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Autore: malpensandoti    23/07/2014    8 recensioni
Ci sono cose che restano inchiodate anche dopo le smagliature post-parto e i divani cambiati. Rimangono nonostante i viaggi in solitudine, le macchine nuove e le facce sbiadite. Non sono come le carte del poker il mercoledì pomeriggio, non basta il vento e Londra che si sta scaldando. Certe cose, anche un anno dopo, sono fatte per farti capire che poi alla fine sei sempre la stessa persona. Anche con un cd o un figlio.
E che la tua vita, in fondo, non è nient'altro che una giungla.

Seguito di 'No church in the wild'
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(1)








Dalia guarda fuori dalla finestra del suo hotel, Barcellona che si sveglia è come il rombo di un rumore che si scalda lentamente.

Il sole è già alto e i colori caldi della città le stanno facendo tornare la voglia di trovare un paio di jeans decenti e affrontare un’altra estenuante giornata lavorativa a contatto con gente che non conosce e non sopporta.
La sua chitarra è a terra, tra gli abiti e le scarpe, ancora dentro la custodia aperta.
La stanza dell’hotel è grande, lussuosa, con una carta da pareti floreale e i colori sulle tonalità del giallo per i mobili e le trapunte, il letto a due piazze, un bagno con il box doccia 3x3 e due – due! – lavandini.
Sospira, si strofina gli occhi ancora assonnati e si alza in piedi, camminando a piedi nudi in cerca di un paio di calze e qualcosa da mettersi per sembrare decente alla prossima conferenza stampa.
È strano, essere da sola. Dalia è tanto che non sperimentava questa sensazione, vivendo prima con cinque e poi con quattro ragazze ha imparato a trovare il suo spazio anche in mezzo agli altri e a condividere praticamente tutto, dai vistiti ai giorni di ciclo e beh…è strano.
Strano e diverso e forse anche un po’ deprimente.
Vorrebbe vivere tutto ciò che sta la circonda con la musica da ghetto di Megan in sottofondo, con le figuracce di Emma, la vitalità di Olivia e con le nottate a ridere e a bere assieme ad India.
Non che si stia minimamente lamentando, anzi! Dalia ama il lavoro che sta facendo. È famosa, f-a-m-o-s-a. Ha pubblicato un cd, ha un contratto e dei fans. Tantissimi fans. Su Twitter i suoi followers ammontano a ottocento mila e ogni giorno aumentano e lei non potrebbe esserne più fiera. È successo tutto così in fretta che quando si ferma a pensarci, prima di chiudere gli occhi e dormire, ancora le viene da piangere.
Il fatto è che è diverso girarsi e vedere che non si ha nessuno di fianco a solo dietro, gente che le parla di cose che lei non capisce mentre tutto quello a cui pensa è “Chissà che cazzo farebbero loro, adesso”.
Ma questa è la sua vita e a Dalia va più che bene così, per adesso.
Sono le otto e dieci quando esce dalla sua stanza, già vestita e truccata alla bell’è meglio. In corridoio incontra Joe, il suo agente. È appoggiato al muro e sta parlando al telefono fittamente, vestito rigorosamente di nero come al solito.
È un vecchio amico del settore di Niall, gliel’ha procurato lui stesso con la scusa del “Voglio assicurarmi che tu sia in buone mani”. E, in effetti, sotto questo punto di vista, Dalia non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Joe ha trentadue anni ma ne dimostra di più, è alto, con i lineamenti rigidi che gli danno l’aria sempre seria e professionale ma un orecchino al lobo e i capelli perennemente scompigliati, scuri come i suoi occhi. È un bravo manager e un ottimo amico, perché ha imparato a conoscerla in pochi mesi e perché è probabilmente l’unica persona di cui Dalia si fidi realmente, lì dentro.
Lo saluta con un gesto ancora assonnato, poi accende il telefono che ha in mano e controlla le email e gli ultimi messaggi ricevuti. Le prime sono praticamente tutte di ASOS, i secondi di Niall ed India.
“Alla buon ora, dormigliona – Joe riaggancia e la guarda con un cipiglio di finto rimprovero – Hai cinque minuti per fare colazione, poi ci aspettano in radio”
Dalia ha scoperto il sorriso del buongiorno, “Agli ordini, capo” sorride infatti, raggiungendo l’ascensore.

