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Autore: FeverSkating    23/07/2014    3 recensioni
Questa è una raccolta di Flashfic o One-Shot ambientata tra i banchi di scuola.
Coppia principale di questa raccolta? Raf e Sulfus, ovviamente! :3
La loro storia sin dal principio! :D
Spero vi piaccia! ^.-
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1° Chp. Prima elementare ~ Rossa
2° Chp. Seconda elementare ~ Angioletto
3° Chp. Terza elementare ~ Angel&Devil
4° Chp. Quarta elementare ~ Germi
5° Chp. Quinta elementare ~ Come la sabbia nelle mutande
6° Chp. Prima media ~ Le prime punizioni
7° Chp. Seconda media ~ A Natale ogni scherzo vale
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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  Ciao a tutti! :D
  Allora, scusate il ritardo (come al solito…mi sa che anche voi avete perso ogni speranza. xD), comunque in generale quest’anno è stato, nel complesso, abbastanza pensante. A Giugno non sono riuscita a scrivere questo capitolo perché era tempo di maturità (lo so perfettamente che molti di voi hanno tremato a questa parola! xD).
  Comunque luglio mi ha dato il tempo di scrivere un pochettino…se non fosse che questo capitolo continuava a venir fuori più che schifezzoso! Per farvi una panoramica di come stava andando la scrittura: avevo tre possibili inizi, con tre cose più o meno simile da scrivere e non me ne piaceva nessuna! Alla fine penso di aver scelto la meno peggio. :/   La scrittura un po’ a rilento è dovuta anche al fatto che questo capitolo non mi soddisfa per niente…
  Tuttavia, sorvolando i miei scleri da autricetta di paesello, lascio a voi l’arduo compito di giudicare!
  Buona lettura! ;D
 
 
 
 
 

