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Autore: Jennifer320    25/07/2014    2 recensioni
Storia molto concentrata su Daisy e Peach, ovvero " le gemelle diverse" che fanno le idrauliche.
Poi il destino verrà da sé.
-*PERSONAGGI*-
Peach as Jennifer Lawrence (bionda).
Daisy as Selena Gomez.
Luigi as Louis Tomlinson.
Mario as Niall Horan. (bruno)
Rosalinda as Indiana Evans.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi, Mario, Peach, Rosalinda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter Six:
Photo. – He’s Everything. EVERYTHING.
# Peach.
 
Alzai lo sguardo, la porta si aprì mostrando la figura minuta di Daisy.
Rigiravo tra le mie mani una piccola foto di poca importanza, e la rimisi nella tasca indifferente.
 
- Ciao. – si sedette sul letto accanto a me e porse la mano. La foto.
 
Sbuffai ricacciandola e la posizionai con violenza sul suo palmo, non sembrò prenderla come offesa anzi rise finché non notò chi la raffigurava.
 
- Zio Michael. – sussurrò a bocca aperta. Me la ridiede e il sorriso di prima si spense in un broncio. – Scusa. – disse infine grattandosi la nuca nervosa.
 
Scossi la testa con un sorriso sforzato e la rividi ancora una volta: io e mio padre non eravamo mai stati così uniti, mai.
Quel giorno mi disse della malattia, o meglio del cancro che aveva al cuore.
Ora si capiva perché non sorrideva più, perché non riusciva ad abbracciarmi con emozione, perché non salutava Daisy con una solita girata tra le sue braccia in aria.
A quei tempi avevo solo 7 anni, ma capivo tutto fin troppo.
 
- Lo stai pensando, vero? – chiese ovvia.
 
La fissai, in quei 10 anni era veramente cambiata.
Non era la solita ragazzina che amava le bambole, era un maschiaccio vero e proprio.
Praticava il calcio, pallavolo e basket.
 
- Sì. – risposi abbassando il capo.
 
Allungò un braccio verso di me, e mi spinse al centro del suo petto premendo sulla mia schiena, il suo abbraccio era unico.
Le sue mani mi confortarono accarezzando lentamente la mia schiena, e le sue parole toccanti non mancavano mai, sussurrati al mio orecchio come se volesse custodire un segreto tra me e lei.
 
- Io sono qui, Peach. Non scoraggiarti, tuo padre è sempre nel tuo cuore..e dovresti esserne fiera. – ammise Daisy, dandomi poi una pacca sulla spalla.
 
- Certo che lo sono. – risposi ammiccandole.
 
- Peach.. – si torturò le dita abbassando lo sguardo. – Volevo parlarti. – aggiunse.
 
- Dimmi tutto. – esclamai incoraggiandola a continuare.
 
- So che tu e Mario state qui già da tre giorni..e vorrei partire subito verso la ricerca della formula. Anzi, vorremmo.. – spiegò velocemente.
 
- Oh. – sospirai. – Sono d’accordo. Ma quando? – chiesi.
 
- Domani verso l’alba, la caverna non è poi così lontana. – disse mordendosi il labbro. – Voglio tornare a casa. Ma.. –
 
- Anch’io. – esordii interrompendola. – Ci torneremo. Ma non dovresti essere euforica? – domandai stranita.
 
- Voglio tornare a casa. Ma con Luigi. – finì la frase paonazza in viso.
 
- Con..con Luigi? – balbettai sorpresa.
 
Annuì imbarazzata, e si nascose il viso tra le mani per mascherare quella voglia improvvisa. Non doveva, era così carina quando lo faceva.
Risi, ma non in una risata dopo una battuta divertente, ma una risata intenerita.
 
- Davvero? – feci un verso di dolcezza, e lei finalmente abbandonò l’idea di nascondersi e di mostrarsi ancora rossa in viso, le guance le andavano a fuoco e le mani le stringeva in due pugni.
 
- Sì, davvero. – rispose con sicurezza.
 
- E’ una cosa..bellissima. – confessai sorridendole. – Perché lo nascondi?! –
 
- Perché non succederà mai! Lui ha un regno da gestire e io da perfetta idiota lo voglio portare con me! Ti sembra “normale”? – urlò come una forsennata.
 
In quel momento il suo comportamento mi zittii, e non preferii continuare perché sarebbe andata male più di quanto pensassi.
Non aveva mai reagito così, neanche quando rifiutavo la sua richiesta di invitare Dean il suo ex. Annuiva e basta, poi smentiva tutto per telefono.
 
- Che mi passa per la testa? – sussurrò come se volesse dirlo a sé stessa. Si passò una mano in viso mentre scoppiava in un pianto isterico. Innamorata, e non poco.
 
- Daisy? – la chiamai paurosa di una sua prossima reazione. – Se sei innamorata, non devi nasconderlo. Chiediglielo, la speranza è l’ultima a morire. – la confortai asciugandole le lacrime.
 
Sniffò un paio di volte il naso con un fazzoletto che le porsi poco dopo, e respirò profondamente.
 
- E se non accetta? – ipotizzò.
 
- Pensa al presente, cavolo. – sbraitai.
 
- Hai ragione. – sorrise tra le lacrime. – Grazie Peach, buonanotte. – mi baciò una guancia come suo solito e uscì dalla mia camera mentre io avevo rivolto lo sguardo al vuoto.
Mi sdraiai, stringendo tra le mani la foto di me e mio padre al Luna Park, chiusi gli occhi e mi addormentai in poco tempo.
 
