Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Segui la storia  |       
Autore: _S n a k e    24/07/2014    3 recensioni
In una comune giornata come le altre, arrivano due nuovi studenti alle scuola di Heartland.
Uno è un ragazzo allegro e spensierato che, grazie alla sua simpatia, conquisterà l’amicizia di Yuma&Co. Sembra un angelo…ma si sa, gli angeli hanno sempre due facce…
L’altra è una ragazza esuberante, allegra e, da certi versi, assomiglia un po’ a Yuma. Anche lei stringe buoni rapporti con il tramite astrale, ma anche con l’altro nuovo ragazzo, che le ricorda vagamente qualcuno…
Intanto, i Bariani mirano a distruggere il mondo Astrale e sottomettere la terra, affidandosi ai sadici piani di Vector, che però non ha solamente intenzione di salvare il proprio mondo...
Quando la verità verrà a galla, si avrà il coraggio di andare avanti, oppure ci si farà schiacciare dal suo immane peso, divenendo succubi del terribile potere del caos?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bekuta/Vector, I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio, Rei Shingetsu, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tutto era cominciato poco prima dell’inizio delle lezioni.  Yuma era, come al solito, in ritardo; ancora come al solito, era accompagnato da suo amico Rei, che gli aveva fatto percorrere tutte le scorciatoie che gli erano venute in mente.

Insomma, alla fine di quel pazzo giro Yuma era fradicio, ferito e soprattutto stanco, benché si fosse lasciato trascinare dal suo amico per buna parte del percorso, visto che gli teneva stretta la mano sul polso per non perderselo tra alligatori vari.

“Ehi, Yuma!” lo chiamò il ragazzo dai capelli arancioni, quando finalmente erano arrivati davanti alla scuola.

“Cosa…cosa c’è?” chiese l’interpellato, col fiato corto. Rei gli batté una mano sulla schiena, facendolo quasi urlare di dolore. Il giorno dopo gli sarebbe cresciuto un bel livido. Forse anche più di uno. Almeno un milione.

“Vuoi farlo un bel duello con me dopo?” chiese Rei, mentre si incamminavano verso la loro classe. Yuma pensò a cosa doveva fare il pomeriggio. Solo i compiti.

“Sì, tanto ho il pomeriggio libero!” rispose, eccitato. Sul volto dell’arancio comparse un grande sorriso raggiante.

“Che bello! Non vedo l’ora!”

Appena misero piede in classe notarono che tutti erano già seduti ai loro banchi, mentre il professore, alla lavagna, stava spiegando. Quest’ultimo, quando si accorse dei due ragazzi appena entrati, si fermò per qualche istante, guardandoli sconsolato.

“Scusi, professore…”

 

“Ehi, Kotori, sai dove sono Yuma e Rei?” chiese Maya, mentre si avviava verso l’uscita della scuola. Le lezioni erano appena finite e non aveva voglia di tornare a casa; le sarebbe piaciuto passare un po’ di tempo con gli amici.

“No, non ne ho idea. Appena sono finite le lezioni sono corsi fuori dall’aula per andare non so dove…” rispose la ragazza dai capelli verdi.

“Probabilmente saranno in giro a duellare. Babbei” disse Shark, che camminava davanti a loro con la cartella piena di libri in spalla. Per tutto il tempo era rimasto in silenzio, senza dire una parola.

“Beh, sì, in effetti Reginald potrebbe aver ragione” ammise Rio. “Questa mattina, ora che ci penso, mi avevano detto che avevano intenzione di andare vicino al molo a duellare” concluse, ricordandosi la conversazione tenutasi poche ore addietro.

“Allora ci vado pure io, mi annoio a casa da sola!” disse Maya, stringendosi nelle spalle.

“Sì, vango anch’io” si aggiunse Kotori.

“Pure io” disse Rio. “Vieni anche tu, Reginald?”

“No” rispose secco il fratello, allontanandosi. Rio sbuffò sonoramente.

“Sempre il solito. Dai, andiamo noi!”

Si diressero verso il molo insieme. Maya non poté fare a meno di pensare a come sapessero duellare i suoi amici. Anche se era da quasi un mese che era arrivata ad Heartland, non aveva mai avuto la possibilità di veder duellare nessuno. Sebbene non sapesse duellare nella pratica, sapeva molto sui duelli e, soprattutto, adorava guardarli.

“Eccoli!” esclamò Kotori, indicando con un dito i due ragazzi che stavano duellando in quel momento. Indossarono i duel gazer, per poter vedere il duello in corso.

“Ah, ragazzi! Ciao!” li salutò Yuma, accortosi della presenza di Maya, Kotori e Rio.

“Yuma! La prossima volta che te ne vai da qualche parte a duellare, prima avverti!” lo riprese Kotori, mentre Yuma sbuffava, annoiato.

