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Autore: Minori Kuscieda    22/07/2014    3 recensioni
Il Regno di Sol e il Regno di Fa sono l’uno contro l’altro.
Nel primo, dopo la morte del Re, il Principe è salito al trono ancora molto giovane.
Ma lo zio, invidioso del suo potere, lo accusa ingiustamente, riuscendo a cacciarlo dal Regno.
Prende così il suo posto, iniziando a governare con il pugno di ferro…
Nel secondo la Principessa è stata data in sposa ad un ragazzo di una famiglia nobile, che lei non ama.
Inizia ad odiare il padre e tutto quello che lo riguarda, così decide di scappare…
Un giorno incontra il suo Principe Azzurro, e…
Un amore impossibile, ostacolato dalla lotta tra due Regni.
Uno zio da spodestare e un trono da riconquistare.
Due popoli in subbuglio e la guerra che avanza.
Riusciranno il Principe Leon e la Principessa Violetta a riportare la pace?
[Leonetta, Diemilla, Naxi, Marcesca e accenni DjxCami]
Spero di avervi incuriositi!
DEDICATA A: Julia Duchannes, ali_01 e Camy_Love00 e a tutti quelli che continuano a seguire me e le mie storie!
P.S. Ringrazio Niley Story (MagicGirl96) per il banner della storia! Grazie a te e a tutti, davvero.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Gregorio, Leon, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lieto fine.