# Daisy.
 
Quella notte la pioggia mi faceva compagnia, piangeva anche lei.
Ricoperta da un finissimo lenzuolo, ammiravo dalla mia comoda posizione le condizioni del tempo.
Come potevo essere così egoista e pensare solo a me? Come potevo?
Lui aveva una vita nel suo regno, doveva ancora diventare re, e io volevo che venisse con me.
Egoista come al solito, pensavo solo a me stessa invece che a lui.
Afferrai il cuscino e indossai le pantofole per poi uscire dalla stanza e avviarmi verso quella di Luigi prima che mi scontrassi con lui, nel corridoio.
 
- Daisy! – esclamò, abbassando il tono per non svegliare Peach e Mario che invece dormivano come ghiri. – Cos..cosa ci fai qui? – balbettò rosso.
 
- Non riesco a dormire. – strinsi al petto il cuscino, rimanendo seduta finché non si sarebbe alzato. Se lo avesse fatto, lo avrei fatto anch’io.
 - Ah. – sospirò. – Neanche io non ci riesco. – aggiunse annuendo.
 
Rimanemmo in silenzio, mentre la pioggia furiosa si faceva sentire fin troppo.
Ad ogni tuono sobbalzavo paurosa mentre lo vedevo sorridere.
 
- Perché sorridi? Faccio ridere? – mi alzai finalmente da terra, stringendo la stoffa del cuscino in due pugni.
 
- No, Affatto. – scosse il capo. Si morse il labbro e si alzò avvicinandosi. – Senti.. –
 
- Dimmi tutto, Luigi. – lo incoraggiai.
 
- Dormiamo insieme, ti va? – continuò timido, in attesa di un mio ‘no’ che non sarebbe mai arrivato.
 
- Certo che mi va. – alla mia risposta rialzò il capo e mostrò un sorriso compiaciuto.
 
- In camera mia? – domandò poco dopo, notando il mio imbarazzo nell’aver scelto di dormire insieme a lui. Non avrei dovuto esserlo, già ci avevo dormito accanto una volta. Una in più non faceva male a nessuno!
 
- Come vuoi. – alzai le spalle e ci avviammo in camera sua, il mio obbiettivo di mezz’ora prima.
 
Ci sdraiammo, e ci addormentando abbracciati come se il mondo fosse sparito, come se la pioggia fosse finita, come se eravamo solo noi in quel momento.
 
Mi stringeva da dietro, potevo sentire il rigonfiamento della sua pancia sulla mia schiena ogni secondo quando respirava. Il suo respiro si infrangeva sulla mia spalla provocandomi dei brividi lungo la mia spina dorsale.
Strinsi la sua mano sinistra e mi girai di profilo solo per baciargli la guancia.
E addormentarmi, con quel calore che mi mancava da molto.
Luigi era tutto. Tutto.
E sapevo già che quel tutto lo avrei perso per sempre, se me ne fossi andata per sempre.
Io non volevo andarmene, se non con lui affianco.

I'm a half a heart, without you.

Un cuore a metà, che non si sarebbe più ricucito.
Come se lui se ne andasse, se ne andrebbe una parte della mia vita.
Perchè con lui, ero la metà di tutto.
Completava ciò che c'era da completare, non immaginavo una vita senza lui finchè non incontrai quei bellissimi occhi azzurro ghiaccio.
Quel contatto che mai si era stabilito quando me ne scappai, non potevo più averlo. Non più.
Ormai sapevo che bramavo le sue labbra sulle mie, come una droga.
Ma non dovrei essere così incollata a lui, saremo finiti per odiare entrambi per esserci lasciati definitivamente.
E il nostro amore ancora nascosto sotto agli occhi di tutti tremava e pregava di uscire per far veder tutti quanto ci amassimo a vicenda.
Bastava leggere i nostri occhi, libri aperti sempre.
Una scusa solo per averlo vicino, quando lo vorrei per sempre accanto senza staccarmi.

Infondo, Io e te siamo come il cielo ed il mare: nati per fonderci in un unico orizzonte.

“E se noi…”
“E se noi basta, Daisy. Afferra la mia mano e non lasciarla più. Promettilo, per favore.”
“Non la lascerò mai.”
“Neanche io, perché non ce n'è il bisogno.”
“Voglio solo..che ci accettassero. Anche se sei un videogioco, voglio solo che tu...non mi lasciassi mai.”
“Se non ci accettano, non è problema nostro piccola. Siamo solo noi e il mondo, a chi dovremmo pensare secondo te?”
“A noi, Luigi.”
“Brava. Cerca di ricordarlo.”
“Lo farò.”
“Ti amo.”
“Ti amo anch’io, Luigi.” Le nostre labbra si unirono in un solo e dolce bacio avvolto da rossetto, fiocchi di neve e la pelliccia. In quel momento capii che Luigi, era proprio uno di cui fidarsi per sempre. Uno da amare, per sempre.

Mille pensieri si affollarono in testa su una vita futura, provocandomi un forte dolore.
Increspai le labbra mordendole, e cercai di dormire mentre sentivo gli uccellini cantare, dopo la tempesta lasciatosi alle spalle.



 


Hola *alza tre dita baciandole*.
Sì, sono una fan di Hunger Games ma vabbhè!
Nuovo capitolo, un po' più corto del precedente. ^^
Spero vi piaccia, ve se ama ahaha :') Scusate gli errori nel capitolo ^^.
Baci a tutti, anche ai lettori silenziosi...;)
Ciau. 

Jennifer320.

 

 
 

 
  
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