May
the odds be ever in our favor
2.Everything
I didn’t say*
Sebastian stava in piedi accanto alla
finestra,le mani poggiate sul davanzale e lo sguardo perso nel vuoto al di
fuori,tra i campi e le fronde degli alberi,o almeno così Thad immaginava,non
potendo vedere oltre il vetro dal suo posto sul divanetto in pelle di una delle
salette del municipio dove venivano mandati i tributi per salutare i propri
cari.
Ovviamente,non erano preparati
all’eventualità di avere il doppio dei tributi e il loro distretto era troppo
povero per avere sale in più inutilizzate,perciò invece di poter stare da soli
con i familiari come da tradizione erano costretti a dividersi le stanze,Rachel
e Quinn in una e Sebastian e Thad in un’altra,cosa che dava a quest’ultimo
l’opportunità di osservare l’altro di sottecchi in tutta la sua bellezza da
statua greca con i lineamenti perfettamente disegnati,i capelli castano chiaro e
i brillanti occhi di smeraldo.
La porta si aprì con uno scatto e il
moro distolse lo sguardo dal ragazzo impassibile appena in tempo perché un
piccolo tornado dalle lunghe trecce scure gli saltasse tra le braccia.
<< Thaddy! Non puoi partire,non
puoi andartene >> Tessa si strinse a lui con tutta la forza che poteva
avere a soli sette anni,mentre anche Josh li raggiungeva e si arrampicava sulle
ginocchia per abbracciarlo,sebbene dall’altezza dei suoi 3 anni non
comprendesse ancora cosa stesse succedendo a suo fratello.
Thad si alzò in piedi tenendo Joshie in
braccio e quando anche Sarah,dopo un attimo di incertezza sulla porta,gli si
lanciò contro li strinse tutti e tre al proprio petto più forte possibile.
<< Devo andare Tess mi dispiace
>> sussurrò baciando la testa della sua sorellina più piccolina,che a
quelle parole affondò un po’ di più il viso contro la sua maglia.
Solo a quel punto il ragazzo poggiò il
fratellino a terra e si arrischiò ad alzare lo sguardo.
Sua madre era bellissima anche in quel
momento,con gli occhi pieni di lacrime,i capelli scuri in uno chignon molle e
scombinato e un fazzoletto stretto in una mano,stupenda nonostante gli anni
ormai passassero anche per lei e nonostante tutto ciò che aveva dovuto
superare,lei che era tanto forte da essere sopravvissuta a tutto,ogni dolore e
perdita.
Lo strinse a sé con tutto il dolore e
l’amore assieme che in un momento così solo una madre poteva avere,quello
stesso tipo di abbraccio che gli aveva dato al funerale di suo padre in un cupo
pomeriggio di ottobre di un paio d’anni prima,un abbraccio che dava e chiedeva
forza allo stesso tempo,un abbraccio con cui sua madre lo consolava e si
aggrappava a lui per restare in piedi ancora una volta.
Eppure,d’ora in poi,lui non ci sarebbe
più stato a stringerla e ad aiutarla a portare avanti la famiglia,sarebbe stata
sola a tenersi in piedi,sola con il peso di tutto sulle spalle.
<< Sii forte >> le sussurrò
perciò all’orecchio,ricambiando la stretta e baciandole dolcemente una
guancia.
<< Tu puoi vincere,io credo in te
>> mormorò lei di rimando,ma quando si allontanarono Thad lesse
chiaramente nei suoi occhi il dolore di un addio che non voleva essere tale.
Annuì e sorrise comunque,nonostante
entrambi sapessero quanto irreale fosse quella bugia,prima di voltarsi di nuovo
verso i suoi fratellini.
Sarah piangeva,in silenzio,lo sguardo
fisso sui propri piedi e un espressione talmente tanto concentrata da non
accorgersi neanche del fratello che gli si era di nuovo avvicinato e da
sobbalzare quando le accarezzò le guance con i pollici,sollevandole il viso,per
spazzarle via le lacrime.
<< Ehi tesoro…Sei troppo bella
per piangere lo sai? >>
La ragazzina annuì appena,trattenendo un
leggero singhiozzo e sussurrando con voce flebile:
<< Io non voglio che ti succeda
qualcosa… >>
<< Non mi succederà niente
infatti. Lo sai che sono forte,tornerò presto da voi >>
<< Ce lo prometti? >> chiese
Tessa,attaccandosi alla sorella e tirando su col naso.
<< Lo prometto >> mentì,incapace di dire altro,prima di abbracciarli ancora una volta tutti e tre,e per un secondo,uno soltanto,fu certo di avere due limpidi occhi verdi sulla sua schiena a fissarlo.
* Woah oh ohh ohh [lots of]
This is
everything I didn’t say
Wait,don’t
tell me,
Heaven is
a place on earth
I wish I
could rewind all the times
That I
didn’t show you
What
you’re really worth
(What
you’re really worth)
The way
you held me,
I wish
that I had put you first
I was
wrong,I admit,
Numb from
your kiss
While you
were slipping through my fingertips
Taking
every breath away
With all
of the mistakes I made
From all
the letters that I saved
This is
everything I didn’t say
I wish
that I could’ve made you stay
And I’m
the only one to blame
I know
that it’s a little too late
This is
everything I didn’t say
Woah oh
ohh ohh [lots of]
This is
everything I didn’t say
Wake me up
now,
And tell
me this is all a bad dream
All the
songs that I wrote,
All the
wrongs that I hoped would erase from your memory
Holding
onto a broken and empty heart
Flowers I
should’ve bought,
All the
hours I lost
Wish I
could bring it back to the start
Taking
every breath away
With all
of the mistakes I made
From all
the letters that I saved
This is
everything I didn’t say
I wish
that I could’ve made you stay
And I’m
the only one to blame
I know
that it’s a little too late
This is
everything I didn’t say
I hope you
know,for you I’d sacrifice
To make
this right (woah oh woah oh)
Someday,I’m
sure
We’ll
pass each other by
Until that
time
Taking
every breath away
With all
of the mistakes I made
From all
the letters that I saved
This is
everything I didn’t say
I wish
that I could’ve made you stay
And I’m
the only one to blame
I know
that it’s a little too late
This is
everything I didn’t say
Woah oh
ohh ohh [lots of]
This is
everything I didn’t say
Woah oh
ohh ohh [lots of]