“Ti ricordi quando avevamo letto che ci si può sballare anche con i fili di banana abbrustoliti? Indovina ieri sera cosa abbiamo fatto! C’è un odore di merda in casa…e ci manchi. x”

“Buongiorno amore mio! Ho appena mangiato del pesce crudo e ho provato la birra alle erbe...hai idea di quanto faccia schifo? Chiamami appena puoi”






Olivia allaccia la cintura attorno al seggiolino di Felix, intento a sonnecchiare placidamente con la testa e penzoloni. Gli lascia un piccolo bacio sulla fronte alta e chiude lo sportello, mettendosi poi al posto del passeggero.
Chase le sorride, lasciandole una carezza sulla coscia, poi gira la chiave e mette in moto.
“Sei sicura che vuoi portarlo con te? – domanda, per l’ennesima volta – Posso tenerlo con me in negozio, lo sai. Non è un problema”
“Non ti preoccupare – ribatte Olivia con un sorriso – Megan non vede l’ora di rivederlo e poi non devo neanche studiare. Lo porto a fare un giro al parco e poi magari da tua madre, uhm?”
Lui guida lentamente, tra il traffico Joeutino della periferia abitata e il cielo che si schiarisce ogni minuto. Londra al Joeino è sempre fresca e la riconosci perché c’è la gente che ha ancora gli occhi assonnati dentro le divise da lavoro e i bicchieroni di caffè acquoso mentre si parla già al telefono.
I suoi tatuaggi sulle mani sono fermi sul volante, e gli occhi color ghiaccio non si muovono dalla strada, nonostante sorrida dolcemente e accarezza il ginocchio di Olivia con le dita che dovrebbero essere sul cambio .
“D’accordo – mormora poi, quando si ferma ad un semaforo – Chiamami se hai bisogno. Devo fare un paio di tatuaggi al Joeino e progettarne uno nel pomeriggio, non ho la giornata piena”
Olivia si sporge per aggiustargli il ciuffo scuro, lasciandogli libera la fronte. Si morde le labbra e vorrebbe baciarlo: “Sei molto bello quando ti preoccupi per noi” gli dice, con un sorriso.
Chase le lancia un’occhiata, alzando un angolo della bocca. Preme sull’acceleratore e riparte.
“Sto cercando di fare del mio meglio, lo sai” le confessa, sinceramente.
“Lo so – Olivia gli lascia una carezza sul braccio perché non può fare a meno di toccarlo – E ci stai riuscendo alla grande”
Il resto del viaggio è silenzioso, Chase li lascia all’angolo della via perché è senso unico e ci sono le telecamere, Felix apre appena gli occhi e li richiude sulla spalla di Olivia.
“Ciao piccola, a più tardi” la saluta Chase, baciando dolcemente entrambi.
Olivia fa i restanti metri per il suo ormai ex appartamento morsicandosi le labbra perché se lo vuole sentire addosso anche quando lui non c’è.
Arriva al palazzo, suona il campanello e attende circa tre minuti buoni prima che qualcuna si degni di aprirle – e se le immagina tutte e tre che litigano perché sono troppo pigre per alzarsi.
“Amore!” è la prima cosa che esclama Megan quando Olivia mette piede in casa, facendo sbattere la porta d’ingresso.
L’amica ha i capelli legati e una vestaglia leggera e trasparente, lunga fino ai piedi. Non le lascia neanche il tempo di respirare che subito prende in braccio Felix, svegliandolo del tutto.
“Ciao Meg! – esclama Olivia mentre si toglie il cappotto – Anche io sto molto bene, grazie per avermelo chiesto”
Megan rotea gli occhi verdi, mentre il bambino le mette le dita paffute sulle guance, ridendo e facendola ridere.
Le ragazze si spostano in soggiorno, dove India ed Emma stanno guardando una puntata di The Big Bang Theory mentre fanno colazione.
“Ciao!” esclama India con un sorriso.
Emma alza il cucchiaio verso di lei, e sembra che possa bastare.
Olivia le si siede accanto, baciandole una guancia, poi si sfila le scarpe e incrocia le gambe sul divano.
“Perché non chiedi a Louis di fare un bambino, Meg? – dice Emma, mandando giù un altro cucchiaio di cereali – Secondo me non vede l’ora”
Megan ha Felix in grembo, che gioca con la sua coda di cavallo e ride con la bocca senza denti e gli occhi grandi.
“Non ci penso neanche – risponde qualche istante più tardi, sistemandosi meglio sul divano – Con Louis l’unica cosa che condividerei in questo momento è la mia mano contro la sua faccia”
