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Autore: Mikayla    04/09/2008    4 recensioni
Dopo tutto quello che avevano vissuto assieme, Hotaru, Setsuna, Michiru e Haruka erano una vera famiglia.
Anche se Hotaru non era più un infante, loro tre erano ugualmente i suoi genitori.
Quei tre anelli gemelli che avevano sancito quel patto brillavano ancora al dito delle tre donne, ed uno nuovo aveva fatto capolino anche alla mano di Hotaru.
Erano una famiglia, e nessuno avrebbe mai potuto negarlo...
[ Della serie Tales of True Life. ]
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parla l’autrice:
Tornata dopo delle vacanze che dei giorni ci sembravano poco delle vacanze, eccoci qui ad aggiornare questa raccolta con la seconda pesentazione… riuscirà Takashi a sopravvivere il tempo necessario a conoscere il terzo genitore?
Se siete curiosi di saperlo (XD) leggete!





Presentazioni - Michiru


Hotaru fissò nuovamente gli occhi acquamarina della madre e sospirò rumorosamente.
Takashi le strinse piano la mano sopra il tavolo e le sorrise.

« Devo andare… »

Messaggio in codice: lascia che assorba il colpo.

Hotaru annuì e guardò Michiru in stato catatonico.
E dire che era sembrato fosse andato tutto bene!
Kaiou era andata alla porta ed aveva accolto con un sorriso luminoso Takashi.

« Buongiorno signora. »
« Buongiorno! Qui per Hotaru immagino, no? »

Lui aveva annuito e lei l’aveva condotto nella stanza della ragazza.
Libri sotto il braccio e un paio di quaderni in una cartella, sembrava l’immagine esatta dello studente modello.

Tre ore dopo, li aveva invitati a bere insieme a lei un tè.

Niente di più innocente, no?
« Raccontami qualcosa di te, dai! »
« Hem… Sono Myokatono Takashi, ho frequentato la Mugen dalle medie e ora mi sto laureando… »

Michiru lo aveva fermato chiedendo quanto zucchero volesse.
Tomoe ne aveva approfittato subito.

« Kaa-chan, Takashi è il mio fidanzato… »

Appena sganciata la bomba, la donna aveva reagito bene, sorridendo e complimentandosi con loro.
Avevano parlato del più e del meno, giusto per permetterle di conoscere meglio il ragazzo che frequentava sua figlia.

Poi si era bloccata.

Paralizzata.

Non aveva più detto una sola, singola parola.
Pure il suo sguardo si era fissato in un punto non bene precisato.

Hotaru sospirò nuovamente.
Da allora erano passati venti minuti, e la madre non si era mossa di un millimetro.

« Ti accompagno alla porta. »

Una volta sulla soglia della libertà - uscire illesi dalla tana di tre cerberi, dopo averne affrontato uno, è cosa di cui vantarsi - Hotaru scoccò un bacio sulle labbra del ragazzo e sospirò nuovamente.

« Hota-chan, da che è andata bene. »
« Tu dici? »
« Pensaci: siamo ancora vivi! »

Ridacchiando Tomoe chiuse la porta un po’ più sollevata.
Prima di affrontare nuovamente la madre, però, optò per una pausa di riflessione nella propria stanza.

Chiusasi la porta alle spalle la ragazza fece per buttarsi sul letto, ma lo trovò occupato.
Divenne dapprima bianca in volto, poi rossa, infine violetto.

Hotaru fu la prima persona al mondo a strozzarsi con l’aria.

Sul letto c’era una confezione di preservativi, una di diaframmi e una spirale, una quantità incalcolabile di pillole varie, tre test di gravidanza, un numero di telefono di una ginecologa, una cintura di castità priva di chiave e un biglietto con la calligrafia di Michiru: “Guai a te se divento nonna prima dei settant’anni!





Parla l’autrice, di nuovo:
*coff… coff* - le varie personalità dell’autrice fischiettano innocentemente e sorridono beote - queste ingrate si divertono a scrivere boiate, e poi lasciano a ME il’ingrato compito di parlare con i lettori e prendermi i pomodori in faccia T__T sfruttatrici
Dicevamo??? Ah, sì. Non chiedeteci come sia saltata fuori questa fic, perché abbiamo deciso di comune accordo di dare la colpa alla borsa di Mary Poppins.
Okay, è decisamente demenziale, come… roba. E se vi chiedete perché Michiru si sia bloccata all’improvviso presto ecco la risposta: si è ricordata di aver lasciato i ragazzi soli in camera per tre ore. Ora il suo comportamento si spiega? XD

However, passiamo alle cose serie: i ringraziamenti.

Chiarucciapuccia, Athanate e Nemo TheNameless (sfoderiamo la carta del “è una raccolta” per quanto riguarda il salto temporale XD comunque Haruka la vedrai il prossimo capitolo!), grazie mille per le recensioni lasciateci, ne siamo veramente grate et onorate! *Inchino mooolto profondo*
Last but not the least, ringraziamo tantissimo Strega_Morgana per la recensione all’ultimo capitolo di Wishes (ci siamo commosse tutte quante, come se avessimo tagliato una cipolla e ce la fossimo messa proprio sotto il naso!) e per rispondere alla tua domanda… no, non siamo stanche, almeno finché voi recensori ci commuoverete coi vostri meravigliosi commenti! *.*


Au Revoir!
   
 
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