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Autore: monza68    06/09/2008    2 recensioni
Gibbs e Jen si vedono fuori dal lavoro, poi Gibbs sta male e finisce in ospedale
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jennifer Shepard, Leroy Jethro Gibbs
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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05 - Il virus 4

La sera, dopo che il medico è passato per la visita di routine, Gibbs era perplesso, si sentiva meglio eppure il medico gli aveva detto che non poteva andare a casa, finché non erano sicuri che la febbre non si alzi più lui non avrebbe lasciato l’ospedale.

Più tardi Ducky entra nella stanza e trova Gibbs che parla con Ziva ed Abby, lo vede più riposato, gli antibiotici sembrano fare effetto, nei giorni passati è stato veramente preoccupato per lo stato di salute del suo amico, il non essere riusciti ad isolare a quale varietà di virus è stato contagiato è poco promettente sul rischio di ricaduta e peggioramento.

Con molta discrezione hanno contattato la signora Benson per farle fare gli esami del sangue, che sono risultati negativi, per quanto riguarda il colonnello Mann non è stata per niente felice di sapere che in questi mesi non è stata un’esclusiva per Gibbs, ma ha comunque fatto gli esami ed è risultata negativa.

Per la ragazza sconosciuta del bar non si può fare nulla, a meno che non venga ricoverata da qualche parte con gli stessi sintomi di Gibbs, e che gli ospedali che sono stati avvisati non facciano la segnalazione.

Così per ora si spera che la cura funzioni.

Abby è seduta accanto al letto e si tiene alla sponda come se qualcuno volesse tirarla via da Gibbs, mentre Ziva è in piedi al fondo del letto. Stanno ridendo tutti e tre.

Abby è la prima a notare Ducky, “Ciao Doc, vieni, Gibbs ci sta raccontando una cosa simpatica, tu lo sapevi che lui e altri due hanno perso una scommessa e hanno dovuto correre nudi in una piazza?”

Abby sta ridendo.

Duchy sorride, ricorda l’accaduto, “Ti riferisci forse alla corsa in Time Square a New York?”

Ziva è sorpresa, “New York? Ci sono stata, è una città con molte persone.”

Gibbs sorride, “Già, MOLTA gente, ricordo ancora l’applauso quando la polizia ci ha arrestato.”

“Già…” Ora Ducky sta ridendo, “Eppure eravamo così sicuri di vincere quella scommessa”

Abby scatta in piedi, “Tu eri uno degli altri due?”

Gibbs ride, “Ci potete giurare ragazze, le natiche bianche del nostro caro dottore sono passate alla storia, però una distinta signora che ha assistito alla scena tra il pubblico ha gradito la nostra performance, e dopo aver pagato la cauzione ha portato Ducky a cena…”

Ziva è incredula, ha sempre pensato che Gibbs sia un uomo a cui non piace scherzare e ancora meno il dottor Mallard, “Non riesco ad immaginare la scena.”

Ducky mette una mano sulla spalla di Ziva, “Mie care, uno di questi giorni vi farò vedere le foto ricordo dell’evento.”

Gibbs lo fissa, “Ducky, se ci provi sei un uomo morto!” Prova ad assumere un’espressione seria e minacciosa, poi scoppiano tutti a ridere.

“Jethro…” Ora Ducky vuole riportare un po’ di serietà nella stanza, aspetta di avere l’attenzione di tutti i presenti poi procede, “La signora Benson ha fatto gli esami del sangue e sono negativi, mi ha pregato di dirti che la devi chiamare quando ti sarai ripreso, mentre il Colonnello Mann non è stata molto felice della situazione, ma in ogni caso è anche lei pulita, ma ora dobbiamo sapere se ci sono altre persone da controllare.”

“Vuoi che io e Abby usciamo?” A vedere bene sembra che le ragazze siano più imbarazzate di Gibbs.

“No… Non importa.” Gibbs prende la mano di Abby, le vuole davvero bene, ha riversato su di lei tutto l’affetto che gli è mancato con la morte della figlia.

Abby sorride, arrossisce un po’, è imbarazzata, è come se sentisse i suoi genitori parlare di sesso, Gibbs per lei è il padre che avrebbe sempre voluto avere.

Gibbs le sorride, poi guarda Ducky, sarà più facile parlare guardando lui, “Ci sono altre due persone da contattare, Jennifer Zarkin e Mary Sancez.” Aspetta che il dottore scriva i due nomi prima di continuare.

“Jennifer lavora all’ospedale infantile Wellington, è una pediatra, l’ho conosciuta 6 anni fa durante la festa di Natale organizzata per i bambini che devono passare le feste ricoverati, ci vado tutti gli anni a distribuire i regali, da allora ci vediamo abbastanza regolarmente e spesso le nostre serate finiscono a casa sua.”

Ducky ascolta con attenzione, Ziva è stupefatta, non avrebbe mai pensato che Gibbs era il tipo da frequentare certi posti, ma a pensarci bene quando ci sono dei bambini lui è sempre a proprio agio e a loro volta i bambini si trovano bene con lui, deve essere stato un buon padre.

Gibbs continua, “Mentre Mary lavora all’università di Camp Tower, fa l’interprete e mi aiuta con le lezioni di spagnolo, ci siamo visti anche fuori dell’università un paio di volte.”

Abby lo guarda, Gibbs studia lo spagnolo?

Sono sempre stati tutti incuriositi della vita privata del loro capo e ora che ne conoscono una parte sono affascinati.

