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Autore: RebeckahPhantomhiveSoul    21/07/2014    1 recensioni
Grimmjow e le sue fracciòn sono diventate insieme Vasto Lorde e Arrancar. Ma se avesse fatto lo stesso percorso anche con qualcun altro, una ragazza, Akami Kurozawa.
Tratto dal capitolo 1 "Da Arrancar a Fracciòn: io odio Las Noches"
Cazzo, tanto tempo a nascondermi da quello shinigami e mi sono fatta prendere comunque come una qualsiasi preda idiota.
Proprio ora sto seguendo quello stupido con gli occhi chiusi e il sorriso fin troppo aperto per i miei gusti.
Mi sono sempre tenuta lontana da Las Noches. Me l'aveva detto anche Lui che dovevo stare alla larga da quel posto e, per quanto io non segua gli ordini di nessuno, il mio istinto diceva che era meglio non mettersi a discutere con lo shinigami arrogante.
Ma ormai non posso fare più niente, il tizio che mi sta scortando a Las Noches era in cerca di Arrancar da portare al suo padrone come farebbe un cane con il giornale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arrancar, Espada, Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto sognando. No, in realtà sto ricordando. Quando vidi Grimmjow sorridere felice e triste al contempoe. Mi ricordo che gli corsi incontro e gli lanciai uno sguardo interrogativo. Abbassai gli occhi e vidi la sua cicatrice, che gli squarciava il petto. Mi portai una mano alla bocca.
-Cosa è successo?! Che hai fatto? E perchè gli altri non sono qui? Li hanno incastrati a Las Noches?- tento di sorridere.
-Loro sono... Io sono... C'è stata una battaglia. Lui... lui è morto. Poi sono morti tutti i nemici. Lo shinigami ce l'ha fatta, alla fine. Con tutte le sue pietruzze.- spiegò.
-Grimmjow, non mi interessa questo!- urlo, scuotendolo, gli occhi lucidi. -Dove sono loro?!
-Sono morti.- a testa alta, come sempre, anche con il dolore, sempre.
-Perchè?- chiedo, mi accascio a terra.
-Per colpa mia, li ho portati io i battaglia, senza di me loro non sarebbero morti e lo shinigami non avrebbe vinto.- mi fa alzare e mi bacia. Lui era sempre stato dolce con me. Era sempre stato un'altra persona quando eravamo soli.
Gli sferrò un pugno e gli rompo il naso. -Stai lontano da me! Perchè muoiono tutti vicino a te. Non sarò la prossima!
-Akami...- sussurrò, ma, vedendomi sempre voltata il suo volto si indurì, dopo tutto il tempo passato insieme, era regredito tutto in pochi secondi.
Corsi, corsi finchè i piedi non mi fecero male, poi volai finche le ali non furono a pezzi e poi piansi fino a finire le lacrime. Anche io ero un'altra con lui. Anche io ero come lui. Noi eravamo una cosa sola. Ma io avevo gettato tutto via e lo aveva fatto anche lui.
Tutti morti. Ero sola.
Ci vollero molti mesi perchè lui venisse a trovarmi nuovamente.
Molte settimane prima che io gli permettessi di avvicinarsi. Molti giorni perchè i cocci del nostro rapporto si rimettessero inseme.
Mi raccontò tutto. Alla fine, quando ricominciammo a ghignare insieme, sorridere era diventato impossibile. I nostri cuori, prima così vicini avevano tramutato in pietra il loro compagno e anche se la pietra si era scheggiata e poi rotta, la cicatrice rimaneva.
Aizen, dopo la l'Hogyokou aveva collezionato pietre magiche di tutti i mondi del nostro universo, ad eccezione di uno. Sei pietre, con la settima mancante.
ma a quanto pare non gli servi per distruggere per sempre la Soul Society lasciando anime e fantasmi al loro destino sulla Terra e in mondi vuoti.
Non gli servì per riparare i pochi danni inflitti dalla soul society.
Non gli servì per divenire un essere ancora più mostruoso di quello che era.
Sento un movimento nella vita reale e pian piano mi sveglio, sento le lacrime che dal mondo onirico mi hanno seguito in quello reale, sento dei passi, sento un pugno dato al muro, sento i rimpianti e i rimorsi di due cuori legati da un filo di rubini, prezioso e molto fragile.


-Non sarà più come prima, vero? Non saremmo mai più come prima.- sussurra
La seconda non sembra una domanda. -Si, lo saremo ma i cuori che battono male, se li colpisci, rischiano di fermarsi.
-Il tempo che guarisce é una cazzata, lo sai, vero?-
-Non serve il tempo ai nostri cuori, serve ricominciare da zero. Lì potrei farlo, potremo ripartire. Essere di nuovo come prima.
-Non se ne parla, è pericoloso. A noi serve la vendetta, serve vedere lo Shinigami ridotto a budella e ossa.
-Se un giorno, potessimo ripartire e io non mi tirassi indietro, saprai che il mio cuore è guarito e il filo è ancora lì.- gli sussurro. La realtà è che ai nostri cuori servivamo solo noi.