<< Padre!  >> German si sentì chiamare e si voltò, ritrovandosi prima di poter dire qualcosa Violetta stretta tra le braccia.
<< Violetta, che fai qua? Sei sul campo di battaglia… >>
<< No padre, adesso non ci sarà più nessuna guerra. >>
<< Cosa stai dicendo? >>
<< Gregorio si è arreso e Leon… >>
<< No Violetta, non parlarmi di quel ragazzo! Tu con lui non devi avere nulla a che fare, non dovevi neanche conoscerlo. Adesso devi dimenticarti di lui, per sempre. Ora torniamo a casa e decidiamo tutto per le nozze con… >>
<< NO! >>
<< Violetta Castillo, ricominci a contraddirmi?! >>
<< Si padre, perché non posso far decidere ad un altro cosa farne della mia vita, anche se questo fosse mio padre. Il mio incontro con Leon… >>
Violetta smise di parlare quando si sentì toccare la spalla. Dietro di lei Leon le sorrideva.
<< Padre, lui è Leon, il ragazzo che poco fa ha riottenuto il trono di Sol. >>
Leon fece un piccolo inchino e stese la mano verso German. << E’ un piacere per me conoscere ed essere al cospetto del Re di Fa. Come le ha detto sua figlia io sono l’effettivo Re di Sol dopo la morte di mio padre. >>
German guardò il ragazzo davanti a lui: era educato, con la testa sulle spalle, e sebbene fosse giovane dava l’idea di essere un buon re. Non se lo aspettava così, dovette ammetterlo a se stesso. Strinse la mano al ragazzo senza dire una parola.
<< L’esercito capitanato da mio zio è stremato, e penso che ora possiamo anche mettere fine a questa guerra inutile. So bene quello che avvenne venti anni fa, tra lei e mio padre, e so del trattato di pace ormai penso inutile e perso, ma possiamo incominciare a vivere in pace e a collaborare come prima. E, se mi permette, vorrei anche parlarle un attimo di sua figlia. >>
Violetta guardò il ragazzo e questo la guardò di rimando. << Lascia fare a me. >> Le disse, sottovoce.
La principessa sorrise. Sapeva di potersi fidare di lui.
<< Ti ascolterò, intanto il mio esercito si ritirerà e, come hai detto, potremmo provare a tornare a venti anni fa. Adesso seguimi, parleremo faccia a faccia, da re a re. >>
Leon non guardò nessuno, seguì German oltre il suo esercito e si fermò quando due guardie gli si avvicinarono con una spada. << Lasciatelo passare. >> A quell’ordine le due guardie si ritirarono.
I due entrarono in una tenda costruita li in caso il re fosse rimasto ferito o se la guerra si fosse prolungata per mesi. Cosa impossibile, ormai.
<< Siediti e parla, ragazzo. >>
Leon si accomodò sulla sedia e tirò un forte sospiro. Questo poteva definirsi il suo primo incarico da re?
<< Il mio incontro con sua figlia è stato casuale, inaspettato. Sono stato cacciato dal mio regno con l’accusa di aver ucciso mio padre. Non sapevo dove andare, così mi sono addentrato nelle Terre di Nessuno e sono arrivato a casa dei due guardiani di confine, Camilla e Dj. Li ho bussato e mi ha aperto una ragazza ma non ho visto bene chi fosse perché sono svenuto; mi sono svegliato poco dopo, in un letto, e sua figlia era li accanto a me. Mi aveva aiutato a non morire, a rimettermi in forze, si era presa cura di me. Poi tutti e due abbiamo scoperto di essere i principi di due regni in lotta da anni, ma questo non ci ha impedito di innamorarci l’uno dell’altro. Anzi, devo dire che ci ha aiutato a capire che potevamo fare qualcosa per salvare la situazione, e proprio mentre cercavamo di capire come poter fare, abbiamo scoperto che le nostre famiglie sono legate, in qualche modo: la sorella di sua moglie, Maria, e mio zio erano fidanzati prima dell’incidente. So bene che lei vuole far sposare Violetta con un ragazzo di cui lei conosce la famiglia, ma non può costringere sua figlia a sposare uno che non ama. Quelle che è successo alla povera Maria non si può cambiare, ma non vuol dire che debba accadere di nuovo. Sua figlia con me è in buone mani, si fidi. Sarò sincero con lei, German: amo sua figlia e niente e nessuno mi impedirà di provare tutto questo per lei. So che lei ha paura che possa accaderle qualcosa, ma io farei di tutto per proteggerla, per renderla felice. E lei sarebbe felice con me. Davvero lei pensa solo a quello accaduto a Maria o pensa anche alla felicità di sua figlia? Ci pensi, Violetta non sarebbe mai felice se sposasse Diego. >>
Leon finì di parlare e si accorse di non aver mai smesso di farlo da quando erano entrati li: aveva la gola secca sia per il discorso appena fatto sia per la paura della risposta di German.
<< Ecco io ora andrei se… >>
<< Non andrai da nessuna parte. >> German lo guardò negli occhi << Spero che tua non stia mentendo sui sentimenti che provi per mia figlia. >>
<< Non lo farei mai, sire. >>
L’uomo sorrise. << Violetta è la mia unica figlia, erede al trono, e con mio dispiacere ammetto di aver tralasciato la sua felicità pensando alla sua incolumità firmando quel contratto. Ha cercato di farmi capire che non avrebbe mai voluto quel matrimonio, ma quando vedi due genitori perdere la loro figlia pensi che i pericoli siano dietro l’angolo anche per la tua bambina. Ma, se tu mi dici che sei disposto a fare di tutto per lei, la paura che le possa accadere qualcosa smette di esistere, o comunque passa in secondo piano. Prima di tutto viene la sua felicità. >>
<< Sono felice che lei lo abbia capito. >>
<< Ora si, grazie a te. I nostri regni continueranno a comunicare e a vivere in pace tra loro, e tu potrai iniziare una relazione con mia figlia. >>
<< Grazie German, io non so… >>
<< Non cantare vittoria ragazzo. Ti ricordo che c’è ancora un contratto di matrimonio da sciogliere. >>
L’espressione sul volto di Leon cambiò drasticamente.
<< Tranquillo, non è una cosa impossibile. Violetta sicuramente ci darà il consenso, e io ti do il mio visto che lei è minorenne, ma bisogna convincere l’altra parte. >>
<< E come faremo? >> Chiese Leon mentre German estraeva da un sacchetto dorato una pergamena
<< Diego è maggiorenne, se non ricordo male. Questo è il contratto di matrimonio, andate da lui e convincetelo a rinunciarvi. Non sarà facile, ma ci riuscirai, ne sono sicuro. >>
 