Intanto fuori, al fondo del corridoio c’è Jen che passeggia nervosa, vuole vedere Gibbs, ma aspetta che sia solo, ha bisogno di parlare con lui di una cosa importante, sa che nella stanza con lui ci sono Ziva, Abby e Ducky, così aspetta.

Ducky si avvicina alla porta, “Vado a cercare DiNozzo, così contattiamo quese due donne.”

“Andiamo anche noi.” Abby si alza, lo bacia sulla guancia e con Ziva escono.

Dopo qualche minuto che era solo si apre la porta e spunta Jen che gli chiede, “Disponibile per una visita?”

Lui sorride, “Per te sono sempre disponibile.”

Quando Jen entra si siede accanto al letto ma non parla, lui la fissa e sono entrambi imbarazzati, perché improvvisamente non hanno nulla da dirsi?

“Jen…” Lei alza la testa e lo guarda, ancora quella sensazione di formicolio lungo la schiena, ma riesce a mantenere lo sguardo.

Lui non parla, la fissa, così lei decide di interrompere quella situazione di stasi che si è creata, “Volevi dire qualcosa?”

Lui continua a guardarla, perché è così difficile dirle quello che prova per lei?

“Jen, ho preso una decisione…”

Non riesce a finire la frase perché la porta si apre ed entrano Ducky e DiNozzo.

“Capo, direttore…” DiNozzo è imbarazzato, Ducky non parla, sono accanto alla porta e non sanno cosa fare, entrambi si rendono conto di aver interrotto qualcosa.

Jen si alza, “Vado a prendere un caffè e ho un paio di telefonate da fare.” Esce dalla stanza e fuori nel corridoio incontra Linda, le passa accanto salutandola ma non si ferma.

Linda entra nella stanza e vede Ducky e DiNozzo in piedi accanto alla porta, li saluta e va a sedersi accanto al letto.

“Jethro, come ti senti?”

Lui la guarda come se notasse solo ora che lei è presente nella stanza, “Cosa?”

Lei lo fissa, “Stai bene?” Pensa al comportamento di Jen, era strana quando l’ha incontrata in corridoio, “E’ successo qualcosa?”

Gibbs lascia andare la testa sul cuscino e sospira, “No… Non è successo nulla…”

Linda guarda Ducky che scuote la testa e fa un cenno a DiNozzo per lasciare la stanza, e meglio che Linda resti sola con lui, così potranno parlare.

Appena gli altri sono usciti Linda parla, “Jethro, cosa c’è?”

Gibbs la guarda, “Perché non riesco a parlare con Jen, è difficile dirle quanto è importante per me.” Più che a Linda parla a se stesso.

Lei lo prende per mano, “Sei innamorato di lei?”

Lui la guarda negli occhi, “Non ho mai smesso di amarla, quando sono tornato dall’Europa mi sono separato, perché non potevo continuare a vivere nella menzogna, non potevo vivere con mia moglie ed essere innamorato di un’altra donna, pensavo di avere superato la cosa con gli anni, ma dopo 6 anni me la sono ritrovata davanti e mi sono reso conto che non era così, ma ora è tutto più difficile, Jen è il mio capo, è cambiata, ha dedicato la sua vita alla carriera, ricopre una carica molto importante.”

Linda lo ascolta senza interrompere, sa che questo sfogo gli fa bene, lui ha bisogno di tirare fuori tutto il rammarico accumulato in questi anni.

“Sai che prima, quando siamo stati interrotti da Ducky e DiNozzo, stavo per dirle che voglio lasciare l’NCIS, vorrei che prenda in considerazione la possibilità di uscire con me, non hai idea di quante volte mi viene voglia di abbracciarla e baciarla, e se per avere una qualche possibilità pi stare con lei devo cambiare lavoro mi sta bene, sono disposto a farlo.”

Linda decide di dire qualcosa, “Jethro…”

Aspetta che lui la guardi, “Devi assolutamente dire queste cose a Jen, voi due meritate di essere felici, tu meriti di essere amato, hai il diritto di tornare ad essere l’uomo felice e spensierato che ricordo.”

Gibbs riflette, “Non so, è difficile, non so cosa provi lei nei miei confronti, non posso rischiare di fallire ancora, mi ha già scaricato una volta, e poi ho tre matrimoni falliti alle spalle, però non posso continuare a lavorare a stretto contatto con lei, sarebbe troppo dura.”

“Se posso dire la mia opinione, lei è pazza di te, si vede da come ti guarda e da come soffre a sapere che ti vedi con altre donne, e per quanto riguarda i tuoi matrimoni falliti, hai cercato di sostituire Shannon ma era impossibile, ci sei riuscito quando hai conosciuto jen, ma tra voi non è andata come doveva.”

Gibbs la guarda, “Spero che tu abbia ragione, che non sia la tua solita vena romantica che ti fa vedere tenerezza in ogni cosa.”

Gibbs sta sorridendo, era un po’ che lui e la sorella non chiacchieravano così, “Linda, cerca Jen e dille che devo parlare con lei.”

Linda si alza, “Sei proprio deciso?”

Lui accenna col capo, “Si.”

Linda lo bacia sulla guancia, “Ti voglio bene.”

Gibbs sorride, “Anche io sorellina…”

Quando Linda esce dalla stanza trova Ducky, “Sta bene?”

Linda sorride, “E’ malato d’amore, ma credo che sia un problema risolvibile, dobbiamo solo fare in modo che lui e Jen si trovino soli per un po’ di tempo.”

Ducky sorride, “Vieni con me, ho un’idea…”

 

  
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