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Autore: Theyaremyworld    21/07/2014    1 recensioni
CONTINUO DI BEAUTIFUL SUNSHINE.
'' Harry, sai che... ''
'' Mh, cosa? ''
''Sunshine, è tornata''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 4.
 
Ho detto che non l’avrei mai lasciata
perché le sue mani combaciano con le mie come una mia t-shirt
la lingua legata da tre parole, imprecate
Ripercorro pensieri che mi hanno fatto male ai piedi
corpi legati con le sue labbra
Sia che siamo insieme o separati
entrambi possiamo togliere i marchi
e ammettere che ce ne siamo pentiti fin dall’inizio
 
 
<< E' complicato, Zayn >>
<< Non tanto quanto pensi. Da come ne parli è come se foste tornati a stare insieme >>
Un'altra giornata buttato nell'edicola di Zayn era quello che avevo programmato per me.
Che lo volessi ammettere o no, avevo bisogno dei suoi stupidi consigli, che tanto inutili poi non erano.
Quella situazione era complicata davvero, era complicato anche il fatto che in compagnia di Sunshine non lo fosse.
Cristo, che confusione.
Dovevo mettere in chiaro le idee, ecco di cosa avevo bisogno.
Riordinare la mente, anche per sapere come comportarmi ora. Perché era dannatamente diverso, o quasi.
E di sicuro, non volevo ritrovarmi di nuovo con una mano o chissà cosa insanguinato per aver rotto degli stupidi oggetti.
<< Il punto è che io sono dannatamente confuso >>
<< Lo avevo capito. Ma riguardo a cosa? >>
Eh, Harry. Riguardo a cosa?
Che cazzo ne so. Sto diventando pazzo. Sono intrappolato sull'orlo del precipizio.
Magari riguardo a tutto, magari sono le mie solite paranoie e non c'è un bel niente.
Non riesco a capire più come mi sento, è una cosa grave.
<< Ma che ne so. Sono sempre nel panico e mi sento bene allo stesso tempo quando c'è lei. Ho sempre la fottutissima paura di fare qualcosa di sbagliato e che lei sparisca da un momento all'altro. >>
<< Sei troppo legato al passato, Harry. Te l'ho detto. Sono d'accordo pure io sul fatto che sei stato un imbecille - >>
<< Grazie, molto gentile >> ma era vero.
<< Ma, non mi stancherò di ripetertelo, apri le orecchie, spalanca gli occhi, leggi il labiale se ne hai bisogno, sono passati due anni, due benedetti anni. L'errore l'hai fatto una volta, dagli errori si cambia >>
<< Tu mi preoccupi >>
<< E ora che ho detto? >>
<< Da dove cazzo ti escono queste filosofie di vita? >>
<< Certo, che coglione lo sei anche ora eh >> ti meriti il premio per averlo scoperto, amico mio.
Sospirai  passandomi una mano sul volto stanco, per non aver fatto nulla se non pensato.
Certo che questa era una scusa davvero terribile.
<< Harry, cosa provavi due anni fa, come ti sentivi? >>
<< Così, ma non avevo paura, sapevo sarebbe rimasta con me >>
<< E due anni fa eri... >> lasciò la frase in sospeso cosicché potessi completarla.
Poggiai i gomiti sulle gambe, ragionando sulla risposta opportuna.
<< Innamorato di lei >>
<< Ed ecco che per magia la risposta a tutte le tue domande, amico >>
<< Dio, Zayn >>
<< Cosa? >>
<< Sono fottutamente, doppiamente, innamorato >>
 
