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Autore: _Giuls17_    24/07/2014    1 recensioni
E' il compleanno di Clary, ma tutto ciò che noi conosciamo tramite City of Bones, verrà sovvertito dall'arrivo di Valentine Morgenstern a casa di lei, proponendole una dolce e allettante proposta: conoscere il Mondo Invisibile, conoscere suo fratello, conoscere se stessa.
Cosa deciderà di fare Clary? Proseguire sulla retta via o deragliare assieme al padre?
C2: Lei mi ha mentito per tutta la mia vita, non mi ha mai raccontato la verità, né su mio padre né su mio fratello.
C3:Clary, tu sei mia sorella e io non ti posso solo volere bene, a modo mio io ti amo...
C10:-Clarissa!- Jonathan si girò e urlò il nome verso il lago, come se lei potesse sentirla e solo allora Jace decise di agire e con la spada colpì quel punto sulla schiena
C12: Si girò di lato ed osservò il suo Marchio del parabatai sbiadito, proprio vicino all’orecchio.
C14:-Io…Ho paura, c’è questo rumore, c’è qualcosa dentro la mia testa.-
C18:-Eri morta? Clary come hai potuto tenermelo nascosto ! E tu Jace, che hai da dire?- *
La verità è che mi manchi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Jonathan e Clary
 
 
Alzò nuovamente lo sguardo verso il cielo, sorpresa, per la bellezza di quel posto, il cielo era privo di nuvole e Clary riuscì a osservare tutto il paesaggio anche a chilometri di distanza.
Potendo scorgere delle collinette in lontananza e dei sentieri, sicuramente usati dai commercianti della zona.
-La capitale si chiama Idris.- disse Valentine dopo un breve silenzio.
-Cosa sono quelle cose?- chiese indicando delle torri alte, che si stagliavano alte nel cielo.
-Quelle sono le Torri Antidemoni, servono a proteggere Idris dagli attacchi.-
-Dei demoni.- aggiunse guardandolo.
-Sì, quella che vedi in lontananza è la foresta di Brocelind, prima era molto più ampia ma è stata ridimensionata con l’espansione di Alicante.-
-Nel Mondo Invisibile ci sono solo gli Shadowhunters? E perché sono, siamo, chiamati così?-
-Non ci sono solo loro, ma anche i Nascosti: i lupi mannari, gli stregoni e i vampiri e le fate. Ma non è il momento di parlare di storia siamo quasi arrivati.- aumentò il passo e anche Clary dovette farlo per stargli dietro.
Vide altre somiglianze col padre, il corpo nonostante la massa muscolare si muoveva con fluidità, non aveva preso da lui l’altezza, quella era una caratteristica della madre.
Notò che si stavano sempre più allontanando dal sentiero battuto per dirigersi verso la vegetazione, sempre più lontano da Idris e dalle Torri Antidemoni, nonostante la strana sensazione di ansia che si era insinuata nel suo cuore, un’altra parte di lei si stava fidando, ciecamente, del padre o meglio di Valentine, le poche informazioni che le aveva dato combaciavano con la verità e aveva deciso di concedere il beneficio del dubbio, prima di chiedergli di essere riportata a casa.
Improvvisamente però tutti i suoi pensieri si annullarono del tutto, vide non troppo in lontananza nascosta bene dagli alberi una tenuta di campagna, non troppo grande ma una casa che dava la sensazione di accoglienza, di salvezza. Il fumo usciva dal tetto e dei suoni smorzati provenire dal davanti.
Si affiancò al padre e la seconda cosa che notò dopo la casa furono altri capelli color sale, stavolta adattati a un corpo decisamente più giovane e sempre muscoloso, indossava una tenuta di pelle nera e utilizzava una catana con la quale smorzava l’aria intorno a lui.
E come se li avesse sentiti si girò verso di loro, ma Clary pensò che stava guardando lei, con un unico colpo conficcò la catana nel terreno e fece un passo avanti.
-Jonathan!- urlò Valentine, ma lei pensò che non fosse necessario, si erano avvicinati molto alla tenuta e suo fratello distava da lei solo pochi passi.
-Lei è…-
-Clarissa.-
Il suo nome pronunciato dal fratello le percorse la schiena in un brivido freddo, l’aveva pronunciato come se loro fossero amanti, come se si fossero ritrovati, ancora, nello stesso letto assieme, come se lui l’avesse sempre amata.
-Sì.- disse semplicemente, non riuscendo a proferire altre parole.
-Sono davvero felice che nostro padre ti abbia trovato.-
Senza rendersene conto l’abbracciò e Clary non riuscì a impedirlo, anche volendolo, e lei non lo voleva, finalmente tutti i tasselli della sua vita si erano sistemati, finalmente poteva conoscere il motivo della sua diversità, della sua inadeguatezza in un mondo che non le apparteneva.
-Entriamo a casa, è il momento che Clarissa sappia tutto.-
 
