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Autore: CeciliaIwish    21/07/2014    0 recensioni
La sua mano correva veloce. Una penna, una matita o un pastello erano sufficienti a tracciare su ogni tovagliolo, su ogni foglio mezzo stracciato, su ogni angolo libero del banco, su ogni retro dello scontrino della spesa un abito, un cappotto, una gonna da vera principessa.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Piacere di conoscerti, mi chiamo Perrie e ci tengo a dirti immediatamente che nessun abito in vita mia mi aveva stregata come il tuo. Non ho smesso un giorno di ammirare il bozzetto e ora che lo vedo quasi finito stento a credere che sia vero: è l’abito che ho sempre sognato, credimi! Le altre invitate non avranno occhi che per me!
Giorgia Sofia fu sommersa dall’incontenibile entusiasmo della ragazza bionda che quel mattino si era presentata in atelier per la prova.
- Lascerò il mio fidanzato senza parole, vedrai! Immagino già la mia foto sui rotocalchi il giorno dopo e le facce verdi d’invidia delle dive di Hollywood!
Perrie Edwards era un vulcano di adrenalina a quella mattina fece quasi venire il mal di testa alla giovane stilista sciorinandole tutti i complimenti che conosceva per lodare la sua creazione.
Orgogliosa come non mai, Giorgia Sofia si lasciava travolgere da tutta quella gioia e fu con grande entusiasmo che la sera della cena di gala salì in taxi per raggiungere il ristorante di lusso.
La location era oltre ciò che lei avrebbe mai potuto anche solo lontanamente sognare: una meravigliosa sala in stile moderno accolse gli invitati ponendo davanti ai loro occhi uno spettacolo a dir poco mozzafiato. Un’enorme parete-finestra si apriva su una vista dall’alto di Londra al crepuscolo. Inondata dagli ultimi raggi infuocati del sole, abbagliante nella sua veste di guglie antiche e palazzi di vetro moderni, la metropoli si preparava ad accendersi di mille lustrini e stelle di luci e lampioni, abbigliata a festa per un sabato sera da capogiro.
Accolta dalla città nel suo massimo splendore, Perrie fece il suo ingresso tra due ali di invitati senza parole per la meraviglia. Coperta da un intricato gioco di trasparenze, lustrini e tulle, incedeva radiosa a braccetto col fidanzato Zayn, in elegante frac.
A quella festa i One Direction, la band inglese di successo planetario era l’invitata più attesa ed ognuno dei suoi componenti, fidanzate comprese, non poteva sfigurare davanti alla crème londinese. Giorgia Sofia li conosceva già di vista, le loro canzoni le avevano sollevato il morale innumerevoli volte, ma certo non avrebbe mai lontanamente immaginato di poter sedere al loro stesso tavolo alla sua prima cena di gala.
Dopo Zayn e Perrie, fecero il loro ingresso Louis e Eleanor, pure loro elegantissimi e i membri del gruppo ancora scapoli: il biondo e sorridente Niall e il riccioluto e fascinoso Harry. Per ultimo entrò Liam, elegante in giacca e cravatta, salutando uno a uno gli invitato, tentando di nascondere dietro un sorriso cordiale un velo di tristezza che Giorgia Sofia non poté evitare di leggere suoi occhi. Una volta a tavola, la ragazza scelse per sé un posto  piuttosto marginale: lei, in fondo, era solo la stilista e non aveva il diritto di intavolare discussioni con managers e vips perfettamente sconosciuti.
Un istante dopo essersi accomodata, la sedia al suo fianco si mosse e Liam si sedette, evidentemente con la testa immersa in pensieri lontani anni luce da quella sala e da quella cena. La conversazione in cui i suoi compagni di successi erano immersi sembrava non interessarlo minimamente, giocherellava nervoso passandosi l’iPhone da una mano all’altra, controllandone lo schermo ogni due nanosecondi.
Fu in quello scambio veloce che il telefono gli scivolò dalle dita e rimbalzò sulla moquette, andando a finire esattamente sotto la sedia di Giorgia Sofia. Lei inevitabilmente si scostò per raccoglierlo e fu allora che, una volta sollevato il viso verso Liam per porgergli l’iPhone, incrociò i suoi grandi e profondi occhi nocciola e non poté evitare che per qualche secondo il battito del suo cuore si fermasse.
- Scusa, sono completamente su un altro pianeta stasera - fece lui, leggermente imbarazzato