 
<< Pronto? >> risposi al cellulare che non smetteva di squillare.
Ero mezzo addormentato sul mio adorato divano.
Aspettai che qualcuno rispondesse dall'altro lato, quando finalmente sentii la sua voce.
<< Harry, disturbo? >> schiarii la voce un po' troppo roca del solito prima di rispondere.
<< No, no. Dimmi, ti serve qualcosa? >>
<< Sono qui insieme ai bambini che vorrebbero passare del tempo insieme a te. Mi stanno facendo impazzire >> risi per il suo tono disperato.
<< Potresti venire a casa per un po'? Non ci vorrà molto, Louis viene a riprenderli per cena >>
<< Tranquilla, sono da te tra pochi minuti >>
Quando uscii di casa il tempo era freddo, comprensibile durante quell'ora di tardo pomeriggio.
Arrivai a casa Tomlinson dentro la mia giacca di pelle e suonai.
Nel momento in cui la porta si aprì sorrisi alla bellissima ragazza che aspettavo impazientemente di vedere.
<< Ciao >>
<< Ciao, Harry >> sorrise di rimando << dai, entra che si congela >>
Entrai in casa sentendo subito il caldo provocato dal riscaldamento acceso  al massimo.
<< Lo sai che sei adorabile con il naso rosso? >> disse ridendo, sembrò fermarsi un secondo per pensare. Venne in mente anche a me.
'' Si, l'aiutante di Babbo Natale '', quella frase. Era stata usata per la stessa causa.
Mi sorrise di nuovo mentre le porgevo il giubbotto che appese.
<< Tu invece lo sai che sei adorabile sempre e comunque? >>
La vidi arrossire sotto il mio sguardo, mi faceva ancora impazzire.
Amavo farla arrossire e il vizio non era andato via.
Mi capitava spesso di domandarmi fino a che punto la bellezza femminile potesse arrivare. Il punto oltre il limite, era Sunshine.
 << Mi stai facendo letteralmente impazzire >> non mi ero accorto nemmeno di quanto vicini fossimo, e non chiedevo altro se non lei.
Infatti, non chiedevo nemmeno le urla dei bambini piene del mio nome che interrompevano la cosa.
Ci risvegliammo da quella specie di momento come lo si vuole chiamare, non lo so.
Sunshine mi prese la mano e mi portò in salotto dove i bambini mi saltarono addosso.
<< Zio Harry, ho fatto un disegno per te! >> esclamò Allison portandomi vicino al tavolino dove stavano disegnando. Mi sedetti a terra poggiandomi con la schiena al divano mentre la bambina mi passava il foglio con delle linee colorate fatte a caso, ma di sicuro non ero lì per dirle che il suo disegno non aveva senso.
<< Ti piace, zio Harry, ti piace? >>
<< Certo, è bellissimo >>
<< Lo appenderai in casa? >>
<< Sicuro >>
<< Sentito zia Sunshine, gli piace il mio disegno! >> esultò entusiasta guardando Sun seduta di fronte a noi con Mason che sorrideva vedendo sua sorella così felice.
<< Ovvio che gli piace, sei una brava disegnatrice >> affermò per farla ancora più contenta.
Di fatti riprese a disegnare con un sorriso, forse troppo grande per il suo piccolo dolce viso.
Il tempo passò in fretta, senza che ce ne accorgessimo.
Mi divertivo con quei bambini.
Quando suonarono alla porta Sun mi chiese di andare ad aprire mentre faceva indossare i cappotti ai piccoli. Capii che Louis era arrivato.
E mi prese il panico, di nuovo.
Respirai prima di impugnare la maniglia ed aprire la porta ritrovandomelo davanti.
Era cambiato, Dio se lo era.
Non lo vedevo da un po'.
Era più alto, con lo sguardo stanco forse per il troppo lavoro, i capelli un po' più corti di un paio di anni prima.
<< Tomlinson >> salutai.
<< Styles >>
Supponevo sapesse che io e sua sorella c'eravamo risentiti appena il suo ritorno.
Poteva anche essergli sembrato ovvio, perciò non si scompose più di tanto.
<< Papà! >> urlò Allison correndo per saltargli in braccio.
<< Oh, ecco la mia principessa! >> esclamò lui dandole un bacio.
Fece lo stesso con Mason e lasciò un bacio anche a Sunshine.
<< Grazie, tesoro, per averli tenuti anche oggi >>
<< Quando vuoi fratellone >>
<< Vado, ci sentiamo domani? >>
<< Certo >>
<< Ciao cucciola >> disse baciandola di nuovo. Salutarono, me e Sunshine, anche i bambini che ci abbracciarono. Louis, prima di uscire mi rivolse un occhiata che ricambiai, ero più cacasotto ma affrontavo Louis sempre allo stesso modo.
Lui annuì con la testa prima di parlare.
<< Ciao, Styles >>
<< Ciao, Tomlinson >>
Dopo che andarono via io e Sun tornammo in salotto per dare una ripulita.
<< Sono due terremoti >> disse ridendo riferendosi ai piccoli << ma li amo lo stesso >>
<< Sono tuoi nipoti, è normale >>
<< Già >> guardò l'orologio che segnava le ventuno e si ricordò di non aver fatto la spesa quel giorno.
<< La piccola Sun inizia a non avere più la sua agenda personalizzata? >>
<< Ma come sei spiritoso, Styles >> disse facendomi la linguaccia.
<< Perché, prima non lo ero? >> risposi guadagnandomi un occhiataccia che mi fece ridere.
<< Dai piccola Sun, non prendertela >> andai vicino a lei e l'abbracciai da dietro appoggiando il mento sulla sua spalla.
Ci fu un piccolo silenzio prima che parlasse di nuovo.
<< Venti maggio >> sussurrò.
<< Cosa? >>
<< Il venti maggio di due anni fa eravamo in quella casa. Ero seduta al piano e tu accanto a me su quel seggiolino sporco troppo piccolo per due, mi abbracciasti in questo modo >> iniziai a cullarla muovendomi sulle mie gambe.
<< Ti chiesi di suonare qualcosa, e tu iniziasti con le tue melodie sdolcinate >>
<< E' stato l'ultimo giorno che ho passato con te, prima che sparissi per due settimane >> mi fermai per farla voltare verso di me.
<< Sono tornato però >>
<< Ho passato i quattordici giorni più brutti della mia vita per colpa tua Harry Styles >> qualcosa mi diceva che c'erano di mezzo anche questi due anni.
L'avvicinai di più al mio corpo per poterla stringere forte. Approfittai del momento per respirare il suo dolce profumo.
<< Mi dispiace, Sun. Sai che non avrei voluto ferirti, e alla fine la motivazione è bastata per essere felici >> si staccò dall'abbraccio per sorridermi.
<< Hai ragione >> le sorrisi di rimando per rassicurarla mentre toglieva i miei capelli troppo lunghi dalla fronte.
<< Che ne dici di pizza e film? >> propose facendo cosicché da farci scoppiare entrambi in una fragorosa risata.
Ridemmo come due idioti, ma che importava.
Però ora, la passeggiata sul viale dei ricordi toccava chiuderla a me.
<< Due marzo, abbiamo riso in questo modo solo il due marzo >> distolse lo sguardo per pensare e io aspettai con il sorriso inchiodato al volto. Riportò di scatto i suoi occhi dritti nei miei.
<< Siamo scappati da scuola >>
<< Esatto >> continuavamo a sorridere e pensavo l'avremmo fatto per tutta la serata.
<< Allora? >> domandò e io annuii.
<< Pizza e film >>
 
