Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: wilgiappone33    25/07/2014    1 recensioni
E' stata una sereta totalmente normale, l'ultima notte di vacanza prima dell'inizio dell'inizio del liceo, non è successo nulla di strano...ma allora perché quando il giorno dopo ti svegli senti di essere cambiata? Quella riflessa nello specchio sei sempre tu, eppure in te c'é qualcosa di estraneo e anche il comportamento delle altre persone nei tuoi confronti è cambiato. Non capisci cosa possa essere successo, finché ti chiedi se l'incontro con quel ragazzo così misterioso, quella sera, sia stato del tutto casuale, o se invece sia successo qualcosa che ti rifiuti anche solo di immaginare. Ma è inutile, non puoi scappare da quello che sei diventata, né da tutto ciò che sta per accaderti, perché in fondo questo è solo l'inizio...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nel buio denso della stanza i suoi occhi riuscivano a scorgere solo i profili dei mobili che aveva intorno: il guardaroba di fronte a lei, il comodino di fianco, l'appendiabiti con la sua borsa agganciata sopra, l'altro letto alla sua sinistra, vuoto...vuoto? Come faceva ad essere vuoto? Tese l'orecchio ma non sentì nulla che le facesse pensare che il suo compagno di stanza si trovasse ancora lì con lei, così Erika si alzò di scatto chiedendosi dove diavolo fosse potuto andare quel ragazzo alle due del mattino. Era una coincidenza troppo strana che proprio quella notte avesse deciso di andare a fare due passi, dopo gli avvenimenti di qualche ora prima. La sua roba era ancora lì, cellulare compreso, perciò non poteva chiamarlo, così decise di cambiarsi in fretta e furia e scendere nella hall. Lì trovò un assonnato guardiano notturno a cui chiese notizie di Ren e in effetti lui le disse di averlo visto uscire una ventina di minuti prima. Con migliaia di pensieri uno peggio dell'altro che le vorticavano per le testa Erika si lanciò fuori dell'hotel, ignorando le proteste del guardiano che non vedeva di buon occhio il fatto di lasciar uscire da sola una ragazzina a quell'ora. La città non era certo nota per la sua vita notturna, e infatti era praticamente deserta, così Erika decise di usare i suoi poteri per muoversi più velocemente, sperando che se mai avesse incrociato qualcuno si fosse trattato di un ubriacone troppo sbronzo da notarla. Era preoccupata, spaventata e infreddolita, non vedeva l'ora di trovare Ren...per poi ucciderlo. Cosa gli era saltato in mente?! Perché era sparito così?! Se alla fine si fosse trattato solo di una passeggiatina per schiarirsi le idee probabilmente lo avrebbe fatto a pezzettini tanto piccoli a non poterli contare.
La ragazza venne interrotta nei suoi ragionamenti su quale fosse il modo migliore per uccidere l'amico dopo circa dieci minuti di perlustrazione, infatti finalmente aveva trovato una traccia dell'odore di lui. Seguì la traccia fino ad arrivare alla laguna, dove ovviamente spariva, coperta dall'acqua. “Merda! Dev'essere salito su un vaporetto! Chissà fra quanto passa il prossimo...” Dovette aspettare un buon quarto d'ora prima che la barca arrivasse, e appena attraccò lei ci si fiondò sopra. La ragazza pregò con tutta se stessa che fosse la stessa linea che aveva preso Ren. Cominciava ad essere veramente frustrata, e sinceramente aveva anche un po' paura, l'unica cosa che riusciva a pensare era “Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei? Dove sei?”. Stava quasi perdendo le speranze quando ritrovò l'odore di Ren: stavano passando in una zona semi disabitata, vicina alla vera e propria terra ferma. Erika scesa alla prima fermata e, seguendo l'olfatto, giunse vicino ad una specie di piccola spiaggia con un boschetto affianco. La spiaggia non era vuota, ma vi erano due persone, due ragazzi, in realtà, ed Erika li conosceva bene entrambi. La vista orribile che aveva davanti apparve ad Erika come deja vù: un ragazzo dai capelli corvini che piantava i canini affilati nel collo di una giovane bionda, sullo sfondo l'acqua scura di Venezia, mentre lei, proprio