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Autore: Sara_GW    22/07/2014    2 recensioni
Nicole è una normale ragazza di 15 anni, molto timida, che si è costruita una corazza attorno a sè. Peró quest'ultima verrà distrutta da un ragazzo di nome Luke che riuscirà anche a rubarle il cuore.
Ce la farà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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(2 SETTIMANE DOPO)
 
Finalmente sono uscita dall'infermeria, mi hanno tenuto qui giorno e notte....
In queste due settimane sono stata in camera mia sempre a piangere, non esco mai dalla mia camera se non per andare in bagno o andare a mangiare. A Martina non ho detto niente di quello che è successo a scuola, anche se avrei dovuto, ma non volevo farla preoccupare ha già troppi problemi di suo. Cmq, Martina è partita la settimana scorsa con il suo ragazzo per l'Inghilterra. Mi ha scritto un biglietto di scuse perchè e dovuta partire presto. Quindi a casa sono sola... putroppo non solo a casa... comunque oggi è sabato, e voglio passarlo nel letto a piangere e ad ascoltare la musica... Da quel giorno non faccio altro che piangere... sento le voci di mamma e papà, di Tessa e di Jenna, o di Laila o di tutte le altre persone che mi dicono che sono inutile e/o che nessuno mi vorra con sè... 
 
-squilla il telefono-
 
"Pronto?"
"Ciao Nicole sono tua zia"
"Ah ciao zia"... chissà perche mi avra chiamato... lei nn chiama mai... hey.. aspetta un momento.... ah ma certo! Oggi è il compleanno di quella vipera! 
"Ti vengo a prendere sotto casa tua tra 10 min ciao!" Dice lei.
Stavo per negare ma ecco che attacca...come al solito del resto... comunque... oh! Il regalo!!! Uff e va beh... QUELLA nn si merita un regalo... cmq meglio se vado a vestirmi... -mi faccio una doccia, e mi vesto.
Jeans. Vans nere. Felpa. Mi sono vestita così per andare al compleanno di mia cugina. La odio. Lei ha un anno più di me, e questa sera festeggia i suoi 16 anni.  
Scendo al piano di sotto e aspetto che mia zia passi con la macchina, ad un certo punto sento il clacson e mi faccio coraggio. È solamente per una sera. Posso farcela. Cosí esco... Ma che ci vado a fare?!... Stavo per rigirare, ma mia zia urla.
 
"Ehii Nicoleeee! Da questa parteee!"
"Ciao zia.. - dico con scarso entusiasmo- allora.. Dove mi porti?" Fingo di essermi dimenticata del compleanno.
"Ma al compleanno di tua cugina, sciocchina!" E così dicendo mi trascina in macchina.
 
Appena sono entrata in macchina mi metto le cuffiette, per evitare le solite chiacchierate: la casa di mia cugina, Talia, è a circa mezz'ora di macchina da casa mia, perciò potete immaginare quante cavolate può sparare una come mia zia. Penso che avrete capito che quando si tratta di dire le peggio cavolate, mia zia è la migliore.
 
"Quindi ti eri dimenticata del compleanno." mi guarda come si guarda un povero cucciolo abbandonato. "Questo spiega il tuo orribile abbigiamento." Detto questo gira lo sguardo verso la strada.
"Si zia, mi ero completamente dimenticata." dico nella speranza che mi riporti a casa per aver dimenticato un evento così importante come il compleanno della figlia.
"Oh, non preoccuparti. So cosa si prova a non essere vestite come si deve per un'occasione importante.. Ormai non possiamo tornare in dietro, ma sono sicurissima che la mia stellina sarà felicissima di prestati uno dei suoi favolosissimi vestiti!" e mi fa l'occhiolino.
Io la guardo talmente male che per un momento ci stava ripensando, ma poi ha continuato con i suoi discorsi insensati... come al solito...
"Nicole, non fare quella faccia! So che vorresti che ne andassimo a comprare uno ora, ma proprio non possiamo perdere tempo. Comunque se vuoi conosco un bellissimo centro commerciale dove ci sono tutti i negozi di alta moda del momento. Magari un giorno di passo a prendere con la mia piccina e ci compriamo tutte qualcosa...."
 
