Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: acvxht    25/07/2014    2 recensioni
Are you mine? Are you mine tomorrow, or just mine tonight?- ripetei la strofa fino alla fine, lasciai andare anche l'ultimo accordo, voltai la testa verso Calum che cantava in parte a me, i nostri sguardi si incrociarono, non so perchè, non so come, allo stesso tempo girammo la tracolla, in modo che non ci fossero strumenti fra di noi, mi attirò a se premendo le labbra sulle mie. Vi assicuro che era come respirare di nuovo, una boccata d'aria fresca, me ne fregai del fatto che più di cinquanta persone aveva gli occhi fissi su di noi, era quello che volevo e niente e nessuno avrebbe rovinato quel momento.
-Are you mine?- mi sussurrò vicino alle mie labbra.
-I wanna be yours- sussurrai a mia volte rincastrando le labbra sulle sue.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avevo inviato le mail con tutti i preventivi per la vacanza studio alla prof. di inglese.
Dopo la spiaggia non avevo più visto i ragazzi, decisi di mandare un messaggio a Calum.
“Se non hai niente da fare, ti va di fare un giro? :)” la risposta non tardò ad arrivare.
“ Certo, dove e a che ora?”
“Tra un quarto d'ora al parco”
“Va bene” posai il cellulare, sul letto e mi resi presentabile. Ero stanca di stare a casa da sola, Michael usciva sempre con i suoi amici, non avevo un grande rapporto con Ashton e Luke, e Calum era il mio migliore amico. Avevo la sensazione che fossero usciti così tanto con me solo perchè mi ero appena trasferita. Bene, pensavo di aver trovato qualche amico.
Misi le cuffie nelle orecchie e mi incamminai verso il parco.
-Ciao Alex!- urlò Calum da una panchina, alzai la mano ricambiando, tolsi le cuffie e mi sedetti con lui.
-Allora come mai questa uscita?-
-Ero stanca di stare da sola-
-Michael?-
-Esce con i suoi amici- dissi guardando verso il basso, poi ripresi a parlare -Ho la sensazione che gli altri siano usciti con me solo perchè ero appena arrivata-
-Forse non te lo dovrei dire-
-No adesso me lo dici- dissi tirandogli un pugno scherzoso sul braccio.
-E va bene, Michael avrebbe preferito se te ne fossi stata in Italia- disse abbassando lo sguardo, non mi ero mai sentita così, forse un pugno sul naso avrebbe fatto meno male.
-E-e perchè?- chiesi
-Perchè dice che sei snob e viziata, che vuoi sempre metterti in mostra-
-Allora quello che ha detto sulla spiaggia, tutte bugie, gli facevo solo pena!-
-Adesso calmati- pensavo che sarei scoppiata a piangere di lì a poco, Calum mi abbracciò.
-Dimmi che tu, Luke e Ashton non pensate questo- stavo pregando che non fosse così.
-Io sicuramente no- ciò voleva dire che Luke e Ashton lo pensavano, di bene in meglio.
 
Ero tornata a casa, in salotto incontrai Michael con Luke e Ashton, passai senza salutargli, volevo solo andare in camera mia e mettermi le cuffie, mi cambiai velocemente, indossando una tuta. Non me lo sarei aspettato, sembravano tutti così gentili, erano solo dei bugiardi. Non ero ancora così tanto arrabbiata da andarmene, ma la tristezza che provavo fino a due minuti fa, si stava trasformando in rabbia, che non sapevo come sfogare, l'unica ancora di salvezza era la musica, la mia chitarra. I ragazzi stavano guardando un film tenendo il volume altissimo, quindi non si sarebbero accorti di qualche nota. Non volevo suonare una cover, volevo scrivere qualcosa io, le note uscivano così da sole, senza un ordine preciso, le dita della mano destra toccavano le corde producendo suoni diversi, non sapevo esattamente ciò che stavo suonando, non era una canzone né d'amore né depressa, solo una canzone.
Penso di aver suonato per un'oretta buona, il film doveva essere già finito, speravo che non mi avessero sentito, appoggiai la chitarra sull'apposito piedistallo ed incastrai il plettro fra le ultime corde del terzo tasto, come mi era solito fare.
Dovevo controllare le mail, nessuna risposta, magari stavano discutendo alcuni preventivi.
-Alex è arrivata la pizza-
-E chi ha detto che volevo la pizza- risposi dalla mia camera.
-Dai scendi, non hai fame?-
-Non molta-
-Dai è arrivato anche Calum-
-Michael non ho voglia, punto, non insistere- neanche Calum poteva riuscire a farmi scendere.
-Te ne lasciamo una fetta in cucina- disse, e lo sentii allontanarsi. Un po' di fame ce l'avevo ma non avevo voglia di scendere, avrei mangiato più tardi. Tornai a concentrarmi sul mio portatile, stavo su Twitter, non so di preciso cosa stessi facendo, ero annoiata, decisi di scendere per prendere un po' d'acqua e la fetta di pizza.
-Hai deciso di unirti a noi?- scherzò Luke.
-No stavo solo prendendo un bicchiere d'acqua e la fetta di pizza- dissi alludendo al piatto in cucina, presi entrambi e ritornai su, rinchiudendomi in camera. Okay, in questo modo, sembravo veramente un asociale, quindi usai una scusa, gli dissi che non stavo molto bene, non era per niente vero, neanche un leggero mal di testa, niente.
 