come in quel sogno, rimaneva impassibile a guardare. Il ragazzo alzò la testa e questa volta Erika non scomparve e poté vedergli il volto, anche se sapeva già benissimo di chi si trattasse. Ciò che le aveva fatto cominciare a scendere lacrime copiose dagli occhi, però, non era tanto chi fosse lui, ma chi era lei: la ragazza che il suo migliore amico teneva fra le braccia, svenuta, era Celeste. Gli occhi scarlatti di Ren incontrarono per la prima volta quelli di Erika, scioccati e straziati almeno quanto i suoi, e solo in quel momento lui si rese conto che lei si trovasse lì. Questo aumentò maggiormente l'agitazione del ragazzo che posò delicatamente la bionda a terra, svenuta, per poi volgere un ultimo sguardo pieno di rimorso ad Erika e, senza un fiato, fuggire via nella macchia scura del bosco. La ragazza non attese un secondo e si lanciò all'inseguimento del vampiro, gridando il suo nome. Lui si muoveva troppo velocemente, così Erika spiccò un balzo per salire sul ramo di un albero e da lì si buttò sopra al ragazzo, bloccandolo a terra. Ora lei gli stava seduta sopra, in modo che non cercasse di scappare ancora, ed era china su di lui a bloccargli le braccia. Ren aveva lo stesso sguardo di un bambino che ha rotto per sbaglio il prezioso vaso di cristallo del salotto e sa che adesso sua madre lo prenderà a sberle. Cominciò a parlare velocemente e in modo confuso, senza dare ad Erika il tempo di dire nulla.
-Mi dispiace...non volevo, non sapevo che fare...ho sbagliato, ti ho delusa...ma ti giuro, io non volevo...
-Ren...
-Sono un mostro, quanto vorrei tornare indietro...ma loro avrebbero fatto del male ai tuoi genitori, non mi lasceranno stare mai...
-Ren!
-Mi odierai, devi odiarmi...è giusto, ma non volevo, non volevo che vedessi...perché è successo? Cosa...
-REN!
Finalmente lui smise di parlare e guardò veramente la ragazza che aveva di fronte, una Erika che non aveva mai visto, con gli occhi gonfi di pianto ma lo sguardo deciso.
-Ren, non è colpa tua, non potevi fare altrimenti, lo so. Ma possiamo ancora tornare indietro, possiamo rimediare...tu l'hai morsa ma lei non ha bevuto il tuo sangue, forse possiamo fare qualcosa, ma ti prego, ti prego non scappare, non andare via da me perché l'unico modo in cui possiamo uscirne è insieme!
-Ma...perché? E' solo colpa mia, perché mi aiuti?
-Te lo ripeto, non è colpa tua, ma dei tuoi genitori e ti aiuto perché sei il mio migliore amico e perché ti voglio bene!
La ragazza si piegò ancora di più sul vampiro e lo abbracciò stretto, felice come non mai di averlo ritrovato. Mentre Ren ricambiava l'abbraccio e la stringeva fra le sua braccia accoglienti Erika sentì le sue lacrime bagnarle il collo. Non aveva mai pensato che un giorno avrebbe visto quel ragazzo di ghiaccio piangere... sentiva che i battiti del suo cuore stavano rallentando, segno che si stava finalmente tranquillizzando, infatti quando parlò la sua voce era calma:
-Scusa, mi dispiace davvero, non avrei dovuto andarmene da solo, non avrei dovuto fare quello che ho fatto e non avrei dovuto scappare via, adesso. Ho fatto un sacco di scelte sbagliate, stanotte, ma voglio rimediare, quindi qualunque cosa tu voglia fare sarò con te. Se c'è un modo di far tornare normale quella povere ragazza voglio trovarlo!
-Ah...ecco, c'è una cosa che fin ora non ti ho detto su di lei: quella ragazza è Celeste.
-Cosa? Lei è Celeste? Oh mio Dio! E adesso?
-E adesso abbiamo un motivo in più per sbrigarci e fare qualcosa per lei!
-Santo cielo! Ma perché proprio lei?
-Quanta gente speravi di trovare in giro a quest'ora? Lei era fuori perché è tornata ora dal Piemonte, mi aveva detto che sarebbe arrivata in nottata...
I due si scambiarono uno sguardo sconsolato e si alzarono, tornando indietro alla spiaggia. Lì trovarono un uomo ad aspettarli, Celeste era stesa ai suoi piedi. Erika non aveva idea di chi fosse, ma Ren lo riconobbe subito:
-Nova! Che cosa ci fai qui?!
-Oh, finalmente signorino, può dirmi che fine aveva fatto? Lasciare qui questa poveretta avrebbe potuto rivelarsi alquanto rischioso...
