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Autore: GRACE_WHITE    21/07/2014    5 recensioni
Il mondo come non lo conosciamo non esiste più, ci sono soltanto due continenti: Disney e Dream Works, entrambi in lotta fra loro, i loro abitanti non sono più quelli di una volta, ma bensì sono i Personaggi dei cartoni con cui siamo cresciuti, però pian piano anche loro hanno perso quel particolare che li rendeva finti e sono diventati anche loro esseri umani, però mantenendo sempre le caratteristiche speciali. Dovranno impedire la distruzione di entrambi i mondi i più amati eroi ed eroine della Disney e della Dream Works che tenteranno di collaborare l'un l'altro, anche se sarà una vera impresa. Scopriranno che la vera causa di questa guerra sono i vecchi e ancora più furibondi Cattivi, e solo il loro gruppo potrà fermarli.
Personaggi principali: Jack Frost, Elsa, Rapunzel, Hiccup e molti altri
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niente Prigionieri.
 
 
Si ribellavano. Gridavano. Imploravano aiuto. Alla fine si arresero e si fecero rinchiudere in delle gabbie, poste al centro dell’Isola Marmorea.

Le piccole prigioni, simile a quelle per i canarini, erano attaccate ad un uncino che fungeva da piedistallo. Jack era accanto alla gabbia di Hiccup, il vichingo continuava a dare pugni e spallate alle sbarre, smise quando le nocche iniziarono a sanguinare e quando la clavicola e la scapola si stavano gonfiando e gli facevano male. Jack restò immobile a guardare Elsa inorridito. La ragazza era appesa per i polsi a delle manette che si prolungavano in una catena attaccata a due pali molto distanziati tra loro, in modo da tenerla troppo sospesa da terra. Al collo aveva un collare, anch’esso attaccato ad un palo. Le manette e il collare iniziarono ad ardere lentamente, come una vendetta che deve essere messa in atto nel giusto modo e con calma. Jack chiuse gli occhi, non poteva vederla così, sull’orlo della morte. E non poteva fare nient’altro che starsene rinchiuso lì dentro, le sbarre erano indistruttibili.

-Non puoi!- gridò Hiccup disperato, guardando Gothel con le mani al collo di Rapunzel. La stava tenendo ferma mentre le sue dita si stringevano sempre di più sotto la testa della ragazza, facendo soffrire sia lei sia il ragazzo- Ti prego lasciala andare!-
Rapunzel graffiava la mano della donna che le stringeva il collo ma lei non mollava la presa. Sdentato si dimenava sul tavolo a cui era legato, gli avevano bloccato il muso per impedirgli di sputare fuoco, e anche le ali per non fargli prendere il volo. Hiccup ebbe paura a pensare cosa avrebbero fatto ad entrambi.
Elsa dischiuse di poco gli occhi, era abbastanza in alto, vide una donna dai capelli neri e ricci, Rapunzel e il drago davanti a lei, sotto invece c’erano il suo migliore amico e il vichingo. Jack sembrava sfinito, disteso sul fondo della sua gabbia con le palpebre serrate, non aveva il bastone con se, era a terra accanto Sdentato. Guardò verso l’orizzonte, c’era l’oceano di quella che pensava fosse un’isola, ma poi lo vide… Un intero esercito di Cattivi si stava preparando a quello che pareva un attacco dietro la collina, sembravano irrequieti. Le saltarono all’occhio Malefica e Grimilde, che si trovavano davanti a tutti i Cattivi, come se fossero a capo dell’armata. Il collo e i polsi le bruciavano troppo, ma il freddo di cui era fatta riusciva a mantenerla in vita.

