abbie nonostante non sarebbero venuti con noi.

Dopo una quasi due ore passate a chiacchierare, fu ora per tutti di tornare a casa, così ci separammo dandoci appuntamento alla sera seguente per organizzare qualcosa.

 

 

"Allora tesoro, come è andata l'interrogazione?" chiese mio padre prima di portarsi alla bocca una forchettata degli spaghetti al ragù che mia madre aveva preparato quella sera.

"Bene papà, mi ha confermato il voto del compito." risposi con una punta di orgoglio.

 

"E il ragazzo che hai aiutato? A lui come è andata?" domandò stavolta mia madre una volta finito di servire gli altri e accomodandosi finalmente a sedere.

"A-, era felicissimo, mi avrà ringraziato un centinaio di volte nel corso della giornata." dissi sorridendo pensando al comportamento di Zayn durante quel pomeriggio.

 

"Quando pensi di presentarcelo?" ancora mia madre.

"Mamma non siamo mica fidanzati, perché dovrei?" esclamai io con un'espressione stupita che si trasformò in sconcertata nel vedere che sul suo viso era spuntato una specie di sorriso furbetto.

 

Prima che potessi riuscire a chiederle se si fosse bevuta il cervello o da dove avesse tirato fuori quest'idea, Louis mi precedette.

"Mamma ma che dici, a Emma non piace Zayn, fino a qualche giorno fa facevano fatica a parlarsi insieme, dico bene Em?" e io gli feci un cenno di assenso con il capo.

"Ecco... quello che le piace si chiama Liam!" affermò inaspettatamente prima che potessi fermarlo.

"Louis! Ma che cazz..." "Chi è Liam? Non te l'avevo mai sentito nominare." fantastico, ora era il turno di mio padre di fare la parte del genitore iper protettivo.

"Un amico papà, niente più." cercai di tagliare corto io, ma a quel che sembrava, mio fratello non aveva ancora finito di divertirsi.

 "Che è fidanzato." biascicò ancora Louis con la bocca piena di pasta.

"Posso sapere come cavolo fai tu a sapere tutte queste cose?" sbraitai con gli occhi che minacciavano di uscirmi dalle orbite e con le guance in fiamme.

"Le pareti della tua camera non sono poi così spesse." si giustificò lui facendo spallucce e riprendendo a mangiare come se niente fosse dopo avermi messo in imbarazzo davanti ai nostri genitori.

 "Questa me la paghi." gli sussurrai cercando di non farmi sentire dai miei e cercando di assumere un tono minaccioso, mentre lui mi rivolse una linguaccia come risposta.

 

 

Mi sdraiai sul mio letto cercando di far sbollire la rabbia anche se, conoscendo i miei genitori, sarebbe potuta andare molto peggio.

Mi stupii del fatto che non avessero fatto commenti dopo l'ultimo intervento di Loui, avevo forse colpa io di essermi persa in un paio di occhi color caramello? 'al cuor non si comanda', così aveva detto Abbie e io non potevo far altro se non darle ragione.

Probabilmente avrei dovuto smettere di pensare a lui, ma anche solo nel formulare quel pensiero mi rendevo conto di quanto ciò non sarebbe stato possibile.

Cosa ci puoi fare quando una persona ti entra in profondità, sotto pelle? Prima di allora non avevo mai creduto nel colpo di fulmine, ma quel ragazzo mi aveva praticamente conquistata soltanto con uno sguardo e un sorriso dolcissimi, e quella era la prova tangibile che l'amore a prima vista esiste davvero.

 

 

 

Mi svegliai di soprassalto nella stanza buia; mi guardai intorno e capii di essermi addormentata mentre ero ancora stesa sul letto a pensare.

Mi stavo sfilando i jeans per indossare il pigiama quando mi bloccai di colpo con un'immagine stampata nella mia mente. Mi ero addormentata per circa mezz'ora e stavo iniziando a ricordare quello che avevo appena sognato.

 

Mi trovavo nel mio salotto, stavo guardando la televisione quando ad un tratto vidi una figura ferma sulla soglia della porta d'ingresso; mano a mano che si avvicinava riuscivo a distinguere sempre più dettagli e quando mi fu di fronte potei essere certa di chi mi stesse fissando incessantemente.

Liam mi porse una mano per farmi alzare e quando mi trovai a pochi centimetri da lui, spostò il suo sguardo insolitamente duro e quali minaccioso sulle mie labbra e inaspettatamente posò le sue sulle mie. Non si trattava di un bacio delicato, bensì irruento, come se fosse stato a lungo desiderato e dopo tanto tempo fosse finalmente arrivato.

 

Dopo quello che parve un solo attimo, lui si staccò da me e ci ritrovammo nel buio più totale; lo sentii accarezzarmi una guancia dolcemente, per poi sussurrare con tono supplichevole “Perchè mi fai questo? 

Dopo quelle poche parole lo sentii allontanarsi, cercai di rincorrerlo ma non riuscii a raggiungerlo, così accesi l'interruttore che trovai accanto a me; la sua figura era lontana e sfocata e l'unica cosa che riuscii a distinguere prima che mi desse la schiena, fu un paio di occhi dall'inconfondibile color cioccolato che sapevo per certo non appartenere a Liam Payne.

 

 

Angolo autrice

Ciao a tutti! :)

Here I am again! Che ve ne pare di questo nuovo capitolo, della relazione di Emma e Zayn e del sogno?

Su su, fatevi sentire che muoio dalla voglia di sapere cosa ne pensate

Un grande bacione 

-Anna-

Attenzione

Il prossimo capitolo verrà caricato quando questo raggiungerà le 15 recensioni.

 

Personaggi 

 

Emma

Zayn

Liam

   
 
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