Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Crybaby    04/09/2008    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutt’Altro Che Una Passeggiata

La navicella atterrò senza difficoltà nel mezzo di uno spiazzo erboso.
-Siamo arrivati?
-No, Minako. Kiba ha chiesto di fare una sosta per far fare del moto ad Akamaru e io lo accompagno. Non vorrei che si dimenticasse della ripartenza.
-Non m’incanti Ami! Lo so che vai con lui solo per poter stare da sola col cucciolo! Stavolta lascia fare a me!
-Va bene, ti cedo il posto.
-Davvero? Grazie, sei la migliore amica che si possa desiderare!
-Certo certo, intanto prendi queste- e le porse il sacchetto e la paletta. La bionda capì immediatamente.
-Ci ho ripensato, mi divertirò molto di più a far la guardia alla navicella! Divertitevi!
Minako salutò i due ragazzi e il cane, e rientrò nel veicolo.
-Ragazzi, aspettando che quei due tornino perché non facciamo qualcosa di divertente?!… ehi, c’è nessuno?
Il mezzo spaziale era deserto. Minako si catapultò fuori e prese a correre all’impazzata lunga la distesa di erba che via via si faceva sempre più alta, urlando a squarciagola i nomi di Ub Tenten e Rock Lee, ignorando che i suoi compagni di squadra si erano sistemati a pochi metri dal luogo dell’atterraggio.

Una volta liberatasi dalla testa la voce dell’amica, Ami poté finalmente ammirare il pianeta in cui si trovavano. Del tutto simile alla Terra, con la differenza che i colori dell’ambiente erano molto più luminosi e psichedelici del normale. Il cielo, nonostante l’aria da primo pomeriggio, era invece di un blu acceso, che lasciava comunque spazio a qualche stella. Ami dovette tenere lo schermo costantemente davanti agli occhi talmente era fastidiosa la visione del paesaggio; cosa che invece non creava alcun problema ad Akamaru e Kiba, che scorrazzavano in un prato poco più avanti.
-Come mai quella faccia, Ami?
-Mi chiedo come facciate a non avere il mal di testa con tutti questi colori. Vabbè, il cane è giustificato, perché la sua vista è diversa dalla nostra, ma tu?
-Te l’ho detto che io e lui siamo sulla stessa frequenza d’onda, anche in cose come queste!
-Ah, capisco…
Nella mente di Ami venne a formarsi l’immagine di una giornata tipo di Kiba, del tutto simile a quella di un qualsiasi cane: dal mangiare la sbobba nella ciotola al dormire in una cuccia, dal lavarsi con la lingua all’asciugarsi con una bella scrollata… la ragazza tornò seria prima di arrivare ai bisogni fisiologici.
-Sì, comunque sono soprappensiero per un altro motivo. Pensavo che i colori accecanti fossero dovuti alla luce del sole che giunge da un’angolazione strana, invece io e te manteniamo le stesse colorazioni. Questo significa che i colori delle piante, dei fiori e di tutto il resto sono assolutamente naturali…
-E ti stupisci? In fondo ci troviamo su un altro pianeta, dovrebbe essere tutto normale!
-Sì, ma stavo pensando che magari i raggi del sole, riflessi nell’atmosfera di questo planetoide che è infinitamente più piccolo rispetto alla Terra, combinati con gli effetti delle fasi lunari e i composti chimici dell’acqua…
-Basta, per pietà! Akamaru ha fatto quel che doveva fare, possiamo tornare indietro! Dove lo butto questo?- il ninja sventolò davanti al naso della Sailor il famigerato sacchetto di plastica.
-Lo portiamo con noi (a malincuore!). Mica vorrai buttarlo in giro e inquinare l’ambiente?
-E quelli allora?
Kiba indicò ad Ami un cumulo di rottami abbandonato sulle sponde di un ruscello poco distante.