Riapro gli occhi. Mi devo riessere addormentata, senza accorgemene questa volta, ho sognato quando proposi a Grimmjow di venire a Las Noches. Era per questo che avevo accettato l'offerta di Aizen senza troppi problemi?
Ma lui non se ne sarebbe potuto ricordare...
Oh, merda. Per questo mi ha baciato appena entrato in camera. Sono una stupida, stupida, stupida, stupida arrancar con la memoria corta e il cuore pieno di cicatrici.
Mi annoio un sacco e Grimmjow è sparito, vedo solo sul suo letto cinque, sei divise. Solo ora ricordo di avere ancora l'asciugamano a coprirmi. Quindi per questo si era preso i miei vestiti, per la taglia!
Le dispiego sul letto. Tre sono uguali alla mia, mentre le altre tre sono diverse, anche se uguali fra loro.
Mi provo una di quelle diverse e noto che mi sta a meraviglia
La gonna, se possibile, è perfino più corta dell'altra
Anche il pezzo di sopra lascia scoperta più pancia ma ha delle maniche
sono però strane perchè lasciano le spalle scoperte e poi finiscono a punta
Solo guardandomi allo specchio realizzo che sono gli abiti che portavo fuori Las Noches, solo che in tinta bianca!
Chissà come ha fatto ad averli! Forse li ha presi dalla mia camera, dopotutto li ho lasciati lì..
Resto con questa divisa e lascio le altre cinque sul divano, prendo Shin ed esco. Mi ricordo che Grimmjow ha detto che c'è un'Espada femmina. Ma che numero è?
Decido di bussare a tutte porte, partendo dalla fine.
Busso all'ultima e non sento rispondere niente. Spinta dalla curiosità entro e trovo un omone esageratamente grasso che dorme per terra... nudo!
Richiudo subito la porta, facendo attenzione a non fare rumore
Salto la nove perchè questo numero non mi ha mai ispirato granchè e busso alla numero otto.
Una voce squillante dice:- Aaaavanti!
Entro nella cam... nel laboratorio.
Ovunque guardi mi sembra tutto da scienziato pazzo. -Salve, io sono nuova a Las Noches, mi e stato detto che c'erano poche altre donne e le stavo cercando...
-Carne fresca. Ci voleva a Las Noches. Dopo la vittoria è diventato tutto così monotono! Per uno scienziato è deprimente.
Sto conducendo attualmente una ricerca sulle resurrecciòn. Tu hai una resurrecciòn, giusto?- mi scruta, io annuisco velocemente. -Oh, bene. Ho scoperto che ognuna ha una relazione con quello che è ma soprattutto era, il carattere di un determinato Arrancar, ed ognuno prende una forma ben specifica che di solito ricorda un elemento di flora o fauna. Anche per te è così? Vedi, mi serve solo un altro esempio per completare le ipotesi.- sembra un bambino con un nuovo giocattolo. In fondo è innocuo, accontentiamolo.
-Potresti rispondere ad alcune domande, per favore.- dice e lo vedo prendo un blocchetto di appunti.
-La tua resurrecciòn somiglia a qualcosa di reale?
-Un drago.- rispondo.
-Che poteri possiedi in resurrecciòn?
-Manovro entro certi limiti i quattro elementi.
-Interessante, interessante. Potrei dissezionarti.
Io spalanco gli occhi. -Magari qualche altra volta, ora posso sapere se esiste un espada donna e dove la posso trovare?
-Porta numero tre, Tia Harribel e le sue fracciòn.
Parla talmente veloce che mi spaventa, vedo uno scintillio macabro nei suoi occhi e noto che mi segue fuori dalla stanza per poi prendere il corridoio che porta alla sala di Aizen con il suo blocchetto di appunti in mano. Cerco di non preoccuparmi più di tanto ed entro nelle camera numero tre dopo aver bussato. Quattro donne, annoiate come me, sono nella camera.
-Salve, io sono...
Quella che considero la più bella mi viene subito vicino, è di pelle più scura delle altre e ha una massa di ricci in testa.
-Mila Rose, piacere. Tu sei nuova, sei una Fracciòn o un Numeròs? perchè se sei un Numeròs possiamo sempre richiederti con noi. Non c'è da fidarsi a stare come fracciòn di un uomo a Las Noches.
-E lo dici tu che li hai provati tutti? Noi siamo Apache e SunSun, la nostra Espada è Tia Harribel. E MilaRose è come al solito una donna priva di maniere!
-Almeno io mi vesto da donna
-Smettetela.- interrompe calma l'Espada.
-Io, ecco... Mi chiamo Akami Kurozawa e sono una fracciòn di Grimmjow Jaegerjacques, Sexta Espada. E,- guardo MilaRose,- sono fiera di esserlo.
Nonostante questo orrendo inizio, io, la Terza Espada e le sue fracciòn ci ritroviamo a passare molto tempo insieme, essendo poche donne a Las Noches.
 
  
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