Abbassò lo sguardo verso la donna dai capelli neri, quella doveva essere Gothel, la donna che aveva tenuto rinchiuso Rapunzel per molto tempo, dietro di lei c’era un ragazzo dai capelli rossi- Hans.- sibilò, lui la guardava soddisfatto e trionfante. L’avrebbe uccisa. Al solo pensiero le venne la nausea, chiuse gli occhi per non guardare il suo sguardo quasi assassino.
-Devo ammettere,- disse a voce alta Pitch, uscendo dall’ombra di un mucchio di rocce, sparpagliate tutte intorno a loro- che me l’aspettavo migliore la vostra morte. Dai, seriamente, non combattete neanche un po’? Provateci almeno, amici!- tese una mano verso Gothel e con uno scatto la tirò giù, la donna lasciò subito andare Rapunzel, che cadde a terra tossendo e riprese aria.

Gothel schioccò freneticamente la lingua sul palato, come per mostrare il suo disaccordo, mentre scuoteva la testa- Non ti ricordavo così combattiva, Fiorellino.-
Rapunzel voleva correre da Hiccup per aiutarlo, voleva aggredire Gothel ma voleva anche uccidere Pitch, prese la solita padella che aveva attaccata ai fianchi del corsetto e la levò in aria con fare minaccioso, iniziò a correre verso Pitch. Cosa credeva di fare? Colpire l’Uomo Nero con una padella da cucina? Bhe… si.
Era vicinissima a lui, ma la bloccò prima che potesse sferrare il suo colpo “micidiale”, le strinse il polso con tanta forza che la padella le cadde di mano- Bugiardo! Sei un bugiardo!- colpì il mento di Pitch con la mano libera abbastanza forte, ma questo gli fece aumentare solo la rabbia. Le bloccò anche l’altra mano e la tenne ferma.

-Cosa stai facendo?- lui rise, sembrava davvero divertito dal gesto eroico della ragazzina- Pensavi che se mi avessi ferito con quella padella arrugginita sarei morto di tetano?- Rapunzel stette per aprire bocca, intenta a dargli seriamente una risposta- Ssh, zitta. Era una domanda retorica, biondina.-
-Ti odio!- gridò, massaggiandosi il polso- Tutti ti odiano!- indicò l’armata dietro la collina, anche lei se ne era accorta- Loro ti obbediscono solo perché ti temono, Pitch! Pensi davvero che ti stiano rispettando come un capo? Altroché capo, tu sei un vigliacco, un codardo o peggio…- lei non parlò.
Pitch inarcò le sopracciglia, aspettando che la ragazzina finisse la frase- Avanti, continua. O peggio cosa?-
A Rapunzel tremò un labbro, l’avrebbe uccisa di sicuro se l’avesse detto- O peggio… un umano.-

Le lasciò i capelli e lei si sbilanciò all’indietro, atterrando sul pavimento freddo- Non paragonarmi mai ad un umano.- l’avvertì, avvicinandosi al suo viso- Mi hai lusingato dicendo che mi temono i Cattivi, i commenti dopo sono stati meno graditi ma… Non darmi mai dell’umano! Tu non sai cosa vuol dire essere un Cattivo manipolato da un umano,- guardò tutti i prigionieri- nessuno di voi sa cosa si prova ad essere il Cattivo!-
-Sei un bastardo!- gridò Hiccup, aggrappato alle sbarre della sua prigione sospesa.
-Fai silenzio tu!- Pitch lo fulminò con lo sguardo e lui si sedette- Voi non sapete neanche cosa abbiamo fatto per questo pianeta, per l’era dei Cartoni Umani!- le ultime parole restarono sospese nell’aria umida e fresca del crepuscolo. Si sentirono le grida di trionfo dell’armata, smisero dopo pochi secondi e raggiunsero l’altopiano, si fermarono qualche metro prima di Pitch- Siamo noi ad aver rischiato la vita per permettere tutti i Personaggi di vivere in pace e senza burattinai in questo mondo! Voi siete stati a guardare ed aspettare che il nostro lavoro fosse finito, per poi allontanarci nuovamente nell’Isola degli Esiliati!-