“Sì, sì, però noi ora staremmo duellando” disse, cercando di scampare a quella ramanzina fuori programma. Anche se Kotori gli stava molto simpatica, a volte continuava a sgridarlo come Kari se non faceva i compiti.

Avrebbero potuto essere sorelle.

Yuma si ridestò dai suoi pensieri, concentrandosi di nuovo sul duello. Era in netto vantaggio.

Yuma Tsukumo – 3800 LP

Rei Shingetsu – 1500 LP

“Bene, allora pesco” disse, prendendo una carta dal suo mazzo, posto nel duel disk rosso che aveva sul braccio sinistro. Appena vide la carta che aveva in mano, gli angoli della sua bocca si piegarono in un sorriso, mentre un lampo di genio poteva essere scorto nell’occhio lilla coperto dal duel gazer che indossava. Era pronto per la fase finale.

“Abbiamo la vittoria in pugno” disse Astral, uscendo dalla Chiave Dell’Imperatore. Yuma annuì, prendendo una carta da quelle che teneva nella mano sinistra.

“Evoco Arciere Achacha in posizione d’attacco!” disse, mettendo la carta sul duel disk a faccia scoperta.

Arciere Achacha – 1200 ATK

Il mostro evocato si materializzò sul terreno, pronto per l’offensiva.

“Ora attivo il suo potere speciale grazie al quale, visto che è stato evocato con successo, posso infliggerti cinquecento punti di danno!” disse Yuma, mentre il suo mostro scoccava una freccia, la quale prese fuoco indirizzandosi verso il ragazzo dai capelli color tramonto.

Rei Shingetsu – 1500 à 1000 LP

“Bene, e ora…vai, Arciera Achacha! Attacca Shining Bomber (in italia, si chiama “Distruttore Lucente”, ma a me pare un nome un po’ stupido).

Arciere Achacha – 1200 ATK / Shining Bomber – 0 ATK

Rei Shingetsu – 1000 à 0 LP

Yuma Tsukumo Win

Rei venne sbalzato all’indietro, finendo per terra, mentre gli altri si toglievano i rispettivi Duel Gazer. La realtà aumentata scomparì in tanti numeri azzurri, lasciando posto alla realtà che li circondava.

Yuma si avvicinò a Rei, soddisfatto della propria vittoria, offrendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi. Lui la afferrò, sorridendo.

“Sei davvero bravo!” disse, mentre le altre ragazze li raggiungevano, complimentandosi con Yuma per la sua vittoria.

“Pure tu sei stato un ottimo avversario!”

Astral li guardava da sopra di loro. Era abbastanza accigliato, ed era ben visibile la sua preoccupazione. Se Yuma lo avesse visto in quell’istante gli avrebbe subito chiesto cosa non andava, ma purtroppo era occupato a complimentarsi con il suo amico. “Meglio così” pensò, “meglio che pensi a divertirsi prima che i Bariani facciano la prima mossa”.

Era stato troppo facile. Quel duello era durato poco e, soprattutto, non era stato per nulla difficile sconfiggere il ragazzino dai capelli arancio. Certo, Astral lo sapeva, tutti all’inizio sono inesperti; ma Rei era più che inesperto sembrava…sembrava avesse perso apposta. Aveva evocato, nel turno antecedente a quello in cui Yuma aveva vinto, Shining Bomber, che non aveva alcun punto d’attacco. Neppure un bambino che aveva appena comprato il suo deck avrebbe potuto fare uno sbaglio tanto grosso. In più, pareva stesse, più che duellando, studiando le mosse del suo amico.

Tutto ciò non poteva essere una coincidenza. Astral scosse la testa, cercando di non pensarci. Anche se aveva mille dubbi per la testa, avrebbe dovuto pazientare prima di parlarne con Yuma. Non voleva allarmarlo per nulla.

Anche se, probabilmente, accorgendosene prima, quello che accadde in seguito forse non si sarebbe mai verificato.

 

Stava correndo perdifiato insieme al suo amico Rei.

Anzi, meglio dire che stava correndo perdifiato per sfuggire a Rei.

Rispetto al giorno precedente, però, c’era una differenza: era in perfetto orario. Stava correndo solo per scampare le scorciatoie del ragazzino che lo stava rincorrendo.

“Eddai, Yuma! Ho progettato una scorciatoia che non ti deluderà!” continuava ad urlare quest’ultimo, senza il minimo accenno a volersi fermare a riprendere fiato. Era da almeno una mezz’ora che non faceva altro che seguirlo correndo per proporgli le sue strade “sicurissime”, ma non dava cenni di stanchezza. Avrebbe dovuto fare l’atleta, per quanto riusciva a correre senza cadere al suolo senza forze.

“No, Rei!”