-Alex che avevi ieri sera?- mi chiese Michael.
-Oh avevo solo un po' stanca, piuttosto posso chiederti una cosa?-
-Certo-
-Mi trovi così snob e viziata?- era sbiancato, sebbene fosse impossibile essere più bianco di così.
-C-chi te lo ha detto?-
-Non ti interessa, dimmelo, voglio cambiare, se sono veramente così-
-Io... è vero prima non mi stavi molto simpatica, ma poi ti ho sentito suonare, parlare in quel modo sulla spiaggia, ieri sera abbiamo sentito quello che stavi strimpellando, io non ho mai avuto una vera famiglia e scoprire di avere una sorella che abita in capo al mondo, mi ha scombussolato, ho sempre avuto la mia casa, i miei amici, mia “madre” solo per me e non volevo che tu invadessi la mia vita in questo modo, ma poi ti ho conosciuta e ho capito di volerti bene, tu sei la mia famiglia...- ero senza parole, per la seconda volta, ma volevo andare più a fondo.
-Allora perchè tu, Luke e Ashton mi snobbate in questo modo?-
-Io non voglio snobbarti ma i ragazzi mi chiedono di uscire e io accetto-
-E io rimango da sola a casa, oppure con Calum, con mio fratello mai-
-Mi dispiace, Ashton pensa che te la tiri, mentre Luke è semplicemente Luke, lo fa sempre con chiunque-
-Oh, in questo caso, ti va di uscire?-
-Ehm, dovevo uscire con Ashton e gli altri- disse abbassando lo sguardo. Mi bastò quello per farmi tornare la rabbia di ieri sera.
-Sei solo un grandissimo bastardo- dissi, non alzai neanche la voce, semplicemente mi alzai, dirigendomi verso la porta di casa, ritrovandomi nel vialetto Luke, Ashton e Calum.
-Ciao Alex!- mi salutarono.
-Andatevene a fanculo- avevo le lacrime agli occhi dalla rabbia, mi diressi a passo spedito verso la spiaggia, quella che era stata il nostro campeggio, quella spiaggia isolata, mi sedetti sulla sabbia, guardando il mare ed inspirando l'odore salmastro, il telefono che avevo in tasca vibrava continuamente, lo spensi. Mi diressi agli armadietti per ritirare il telefono e la maglietta, praticamente da quando ero arrivata avevo quasi sempre tenuto il costume, avevo i miei pantaloncini impermeabili, nel taschino interno ritirai la chiave dell'armadietto e mi buttai fra le leggere onde, facendo sbollire la rabbia.
Avevo aspettato di asciugarmi prima di rimettermi la maglia, sciolsi i capelli, che avevo raccolto per evitare che si bagnassero, poi rimisi in tasca il telefono e ritornai a casa, la signora Clifford e il suo compagno probabilmente mi stavano aspettando.
-Scusate il ritardo- dissi entrando in camera e appoggiando sul muretto il cellulare.
-Signorina impara a rispettare gli orari, ma soprattutto tieni quel telefono acceso e non uscire mai più così da casa- Amber era arrabbiata, molto.
-Mi dispiace se Michael è un bastardo- dissi muovendo la gamba per andare in camera mia, ma la signora Clifford mi prese per un polso facendomi indietreggiare e mi tirò un ceffone, non me l'aspettavo, per niente, non era neanche mia madre, non aveva alcun diritto.
-Se vuoi stare in questa casa devi imparare a rispettare delle regole e non fare la ribelle in questo modo- stava alzando la voce.
-Lei non è mia madre, non ne ha il diritto- avevo ricominciato a darle del lei.
-Ma ho il diritto di farti togliere le tende da questa casa quando ne ho voglia- Michael intanto guardava allibito la scena, però non muoveva un passo, neanche per dire che era colpa sua se io avevo un segno rosso in pieno viso. Amber mi mollò il polso, però se prima la mia intenzione era quella di andare in camera mia, ora volevo solo uscire di casa.