Elsa ascoltava tutte le parole di Pitch, una parte di lei sapeva che aveva ragione. Si concentrò e senza dare nell’occhio congelò le manette e il collare per scendere da li, atterrò in piedi. Pitch se ne accorse tardi, Elsa stava già preparando il suo potere per attaccare, ma non lo fece- So come ti senti.- fece indietreggiare l’Uomo Nero, ma in realtà voleva solo parlarci- Sei sempre stato solo quando venivi manipolato dagli umani, e anche io. Mi hanno costretto ad isolarmi  in cima ad uno stupido monte, mentre la mia intenzione era restare insieme a mia sorella e pur di proteggerla avrei accettato anche di non usare il mio potere, che è la cosa che mi fa sentire libera. Invece tu vuoi essere apprezzato, ma tutti, abitanti di Disney e DreamWorks, non lo fanno perché hanno paura di te. Però tu, facendo così, dai un motivo per odiarti, Pitch!-

-Ma sono loro!- tese con forza il braccio verso l’orizzonte- Gli umani mi hanno fatto così, e i Cartoni Umani mi hanno reso peggio di quello che sono veramente… mi fanno sembrare un mostro!-
-Ma Pitch…- Elsa allargò le braccia, come per accoglierlo, ma lui la fece rinchiudere nella gabbia di Jack, per non sentirla blaterare ancora. Lo spirito del gelo l’abbracciò e la tenne stretta a se- Tu non mi lasci più!- decise Jack, poi la baciò intensamente sulle labbra. Elsa sgranò gli occhi, ma non fece altro che rispondere al suo bacio.

Pitch si girò disgustato e con un gesto veloce della mano lanciò in aria miliardi di granelli della sua sabbia nera. Questi rimasero sospesi e formarono delle figure, delle scritto sotto immagini non molto chiare. Ma ben presto tutti capirono a chi appartenevano i volti e i nomi- Ben presto vi aggiungerò alla mia lista di ribelli messi a tacere… e con messi a tacere intendo morti, uccisi, sterminati…-
-Abbiamo capito, non abbiamo bisogno di tutti questi sinonimi.- commentò Hiccup.
Pitch si girò lentamente verso di lui e sogghignò- Tu sarai il primo!-

Erano più di venti Personaggi, ma loro ne distinsero solo sei, tutti i nomi erano sbarrati:
 
                                 
Tamora Jean Calhoun                  Eugene Fitzherbert                       Generale W.R. Monger             Jervis Tetch, più conosciuto come Il Cappellaio Matto

                    
Mary, più conosciuta come Boo            Jamie Bennet
 
Tutti i volti e i nomi scomparvero.
Rapunzel sgranò gli occhi e dischiuse la bocca, Eugene era stato un traditore, ma non voleva che morisse. Non lo odiava a tal punto di desiderare la sua morte. Per questo le scivolarono delle timide lacrime lungo le guance. Strinse le mani intorno al tessuto del suo vestito, dopo tutto gli voleva bene.
-No!- gridò Jack, colpendo con un pugno le sbarre della sua prigione. Pitch aveva ucciso anche Jamie, che era la cosa più vicino ad un fratello per Jack, e lui gliel’aveva portata via- Nooo!-

-Solo ora te ne accorgi, Frost?- Pitch storse la testa e arricciò le labbra- Probabilmente è da molto tempo che non vai a DreamWorks, vero? E pensare che la scena era così triste, lui guardava il cielo sperando che tu lo avresti aiutato. Ma tu non c’eri, così Jamie ha sacrificato la sua vita per permettere alla sorella di scappare, perché tu non c’eri, Jack.- scosse la testa, aveva detto quelle cose per farlo sentire in colpa- Tu eri con lei!- puntò il dito contro Elsa, che stringeva le spalle del ragazzo, per tentare di confortarlo.
-Ah, Elsa, tesoro!- Pitch allungò il collo in direzione della ragazza, come per attirare l’attenzione- Perdonami, mi sono dimenticato di dirti che nella lista doveva esserci anche…-
Anna di Arendelle
 
Ad Elsa si gelarono le vene più di quanto lo fossero già, guardò l’Uomo Nero con occhi inespressivi, voleva pensare di aver visto male- Cosa?- chiese, sfiorò le sbarre con le dita per poi aggrapparsi salda. Non poteva essersene andata, non avrebbe mai potuto lasciare Kristoff e sua figlia.