Ad un certo punto andò a sbattere contro qualcuno. Cadde all’indietro, cadendo sopra Rei, che lo aveva quasi raggiunto. A causa della caduta, il suo extra deck si aprì, facendo cadere a terra tutti i suoi mostri numero.

“Ahi ahi ahi…scusami tanto” disse Yuma, mettendosi a sedere sull’asfalto bollente e massaggiandosi il fondoschiena, cosa che fece pure l’arancio. Appena alzò gli occhi notò che era andato addosso a Maya. Quasi tirò un sospiro di sollievo sapendo di non essersi scontrato con qualcun altro. La prospettiva di trovarsi un sedicenne furioso davanti non lo allettava più di tanto.

“Nulla Yuma, stai tranquillo” lo rassicurò lei, alzandosi e rimettendosi a posto la gonna rosa della divisa scolastica che era costretta ad indossare.

“Oh, no, le mie carte!” esclamò, rendendosi conto che i suoi mostri erano sparsi sul marciapiede.

Si mise a racimolarle, riponendole con cura nel suo extra-deck, che teneva allacciato alla vita.

“Hai dimenticato questa, Yuma” disse Maya, raccogliendo una carta. Appena si rese conto di che mostro si ritrovasse per le mani, spalancò la mascella, sbalordita.

“Questo è un mostro numero!” esclamò la ragazza dai capelli rossi.

Era la prima volta che vedeva quel genere di mostri.

“Sì, è il mostro più forte di tutto il mio deck” declamò fiero Yuma. “Ed è stato pure il mio primo mostro numero”

Maya era rimasta con gli occhi che luccicavano come quelli di un bambino che aveva ricevuto un regalo inaspettato.

“Wow, è fichissimo!”

Rei si astenne dallo sbuffare.

Se la ragazza si emozionava per un mostro insignificante come Utopia, chissà che avrebbe fatto appena avesse visto il suo Umbral. Gli venne voglia di prenderlo dalla tasca solo per mostrare a Yuma la sua potenza e far rimanere tutti quegli stupidi umani di sasso, ma si era ripromesso di usare il deck che si era procurato lì sulla Terra e di non mostrare, per nessuna ragione, i suoi veri mostri. Quelli che si erano procurati erano di attributo luce, deboli emaledettamente inutili. Nonostante ciò avrebbe dovuto usare quelli finché non si fosse mostrato in veste di bariano. Perciò avrebbe dovuto aspettare ancora un bel po’.

“Ehm, ragazzi… siamo in ritardo” fece notare Rei, cercando di metter fine a quella conversazione ridicola sulle carte che Yuma aveva vinto in un concorso trovato nell’ovetto kinder di Pasqua.

“Cavolo, è vero!” esclamò Maya, guardando l’orologio azzurro che portava al polso.

“Beh, allora prendiamo una scorciatoia!” disse Rei, prendendo tutti e due per il polso e trascinandoli via, mentre i due lo pregavano di fermarsi.

 

Era a casa da sola, come al solito. Era sera e aveva appena finito di cenare; visto che aveva già finito i compiti quel pomeriggio, si stava godendo un po’ di pausa.

In quel momento era sdraiata sul suo letto ad ascoltare della musica e disegnare. Il cellulare a cui erano collegate le grandi cuffie nere che teneva sulle orecchie aveva appena iniziato la canzone Someone like you di Adele.

Teneva tra le mani il suo album, sul quale stava disegnando un piccolo cardellino. Non sapeva neppure lei perché lo stava facendo, ma quando prendeva in mano una matita nulla poteva fermare la sua mano. Nemmeno lei.

Le note del pianoforte iniziarono a rimbombarle nelle orecchie.

 

I heard that you're settled down

That you found a girl and you're married now

I heard that your dreams came true

Guess she gave you things I didn't give to you

 

Ho sentito

Che ti sei sistemato

Che hai trovato una ragazza

E che adesso sei sposato

 

Ho sentito che hai realizzato i tuoi sogni

Immagino che lei ti abbia dato

Ciò che non ti ho dato io

 

Iniziò a disegnare la candide piume del cardellino, mentre la sua testa ciondolava a ritmo della musica e le sembrava quasi di fondersi con quella melodia così armoniosa.

 

Old friend, why are you so shy?

Ain't like you to hold back or hide from the light

 

I hate to turn up out of the blue, uninvited

But I couldn't stay away, I couldn't fight it

I had hoped you'd see my face and that you'd be reminded

That for me, it isn't over

 

Vecchio amico, perché sei così timido?

Non è da te esitare o nasconderti dalla luce

 

Detesto saltar fuori dal nulla quando non sono invitata

Ma non potevo stare lontana, è più forte di me

Speravo che vedendo la mia faccia

ti saresti ricordato che per me non è finita

 

Prese una matita più morbida dall’astuccio che aveva appoggiato vicino a lei sul materasso, iniziando a fare delle ombreggiature poco calcate sull’animaletto che stava ormai prendendo forma.