-Ren, chi è lui?- chiese Erika.
-Oh, scusi la maleducazione signorina, sono Nova, servitore di Bastian Vandair, da lui incaricato di controllare suo figlio.- Rispose l'uomo al posto di Ren.
-E' il vampiro che ho incontrato stasera.- Aggiunse il ragazzo.
-Beh, signorino, noto con piacere che finalmente avete scelto la vostra servitrice!
-No. Lei non ha ancora bevuto il mio sangue e non lo berrà affatto. Cedere ai tuoi ricatti è stato un errore e ora noi torneremo dai miei genitori per chiedergli di farla tornare umana.
Erika guardò Ren stupita: tornare alla villa? Quando l'avevano deciso?
-Tanto per cominciare farla tornare umana è impossibile, e se anche esistesse un modo perché mai suo padre avrebbe interesse nel rivelarvelo? E soprattutto, cosa vi fa pensare che io vi lasci andare?
-Per cominciare, io scommetto che un modo esiste e secondo, tu ci lascerai andare perché altrimenti dovrai bloccarci con la forza e scommetto che mio padre si arrabbierebbe abbastanza se succedesse, visto che farmi del male non è fra i tuoi compiti, o sbaglio?
Erika si chiese come avesse fatto Ren a riacquistare così in fretta la sua solita sicurezza e spavalderia: il ragazzo piangente e tremante di prima era scomparso senza lasciare tracce.
-Va bene, io posso lasciare andare voi, ma dimenticate che ho comunque qualcun altro da usare per farvi fare i bravi.- disse Nova, puntando lo sguardo gelido su Erika.
-Certamente- fece Ren -Ma il patto era che io dovessi scegliere una servitrice, ed eccola qui, ora posso risolvere la questione con i miei genitori, se non ci sarà nulla da fare le farò bere il mio sangue e completerò la trasformazione.
-Sa, signorino, questa cosa sta cominciando ad incuriosirmi: vorrei davvero sapere come sperate di riportare indietro questa ragazza, quindi ora asseconderò il vostro gioco, a voi sta giocarlo bene.
-Perfetto, Nova, se con assecondare intendi anche darci una mano, ti pregherei intanto di dare qualcosa alla ragazza per lasciarla priva di sensi il più a lungo possibile, poi dovresti mandare qualcuno a prendere i nostri bagagli in hotel, noi partiamo subito.
Nova sorrideva in modo sinistro e guardava Ren come se fosse un animaletto esotico particolarmente stupido, ma comunque interessante da osservare.
-Nulla di più facile!- Il vampiro infilò una mano nella giacca ed estrasse alcune fialette- Mmm, vediamo...ah, eccolo- ne porse una a Ren, piena di un liquido sull'azzurrognolo. -E' un soporifero molto potente, se le date tutta la fiala dormirà quattro o cinque giorni come un angioletto. Penserò anche ai vostri bagagli, quindi...c'é altro?
-Sì, ancora una cosa: occupati anche dei genitori della ragazza, non devono sporgere denuncia per la sua sparizione. Puoi fargli credere che sia ancora in vacanza da sua nonna?
-Certo, basterà far bere qualcosa anche a loro e far sparire da casa i suoi effetti personali. Direi che siamo d'accordo. Se non vi servo ancora non mi resta che augurarvi buon viaggio!
Detto questo Nova non attese risposta e sparì nella vegetazione, tanto veloce da non vederlo quasi.
Erika si accorse di aver praticamente perso l'uso della parola: troppe cose, tutte insieme, sommate allo sforzo di rimanere calma e concentrata l'avevano distrutta, ma sapeva che non era il momento di lasciarsi andare: doveva aiutare la sua amica. Guardò Celeste, ancora stesa a terra e ignara di tutto quello che le stava succedendo, mentre Ren le faceva bere quell'intruglio inquietante. “Fatti forza, Erika, puoi farcela.” si disse, sperando di avere ragione.












Signore e signori, ho di nuovo batutto il record di lunghezza del capitolo, yeeee c:
Ok, ok, mi ripiglio...allora, come vi è sembrato? Ora più che mai ho bisogno
delle vostre recensioni, non mollatemi qui  come una scema a parlare da sola, daiii :c
Bien, ancora una volta vi saluto e rinnovo l'appuntamento alla prossima settimana! Byeee <3

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: wilgiappone33