-Hai capito bene, tua sorella è morta.-

Elsa non disse niente, il ferro sotto i suoi palmi si faceva sempre più gelido, stingeva sempre di più e le sbarre erano sul punto di frantumarsi.
-Sei morto appena uscirà dalla gabbia, Pitch!- lo avvisò Hiccup, con un sorrisetto in faccia.
-Te l’ho detto che avrei ucciso prima te, vero vichingo? Bhè, non ci ho ripensato.- alzò la mano verso la prigione del ragazzo e quest’ultima si ridusse in tanti granelli di sabbia nera, che si dissolsero. Hiccup cadde a terra, confuso, perché lo aveva liberato? Sdentato emise un verso simile da un guaito.
L’Uomo Nero si avvicinò a Rapunzel che stava indietreggiando, la prese per mano e poi si nascose dietro le sue spalle, appoggiando la testa su una di loro. La ragazza rimase immobile, Pitch percepiva la paura della ragazza e sogghignò- Se il tuo ragazzo avesse tenuto la bocca chiusa, Rapunzel, ora non sarei costretto a fare quello che sto per fare.- il battito del cuore della bionda e del vichingo accelerò la velocità. Pitch sfioro un paio di volte i capelli di Rapunzel. D’improvviso le sue ciocche si colorarono di nero e gli occhi le si scurirono, diventando un verde tenue e oscuro. Lei cambiò espressione, nella sua bocca si formò un sorriso maligno.


Pitch quando le donò dei nuovi capelli magici le aveva dato anche una parte di se stesso. La sua mente era oscurata, incapace di formulare un pensiero lontano da quelli dell’Uomo Nero.
-Forza, Rapunzel. Rendimi fiero, uccidi Hiccup, cara.- le diede un piccolo colpetto nella schiena e lei si avviò con piacere verso il ragazzo, nella sua mano si formò una spada fatta della stessa sabbia di Pitch.
Hiccup indietreggiò, cercando di farla ragionare, ma era inutile, non poteva sentirlo.

Dalla gabbia di Jack esplose in un tornado di vento gelido e fiocchi di neve che circondò lo spirito del gelo e la ragazza del ghiaccio. Si sentì un urlo di rabbia, Elsa emerse dal fumo cristallino con le lacrime agli occhi, stava stringendo una lancia che pareva gelata e quella era sicuramente destinata a Pitch.
All’improvviso si udì un grido di battaglia proveniente dalla spiaggia non molto distante, una flotta di navi di legno, con a bordo moltissimi abitanti di Disney e DreamWorks, si era arenata. L’equipaggio scese dalle navi e con entusiasmo e decisione iniziò a correre verso l’armata di  Grimilde e Malefica.
Pitch corse verso le sue due colleghe. Non si aspettava un attacco, erano in minoranza i Personaggi, ma i suoi soldati non erano preparati per essere attaccati.

Loro attendevano il suo ordine.

-Niente prigionieri!- gridò.

E fu allora che l’esercitò dei Cattivi si scontrò con quello dei Personaggi.
 
NOTA D’AUTRICE: VI CHIEDO SCUSA PER LE DUE SETTIMANE DI ATTESA :’( , MA NON SONO STATA MOLTO BENE (e a dire il vero sono neanche ora del tutto in forma), MA DOVEVO PUBBLICARE QUESTO CAPITOLO :)
IL PROSSIMO NON SO QUANDO LO PUBBLICHERO, MA DI SICURO NON VI FARO’ ASPETTARE MOLTO, TRANQUILLI ^.^
GRACE_WHITE <3 <3 <3
P.S. Ho cercato di trovare delle immagini simili alla situazione, forse non ci sono riuscita del tutto, fatemi sapere se ho sbagliato a metterle ^-^
   
 
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