Sotto gli occhi di Tenten si stava consumando la sessione di allenamento tra Ub e Rock Lee. Dopo una prova di forza iniziale lo scontro si era incanalato sui binari del corpo a corpo, dove i calci del ninja andavano a segno per il novanta per cento delle volte; Ub finì al tappeto in diverse occasioni e continuò per diverso tempo a subire i colpi dell’avversario, cercando di inventarsi un modo per colpirlo senza dover ricorrere ai raggi d’energia. Trovò finalmente un’occasione quando Rock Lee stava per colpire con il suo calcio dal basso verso l’alto: il ragazzo di colore gli bloccò la gamba poco prima dell’impatto, lo scagliò in aria e lo centrò in pieno ventre con una testata, per poi rispedirlo al suolo con un colpo a due mani alla schiena. Lee vide il rivale scagliarsi a tutta velocità verso di lui e questa volta riuscì a mettere a segno il calcio al mento; Ub rimase disorientato per un istante e il ninja ne approfittò per portarsi alle sue spalle e imprigionarlo tra le bende che teneva alle mani. Ripresosi dallo smarrimento l’allievo di Goku si liberò dalla presa, colpì con una gomitata e successivamente con una sfera d’energia, facendo precipitare Lee a diversi metri di distanza.
-Oh no, mi sono lasciato andare… scusami Rock Lee, metto subito le cose a posto!
Ub raggiunse il ninja e provò a rimetterlo in sesto con la tecnica di Majin Bu, senza però riuscirci.
-Che è successo? Come sta Rock Lee? Che gli hai fatto?- Tenten gli giunse alle spalle con aria omicida.
-È tutta colpa mia, non ho trattenuto la mia forza e mi sono pure dimenticato che senza Majin Bu non posso più usare i suoi poteri…
-Non preoccuparti, ci penso io a rianimarlo!
La ragazza prese saldamente le spalle del compagno e cominciò a scuoterlo con violenza, urlandogli nelle orecchie parole incomprensibili, fino a che Rock Lee non si rimise in piedi come nuovo di zecca.
-Grazie Tenten…
-GRAZIE UN CORNO! Siete degli incoscienti! Avete rischiato di farvi male per nulla! Spero che questa esperienza vi abbia insegnato qualcosa! Ora torniamo indietro. La kunoichi a braccia incrociate si incamminò verso la navicella. Sentendo però nient’altro che il rumore dei suoi passi, si fermò subito.
-Beh che aspettate… ma Rock Lee!
-Uno… due… tre… quattro… cinque…
-Mmmh… mmmmh…
Lee stava prendendo a calci il tronco di un albero, mentre Ub stava concentrando la propria mente tentando di re-imparare le tecniche di Majin Bu.
-Vedi se mi ascoltano almeno una volta…

L’ominide controllò che non ci fosse nessuno nei paraggi e si arrampicò sulla scaletta che portava alla navicella.

Ami estrasse il suo computer portatile per analizzare i rottami, ma fu Kiba a dare il primo responso.
-Niente di cui allarmarsi.
-Cosa te lo fa pensare?
-Di solito quando c’è un pericolo Akamaru si mette a tremare o diventa nervoso, invece sembra perfettamente a suo agio.
-Non lo metto in dubbio, ma vorrei fare una controprova.
Ami prese a lavorare tra il visore e il computer per qualche minuto, fino a che sul monitor non apparve il risultato.
-Vieni a vedere.
-Che diavolo è?
-Come doveva essere questo coso prima che si rompesse.
-Sembra un pallone…
-O una capsula spaziale. Sarà meglio tornare indietro adesso.
-Ma se abbiamo ancora quarantacinque minuti? Facciamo benissimo in tempo a visitare quelle rovine e tornare!
-Rovine?
Imbarazzata per esser stata di nuovo battuta sul tempo da Kiba, Ami guardò nella direzione dove il ragazzo stava indicando.

Dopo una corsa di un quarto d’ora, Minako si fermò finalmente nel bel mezzo di una foresta per tirare il fiato.
-Ma dove diavolo si sono cacciati tutti quanti? Appena li trovo gliene dico quattro! Ma insomma, lasciare una povera bella fanciulla da sola in un pianeta sconosciuto, con tutti i pericoli che ci sono…
Detto fatto. Emersa all'improvviso dal terreno, qualcosa che ricordava vagamente una mano afferrò la caviglia della ragazza e la trascinò verso il basso.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Crybaby