E ha continuato così per tutto il viaggio... 
 
****
 
"Allora Nicole, siamo arrivate"
"Ye -dico facendo finta di essere felice- ..." 
Scendo dalla macchina. La loro casa è una delle più grandi della città. È veramente bellissima, infatti è l'unica cosa che mi piace di quella famiglia: perfino il gatto mi fa paura! Cmq... Appena messo piede in casa mia zia mi trascina dalla figlia.
La raggiungiamo al piano di sopra.
"Tesoruccio, presta a Nicole qualcosa per la festa, beh, vi lascio sole ora." dice mia zia.
 
"Senti cugina," pronuncia cugina come se lei non potesse mai essere imparentata ad una 'bleah' come me. "Io non ho intenzione di prestarti niente di superfavoloso." e così dicendo mi passa un vestito in velluto bianco, non troppo scollato, che arriva sopra le ginocchia.
Le volevo dire: Oddio, grazie. Sinceramente a me non mi piacciono i vestiti, ma mi aspettavo una cosa che arrivava poco sotto il sedere e con una scollatura troppo scollata. Quello invece era veramente carino, stranamente... 
"Era di tua mamma; una sera era venuta qui e se l'è sporcato. La cameriera l'ha lavato ma la mia mamy si è completamente scordata di ridarglielo."
... era di mia madre.... "Ok, grazie. Ora puoi uscire." la spingo fuori e le chiudo la porta in faccia e me mi metto il vestito. Questo vestito... sento... sento ancora il suo profumo... -stavo per piangere ma spingo indietro le lacrime- Io... io non posso stare qua... troppi... troppi ricordi....
 
'DAI TESORO VAI A GIOCARE CON TALIA
MA MAMMA IO VOGLIO STARE QUI CON TE
-si abbassa e mi mette una mano sulla spalla- TESORO, STAREMO SEMPRE INSIEME, AVREMO MOLTO ALTRO TEMPO DI STARE INSIEME D'ACCORDO? ADESSO VAI A GIOCARE
-annuisco-
 
 
.... ’
Non... non posso stare qua... troppi ricordi... devo scappare ... Mi guardo attorno in cerca di una via di fuga. La finestra! ... la camera di Talia è al secondo piano...ma è molto alto... devo riuscire a saltare senza che si accorgano di me. Così mi metto sul cornicione della finestra.
 
-bussano alla porta dove mi trovavo io- " Hai fatto?? Quanto ci metti?? " dice mia zia.
 
Il cuore mi batte in gola per la paura, la mia vista è appannata dalle lacrime... 
 
"Allora? Mi stai facendo preoccupare io apro la porta!" sento che afferra la maniglia e la sta per girare.
 
In questo momento non sento piú nulla apparte il bisogno di saltare... -salto- sono caduta in ginocchio... ho dei giramenti di testa ma sento che dentro la camera mia zia sta dicendo a Talia di venire a cercarmi, quindi mi devo sbrigare a rialzarmi... -mi rialzo e corro- non so dove andró, non a casa se no mi trovano e chiameranno Martina e la informeranno dell'accaduto.. andró... a scuola... nell'unico posto che mi tranquillizza: l'aula di arte... fortunatamente è vicina.
 
*****
 
Sono arrivata.. mi guardo indietro per vedere se c'è qualcuno, ma sono le 2 di notte, la gente non va in giro a quest'ora... cmq.. credo... credo di vedere una finestra aperta ed è proprio.. nell'aula di arte! Ma è al terzo piano come faccio?? Uh! C'è una scala! Che fortuna! Penso che passeró la notte qui... Metto la scala sotto la finestra e salgo, e mi ritrovo nell'aula di arte...è buia... nn c e nessuno.. fortuna.. amo quest'aula.. l'odore dei pastelli, i colori, le tele.. amo tutto di quest aula -comincio a passare le dita tra i pennelli...-
"Amo ogni singola cosa di quest'aula.." dico.
"Anche io." Sento rispondere.
 
*****
CONTINUA
  
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