 

Never mind, I'll find someone like you

I wish nothing but the best for you, too

Don't forget me, I beg, I remember you said

Sometimes it lasts in love, but sometimes it hurts instead

 

Non importa, troverò qualcuno come te

Spero solo nel meglio anche per te

Non dimenticarmi, ti prego

Ricordo che dicevi

"A volte dura, l'amore

Ma a volte, invece, fa male"

A volte dura, l'amore

Ma a volte, invece, fa male

 

Sentendo il ritornello iniziò a picchiettare un po’ il dorso della matita sulla sua mano, muovendo un po’ le labbra, quasi per cantare.

 

You know how the time flies

Only yesterday was the time of our lives

We were born and raised in a summer haze

Bound by the surprise of our glory days

 

I hate to turn up out of the blue, uninvited

But I couldn't stay away, I couldn't fight it

I had hoped you'd see my face and that you'd be reminded

That for me, it isn't over

 

Sai che il tempo vola

Solo ieri erano i momenti più belli della nostra vita

Siamo nati e cresciuti nella foschia estiva

Trattenuti dalla sorpresa dei nostri giorni felici

 

Detesto saltarmene fuori dal nulla quando non sono invitata

Ma non potevo stare lontana, è più forte di me

Speravo che vedendo la mia faccia

ti saresti ricordato che per me non è finita

 

Riprese la matita che aveva usato allinizio, iniziando a disegnare un ramo su cui il cardellino potesse poggiare le piccole zampe.

 

Never mind, I'll find someone like you

I wish nothing but the best for you, too

Don't forget me, I beg, I remember you said

Sometimes it lasts in love, but sometimes it hurts instead, yeah

 

Non importa, troverò qualcuno come te

Spero solo nel meglio anche per te

Non dimenticarmi, ti prego

Ricordo che dicevi

"A volte dura, l'amore

Ma a volte, invece, fa male"

 

Sentì nuovamente il ritornello entrare nelle sue orecchie, nella sua mente, nel suo cuore. Prese un pastello, iniziando a dare luce a quel disegno in bianco e nero.

 

Nothing compares, no worries or cares

Regrets and mistakes, they're memories made

Who would have known how bittersweet this would taste?

 

Never mind, I'll find someone like you

I wish nothing but the best for you

Don't forget me, I beg, I remember you said

Sometimes it lasts in love, but sometimes it hurts instead

 

Niente regge il confronto

Né preoccupazioni o cure

Rimpianti o errori e ricordi

Chi l'avrebbe detto

Che avrebbe avuto un sapore così agrodoce

 

Non importa, troverò qualcuno come te

Spero solo nel meglio, anche per te

Non dimenticarmi, ti prego

Ricordo che dicevi

A volte dura, l'amore

Ma a volte, invece, fa male

 

 

Ammirò il disegno finito, sorridendo un poco. Sembrava che pure l’uccellino impresso su carta fosse in armonia con la canzone. Ripose tutto il materiale sulla sua scrivania, per poi sdraiarsi nuovamente, ancora con le cuffie nelle orecchie.

 

Never mind, I'll find someone like you

I wish nothing but the best for you, too

Don't forget me, I beg, I remember you said

Sometimes it lasts in love, but sometimes it hurts instead

 

Non importa, troverò qualcuno come te

Spero solo nel meglio, anche per te

Non dimenticarmi, ti prego

Ricordo che dicevi

A volte dura, l'amore

Ma a volte, invece, fa male

 

Le ultime note della canzone si diffusero, minacciando di scomparire dopo pochi istanti. Maya chiuse gli occhi smeraldini, addormentandosi subito dopo, con ancora una dolce melodia di pianoforte dii sottofondo.

 

          -Maya-

 

 

Angolo autore

 

Questa volta ho fatto in fretta, no? Il disegno potrebbe non essere venuto benissimo, anche perché ho dovuto usare dei pastelli mezzi stemperati perché ogni volta che li temperavo si rompeva la punta.

Poi, ho inserito Someone like you, una delle mia canzoni preferite. Sinceramente quella che mi piace di più è Estate dei Negramaro, ma non credo che in Giappone si ascolti musica italiana, così ne ho messa una inglese con una traduzione.

Beh, in questo capitolo non succede quasi nulla. Diciamo che, forse, dal prossimo, ci sarà un po’ di azione.

Non ho ben in mente la trama visto che sto continuando a modificare l’idea originale (anche perché mia sorella continua a dirmi strane ipotesi che poi risultano interessanti, ma difficili da intrecciare con la trama).

Bene, ora mi eclisso.

KraTøs

 

_S n a k e

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: _S n a k e