Mandai velocemente un messaggio a Calum: “Sto venendo da te”, camminai veloce fino a casa sua, trattenendo le lacrime, per tutto il tragitto, ma appena lo vidi seduto sul dondolo in veranda ad aspettarmi, smisi di trattenere le lacrime e lo abbracciai.
-Ehi, Alex, che succede?- gli spiegai la situazione, singhiozzando di tanto in tanto. Lui per risposta mi abbracciò tenendomi stretta.
-Ecco perchè stamattina eri così, io mi sono preoccupato, perfino Ashton e Luke non se lo aspettavano, ho provato a chiamarti diverse volte, ma non rispondevi-
-Lo so, ho spento il telefono-
-Ero preoccupato- eravamo ancora abbracciati, fino a quando il cellulare di Calum suonò.
-Luke, cosa c'è?-
“Sto venendo da te”
-Luke è meglio di no- poi mesi giù il telefono confuso.
-Mi ha messo giù- capiì subito perchè, Luke era lì davanti al vialetto che salutava.
-Oh ciao Alex, che avevi stamattina?- chiese, aveva tutto il diretto di sapere, ma mi era bastato quello per ritornare a farmi piangere, appena sentii la prima lacrima, rigarmi il volto, mi sedetti meglio e misi la testa fra le braccia, nascondendomi il viso.
-Alex mi dispiace, non volevo- Calum intanto mi chiedeva se poteva raccontargli come stavano le cose, io annuii leggermente. Sparirono per cinque minuti buoni che passai cercando di calmarmi, asciugandomi con un fazzoletto le lacrime.
Tornarono, Luke era a dir poco sconvolto e Calum tornò a sedersi di fianco a me, lasciando Luke in piedi allibito, dovevo essere in uno stato pietoso.
-Immagino non vorrai più entrare in quella casa- disse Calum.
-Anche se non voglio devo, quindi. Non posso andarmene così-
-Piccola domanda, perchè non ti affitti un appartamento?- stavo cercando una buona ragione, ma non la trovai.
-Appunto- disse Calum, notando i miei tentativi di trovare delle ragioni.
-Sopra di me, una ragazza cerca una coinquilina!- si illuminò Luke.
-Meglio di niente no?-
-Giusto, riesci a procurarmi il numero-
-Certo, ce l'ho già qua, è una mia amica- disse prendendo il cellulare, ricopiai il numero e attesi la risposta di una ragazza, che arrivò al terzo squillo.
-Ciao, ho sentito che cerci una coinquilina-
-Si, come ti chiami?-
-Alex e ho diciannove anni-
-Oh bene, piacere, Abby-
-Ti va se ci incontriamo?-
-Certo- mi disse dove e quando.
MA CHE STRONZO E' MICHAEL! LUI CHE SEMBRAVA TANTO TENERO E COMPRENSIVO SI E' DIMOSTRATO UN VERO E PRORPIO BASTARDO, MA NOI NON GLI DAREMO LA SODDISFAZIONE DI VEDER ALEX GIRONZOLARE PER CASA!
COMUNQUE SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, SECONDO ME E' DIVERSO DAGLI ALTRI, E' PIU' COINVOLGENTE. INIZIO GIA' AD AVVISARVI CHE IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' DI TRANSIZIONE. CONTINUATE COSI' SIA CON LE RECENSIONI CHE CON LE VISUALIZZAZIONI!

VOLEVO RINGRAZIARE:
9RAGAZZIMILLEMOZIONI
AUSTINSHAIR
IAIA_SCHIAVI
JADEMELLARK
SWAGGER PENGUINS
XXASHTONSDRUMS
CHE HANNO INSERITO QUESTA STORIA FRA LE PREFERITE

5SOS_FAMILY
ALLYSOLE17
GAIETTADIRECTIONER
LAVINIA_BAT00
LISIDIAMOND
MAGE
SOLISOLI_17
WATANKA31
XXASHTONSDRUMS
YELLOW_RAVEN
_PROUD_OF_THEM
CHE HANNO AGGIUNTO QUESTA STORIA FRA LE SEGUITE

XXASHTONSDRUMS
LAVINIA_BAT00
VOGLIONIALL
ALEXIS_WRITER
IAIA_SCHIAVI
CHE HANNO RECENSITO, INSIEME A @HarrysWings CHE HA RECENSITO SU TWITTER.

UN BACIO RAGAZZE xX

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: acvxht