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Autore: justapunk_rock    23/07/2014    2 recensioni
Io e Andy avevamo solo qualche mese di differenza, ci conoscevamo da quando suo babbo e mia mamma decisero di frequentarsi per poi decidere di convivere. A quel tempo avevamo soltanto 6 anni ed era come avere sempre il mio migliore amico in casa con cui giocare ed ero davvero felice in sua presenza. Siamo sempre andati d’accordo, abbiamo gli stessi gusti in tutto, abbiamo caratteri tremendamente simili e persino i nostri volti si somigliano, soprattutto per gli occhi chiarissimi. Molti ci scambiavano per veri fratelli ed era divertente vedere la loro reazione quando poi dicevamo loro che non c’era nulla che ci legasse. Io invece lo vedevo sempre più come un migliore amico oltre che come fratellastro: sa tutto di me e io so tutto di lui, so che posso contare su di lui tutte le volte che voglio e viceversa. Non possiamo stare una sola giornata senza l’altro, anche perché sarebbe molto difficile evitarsi sotto lo stesso tetto.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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III.


“Scusami se non te l’ho detto subito, ma volevo fosse una sorpresa..” Disse Andy passandosi una mano fra la chioma corvina attirandosi da parte mia un sorriso.
“Vi scuso tutti quanti solo se mi suonate una canzone.” Incrociai le braccia al petto e mi sistemai meglio sullo sgabello, mentre i ragazzi si guardarono alla ricerca di una risposta. Senza dirsi nulla iniziarono a suonare l’introduzione di una canzone, probabilmente scritta da loro dato che non l’avevo mai sentita.

Got something to live for, I know that I won’t surrender, a warrior of youth. I’m taking over, a shock to the new world order, I am bulletproof!
Le ultime note di chitarra risuonarono ancora per qualche secondo nella stanza, o forse ero soltanto rimasta talmente rapita dalla canzone che non mi accorsi che fosse finita.
“Allora? Ci perdoni?” chiese Ashley facendomi atterrare di nuovo sulla terra.
“Ragazzi, questa canzone era favolosa. E sì che vi perdono idiota!” Sorrisi e tutti mi raggiunsero per abbracciarmi, cosa che non rifiutai, pur avendo rischiato di perdere completamente l’equilibrio sullo sgabello.

Il tragitto verso casa fu silenzioso, l’unica cosa che si poteva sentire era la mia voce che canticchiava ancora il ritornello della loro canzone.
“Black Veil Brides… chi è che ha trovato il nome?” chiesi rompendo il silenzio che iniziava ad infastidirmi.
“Christian, ma non chiedermi né dove ha preso spunto né cosa stia a significare.” Risi alla sua affermazione attirandomi un sorriso divertito anche da parte sua.
Arrivati a casa decisi di farmi una doccia veloce, così lasciai la borsa in camera e mi chiusi in bagno.
Ci stetti circa un’oretta, come era mio solito fare. Tornando in camera trovai Andy indaffarato nel fare qualcosa con il mio cellulare.
“Ehy brutto bastardo! Giù le mani!” il moro si girò di scatto lasciando cadere l’apparecchio sul letto. Le sue guance presero un colore più acceso del solito quando i suoi occhi osservarono la mia figura nuda, avvolta da un asciugamano blu che copriva dal petto a metà coscia.
“Ti è arrivato un messaggio da quel Oliver.” Detto ciò si alzò dal letto ed uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Il suo atteggiamento mi insospettiva, ma la voglia si sapere cosa mi avesse scritto Oliver non mi dette il tempo di soffermarmi a pensarci oltre.

