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Autore: Tsu_Chan    26/07/2014    0 recensioni
"L'amore che muove il sole e l'altre stelle."
-Raccolta di One-Shot su Loki e Jane.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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19 - In formal wear 

 

La cenere si alza in cielo, l’acqua ne riflette il lento volo. Il lento sciabordare sulle sponde rocciose accompagna le mie ultime lacrime. Una lingua di vento mi solleva la gonna nera dell’abito e mi getta i capelli in faccia. Tutti sono andati via, ci sono solo io. Pigre stelle illuminano lo spiazzo fino a poco fa gremito di gente. Hanno tutti aspettato l’ultima fiamma, l’hanno guardata spegnersi, dissolversi come se non fosse mai esistita e poi, piangendo e pregando, se ne sono andati. Non riesco a fare lo stesso. Rimango ferma al mio posto con l’ombra del fuoco che mi sono costretta a fissare fino quasi ad accecarmi, ancora impressa negli occhi. Se avessi guardato con più forza forse il fuoco non si sarebbe spento, se avessi pregato più forte forse lui non sarebbe andato via. 
Stringo le mani l’una nell'altra e mi mordo le labbra. Se rimango qui forse la nave tornerà indietro da me, lo riporterà da me. 
“Jane.” Una mano guantata mi accarezza una spalla. Non rispondo. “Dobbiamo andare.” 
Scuoto appena il capo facendo tintinnare gli orecchini d’argento. 
“Non puoi rimanere qui.”  
“Posso Loki e lo farò.” Mi accarezza con delicatezza una spalla facendo frusciare sotto le sue dita il tessuto nero del mio abito. Una volta amavo il nero ma da oggi credo che non lo indosserò più; troppo dolore, troppi ricordi, troppi rimpianti. 
“No, non puoi.” Con delicatezza mi fa voltare verso di lui. Il mio corpo segue le sue mani delicate ma i miei occhi rimangono fissi sulla superficie traslucida dell’acqua. Un fiore arancio sta galleggiando poco distante dalla riva cullato dalle onde. Una volta Thor mi ha donato un mazzo di quei fiori. 
“Jane…” dopo essersi tolto un guanto Loki mi accarezza il volto e raccoglie su un suo dito una mia lacrima “Il dolore passerà…” 
Mi volto verso di lui e lascio che il mio sguardo sconsolato e triste si incroci con il suo. Posso vedere il suo dolore riflesso nei suoi occhi. Lo posso sentire nel modo in cui la sua mano trema. Lo posso percepire nella cura che mette nel scegliere le parole da dire. 
Gli abiti neri, l’armatura nera e la lancia nera che porta con se lo fanno sembrare un fantasma. Per un asgardiano il rito funebre è uno dei momenti più importanti dell’esistenza, un momento da affrontare con coraggio, serietà e rispetto, non solo per chi se ne va anche da chi resta.  
“Lo pensi davvero?” mi scrollo di dosso la sua mano e torno a voltare lo sguardo verso l’acqua. “Pensi che questa sensazione straziante, queste ferite che mi lacerano il cuore prima o poi si rimargineranno? Che il dolore passerà, scomparirà nel nulla? Lo credi veramente Loki? Perché io non ci credo. Era troppo presto, non doveva andare via ora. Il dolore non passerà.” 
“Comprendo.” Loki si volta verso l’acqua e si lascia sfuggire un profondo sospiro. “Un giorno tra molti anni, guarderai indietro e ti renderai conto che Thor è morto come è vissuto. A testa alta, fiero di se stesso e fiero della sua vita, combattendo fino all'ultimo attimo. In quel momento, quando lo capirai, ti renderai conto di non provare più dolore. Ripenserai solo ai momenti felici, ci saranno sorrisi e risate. Ricorderai di quando ti faceva ridere e di quando passeggiate insieme. Ti ricorderai della sua energia e sorriderai, dimenticando il dolore.” 
“Non succederà.” 
“Succederà, gli ho promesso di prendermi cura di te e farò in modo che un giorno succederà.” 
Un attimo di silenzio cala tra di noi.  
“Io non voglio fidarmi di te. Thor lo faceva ma io non posso. Sei suo fratello ma non hai nulla di lui.” 
“Io e Thor siamo sempre stati diversi. Lui era l’eroe, con lo scudo e la spada pronto a fronteggiare il mondo io…” 
“Lui… lui era una tempesta. Tu sei diverso: sei calmo come la neve. Affascinante e silenzioso ma non per questo meno pericoloso.” Gli lancio un’occhiata di sottecchi. Scorgo il lucido riverbero delle fiamme in una lacrima. 
“Lui mi mancherà.” Sospiro infine senza distogliere lo sguardo da quell'unica perfetta lacrima che lentamente scivola sulla guancia fino al mento di Loki, scivola giù per il collo per poi infossarsi nel colletto dei suoi vestiti. 
“Era mio fratello e mi mancherà.” 
Per la prima volta vedo il dolore trasparire sul suo volto e mi sento ancora più male. Senza pensarci allungo una mano e stringo con forza la sua.  
“Io non mi fido di te ma siamo solo noi ora. Andiamo avanti insieme.” 
“Stringi la mia mano Jane. Stringila e non lasciarla mai.”

   
 
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