 
Valentine aprì la porta di casa e fece entrare i suoi figli, sorridendo, come rare volte aveva fatto nel corso della sua vita.
Fece accomodare sua figlia su una sedia, porgendole un bicchiere d’acqua e dandole il tempo di adattarsi, senza opprimerla, doveva essere tutto perfetto, doveva farle capire quanto fosse importante per lui averla ritrovata, averla portata a casa e addestrarla.
-Lo sai Jonathan, tua sorella ha attraversato un Portale.-
-Non mi meraviglia più di tanto, hai il sangue dei Morgenstern dentro e il sangue dell’Angelo.-
-Perché mi sembra di capire che sia un evento importante?- chiese, timidamente.
E Valentine non potè fare a meno di rivedere Jocelyn in lei, determinata, forte, coraggiosa, capace di smuovere le masse e di coinvolgere tutti con i suoi occhi e col suo carattere.
-Perché gli Shadowhunters ci mettono anni prima di imparare ad attraverso un Portale.-
-Ah.-
-Tu sei speciale Clarissa.-
-Non so neanche cosa sono.- ammise guardando il fratello e così lui capì su cosa avrebbe dovuto fare leva, su quel legame che le era mancato, nonostante tutto Luke si era sempre sostituito a lui come padre e lei non aveva mai sofferto della sua mancanza, ma le era mancato quel legame fraterno che stava nascendo in quella stanza.
-Gli Shadowhunters o anche Cacciatori di Demoni sono l’unione di uomini e angeli.
Fummo creati più di mille anni fa, quando uno stregone rendendosi conto che il mondo stava per essere sopraffatto dalle invasioni, continue, di demoni di altre dimensioni invocò l’Angelo Raziel, quest’ultimo mescolò il suo sangue e quello umano all’interno di una coppa: la Coppa Mortale; e lo fece bere agli uomini.
Coloro che bevvero il sangue dell’angelo divennero cacciatori e cosi anche i figli dei loro figli.
Ma come ti accennavo prima, Clary, nel Mondo Invisibile ci sono anche i Nascosti: i Figli della Luna che sono i lupi mannari, i Figli di Lilith che sono gli stregoni, i Figli della Notte che sono i vampiri e il Popolo Fatato.-
-Viviamo in pace finché tutti rispettano gli accordi che il Conclave ha stipulato.- concluse Jonathan al posto del padre.
-Cos’è il Conclave?- chiese Clary.
-La massima autorità, il centro del potere che ha sede ad Idris.-
-Lo so che sono molte cose da assimilare, puoi riposare un poco e poi potremo ancora parlarne.- disse Valentine, alzandosi e indicando una porta che lei non aveva visto.
-Questa è la stanza di tuo fratello, sarà felice di prestartela per il momento.-
-Non dovrei… Insomma.-
-Sei a casa Clarissa, adesso.-
Osservò i suoi figli e vide Clary annuire piano, la fece accomodare dentro la stanza per poi chiuderla subito dopo.
-La possiamo portare dalla nostra parte.- aggiunse suo figlio, non appena il padre lo guardò.
-Ne sembri convinto.-
-Lo sono.-
Valentine sorrise, dopo sedici anni poteva finalmente realizzare il suo piano. Quello stesso piano che Jocelyn aveva distrutto anni fa, ma grazie all’aiuto di sua figlia niente sarebbe andato storto quella volta, il Conclave e gli accordi sarebbero spariti per sempre.
 