Mi buttai sul letto ed afferrai il cellulare, non curante del mio corpo mollo che stava impregnando d’acqua tutte le coperte.
“Ciao, sono Oliver, spero che tu ti ricordi di me :) che ne dici se stasera verso le nove ci troviamo davanti allo stesso fastfood di oggi? Conosco un bel locale in cui potremmo prendere qualcosa da bere!” sorrisi e premetti su “rispondi” digitando le prime parole che mi vennero in mente.
“Ciao Oliver, certo che mi ricordo! Penso sia un’ottima idea, Alle nove sarò lì :)” Poi mi balenò in testa ciò che mi aveva detto Andy. E se fosse davvero lui? E se volesse vendicarsi? Cancellai il messaggio e lo riscrissi.
“Ciao Oliver, certo che mi ricordo di te! Senti, non è che potresti dirmi direttamente il nome del locale? Mio fratello è l’unico che può accompagnarmi, ma gli rimane scomodo lasciarmi al fastfood dato che è dal lato opposto della città..” finalmente soddisfatta lo inviai e in attesa di una risposta iniziai a vestirmi con i primi vestiti che mi capitarono fra le mani.
Proprio mentre sceglievo i cosa mettere la sera, il cellulare vibrò, così lo afferrai ed aprì il messaggio di Oliver.
“Non voglio che tuo fratello si disturbi, se vuoi passo io, basta che tu mi dia il tuo indirizzo :)” nella mia testa le possibilità che fosse davvero il ragazzo di cui parlava Andy stavano salendo. Che problemi gli avrei creato se avessi saputo il nome del locale? E se invece stessi soltanto giudicando male un bravo ragazzo? Infondo è solo un appuntamento per rimediare alla figura di merda fatta a pranzo, niente di più. Gli scrissi l’indirizzo e scesi in cucina, trovando mia mamma che posava la pasta in tavola.
“Mamma stasera esco.” Il moro appena entrato dalla porta mi tolse le parole di bocca, quasi come se mi avesse letto nel pensiero.
“Anche io mamma.” Aggiunsi sedendomi al mio solito posto attirandomi un’ occhiataccia da Andy.
“Andate insieme?” Chiese lei iniziando a metterci dei cannelloni nel piatto mentre anche Rob.
“No.” Rispondemmo all’unisono.
“Ok, non fate tardi.” Cenammo tranquillamente e dopo aver aiutato Amanda a ripulire, corsi a darmi una sistemata, dato che erano le nove meno venti.

“Esci con Oliver?” la voce roca di Andy mi fece sobbalzare.
“Sì.” Lui entrò con nonchalance e si richiuse la porta alle spalle per poi sedersi sul letto.
“Alissa, ti scongiuro, stai attenta.” Il suo tono era un miscuglio fra preoccupato e arrabbiato.
“Se c’è qualcosa ti chiamo, ok?” lo rassicurai infilando il cellulare nei jeans.
“Giuro che se ti mette le mani addosso lo finisco.” Strinse le mani a pugno e non potei non rimanere colpita da tutta quella sua voglia di proteggermi.
“Tranquillo Andy, usciamo solo per bere qualcosa, non stare in pensiero e divertiti con gli altri.” Aspetta, ma se fosse uscito con gli altri lo avrebbe già detto.
“A proposito, con chi esci tu?” un sorrisetto beffardo apparve sul mio volto e lui diventò improvvisamente impacciato.
“Con una ragazza che ho incontrato al Rocker’s Pub qualche sera fa.” Si alzò intento ad andarsene, ma lo fermai. Sapere che usciva con una ragazza mi dava quasi… noia?
“Andy?” si voltò e il mio cuore perse un colpo. Quegli occhi mi sembravano ogni giorno più belli.
“Sì?”
“Non voglio diventare zia.” La sua risata echeggiò per tutta la stanza e riempì il mio cuore di gioia.
“Non ci esco perché mi piace, ha venti anni più di me!” Si portò una mano sulla pancia per le troppe risate ed io ci rimasi male.
“Cosa? E allora perché esci con lei?” Chiesi sedendomi nel letto più perplessa che mai, ma sentì la strana sensazione di prima svanire.
“Ha una casa discografica e quando mi ha sentito parlare con gli altri delle nostre canzoni si è interessata e ha detto di voler capire che gruppo siamo per vedere se gli saremmo interessati o no, così mi ha detto di presentarmi sempre lì stasera alle nove.” Notai che era nervoso perché stava giocando con il piercing sul suo labbro. Sorrisi contenta per quella notizia, sapevo che la musica per Andy era tutto e adesso era arrivato il momento di mettersi in gioco ed ero sicura che avrebbe dato il suo meglio per farcela.
“Buona fortuna fratellastro. Falle capire che potete spaccate i culi!” Gli porsi una mano stretta a pugno e lui sorridente ci sbatté contro il suo.
“Grazie sorellastra.” Uscì dalla stanza e mi lasciò sola. Andy diventava ogni giorno più assillante nella mia testa. Non era mai stato così presente nei miei pensieri e mai mi ero soffermata tanto a pensare al suo meraviglioso sorriso, o ai suoi occhi che ora più che mai mi rapivano fino a portarmi su un altro pianeta. Alissa basta!