 
Non era stata una buona idea.
Uscire ieri notte durante un cazzo di temporale per recuperare il gatto, non era fottutamente stata una buona idea.
Mi sentivo uno schifo, di solito stare steso sul divano mi piaceva, ma non in questo stato.
Avevo preso già due aspirine ma la febbre non voleva saperne di andare via. Odiavo la febbre.
Con le coperte che mi arrivavano fino al naso poi, sembravo un bambino di quattro anni.
Quel che fece aumentare il mal di testa fu lo squillare del cellulare, prima o poi l'avrei rotto.
<< Pronto? >>
<< Idiota, vuoi aprire la porta o no? Sono dieci minuti che busso e qui fuori si congela >> la voce di Zayn risuonò troppo forte dall'altra parte.
<< Ho lasciato le chiavi sotto lo zerbino, cretino >>
<< Oh, scusa >> riattaccò nello stesso momento in cui sentii la porta aprirsi.
Credevo fosse solo lui, ma c'era anche Sunshine.
<< Hey >> la salutai sottovoce mentre prendeva posto accanto a me.
<< Come stai? >>
<< Mh, mi sento come se mi fosse crollato un grattacielo addosso >>
<< Come sei esagerato, Styles . Ma fammi indovinare, febbre alta? >>
<< Trent'otto >>
<< Passa presto vedrai >> disse mentre mi sistemava le coperte e ne aggiunse un'altra.
Sapeva che in quei momenti volevo stare al caldo, mi faceva sentire più sicuro.
<< Se è con la febbre che ricevo tutte queste attenzioni, allora spero mi prenda spesso >>  accennai facendola ridere.
Nel mentre Zayn ritornò dalla cucina dove aveva fatto non so cosa.
<< Fratello, ti ho messo la zuppa al caldo, ma ora devo ritornare in edicola >>
<< Grazie, Zayn >>
<< Figurati, ti chiamo dopo. Ciao ragazzi >> salutò prima di uscire e lasciarci soli.
<< Hai fame? >>
<< No, non mi va niente ora >>
<< Come al solito >> disse ridendo. << dai, riposati sto io di guardia >> scherzò facendo ridere anche me. Le presi la mano accarezzandola.
<< E' tutto il giorno che riposo >>
<< Non abbastanza da far passare la febbre >>
<< Okay, mi arrendo. Ma riposa con me >> dissi spostando la coperta.
Mi guardò per un attimo incerta, lo sarei stato anch'io, ma alla fine si stese accanto a me per quello che potevamo. Il divano non era così grande.
<< Quanto lo hai aspettato? >> sussurrò disegnando segni invisibili sulla maglietta bianca che mi copriva. La strinsi più forte.
<< Due anni, piccola Sun, due maledettissimi anni >>
 
 
 
C.I.A.O.
Hiii!
Hola!
Hallo!
Ok basta. Ciao a tutti, come state?
Scusate il piccolo ritardo, ma spero il capitolo vi piaccia.
Per informarvi credo che il prossimo sarà l'ultimo o il penultimo, sono indecisa.
Lo scoprirete nella prossima puntata. Devo smetterla.
Bene, lasciate una recensione? Ve se ama. xx
-A.
 
(Fotomontaggi che mi fanno morire! Non son bellissimi? ) 
  
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