Ludmilla era rimasta nella casa insieme a Diego, sia perché non voleva assistere allo scempio fuori sia perché non aveva nessuna intenzione di allontanarsi dal ragazzo a cui aveva dimostrato, più a se stessa che ad altri, di essere molto legata. Chissà perché.
Diego era disteso sul letto con gli occhi chiusi, ma non dormiva, se ne era accorta quando si era sentita osservata e, alzandosi, aveva incontrato i sui occhi. Lui si era voltato velocemente, chiudendoli.
<< So che non sono il massimo, ma puoi guardarmi. >>
<< N-non ti stavo guardando! E poi tu non sei…non è vero che non sei il massimo, ecco! >>
<< Dici? >>
<< Dico! Credimi, sei davvero molto bella. >> Ludmilla arrossì a quella parole e cercò di rispondere ma la porta si aprì di scatto facendo entrare nella stanza Leon e Violetta.
<< Io e te dobbiamo parlare. >>
<< Ma Leon! Bussare ed entrare con calma no? >> Ludmilla si avvicinò al fratello, stizzita << Sei maleducato e irrispettoso. >>
<< Ludmilla, lascia stare. >> A quelle parole la ragazza si allontanò lanciando un’ultima occhiataccia a Leon.
<< Bene, cosa vuoi dirmi Vargas? >>
Il ragazzo guardò Violetta e poi Diego. << Questo è il contratto di matrimonio firmato da German e da tuo padre. Devi darci il tuo consenso per annullarlo. >>
Diego sorrise. << Così tu potrai sposare Violetta, giusto? >>
<< Giusto. >>
<< Ascolta Diego, se accetti te ne sarò grata a vita e… >>
<< Tranquilla Violetta, accetto. Potete anche stracciarlo ora. >>
<< C-cosa? Tu davvero accetti di rinunciare al matrimonio? >> Violetta guardò il ragazzo che si mise a sedere dolorante
<< Non penso sarei stato capace di portare avanti un matrimonio firmato per un contratto. E poi tu non saresti stata felice, io probabilmente nemmeno… >>
Ludmilla si avvicinò a Diego aggiustandogli il cuscino e poi la coperta, dandogli un bacio sulla guancia. Questi strinse la sua mano della bionda e sorrise.
<< Quindi adesso potete anche uscire da qui e festeggiare spero anche una pace tra i due regni… >>
Violetta annuì. << Non pensavo avresti accettato così in fretta. >> Ammise Leon
<< Le persone cambiano Leon, quando incontrano l’amore. >> Detto questo mise una mano intorno alle spalle di Ludmilla, stringendola a se.
<< Lei è mia sorella, lo sai? >>
<< Si che lo so. >>
<< Quindi io dovrei continuare a sopportarti come cognato? >>
<< Chi lo sa, forse. >>
Sul viso dei due ragazzi si dipinse in un sorriso. << Forse potremmo anche stringere amicizia. >> Propose Leon. << Probabilmente si. >> Diego tese la mano e Leon gliela strinse, in segno di una resa tra due ex rivali.
Quando Diego e Ludmilla rimasero fuori, la ragazza arrossì a quella vicinanza. << Quindi tu ed io… >>
<< Non ho detto ne si ne no. >> La anticipò il ragazzo, dandole poi un leggerissimo bacio sulle labbra.
<< E’ un si? >> Diego non rispose, limitandosi a baciarla di nuovo.
 