“Problemi in paradiso?” domanda Olivia, curiosa.
Megan fa una faccia strana, tipica di quando la situazione è grave. Allarga le narici e appoggia le gambe sul tavolino basso, sospirando: “È troppo geloso, cavolo – si lamenta – All’inizio scherzava e okay, ci stavo anche io. Poi magari facevamo sesso per risolvere tutto, ora adesso niente. È costantemente arrabbiato, litighiamo sempre e sembra che parlare con me sia un danno alla sua salute”
“Geloso di cosa?” Emma aggrotta le sopracciglia e sblocca il telefono, tenendo la tazza tra le gambe.
“Non lo so! – sbotta Megan, alzando appena gli occhi da Felix, che sta giocando coi suoi capelli impigliati in un elastico – Dice che non sopporta più il mio lavoro, che merito di meglio, che bla bla bla…”
Le sue amiche ridacchiano e Felix ridacchia a sua volta quando vede Olivia ridere spensierata.
“Qualcuno ha sentito Dalia?” domanda quest’ultima, afferrando il telecomando vicino ad Emma.
MTV trasmette la top 10 del mese, siamo alla quinta posizione e c’è Pharrell.
“Ha telefonato qualche giorno fa – risponde Megan, e fa la linguaccia a Felix, che ride – Ha detto che era a Barcellona e che non tornava a casa durante la pausa da…tutto quello che sta facendo, ecco”
“E dove va?” Olivia è perplessa e in un’altra circostanza sgriderebbe l’amica perché non vuole che Felix impari a fare le boccacce.
Megan le lancia un’occhiata maliziosa, ghignando: “Dai genitori di Niall – risponde – In Irlanda”
Oh! – Olivia spalanca gli occhi sorpresa, contenta – Quindi è una cosa ufficiale”
India ha i capelli che ormai le arrivano sotto al seno, mossi. Se li sistema con un gesto distratto della mano e poi mette i piedi sulle gambe di Olivia, appoggiandosi all’angolo del divano col bracciolo.
“Stando a quello che riporta il The Sun – mormora distrattamente – È una cosa più che seria. C’è scritto che hanno già progettato di andare a vivere insieme e di fare una vacanza a Parigi”
“Niall e Dalia? A Parigi? Soli? – Emma scoppia a ridere – Sì certo. Come minimo li farebbero scendere dall’aereo per terrorismo o qualcosa del genere”
Scoppiano tutte a ridere anche se da ridere c’è ben poco perché è una situazione ipotetica che potrebbe benissimo succedere.
“A proposito di Parigi. Zayn? – Megan continua a giocare con Felix – Qualcuno ha sentito Zayn?”
Olivia annuisce velocemente, poi appoggia il gomito sullo schienale del divano, toccandosi i capelli: “Torna per la fine del mese – risponde – Lui e Candice non se la stanno passando molto bene”
Emma sbuffa che sembra che rida: “Chi mai starebbe bene con una che neanche capisce se ti ama o no?”
“L’ultima volta che l’ho sentito io – si aggiunge Megan, e posa Felix sul divano accanto a lei – mi ha detto che voleva darle una specie di ultimatum, ma non so se poi l’ha fatto davvero”
“Alla fine sono problemi loro – India cerca di cambiare argomento perché si sta già innervosendo – Basta solo che uno dei due apra appena gli occhi”
È Felix, comunque, a rinfrescare l’aria tesa che si sta già respirando. Emette un verso eccitato e batte le mani piccole e paffute, guardando verso il televisore.
Alla terza posizione della top 10, c’è l’ultimo singolo di Dalia, ‘Between Us’.
Tutte e quattro spalancano gli occhi, India alza il volume dell’audio.
Il video è stato girato a Brighton, di sera. È tutto un alternarsi delle scene in cui Dalia cammina sul pontile ad altre dove si scorge la vita abituale di una coppia.
“Ma ci credete? – Olivia scuote la testa, emozionata come se fosse la prima volta che guarda quelle immagini – Dalia è famosa. Ce l’ha fatta, capite?”
“È assurdo – dichiara India, sorridendo – Quando non riesco a dormire ci penso sempre. È una superstar. Una che non sa caricare la lavastoviglie è una superstar”
Emma ride, scuotendo la testa e appoggiandosi alla spalla di Olivia. Guarda verso la tv e canticchia il ritornello con gli occhi orgogliosi, “Piccola stronza” mormora perché è troppo fiera di lei.








