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Autore: ___Page    22/07/2014    4 recensioni
Tre ragazzi e un'inaugurazione fuori dall'ordinario.
Tre ragazze e una scuola di danza.
Sei settimane per cambiare sei vite, che si incroceranno e scontreranno a ritmo di musica e battibecchi.
Perché, a volte, la musica e la danza dicono più delle parole.
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nefertari Bibi, Sanji/Violet, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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La mocciosa è Nami Cocoyashi e, ora che ci siamo presentati, Sanji continua a darmi del baka per non averla riconosciuta.
Al liceo era piuttosto popolare, come Violet d’altronde, sua amica sin dalle elementari.
Nessuno stupore, invece, che lei non abbia riconosciuto me. Non me ne è mai importato molto di mettermi in mostra, a scuola come nella vita, e nemmeno al liceo ho mai brillato di luce propria. Dormivo la maggior parte delle lezioni, studiavo lo stretto indispensabile per la sufficienza e facevo parte della squadra di kendo. Punto. Un soggetto troppo nella media per essere ricordato da una come lei nonostante fossi già all’epoca un caro amico di Law, il ragazzo più ambito della Raftel.
 -Quindi per il cantato siete già a posto?!- sento che domanda proprio a lui in questo momento.
Nonostante io abbia gli occhi chiusi, svaccato sulla sedia e con le mani intrecciate dietro la nuca, so che ha ricevuto solo un cenno del capo come risposta.
-E che genere pensavate di fare?!- domanda Violet.
-Visto lo stile del locale, direi Rockabilly… Mi sembra la scelta più coerente-
 -Beh allora è un lavoro per te, Nami!- le dice Violet e io non riesco a trattenermi dal socchiudere un occhio per sbirciare la sua reazione, trovandola ad annuire con un’espressione del tipo “Eh lo so!”, mentre si stringe la coda di cavallo.  
Insopportabile!
Chi si crede di essere?!
-Secondo te ce la fanno i ragazzi, con anche lo spettacolo di mezzo?!- domanda Bibi, dopo un attimo di riflessione.
-Beh i pezzi sono praticamente tutti montati, ormai non facciamo altro che provare… Posso chiedere  a Ace di aiutarmi, noi montiamo la coreografia con loro tre e lui si occupa del corpo di ballo…-
-Corpo di ballo?!- domanda Sanji, dando voce alla domanda inespressa che anche io mi sto ponendo e convincendomi ad aprire gli occhi e concentrarmi, mio malgrado, sulla discussione.
-Sì! Avevamo pensato a una cosa stile “flash mob”!- spiega Bibi, gesticolando con foga -Del tipo che la sera dell’inaugurazione ci mischiamo agli ospiti e quando parte la musica ci mettiamo a ballare un po’ per volta facendola sembrare quasi un’improvvisazione! Che ne dite?!- domanda poi guardandoci uno per uno e prendendo quasi fuoco quando incrocia l’espressione divertita di Law che la fissa a sopracciglio alzato.
Lo capisco dal suo ghigno sadico che ci gode un mondo a farla imbarazzare così. Non c’è che dire, quando vuole sa essere un gran bastardo.
-Dico che è una idea meravigliosa, Bibi-chwaaaaan!!!- parte alla carica Sanji, investendoci con l’ennesima ondata di cuoricini della serata e facendomi grugnire infastidito, mentre anche Nami di fianco a me si tira indietro, guardandolo male -Sei così brava a spiegare mia deaaaaaaa!- continua a blaterare mentre si lancia verso di lei, volteggiando e facendo imbronciare Trafalgar per la sua stupidità e irruenza.
-Sanji sei troppo gentile…- cerca di minimizzare Bibi, al colmo dell’imbarazzo, agitando le mani davanti al viso.
-Ma cosa dici?!?! Io dico solo la verità, sei così bella, intelligente…-
-Come sarà arredato il locale poi?! Ci sarà spazio sufficiente per ballare?!-domanda Nami, sovrastando la voce di Sanji che continua a fare la trottola, ignorato da tutti.
-…gentile, elegante, femminile…-
-Vogliamo mettere dei tavoli con i divanetti laggiù, vicino al juke box, ma in questa zona ci saranno dei tavoli normali con sedie e sgabelli e possiamo spostarli per fare spazio, se serve…- spiega Law indicando le varie zone del locale mentre parla.
-…sensuale, aggraziata, affascinante…-