Il cellulare nella tasca vibrò, così lo estrassi leggendo il nome sul display: Oliver.
“Scendi sono sotto casa tua, a meno che non abbia sbagliato strada…” Sorrisi divertita e mi affacciai dalla finestra, trovando una macchina nera parcheggiata al lato opposto di casa mia ed Oliver appoggiato ad uno sportello. Alzò la testa e mi vide, così mi fece un cenno di saluto con la mano che io ricambiai prontamente.
Afferrai il giacchetto di pelle nero dalla sedia della scrivania e scesi di sotto.
“Io esco, a dopo.” Salutai con un bacio sulla guancia Amanda e Rob abbracciati sul divano intenti a godersi un film.
“Non fare tardi Alissa.” Si raccomandò Rob.
“Tranquilli, torno presto!” Gli sorrisi ed uscii.

Lo trovai sorridente sul marciapiede davanti al portone di casa e rimasi qualche secondo imbambolata a guardarlo: era davvero carino.
“Ciao Alissa.” Sorrisi anche io e mi sistemai un’ultima volta la maglia dei Kiss che avevo scelto di mettere.
“Ciao Oliver. Allora, dove mi porti?” Iniziammo ad attraversare la strada fino a raggiungere la sua macchina ed accomodarci all’interno.
“E’ un pub carino, un po’ diverso dagli altri, ma penso che ti piacerà.” Disse mettendo in modo la macchina ed osservando poi la mia maglia. In poco tempo calò un silenzio imbarazzante ed io iniziai a torturarmi il piercing al labbro.
“Quindi, ti piace la musica rock?” Gli fui grato di quella domanda, anche se non amavo parlare di musica, pur avendo sempre addosso la maglia di qualche band.
“Sì, rock, metal e tutto ciò che ne discende.” Sorrisi guardando fuori dal finestrino.
“Anche a me. Sei una delle poche ragazze che incontro che ascoltano musica di questo genere.” Mi voltai verso di lui trovando i suoi occhioni verdi che mi scrutavano attentamente.
“Oh, siamo arrivati!” Mi voltai alla mia destra e lessi la grande insegna scritta a caratteri cubali:Rocker’s Pub. Risi silenziosamente mentre Oliver usciva dalla macchina, poi lo seguii a ruota. Almeno per qualunque cosa sapevo che Andy sarebbe stato lì pronto per intervenire.

Appena varcata la soglia osservai attentamente tutte le persone all’interno del pub, fino a trovare finalmente la folta chioma mora che tanto volevo vedere. Era seduto ad un tavolo abbastanza in disparte con una donna dai capelli lunghi e biondi. Alzò il volto e mi vide. Gli feci cenno di stare zitto e passò subito a scrutare il ragazzo che mi stava facendo strada verso un tavolo poco distante dal loro. Oliver iniziò a fissarlo e notai una punta di rabbia nel suo sguardo.

