La sera, dopo che il medico
è passato per la visita di routine, Gibbs era perplesso, si sentiva meglio
eppure il medico gli aveva detto che non poteva andare a casa, finché non erano
sicuri che la febbre non si alzi più lui non avrebbe lasciato l’ospedale.
Più tardi Ducky entra nella
stanza e trova Gibbs che parla con Ziva ed Abby, lo vede più riposato, gli
antibiotici sembrano fare effetto, nei giorni passati è stato veramente
preoccupato per lo stato di salute del suo amico, il non essere riusciti ad isolare
a quale varietà di virus è stato contagiato è poco promettente sul rischio di
ricaduta e peggioramento.
Con molta discrezione hanno
contattato la signora Benson per farle fare gli esami del sangue, che sono
risultati negativi, per quanto riguarda il colonnello Mann non è stata per
niente felice di sapere che in questi mesi non è stata un’esclusiva per Gibbs,
ma ha comunque fatto gli esami ed è risultata negativa.
Per la ragazza sconosciuta
del bar non si può fare nulla, a meno che non venga ricoverata da qualche parte
con gli stessi sintomi di Gibbs, e che gli ospedali che sono stati avvisati non
facciano la segnalazione.
Così per ora si spera che la
cura funzioni.
Abby è seduta accanto al
letto e si tiene alla sponda come se qualcuno volesse tirarla via da Gibbs,
mentre Ziva è in piedi al fondo del letto. Stanno ridendo tutti e tre.
Abby è la prima a notare
Ducky, “Ciao Doc, vieni, Gibbs ci sta raccontando una cosa simpatica, tu lo
sapevi che lui e altri due hanno perso una scommessa e hanno dovuto correre
nudi in una piazza?”
Abby sta ridendo.
Duchy sorride, ricorda
l’accaduto, “Ti riferisci forse alla corsa in Time Square a New York?”
Ziva è sorpresa, “New York?
Ci sono stata, è una città con molte persone.”
Gibbs sorride, “Già, MOLTA
gente, ricordo ancora l’applauso quando la polizia ci ha arrestato.”
“Già…” Ora Ducky sta
ridendo, “Eppure eravamo così sicuri di vincere quella scommessa”
Abby scatta in piedi, “Tu
eri uno degli altri due?”
Gibbs ride, “Ci potete
giurare ragazze, le natiche bianche del nostro caro dottore sono passate alla
storia, però una distinta signora che ha assistito alla scena tra il pubblico
ha gradito la nostra performance, e dopo aver pagato la cauzione ha portato
Ducky a cena…”
Ziva è incredula, ha sempre
pensato che Gibbs sia un uomo a cui non piace scherzare e ancora meno il dottor
Mallard, “Non riesco ad immaginare la scena.”
Ducky mette una mano sulla
spalla di Ziva, “Mie care, uno di questi giorni vi farò vedere le foto ricordo
dell’evento.”
Gibbs lo fissa, “Ducky, se
ci provi sei un uomo morto!” Prova ad assumere un’espressione seria e
minacciosa, poi scoppiano tutti a ridere.
“Jethro…” Ora Ducky vuole
riportare un po’ di serietà nella stanza, aspetta di avere l’attenzione di
tutti i presenti poi procede, “La signora Benson ha fatto gli esami del sangue
e sono negativi, mi ha pregato di dirti che la devi chiamare quando ti sarai
ripreso, mentre il Colonnello Mann non è stata molto felice della situazione,
ma in ogni caso è anche lei pulita, ma ora dobbiamo sapere se ci sono altre
persone da controllare.”
“Vuoi che io e Abby
usciamo?” A vedere bene sembra che le ragazze siano più imbarazzate di Gibbs.
“No… Non importa.” Gibbs
prende la mano di Abby, le vuole davvero bene, ha riversato su di lei tutto
l’affetto che gli è mancato con la morte della figlia.
Abby sorride, arrossisce un
po’, è imbarazzata, è come se sentisse i suoi genitori parlare di sesso, Gibbs
per lei è il padre che avrebbe sempre voluto avere.
Gibbs le sorride, poi guarda
Ducky, sarà più facile parlare guardando lui, “Ci sono altre due persone da
contattare, Jennifer Zarkin e Mary Sancez.” Aspetta che il dottore scriva i due
nomi prima di continuare.
“Jennifer lavora
all’ospedale infantile Wellington, è una pediatra, l’ho conosciuta 6 anni fa
durante la festa di Natale organizzata per i bambini che devono passare le
feste ricoverati, ci vado tutti gli anni a distribuire i regali, da allora ci
vediamo abbastanza regolarmente e spesso le nostre serate finiscono a casa
sua.”
Ducky ascolta con
attenzione, Ziva è stupefatta, non avrebbe mai pensato che Gibbs era il tipo da
frequentare certi posti, ma a pensarci bene quando ci sono dei bambini lui è
sempre a proprio agio e a loro volta i bambini si trovano bene con lui, deve
essere stato un buon padre.
Gibbs continua, “Mentre Mary
lavora all’università di Camp Tower, fa l’interprete e mi aiuta con le lezioni
di spagnolo, ci siamo visti anche fuori dell’università un paio di volte.”
Abby lo guarda, Gibbs studia lo spagnolo?
Sono sempre stati tutti
incuriositi della vita privata del loro capo e ora che ne conoscono una parte
sono affascinati.
Intanto fuori, al fondo del
corridoio c’è Jen che passeggia nervosa, vuole vedere Gibbs, ma aspetta che sia
solo, ha bisogno di parlare con lui di una cosa importante, sa che nella stanza
con lui ci sono Ziva, Abby e Ducky, così aspetta.