Soffio dal naso, al colmo della sopportazione. Ma quand’è che comincia a sanguinare così almeno sviene e la pianta?!
-Allora vogliamo mangiare qualcosa?!- propongo per distrarmi dall’istinto omicida che si sta impadronendo di me e facendo annuire energicamente Bibi e Nami.
Probabilmente stanno morendo di fame e anche il mio stomaco comincia a dare segni di cedimento.
-Sanji… Ehi! Sanji!-
-…delicata, superba…-
-Torciglio!!!-
Si blocca, smettendo finalmente di ululare scemenze.
-Com’è che mi hai chiamato, Marimo?!-
So che odia quel soprannome e infatti lo uso solo quando voglio farlo incazzare o, come in questo caso, per attirare la sua attenzione.
-Le signore vorrebbero ordinare- gli fa notare Law ed eccolo che, di nuovo, si scioglie in una nuvola d’amore e diabete.
-Oh ma certo!!! Cosa posso portarvi, mie sirene?!?!- domanda entusiasta.
-Per me un menu numero cinque, grazie!- gli dice Nami dopo aver dato un’occhiata al menu.
-Io prendo un sette- intervengo atono.
-Io…- Bibi scruta il menu indecisa -… beh, va bene tutto, la… la cosa che ti da meno disturbo…- mormora dopo qualche istante.
-Disturbo?! Ma quale disturbo?! Nessun disturbo, è un piacere cucinare per una così bella fanciulla, un onore…-
Eccolo che ricomincia! Porco Roger, non è possibile!
-Sanji…- ringhio un avvertimento, perché, se non si regola da solo è evidente che dovrò ucciderlo anche se poi ci troveremo senza cuoco a cinque settimane dall’apertura.
-Ehi!- Law richiama l’attenzione di Bibi che si gira a guardarlo -Hai fame?!- le domanda, cogliendola alla sprovvista.
-Uh?! Beh… sì- risponde con un mezzo sorriso.
-… un dovere a cui qualsiasi cuoco…-
-Allora è meglio se scegli un menu altrimenti va avanti tutta la sera e, se posso consigliarti…- si tira su dalla sua posa stravaccata e si avvicina a lei fino ad accostare le loro teste per mostrarle qualcosa sul menu -… io prenderei questo- conclude indicando un punto del foglio pieghevole.
-O-okay…- esita quando, sollevando gli occhi, i loro sguardi si incrociano ed eccola arrossire per l’ennesima volta -Allora prendo un dodici Sanji!- dice poi, alzando la voce per farsi sentire.
-Fai due- interviene Trafalgar indicando il numero anche con le dita e tornando a stravaccarsi.
-Cioè vuoi un menu numero due o dici di fare due menu numero dodici?!-
-La seconda-
-Perfetto, e per te principessa?!- chiede a Violet, suadente senza cuoricini né frasi cariadenti.
Aggrotto le sopracciglia.
Che gli prende?!
Violet scruta il foglio con aria critica.  
-Il pane è fatto con farina raffinata?!- domanda, prendendo Sanji alla sprovvista.
-C-come?!-
-Il pane dico… la farina che usate è trattata?! E il sale è quello marino o no?!-
Noto che Law la guarda in modo strano, sembra quasi arrabbiato, mentre Bibi e Nami si muovono a disagio sulle sedie. Questa scena devono averla già vista.
Sanji si riscuote, sorridendole felice e soddisfatto di quanto sta per dirle.
-Puoi stare tranquilla, gli ingredienti sono tutti di ottima qualità! Parola di Sanji Blackleg!- conclude indicandosi con il pollice rivolto verso il petto.
Violet ricambia il sorriso prima di tornare a studiare il menu ancora qualche secondo.
-D’accordo allora… facciamo un numero otto, senza carne e senza pane- conclude chiudendo il foglio pieghevole e guardando Sanji in attesa di una conferma che ha capito le modifiche richieste.
Lui sbatte le palpebre, interdetto.
-Ma così… rimane solo l’insalata…-
-Sì! È un problema?!- chiede Violet sbattendo le lunghe ciglia ed esibendo un’espressione da cucciolo indifeso che, non so perché, ma mi sembra molto poco spontanea.
-No, no figurati! Nessun problema!- dice subito Sanji, muovendo le mani a palmi aperti davanti al viso.
Sorride, ma lo vedo che sta solo cercando di nascondere quanto c’è rimasto male.
E, una volta tanto, mi dispiace per il cuocastro. Mi dispiace perché so quanto per lui sia importante.
Non gliene è mai fregato un accidenti dell’opinione mia o di Law o di Rufy o di nessuno di noi –a parte Robin, ovviamente– sul suo cibo. Ma quando si tratta di suo padre o di una bella donna allora le cose cambiano.
