Trema la certezza,
chiamatemi folle, idiota
ma la solitudine mi rapisce.
Sospiri indefiniti tentano la fuga.
Gli odiosi silenzi che parlano di virtù,
specchi ideologici di principi lontani,
guidano il solitario a spada tratta verso
la morte, il lento decadente abbandono.
Spergiura, esalto la vita con l'inesistenza;
orgogliosa parassita,
sospiro e trascino l'ebbrezza nel vuoto
cerchio della viltà.
Fredda evoluzione,
spenta voluttà concentrica.
Cos'è amore?
Incosciente visione è la morbosa
costante dell'ignoranza.