Qualche giorno dopo nel Regno di Sol era festa grande: tutto il popolo era in fermento per l’incoronazione del nuovo re, il re che avrebbe portato pace e prosperità dopo un momento di povertà e dolore. Nel castello fervevano i preparativi per la sala del trono: venne ripulita, addobbata, il trono rivestito con una stoffa di seta blu con bordi argentanti, con su ricamato il simbolo di Sol. Sul trono era stato appeso un quadro con una foto che ritraeva Juan Vargas qualche mese prima di morire. Nella sala erano presenti tutti: Esmeralda, Ludmilla, Gregorio e alcune famiglie di duchi e baroni, amici della famiglia dei reali. Accanto alla famiglia reale c’erano i Castillo, Angie, German, la piccola Maria e Violetta, insieme a Diego.
Quando i presenti sentirono le campane suonare, quelle che si attivavano quando c’erano incoronazioni o eventi importanti, si girarono verso la porta e questa si aprì: Pablo, con dietro Leon, entrò nella sala con un cofanetto in mano. Si posizionarono davanti ai presenti e Pablo parlò: << Io, Pablo Galindo mi trovo qui insieme a voi tutti presenti per assistere all’incoronazione di Leon Vargas a re di Sol. >> I presenti applaudirono piano << Leon Vargas, dopo la morte del nostro vecchio Re Juan Vargas, il trono spetta a te. Sei tu il re che deve portare avanti il nostro regno, per continuare a farlo vivere e prosperare, per dare protezione a ricchezza al nostro popolo. Prendi atto di questa responsabilità accettando di diventare il nuovo re? >>
<< Si. >>
Pablo aprì il cofanetto e ne estrasse una collana. Leon si piegò con il busto verso di lui e indossò il ciondolo.
<< Con questa collana, simbolo della famiglia reale, giuri fedeltà ai Vargas e prometti di non tradirli mai, come tuo padre fece al suo tempo. >>
<< Giuro e prometto. >>
Dopo quelle parole Leon, sotto indicazione di Pablo si posizionò davanti al trono.
<< Leon Vargas, con il consenso dei consiglieri e del popolo, ti nomino, da questo momento in avanti, Re del Regno di Sol. >> Posizionò sul suo capo la corona e gli diede in mano lo scettro, poi si inchinò, seguito dagli altri.
<< Io, Leon Vargas, prometto fedeltà al mio popolo e mi impegnerò per essere un buon re. >>
Quando Leon rimase solo nella sala alzò gli occhi e guardò il ritratto del padre.
<< Padre, farò di tutto per essere come te. Per un attimo tutto è degenerato, ma ora sono contento di essere qui, nel mio regno, nella mia sala del trono. >>
<< Leon, andiamo? Ti aspettano. >>
Il ragazzo si voltò e vide Violetta vicino alla porta. << Arrivo. >> Si avvicinò alla ragazza. << Grazie per essere venuta. >>
<< Non potevo mancare alla tua incoronazione. >>
<< Andiamo, >> Disse prendendola per mano << devo presentarti ai tuoi futuri sudditi. >>
<< Ma se…se io diventerò regina, il regno di Fa… >>
<< Non preoccuparti, quello verrà dopo. Sicuramente si troverà una soluzione. >> Disse dandole un piccolo bacio sulle labbra.
 