“Cosa vuoi da bere?” Chiese tornando normale e sedendosi di fronte a me.
“Fai pure tu, basta che non sia talmente forte da farmi dimenticare come mi chiamo e dove abito.” Rise alla mia proposta e appena passò un cameriere ordinò due cocktail che non avevo mai provato prima. Parlammo del più e del meno, mi trovavo bene in sua compagnia.
Lanciò la centesima occhiataccia verso Andy della serata e così presi coraggio e diedi voce alla domanda che mi assillava da quando eravamo arrivati.
“Perché lanci occhiatacce a quel ragazzo?” Chiesi voltandomi ad osservare il moro che a sua volta era girato verso di noi.
“Ha una faccia familiare, ma non riesco a capire dove l’ho incontrato…” Notai un angolo della sua bocca alzarsi verso l’alto. C’era qualcosa che non andava. Diedi l’ultimo sorso dal bicchiere che avevo davanti e Oliver distolse lo sguardo dal cantante per puntare le sue pupille sulle mia.
“Che ne dici di andare a fare una girata al parco qua vicino?” Sentii il cuore salire in gola. E se avesse cercato di farmi del male? Andy non ci avrebbe visti e avrei rischiato davvero molto.
“Non penso sia una buona idea… E’ mezzanotte passata e mia mamma si è raccomandata di tornare entro l’una o non mi avrebbe fatta uscire per il prossimo mese.” Abbassai leggermente lo sguardo iniziando a giocare con la cannuccia del bicchiere, così da poterlo implorare silenziosamente di portarmi a casa.
“Va bene, vieni ti accompagno a casa.” Mi sorrise e ci alzammo, pagò i drink al cassiere e uscimmo. Mi voltai proprio prima di uscire verso Andy sorridendogli come per rassicurarlo e lui ricambiò.

“Grazie per la serata Oliver.” Sorrisi appena la macchina si fermò davanti casa.
“E di che, mi sono divertito. Spero che tu sia libera per un’altra serata come questa!” si girò verso di me e iniziò ad avvicinarsi. Iniziai ad andare in sovraccarico di pensieri. Perché non baciarlo? Mi piaceva, certo, ma perché volevo rifiutare quel bacio? Ma cosa ci perdevo? Almeno non avrei più pensato a Andy! Aspetta… Pensare a Andy?
E proprio mentre riflettevo su quest’ultimo punto le sue labbra si scontrarono con le mia. Erano morbide, così morbide che maledii il momento in cui pensavo ad un piano per sfuggire a quel bacio.
“A presto.” Sorrisi ed annuì arrossendo leggermente.
Entrata in casa notai che i miei erano a dormire, però mi sentivo troppo strana per quel bacio. Dovevo raccontare tutto a Andy e volevo assolutamente sapere cosa gli avesse detto la donna. Così salii in camera sua e mi sdraiai nel letto per aspettarlo.
Sentii il suo profumo invadermi le narici. Chiusi gli occhi mentre me ne riempivo i polmoni, quasi a volermelo imprimere negli organi e nella pelle. Quel profumo che mi ricordava quanto fossi legata ad Andy, non solo come sorellastra, ma come amica. Noi eravamo dei grandi migliori amici.

Ma era un bene o un male?

 

Oh mio Dio sì! Sono viva!
Mi odio da sola, è dal 28 di giugno che non aggiorno D: però sapete che non avevo il caricatore del pc quindi...
Adesso non ho più scuse, ho il caricatore, non ho più gli esami e nemmeno le lezioni di danza ahahah quindi se non aggiorno è perché le idee o la connessione scarseggiano ahahah

Allora, probabilmente non è un granché il capitolo dato che l'ho voluto mettere più che altro per farvi vedere che sono viva e che continuo questa storia :') Penso che tra non molto metterò una One-Shot, probabilmente su Shannon Leto dei 30 Seconds To Mars, ma nulla di sicuro perché non ho ancora nessuna idea :c

Grazie, grazie, grazie e ancora grazie per le recensioni, davvero, siete state gentilissime! Spero di trovarne qualcuna anche qui, anche giusto per farmi sapere se ci siete o se avete rinunciato a stare dietro alla mia storiella ahahah

PS: se qualcuno vuole scrivermi, ho fatto un nuovo account di twitter con lo stesso nome del mio profilo di EFP, ovvero justapunk_rock Non mi offendo se qualcuna mi scrive :D Non mangio ahahaha

Alla prossima che spero sia prima del 20 agosto :s 

justapunk_rock

 
   
 
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