E Violet non solo non gli ha permesso di cucinare per lei ma ha anche messo in dubbio la qualità degli ingredienti che usa, questione su cui Sanji è da sempre maniacale.
Lo guardo rifugiarsi in cucina con la coda tra le gambe, mentre dondolo la sedia sulle gambe posteriori puntellando i piedi a terra, finché la voce della mocciosa non richiama la mia attenzione.
-E per quanto riguarda ballare?! Come siete messi?!- domanda spostando lo sguardo da Law a me e viceversa -cioè… per te ha garantito Violet…- punta il dito indice contro Trafalgar prima di rivolgerlo verso di me -… ma tu… tu come te la cavi?! Non è il caso che vieni a fare qualche lezione?!-
Strabuzzo gli occhi a quelle parole e quasi mi ribalto all’indietro.
Lezioni?! E chi ha mai parlato di lezioni?! Io credevo si trattasse solo di montare uno stupido balletto, impararlo, farlo una volta e fine!
-Non credo proprio- affermo convinto, ritrovando la mia compostezza, con l’intento di mettere subito fine a questa conversazione e a questa folle idea.
Solleva un sopracciglio, scettica.
-Se ti muovi come scegli la biancheria…- lascia la frase in sospeso e subito un vena prende a pulsare sulla mia fronte.
-Guarda che io ho grande padronanza del mio corpo! Pratico il kendo da quando ho sette anni!- le dico, alterato, puntando il pollice contro il mio petto.
 -E questo che c’entra?! Sono due cose completamente diverse!-
-Appunto! Il kendo è mille volte più impegnativo! Non ho intenzione di perdere tempo a fare stupide lezioni per uno stupido balletto! Sono in grado di mettere insieme quattro passi in croce!-
-Quattro passi in croce?!- ripete indignata -È questo che pensi che sia?! Razza di baka dalla testa verde!!! Io non ho nessuna intenzione di fare una figuraccia per causa tua, sono stata chiara?!- si mette a sbraitare, esibendo due file di denti appuntiti.
E, francamente, non avevo dubbi che il suo problema fosse il rischio di fare una figura di merda. Si prende talmente sul serio, è così piena di sé che non mi stupisce affatto.
-E sai a me quanto me ne frega!!! Nemmeno la volevo fare sta cosa!!! E ti ripeto che sono in grado di ballare e se vuoi te lo dimostro anche subito!!!-
Mi aspetto che mi sbraiti addosso qualcosa o che mi tiri un pugno ma invece si calma improvvisamente e torna ad accomodarsi contro lo schienale, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio compiaciuta.
Cosa le prende?!
-E allora vediamo…-
-C-come?!-
-Se sei così sicuro di esserne capace… Fa vedere, su!-
Deglutisco rumorosamente, cercando aiuto con gli occhi, guardando Law, che però ghigna divertito, il bastardo.
Però, anche io, cosa mi aspettavo da lui?!
E soprattutto perché non faccio che cacciarmi in un casino dietro l’altro?! Perché non imparo a stare zitto?!
Porca di quella…
-Andiamo, buzzurro! Fammi vedere quattro passi in croce e prometto che non uscirà più una sola parola dalla mia bocca sul fatto che hai bisogno di prendere lezioni o sulla tua biancheria intima!- cerca ancora di convincermi porgendomi la mano, per suggellare l’accordo con una stretta.
Io guardo la mano, cercando di restare impassibile, ma il mio cervello lavora febbrile.
Vale la pena di ballare, rischiando di mettermi in ridicolo davanti ai due amici più bastardi che si possano immaginare e a tre tizie che conosco appena?!
In fondo non può obbligarmi ad andare a nessuna lezione, basta che io la ignori.
Certo con la voce penetrante che si ritrova…
… quattro passi in croce e prometto che non uscirà più una sola parola dalla mia bocca…
Quattro passi in croce… Solo quattro passi in croce e me la levo di torno.
E che sarà mai?! Non può essere tanto difficile!
Le stringo la mano con sguardo determinato e vedo con la coda dell’occhio Trafalgar che estrae il cellulare e si mette a smanettare.
-Non provare a riprendermi!- ringhio minaccioso, mentre lui continua a guardare lo schermo imperterrito.
-Sto solo cercando una canzone adatta…- si blocca con il dito a mezz’aria -Eccola!- ghigna soddisfatto, prima di toccare lo schermo e alzare il volume del telefonino al massimo.