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<< Perché tu e mio padre siete stati così tanto? >> Chiese Violetta guardando Leon mentre usciva dalla sala delle riunioni insieme a Pablo, Roberto e German.
<< Tesoro, gli affari di un re richiedono tempo. >> Disse baciandola sulla fronte
<< Ma allora cosa avete deciso? >>
<< Aspetta, abbi pazienza e lo scoprirai. Verrà annunciato ora a tutto il popolo. >>
Poco dopo sul balcone del castello di Fa Roberto era pronto a leggere la pergamena firmata da German e Leon.
<< Prima di tutto, >> Iniziò German << vorrei dire che abbiamo scelto di parlare prima al popolo di Fa perché c’è una cosa importante che riguarda il trono. Ma adesso lascio la parola al consigliere. >>
Roberto aprì la pergamena e iniziò a leggere: << Con la riunione conclusasi poco fa sono stati stipulati e accordati i seguenti punti: l’ordine nei due regni è stato stabilito con successo; il divieto di transito che impediva agli abitanti di spostarsi da un regno all’altro è stato cancellato; sono stati ristabiliti i matrimoni e le relazioni tra appartenenti a regni diversi; le Terre di Nessuno, ribattezzate Terre della Melodia, saranno divise equamente tra i due regni che potranno usarle come meglio credono; i Guardiani di Confine saranno aboliti e Camilla e Dioniso Juarez potranno tornare a casa loro; la principessa Violetta, promessa sposa del Re neo eletto Leon, regnerà su Sol. Quando i nostri sovrani German ed Angie saranno troppo anziani per farlo, Violetta regnerà solo indirettamente su Fa perché il trono sarà affidato alla principessa Ludmilla e al suo futuro marito che, per ogni decisone, dovranno consultarsi prima con Violetta. Con questo abbiamo finito. Grazie per averci ascoltato. >>
I sovrani rientrarono, Leon e Violetta rimasero un po’ più indietro.
<< Leon, ho capito male o Roberto ha detto ‘promessa sposa del re Leon’? >>
<< No, non hai capito per niente male. Violetta Castillo, >> Leon si inginocchiò mentre tutti si giravano << vuoi sposarmi e diventare mia moglie? >> Estrasse uno scatolino di velluto e lo aprì, mostrando un anello piccolo ma grazioso.
Violetta guardò Leon con gli occhi lucidi; voleva piangere, finalmente il suo sogno si avverava: sposare un ragazzo che l’amava e che lei amava. Sorrise felice a quella dichiarazione. Stava piangendo, se ne accorse dopo. << Si, si che voglio sposarti. >> Leon si rialzò e lei lo abbracciò forte, piangendo.

 
EPILOGO: Come finiscono le favole.
 
-Tre mesi dopo, Regno di Fa-
Violetta era nella sua camera e si guardava allo specchio che aveva ai piedi del letto.
Finalmente il grande giorno. Indossava un abito bianco di seta con lo srascico, ricamato su misura per lei; aveva i capelli legati in uno chignon fissato con alcune forcine a fiori bianchi; il velo, lungo  come lo voleva lei, le ricadeva morbido lungo le spalle. Il corpetto con i bordi argentati era legato dietro con lacci argentati incrociati, davanti invece c’era un po’ di pizzo. Infine, in vita, aveva un lungo nastro blu legato dietro con un fiocco.
È bellissimo. Pensò sorridendo guardando la sua immagine riflessa nello specchio.
<< Violetta, stiamo aspettando te. >> Francesca entrò nella stanza seguita da Camilla e Nata.
Erano tutte e tre vestite in modo molto carino, con un vestito ognuno di un colore diverso: rosa, viola e blu. Le aveva scelte come damigelle, e aveva fatto scegliere a loro i vestiti.
<< Arrivo. >> Rispose, prendendo il bouquet dal vaso vicino alla finestra.
<< Sei bellissima. >> Ammise Nata guardandola meravigliata
<< Grazie Nata, ma anche voi non siete da meno. Farete colpo. >>
<< Violetta! >> Esclamarono in coro
<< Cosa c’è? Volete forse dire che Dj, Maxi e Marco non cadranno ai vostri piedi? >> Fece l’occhiolino nominando i tre ragazzi
<< F-forse. >> Ammisero le tre
Scoppiarono a ridere mentre qualcuno bussava alla porta. << Prego. >> Disse Violetta
<< Violetta, siamo tutti pronti. >> Ludmilla entrò nella stanza
Violetta sapeva che le sue quattro amiche, in quei quattro mesi, avevano trovato il vero amore: ne avevano parlato una sera, quando nella sua camera, insieme anche a Ludmilla, avevano confessato di essersi innamorate. Anche loro meritavano un po’ di felicità, dopo tutto. E, con i matrimoni ristabiliti, non ci sarebbero stati problemi per Maxi e Nata, Dj e Camilla, Ludmilla e Diego e Francesca e Marco. Sorrise pensando alla felicità delle sue quattro amiche.
<< Si dai, andiamo. Non facciamoli attendere. >>
Ludmilla e Diego erano i testimoni. Li aveva scelti sia perché lei era sua cognata, sia perché era grata al ragazzo per aver permesso la rottura del contratto.
<< Sei pronta Vilu? >> Chiese Francesca
La principessa guardò la sua camera e sorrise.
<< Si, andiamo. >> Chiuse la porta alle sue spalle e si avviò verso la porta di ingresso del castello, dove suo padre la aspettava sorridente.
 