***
 
Simon guardò ancora la porta di casa senza successo, stava aspettando da dieci minuti di trovare il coraggio per suonare e parlare con Jocelyn, per vedere Clary sbucare dalla sua camera e dirgli che si era totalmente dimenticata dell’appuntamento, ma qualcosa, il suo cuore, gli stava dicendo che niente del genere si sarebbe avverato.
Bussò piano, ma la porta di casa si aprì subito e intravide prima lo sguardo speranzoso di Jocelyn per poi essere divorato dalla delusione e dalla paura.
-Simon, lei non è con te?!-
-No, io pensavo che fosse qui.- disse entrando dentro casa.
-No, ieri aveva detto che veniva con te a ballare ma la sera non è rientrata e stamattina non c’era a casa.-
-Ieri sera non è venuta al Pandemonium.-
-Come?- il tono di voce di Jocelyn si abbassò, totalmente presa dal panico e dalla paura.
Clary era sparita.
-Sono uscita a cercarla, anche Luke, non è ancora tornato, ma qua non è rientrata, non ha preso niente, i suoi vestiti ci sono tutti.-
-Io non lo so, ieri ho provato a chiamarla ma non rispondeva, il suo cellulare era morto.-
-Anche adesso.- disse indicando il telefono di casa, a pochi passi da loro.
-Avete notizie?- chiese Luke, entrando di corsa a casa, privo di fiato e con le gocce d sudore in testa.
-No, neanche Simon l’ha vista.-
-Adesso chiamo la polizia, Luke, mia figlia è sparita!- urlò.
Simon avrebbe voluto dire qualcosa per tranquillizzare la madre di Clary, per assicurale che lui l’avrebbe trovata e che l’avrebbe riportata a casa, ma la verità era che lui non aveva idea di dove potesse essere andata a finire, aveva guardato nei loro posti preferiti ma nessuno l’aveva vista o riconosciuta.
-Jocelyn.-
-No Luke, ho aspettato, come mi avevi chiesto tu, ma adesso basta, se le hanno fatte del male io non me lo potrei mai perdonare!-
-Non le farà del male.-
-Di chi stai parlando?- chiese con ancora la cornetta del telefono in mano.
-Valentine non farà del male a sua figlia.-
Lentamente alzò un pezzo di stoffa che era andato a finire sotto il divano, vecchio e spiegazzato, di cui Simon non riconobbe neanche il disegno, totalmente sconosciuto, ma vide dal pallore di Jocelyn che per lei voleva dire tutto.
Si alzò per osservarlo e rimase stupito dalle stelle nere e dalla M in mezzo ad esse.
-Lui… è tornato.- sussurrò.
 
***
 
Clary si rigirò nuovamente nel letto, aveva dormito bene quella sera, nonostante il letto non fosse il suo, nonostante quella non fosse la sua camera o le sue cose, l’odore di Jonathan l’aveva aiutato a chiedere la mente: sapeva di bosco, di erba e di sangue.
Anche se quell’ultimo dettaglio le aveva fatto accapponare la pelle non aveva trovato niente che potesse ricondurlo ad esso, se non delle armi che però erano lucidate e conservate, nonostante il disordine della camera.
Aveva visto il sole sorgere e stranamente le era sembrato totalmente diverso dal cielo di New York, forse per l’assenza dei palazzi, forse per la natura che la circondava, o forse perché adesso Vedeva le cose in modo diverso.
“Hai ancora il tuo blocco, non puoi vedere più di tanto.”
Ma adesso so chi sono, so perché mi sono sentita sempre un pesce fuor d’acqua, se non fosse stato per Simon sarei stata sola.
“E a tua madre non pensi?”
Lei mi ha mentito per tutta la mia vita, non mi ha mai raccontato la verità, né su mio padre né su mio fratello.
“Che vuoi fare?”
 
Socchiuse solo un attimo gli occhi, poi si tolse le coperte di dosso, senza indossare le scarpe uscì dalla stanza, ma non trovò né Valentine né Jonathan a fare colazione, uscì fuori e l’odore della natura la colpì così dolcemente che il suo cuore perse un battito.
-Sorella mia.-
Quelle parole la fecero riprendere dallo choc e guardò suo fratello, solo adesso notò gli occhi neri, così neri che neanche la pupilla si riusciva ad intravedere, la mascella spigolosa, di un guerriero e il corpo pieno di rune.
-Voglio essere una di voi, voglio ricordare, voglio imparare.- annunciò sicura di se.
-Era quello che speravo.- ammise il fratello, guardandola dritta negli occhi, come se lei fosse l’amore della sua vita.



Sclero Personale: eccomi qua col secondo capitolo, cosa ve ne pare? Sto cercando di seguire i concetti generali che Cassandra ci ha dato ma modificando e reinventando tutto :D
Diciamo che a me sta piacendo molto e non vi nascondo che ci saranno molte novità nei prossimi capitoli !! :]
Grazie a chi si è preso la briga di leggere il primo e spero che mi seguiate anche nei prossimi, anche a chi l'ha messa nelle preferite e seguite <3
Ps: mi dite come si vedono le immagini? A me appaiono immense 0.0
XOXO
   
 
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