Prima media ~ Le prime punizioni

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  Quando l’ennesima pallina di carta l’aveva colpita sulla nuca, Raf non ci aveva visto più! Si era alzata di scatto, quasi facendo cadere la sedia, e si era voltata verso quegli hooligan travestiti da bambini. Si era sfogata come mai aveva immaginato di poter fare prima di allora. Non aveva urlato, ma – cavolo! – quel discorso sarebbe rimasto negli annali! Gli sguardi di tutti erano allibiti.
  Sulfus aveva ancora una pallina in mano e si era come pietrificato. Le era sembrato una di quelle statuette che si piazzano in giardino.
  Sulfus, il nano da giardino.
  Aveva ridacchiato sul momento. Poi si era ricordata di essere a scuola, più precisamente in classe, proprio nel bel mezzo di una lezione. “Stupendo…” aveva pensato. E poi: illuminazione! C’era anche qualcun’altro in classe, qualcuno di decisamente più minaccioso.
  Raf si era voltata verso la cattedra con una calma sovraumana, dettata dalla paura di quello che sarebbe potuto accadere, aveva ipotizzato.
  Se l’incredulità e l’ansia non gliel’avessero impedito, sarebbe scoppiata a ridere. La professoressa l’aveva guardata come fosse appena atterrata in mezzo all’aula con una navicella spaziale. Gli occhi erano spalancati; piatti e tondi come i piattini del servizio da tè della nonna.
  Raf aveva pensato che avrebbe potuto sfruttare il momento per darsi alla fuga, e magari non tornare mai più, ma era durato pochi secondi, abbastanza perché la prof si risvegliasse dallo stato catatonico e sgridasse lei e Sulfus con una voce che mai nessuno aveva immaginato potesse uscire da un corpicino così minuto.
  Non aveva nemmeno avuto il coraggio di sospirare per la rassegnazione, tanto era tesa. Lei, studentessa modello – un po’ cocciuta, a volte, ma nessuno è perfetto –, era stata richiamata per la prima volta in tutto l’anno scolastico.
  Essendo la fine dell’anno quasi imminente, l’insegnante, piuttosto che dare chissà quali crudeli punizioni, aveva semplicemente chiesto che i due svolgessero assieme i propri compiti fino all’inizio delle vacanze estive, nel limite del possibile, ovviamente. E, per precauzione, scrisse un comunicato sui loro libretti, che avrebbe voluto veder firmato dai loro genitori il giorno seguente.
  Ecco come Raf si trovava ad affrontare un faticoso – e, sembrerebbe, infinito – pomeriggio a casa Zolfanelli. Con Sulfus. Ovviamente.
  Raf si era semplicemente seduta al tavolo del salotto, con la penna alla mano e tutti i libri nelle cartella lasciata a terra. Si era quasi rassegnata a dover passare così anche le vacanze estive. Quando le loro madri erano venute a saperlo, avevano approfittato della cosa per passare il maggior tempo possibile assieme. Quando si dice la fortuna!
  Quello che a Raf ancora non era chiaro era come potesse fare i compiti con Sulfus, senza Sulfus. Stava, infatti, aspettando che il signorino la degnasse della sua onorevole presenza da almeno una mezz’oretta. Se non fosse arrivato subito, avrebbe iniziato senza di lui!
  Neanche avesse urlato il suo nome, vide Sulfus zampettare giù dalle scale, coprendo uno sbadiglio con la mano.
  « Beh, buongiorno » sibilò Raf con una punta di acidità. Lei lo stava aspettando e lui dormiva beatamente!
  Sulfus grugnì in risposta, passandosi una mano sulla nuca.
  « Forza, dobbiamo fare i compiti » disse lei, per un momento fiduciosa che il bambino fosse sceso per quello.
  Al contrario il moro le diede le spalle stravaccandosi sul divano di pelle nera. «Fa quello che vuoi, Angelo, ma non contare su di me »
  « Non pensarci nemmeno! Non puoi presentarti a scuola senza averli fatti! »
  « L’importante è che uno di noi due li faccia, ti pare? » e le sorrise sornione, sporgendosi dalla testiera del divano, per poi ributtarsi giù.
  Raf era sconvolta. « Non ti farò copiare i miei compiti, te lo puoi scordare! »
  Quasi non ci credeva, quello scansafatiche! E mentre tentava con tutte le sue forze di non arrossire dalla rabbia, le venne un’illuminazione. Guardò il divano e sogghignò. In un modo o nell’altro lo avrebbe convinto.
  Si schiarì la gola e parlò, fingendo di essere indispettita « Anche uno stupido riuscirebbe a fare questi esercizi » Sembrava quasi altezzosa.
  Sulfus parve venire attraversato da una scarica elettrica, tanto si alzò velocemente. « Io non sono uno stupido »
  « Sarà » sospirò teatralmente Raf « Non è che non vuoi venire qui ad aiutarmi perché non ne sei affatto capace? »
  Se fosse esistito un premio per il miglior piano diabolico, Raf l’avrebbe vinto senz’ombra di dubbio. Altro che Sulfus e i suoi dannatissimi scherzi!
  E, infatti, come aveva previsto, Raf non trovò il tempo di aggiungere altro che Sulfus  l’aveva già raggiunta e si era seduto al tavolo affianco a lei.
  « Dai, fammi vedere, incapace! » le strappò i libri dalle mani con un impeto tale che Raf ne rimase più che sorpresa   « Ho capito che vuoi il mio aiuto perché non sai farli sa sola, sai? » detto questo si curvò sul tavolo, mentre un’espressione concentrata gli increspava la fronte. Raf lo vedeva chiaramente in difficoltà, come se non fosse sicuro di quello che avrebbe dovuto fare. Così, reprimendo quel sorrisetto soddisfatto che le usciva naturale, decise di aiutarlo, tuttavia con un po’ di discrezione.
  « Guarda, io avevo pensato di fare così » gli mostrò, prendendo un foglio di brutta e scribacchiandoci sopra « Secondo te potrebbe andare? »
  « Sì… »
  Raf fissò ancora le sopracciglia crucciate del bambino e, sempre lievemente divertita, continuò « E qui, non saprei, magari così? Sembra giusto, no? » e regalò a Sulfus uno spontaneo e bellissimo sorriso.
  Sulfus sembrò risvegliarsi di colpo « Sì, sì! Assolutamente! Era proprio quello che volevo fare io! » annuì convinto, ostentando una sicurezza che, tuttavia, in quel momento non gli apparteneva per nulla.
  « Perché non vai a prendere i tuoi libri, così mi aiuti a farli, visto che insieme siamo così bravi? » lo esortò Raf, che nel frattempo sperava di non dover tornare a litigare.
  « Tutti merito mio, ovviamente! » affermò tronfio e, poi, si alzò subito dalla sedia e corse su per le scale « Aspetta, arrivo! »
  E Raf aorrise, contenta della buona riuscita del suo operato.
  Quello che non si sarebbe mai aspettata, però, fu il resto del pomeriggio, Scoprì che, quando voleva, Sulfus sapeva essere una bella persona con cui parlare e si rese conto, inoltre, che passare del tempo insieme non era né inutile né fastidioso. Anzi, era tutto il contrario.
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autricetta di paesello
 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e spero anche che non ci siano errori visto che non l’ho ancora riletto e corretto. ^^’
Forse Raf è un po’ OOC, ma mi serviva a fini letterari, diciamo. xD
Detto questo, come sempre, ringrazio chi ha messo la storia tra preferite/seguite/ricordate, chi la legge silenziosamente e anche chi recensisce! ❤
Vi saluto e vi auguro stupende vacanze!
 
PS: Partirò a breve e, a meno che io trovi un’idea che mi soddisfa prima di quel giorno, avrete mie notizie tra un po’. :’(
Bie, bie! ❤
   
 
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