La cerimonia era stata organizzata nell’immenso giardino di rose del castello. Era semplice ma non troppo, come piaceva a Violetta.
La principessa, sottobraccio a German, attraversò il piccolo corridoio pieno di petali che la separava da Leon. Al lato c’erano tutti gli invitati. Olga, la balia, piangeva mentre Roberto cercava di consolarla. Angie aveva gli occhi lucidi mentre Esmeralda non riusciva a trattenere le lacrime.
Violetta arrivò davanti a Leon che gli sorrise. Era bellissimo, come sempre.
Antonio, il sacerdote che aveva celebrato il funerale di Juan, sorrise ai giovani e iniziò la cerimonia.
<< Tu, Leon Vargas, vuoi prendere la qui presente Violetta Castillo come tua legittima sposa? >>
<< Si, lo voglio. >>
<< E tu, Violetta Castillo, vuoi prendere il qui presente Leon Vargas come tuo legittimo sposo? >>
<< Si, lo voglio. >>
<< Bene, con il potere da me conferitomi, vi dichiaro marito e moglie. >>
Violetta si voltò e guardò Leon negli occhi, poi sorrise.
Leon guardò la sua amata e, mentre chiudevano gli occhi, si avvicinò alla ragazza e la baciò. Finalmente sua.
Finalmente suo.
Finalmente insieme e felici, per sempre.
Esattamente come finiscono le favole.

FINE.

 
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*Angolo Autrice*
Salve a tutti *prende un fazzoletto*
Cercherò di fare veloce, non voglio annoiarvi! Siamo arrivati alla fine di questa storia, e quasi non ci credo… Non pensavo di riuscire ad arrivare a questo speciale traguardo.
Ormai la pace è arrivata, il nostro Leon è diventato re e potrà sposarsi con Violetta.
Bravo il nostro Diego che ha accettato subito l’annullamento del matrimonio :’) E che dolce insieme a Ludmilla *-*
Ormai Camilla e Dj possono tornare a vivere una vita normale, probabilmente insieme, così come Francesca e Marco e Maxi e Nata. Dolci no? *-*
La proposta di matrimonio oddio, stavo sclerando mentre la scrivevo dhebfhe *O*
Che belli :’) E vogliamo parlare di Violetta vestita da sposa? Hdebrfheue *---*
Bene, basta scleri. E ora di fare i seri u.u
Ragazzi, la long è finita, e devo ringraziare voi per avermi sostenuta. Davvero non saprei come ringraziarvi adeguatamente.
Grazie ai 19 preferiti, ai 2 ricordati e ai 13 seguiti.
Grazie ai recensori (anche a chi ha recensito una sola volta): Naxi_4ever, Simonuccia_98_, Giordi99, violettayleon, love_cavalli, jortini4ever, Chiara_Tinista01, RobyP01, DWHO, Zuzu_vilu002, leonetta4ever, Camy_Love00, Morgana1994, IloveSlytherin, Giuly serpeverde2000, DaniLeonetta, Jiulia Duchannes, Belieber_aPromis_Believe, ali_01 e syontai.
Spero di aver ringraziato tutti xD
Grazie mille, alla prossima, la vostra Minori. :D <3
P.S. A chi può interessare sto scrivendo una Long Jortini 'Wicked Lovely - Incantevole e pericoloso' :3
P.P.S. La foto finale è stata gentilmente fatta da Niley story :3

 
  
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