 

[http://www.youtube.com/watch?v=AymDGLkyaHo]

 

I'm too sexy for my love too sexy for my love
Love's going to leave me

 

Lo guardo in cagnesco, digrignando i denti.
Giuro che questa me la paga!
Parte una piccola intro e io mi alzo lentamente per spostarmi davanti al tavolo, tentando di celare il mio imbarazzo con relativo successo.
Mi schiarisco la gola a disagio mentre comincio a molleggiare un po’ sul posto, cercando di seguire il ritmo. Fin qui, tutto bene.
Mi sciolgo un po’ e faccio dei respiri profondi, scrollando le spalle e cominciando a spostare un po’ i piedi.

 

I'm too sexy for my shirt too sexy for my shirt
So sexy it hurts
And I'm too sexy for Milan too sexy for Milan
New York and Japan

 

Sposto il piede destro un po’ di lato e mi riavvicino con il sinistro prima di fare lo stesso dalla parte opposta. Ad ogni movimento molleggio le spalle, seguendo il ritmo.
Ehi dai! Non vado così male!
Almeno finché non decido di metterci anche le braccia per dare un senso a quello che sto facendo. Ma come comincio ad agitarle un po’ in aria, perdo il controllo sui piedi che si scoordinano e quasi inciampo.
Cazzo!
Non riesco a gestire tutto!

 

And I'm too sexy for your party
Too sexy for your party
No way I'm disco dancing

 

Sollevo lo sguardo e ciò che vedo non mi piace. Violet è allibita, Law ghigna senza ritegno, Bibi è paonazza per me e Nami cerca di trattenere le risate pasticciandosi le labbra con una mano. Ma la cosa peggiore è il cuocastro che esce dalla cucina a ritmo di musica, muovendo il bacino con fluidità, come se neanche fosse carico di piatti da portata.

 

I'm a model you know what I mean
And I do my little turn on the catwalk
Yeah on the catwalk on the catwalk yeah
I do my little turn on the catwalk

 

Si avvicina al tavolo cominciando a posare un piatto dietro l’altro, girando su se stesso e ancheggiando perfettamente a ritmo. Quando arriva da Violet le porge la mano, la tira su e le fa fare un giro ottenendo un sorriso in risposta.
Digrigno i denti al colmo della sopportazione quando, finito di servire le portate, mi guarda sorridente ed entusiasta.
-Ehi Marimo! Alla fine ti sei fatto prendere anche tu eh?!- mi dice senza un velo di scherno nella voce.
Ma cosa pensa che mi sia venuta un’improvvisa e incontenibile voglia di ballare?!
Imbecille!
Ringhiando idrofobo e sottovoce torno verso il tavolo e mi lascio cadere pesantemente sulla sedia. Sono costretto a lanciare uno sguardo di fuoco a Trafalgar per fargli interrompere la canzone, mentre mi porto la mia birra alle labbra.
Bibi di fronte a me, sprofonda nella sedia quasi volesse scivolare sotto il tavolo mentre si annega nella sua bibita e io infosso lo sguardo sul mio hamburger non riuscendo a impedirmi di lanciare un’occhiata a Nami.
Anche lei sembra molto concentrata sulla sua cena ma non riesce a mantenere le labbra dritte e, nonostante i suo sforzi, gli angoli della bocca continuano a piegarsi verso l’alto.
Grugnisco nel mio bicchiere, soffiando un po’ di schiuma sul tavolo e sto per avventarmi sul panino che la mocciosa si schiarisce la gola, facendomi voltare il viso verso di lei.
-Giovedì dalle otto alle nove e mezza… Mi raccomando, sii puntuale…-
Questo mese, sarà il più lungo della mia vita!

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti! Allora, come sta andando?
Questo è il primo capitolo song-fic ma da ora in poi aumenteranno, inevitabilmente!
La canzone è ”I’m too sexy” di Right Said Fred.
Chi ha letto e ricorda la fic “Ivanchan’s boy” della mitica Zomi avrà notato una somiglianza in questo capitolo. Ne approfitto per ringraziarla per avermi dato l’okay a pubblicare il capitolo. Sei e resti il mio idolo!
Grazie a tutti coloro che perseverano nel seguirmi!
A presto.
Piper.



  
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