Sorpresa!
In realtà non avrei dovuto aggiornare oggi, chi mi segue su Facebook forse sa che adesso sono al mare e che il mio computer è esploso - ve lo giuro, è davvero esploso. Però fortunatamente esiste Dalila, a cui ho mandato tutti i capitoli già scritti su Facebook, e fortunatamente abbiamo messo l'ADSL nella casa al mare, perciò non avete dovuto aspettare il mio - tristissimo - ritorno dall'Inghilterra.
Ad ogni modo, leggendo il capitolo, mi sono resa conto di quanto queste ragazze siano cresciute, avete notato?
E' inutile che vi dica che i primi capitoli - per quanto riguarda le mie storie, ovvio - sono sempre più pallosi del solito, vero? Mi dispiace, ma sono molto lenta a far avviare le cose, ma spero di non aver deluso le vostre - alte, altissime! - aspettative. Comunque, già dal prossimo, le cose inizieranno ad evolversi man mano, come è giusto che sia.
Dal prologo sembrava che andasse tutto bene, e invece - ovviamente - i primi a cedere sono Megan e Louis, considerati da molti - e da me, anche - il top del top.
(sembra una cosa parecchio autocelebrativa, ma in realtà non era presunzione ahahah)
Abbiamo anche un piccolo punto di vista sulla grande vita di Dalia, e un viaggio tra la beatitudine di Olivia e Chase - che saranno presenti, non vi preoccupate!
Sinceramente? Mi aspettavo tutto, meno che un successo così grande solo per il prologo. Leggendo tra le recensioni che mi avete lasciato, sono rimasta a bocca aperta e con gli occhi lucidi. Mi sono emozionata, perché non pensavo davvero che No church fosse stata così amata, così tanto da voler un seguito. Vi ho letto innumerevoli volte, ormai le recensioni le so a memoria, le ho fatte leggere alle mie amiche e anche a mia madre. E quindi grazie, con tutto il mio cuore e la mia mente e le mie parole e tutto ciò che posso darvi.
Sapendo quanto ci tenete, ogni volta ho il terrore di fare un passo falso, sbagliato. Perciò spero davvero che il primo capitolo di questa storia vi sia piaciuto, e spero davvero di continuare a leggere altre recensioni, pareri, curiosità e tutto ciò che volete sapere.
Purtroppo non so quando aggiornerò, perché il 29 parto per l'Inghilterra due settimane e non vi garantisco di poter pubblicare prima. Cercherò un modo per limitare i tempi, promesso. E risponderò alle recensioni non appena avrò un attimo di tempo, il più presto possibile.
Vi ringrazio ancora, e vi auguro il meglio come tante di voi hanno fatto con me, siete preziose.
Sperando di non avervi deluse, a presto :)
Caterina




  
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