Ducky si avvicina alla
porta, “Vado a cercare DiNozzo, così contattiamo quese due donne.”
“Andiamo anche noi.” Abby si
alza, lo bacia sulla guancia e con Ziva escono.
Dopo qualche minuto che era
solo si apre la porta e spunta Jen che gli chiede, “Disponibile per una
visita?”
Lui sorride, “Per te sono
sempre disponibile.”
Quando Jen entra si siede
accanto al letto ma non parla, lui la fissa e sono entrambi imbarazzati, perché improvvisamente non hanno nulla da
dirsi?
“Jen…” Lei alza la testa e
lo guarda, ancora quella sensazione di formicolio lungo la schiena, ma riesce a
mantenere lo sguardo.
Lui non parla, la fissa,
così lei decide di interrompere quella situazione di stasi che si è creata,
“Volevi dire qualcosa?”
Lui continua a guardarla,
perché è così difficile dirle quello che prova per lei?
“Jen, ho preso una
decisione…”
Non riesce a finire la frase
perché la porta si apre ed entrano Ducky e DiNozzo.
“Capo, direttore…” DiNozzo è
imbarazzato, Ducky non parla, sono accanto alla porta e non sanno cosa fare,
entrambi si rendono conto di aver interrotto qualcosa.
Jen si alza, “Vado a
prendere un caffè e ho un paio di telefonate da fare.” Esce dalla stanza e
fuori nel corridoio incontra Linda, le passa accanto salutandola ma non si
ferma.
Linda entra nella stanza e
vede Ducky e DiNozzo in piedi accanto alla porta, li saluta e va a sedersi
accanto al letto.
“Jethro, come ti senti?”
Lui la guarda come se
notasse solo ora che lei è presente nella stanza, “Cosa?”
Lei lo fissa, “Stai bene?”
Pensa al comportamento di Jen, era strana quando l’ha incontrata in corridoio,
“E’ successo qualcosa?”
Gibbs lascia andare la testa
sul cuscino e sospira, “No… Non è successo nulla…”
Linda guarda Ducky che
scuote la testa e fa un cenno a DiNozzo per lasciare la stanza, e meglio che
Linda resti sola con lui, così potranno parlare.
Appena gli altri sono usciti
Linda parla, “Jethro, cosa c’è?”
Gibbs la guarda, “Perché non
riesco a parlare con Jen, è difficile dirle quanto è importante per me.” Più
che a Linda parla a se stesso.
Lei lo prende per mano, “Sei
innamorato di lei?”
Lui la guarda negli occhi,
“Non ho mai smesso di amarla, quando sono tornato dall’Europa mi sono separato,
perché non potevo continuare a vivere nella menzogna, non potevo vivere con mia
moglie ed essere innamorato di un’altra donna, pensavo di avere superato la
cosa con gli anni, ma dopo 6 anni me la sono ritrovata davanti e mi sono reso
conto che non era così, ma ora è tutto più difficile, Jen è il mio capo, è cambiata,
ha dedicato la sua vita alla carriera, ricopre una carica molto importante.”
Linda lo ascolta senza
interrompere, sa che questo sfogo gli fa bene, lui ha bisogno di tirare fuori
tutto il rammarico accumulato in questi anni.
“Sai che prima, quando siamo
stati interrotti da Ducky e DiNozzo, stavo per dirle che voglio lasciare
l’NCIS, vorrei che prenda in considerazione la possibilità di uscire con me,
non hai idea di quante volte mi viene voglia di abbracciarla e baciarla, e se
per avere una qualche possibilità pi stare con lei devo cambiare lavoro mi sta
bene, sono disposto a farlo.”
Linda decide di dire
qualcosa, “Jethro…”
Aspetta che lui la guardi,
“Devi assolutamente dire queste cose a Jen, voi due meritate di essere felici,
tu meriti di essere amato, hai il diritto di tornare ad essere l’uomo felice e
spensierato che ricordo.”
Gibbs riflette, “Non so, è
difficile, non so cosa provi lei nei miei confronti, non posso rischiare di
fallire ancora, mi ha già scaricato una volta, e poi ho tre matrimoni falliti
alle spalle, però non posso continuare a lavorare a stretto contatto con lei,
sarebbe troppo dura.”
“Se posso dire la mia
opinione, lei è pazza di te, si vede da come ti guarda e da come soffre a
sapere che ti vedi con altre donne, e per quanto riguarda i tuoi matrimoni
falliti, hai cercato di sostituire Shannon ma era impossibile, ci sei riuscito
quando hai conosciuto jen, ma tra voi non è andata come doveva.”
Gibbs la guarda, “Spero che
tu abbia ragione, che non sia la tua solita vena romantica che ti fa vedere
tenerezza in ogni cosa.”
Gibbs sta sorridendo, era un
po’ che lui e la sorella non chiacchieravano così, “Linda, cerca Jen e dille
che devo parlare con lei.”
Linda si alza, “Sei proprio
deciso?”
Lui accenna col capo, “Si.”
Linda lo bacia sulla
guancia, “Ti voglio bene.”
Gibbs sorride, “Anche io
sorellina…”
Quando Linda esce dalla
stanza trova Ducky, “Sta bene?”
Linda sorride, “E’ malato
d’amore, ma credo che sia un problema risolvibile, dobbiamo solo fare in modo
che lui e Jen si trovino soli per un po’ di tempo.”
Ducky sorride, “Vieni con
me, ho un’idea…”