- Tranquillo! Se vuoi ti urto con il gomito appena gli altri fanno il tuo nome così non rischi di cadere visibilmente dalle nuvole- ma da dove le era uscito il coraggio di rispondere così a Liam, cantante multimilionario dei One Direction e perfetto sconosciuto?
- Grazie davvero- fece lui, accennando un sorriso sincero e tenerissimo, che a Giorgia Sofia tolse letteralmente il fiato- Non vedo l’ora di uscire da questa cena di lavoro, credimi! Non ho mai avuto tanti pensieri per la testa come oggi! A proposito, piacere: sono Liam Payne- aggiunse tendendole la mano.
- Io sono Giorgia Sofia …
- Sei nuova del team del management? Non ti ho mai vista alle altre cene.
- No, no. Sono una completa estranea qui! Ho solo a che fare con l’abito di Perrie perché l’ho disegnato, ma niente di più.
A Giorgia Sofia parve di scorgere un alito di nostalgia sul volto di Liam non appena nominò la fidanzata dell’amico, ma quella sensazione sembrò attraversargli l’animo solo per pochi istanti. Istanti impercettibili ma che lo riportarono a immergersi nelle sue preoccupazioni, con lo sguardo fisso apparentemente sul tovagliolo ma in realtà a miglia e miglia di distanza.
Rimase in silenzio per tutta la durata della cena e Giorgia Sofia approfittò della sua distrazione per lanciargli di sottecchi continue occhiate indagatrici. Dopotutto quella poteva essere l’unica volta  in vita sua che avrebbe avuto una celebrità a così pochi centimetri di distanza. Gli occhi di lei non smettevano di scorrere il profilo serio del ragazzo che, nonostante la tristezza che quella sera lo invadeva, lasciava trasparire i segni di un animo estremamente sensibile. Lei non osava parlare, non osava riportarlo alla realtà, non ne aveva il diritto né tanto meno il coraggio.
Finita la cena, improvvisamente i camerieri abbassarono le luci e fecero entrare in sala un piccolo complesso  musicale che, in pochi minuti, trasformò il luogo in una pista da ballo. Perrie vi si lanciò scatenata in un tripudio di lustrini, trascinando un titubante Zayn e un’altra decina di invitate con i corrispettivi mariti e fidanzati. Rimasero fermi a chiacchierare gli altri tre membri della band, rallegrati dalla contagiose risate di Niall.
- Ho rotto solo da pochi giorni con la mia fidanzata - fece Liam in un sussurro, facendo sobbalzare Giorgia Sofia, ormai quasi abituata al suo silenzio - e non so davvero se sia stata la decisione giusta. Le volevo bene, ma non saprei dire se quello che sentivo per lei fosse vero amore o soltanto affetto. Per di più temo che si sia avvicinata a me più attratta dalla mia fama che dalla mia personalità e questo è ciò che fatico di più ad accettare. Oh, scusa, ti sto assillando con i miei problemi che tu certo troverai noiosissimi- aggiunse in fretta il ragazzo, visibilmente imbarazzato per aver reso partecipe dei suoi problemi una persona sconosciuta.
- Non devi assolutamente preoccuparti per questo!- lo rassicurò Giorgia Sofia - A volte fa bene sfogarsi con qualcuno, non puoi tenerti tutto dentro!
- Già, parlarne mi fa già sentire meglio. Essere famosi è bellissimo, credimi, ti permette di aiutare chi, vicino a te, vive in difficoltà. Adoro il mio lavoro, ma sono la relazioni interessate al mio denaro che mi spaventano: devi sempre tenere alta la guardia. Forse tu sei una delle poche persone di cui sento di potermi fidare a prima vista.
- Davvero?
- Certo. Hai uno sguardo sincero che ho incontrato solo raramente in vita mia.
- Beh, grazie!- rispose lei, sperando in cuor suo che, nella penombra, Liam non notasse quanto fosse arrossita. Passò qualche secondo  prima che lei prendesse il coraggio a due mani ed estraesse una penna dalla borsa – Forse non sono la persona più adatta per risolvere i tuoi dubbi, ma un aiuto non si nega a nessuno. Per molti anni ho avuto paura di mostrare agli altri le mie doti. Al momento di entrare all’Accademia di Design, mi sentivo terribilmente sola e impaurita e fu allora che tutti coloro che mi volevano bene mi infilarono in tasca un foglietto con esattamente queste parole- e detto ciò Giorgia Sofia scrisse sul suo tovagliolo le frasi che per anni aveva letto e riletto migliaia di volte e lo consegnò a Liam.

Tell me that your tears are here to stay but
I know you are only hiding, and I just wanna see you
I just wanna see you smile again
When the night is coming down on you, we will find a way through the dark

- Ti suoneranno familiari – aggiunse poi- ma ti assicuro che niente mi ha mai fatto sentire le persone che amavo più vicine nei momenti di maggiore difficoltà.
Liam lesse con attenzione quelle poche righe che la ragazza aveva scritto con mano tremante, poi alzò i suoi dolci occhi nocciola, lucidi per la commozione, verso l’amica. La voce gli morì in gola per l’emozione e, incapace di esprimersi a parole, scelse di ringraziarla stringendola in un forte abbraccio. Il cuore di Giorgia Sofia si mise a battere all’impazzata, fin quasi a voler scoppiare. Tutto ciò che la circondava, la sala, la gente, la musica sparirono vorticando nel silenzio fino a lasciare soli lei e Liam, aggrappati l’una all’altro, come ad un’ancora di salvezza.
Nient’altro restava a testimoniare la forza del legame che da lungo tempo aveva iniziato ad unirli, a chilometri e chilometri e distanza, permettendo che ciascuno traesse dall’altro la forza per non arrendersi e che ora aveva scelto di farli finalmente incontrare.
Un filo rosso ormai li aveva resi inseparabili, li aveva legati quando i loro destini non avrebbero potuto essere più divergenti, con le parole di una canzone aveva solidificato per l’eternità la loro connessione ed ora aveva decretato che fosse giunto il momento che le metà si riunissero, che gli opposti si ricongiungessero per non lasciarsi più.
Fu in quell’abbraccio che ciascuno dei due, seppure avvolto da un turbinio frenetico di emozioni, percepì con innata consapevolezza, di essere finalmente completo, sentì che il proprio animo aveva bisogno della mano dell’altro per poter spiccare il volo verso il cielo stellato, sentì che quella mano lo avrebbe aiutato ad aggrapparsi più saldamente alla coda della cometa che portava i sognatori verso quella galassia lontana in cui la vita si realizza pienamente.
- Grazie- sussurrò Liam all’orecchio di Giorgia Sofia, con tutta la dolcezza che la sua voce poteva incanalare in una sola parola.
Si sciolsero dall’abbraccio, ma il sentimento che li univa non volle svanire nel nulla. Scelse di lasciare il segno evidente della sua presenza disegnando sul volto di entrambi un sorriso radioso e illuminando i loro occhi sinceri con minuscole, brillanti lacrime adamantine. Nulla sarebbe più stato come prima, nessuno dei due era la stessa persona che quella sera aveva varcato la porta del ristorante e il loro futuro, solo ora, iniziava a scriversi a caratteri d’oro nel libro della vita. La tristezza lasciò in fretta il posto ad una meravigliosa intesa e Liam e Giorgia Sofia passarono il resto della serata a chiacchierare come vecchi amici rincontratisi dopo lunghi anni.
Al momento di lasciarsi, un attimo prima di uscire dal ristorante e salire in auto accompagnato dalla consueta schiera di bodyguards, Liam fece scivolare in mano a Giorgia Sofia un foglietto ripiegato e le sfiorò la guancia con un bacio leggero.
La ragazza ebbe appena il tempo di sentirlo che lui era già svanito nella folla, che l’incantesimo di emozioni che la sua presenza aveva fatto scaturire era già sciolto, che la calda luce che aveva percepito illuminargli l’animo ora era già lontana.
Abbassò impotente lo sguardo e strinse le dita attorno a un piccolo frammento di carta. Sorpresa lo aprì e i suoi occhi lessero tremanti

I’m sorry if I say I need you
But I don’t care, I’m not scared of love
‘cause when I’m not with you I’m  weaker
Is that so wrong? Is it  so wrong?
‘Cause you make me strong

La Musica ci ha aiutato, la Musica ci ha unito, la Musica ha permesso che incontrassi sul mio cammino un’amica speciale come te.
Grazie infinite per avermi aiutato.

Col cuore traboccante di felicità e gli occhi inumiditi di gioia, Giorgia Sofia alzò lo sguardo verso il cielo stellato. Il telefono le vibrò in tasca: Liam le aveva appena mandato un messaggio: “domani sera cantiamo alla Royal Albert Hall, vengo a prenderti io. Non vedo già l’ora. Buona notte. X.”
Una cometa argentata attraversò velocissima un cielo londinese denso di emozioni, palpitante di mille promesse e confidente fedele di migliaia di attese e batticuori. Ma per la prima volta in vita sua, Giorgia Sofia sentiva di non avere desideri da affidare alla sua scia luminosa.






Questa è la mia prima fanfiction. spero davvero vi piaccia. Recensitela, please, anche su twitter va bene (mi trovate a @CeciliaIwish , non per mancanza di fantasia, ma di memoria haha ;P)

   
 
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