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Autore: Follow The Sun    26/07/2014    1 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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One direction and two possibilities. 
Capitolo 5.

Erano passati trenta dannatissimi minuti dall'inizio della festa a casa Smith.

Che poi quella doveva essere una specie di festa di compleanno per me, ma il fatto era che la maggior parte della gente non la conoscevo!

Un ragazzetto biondo si avvicinò a me.

-ciao festeggiata- disse ammiccando.
-con me non attacca, levati- dissi continuando a muovermi a ritmo di musica.
-ma io non ci sto provando!- disse accennando una risata.
Cazzo, la sua risata, era così dannatamente fluida e contagiosa.
-ma chi sei tu?- chiesi incuriosita alzando di poco il tono di voce dato che che la musica impediva di usare la voce normalmente.
-non te lo dico!- lui mi fece una boccaccia come fanno i bambini e si allontanò saltellando.
Diamine, avrei voluto sapere chi fosse.

Mi avvicinai a Carol che stava ammirando Harry vicino al tavolo delle cose da mangiare.

-Carol, mi sai dire chi è quel biondino che hai invitato alla festa?- chiesi gentilmente.
-beh, ci sono tanti biondini- disse continuando a fissare la sua preda.
-beh, è biondo, è alto, non so di che colore abbia gli occhi, dato che questa luce impedisce di vedere tutto, e poi boh- dissi io gesticolando.
-non ne ho idea- disse sospirando e continuando a fissare il mio fratellastro.
Sbuffai e mi diressi verso la folla danzante per unirmi a loro.

Sentii all'improvviso delle calde mani coprirmi gli occhi da dietro.

-ma chi è ancora- dissi secca smettendo di ballare.
-indovina- disse la voce maschile dietro di me.
Mi girai di scatto e quella persona aprì le braccia per intrappolarmi in un forte abbraccio.
-Lou-Lou!- esclamai.
'Lou-Lou' era il nomignolo che avevo dato a Louis dato che lui mi chiamava 'Fifì'.
-Fifì- disse lui soffocandomi in uno dei suoi caldi abbracci.
-auguri!- esclamò lui accarezzandomi la schiena.
-grazie- risposi io.
-ho un regalo per te!- disse cercando qualcosa nella tasca destra dei pantaloni.
Io assunsi un'espressione curiosa.
-anzi, il regalo non è solo da parte mia!- disse tirando fuori un foglio dalla tasca.
Io presi in mano quel pezzo di carta e lo aprii, essendo mezzo spiegazzato.
Louis si allontanò da me a passo svelto e dopo pochi secondi era già sparito in mezzo al mucchio di persone.
Scossi la testa in segno di disapprovazione e cominciai a leggere il foglio.
'Vai verso il centro della stanza'
Ma che razza di scherzi mi facevano?
Decisi di non pensarci troppo e feci come c'era scritto, d'altronde me lo aveva dato Louis, non sarebbe stata una cosa così brutta.
Arrivai al centro della stanza e mi fermai.
'Ora girati verso il quadro verde appeso alla parete'
Mi guardai intorno alla ricerca di quel quadro verde. Eccolo.
Mi girai verso di esso e lo osservai.
Non avevo mai notato quel quadro a casa di Carol, lo avranno preso da poco.

-ed ora un bel lento in onore della nostra festeggiata!- la voce di Carol si fece largo nella stanza ottenendo come risposta in applauso.

Le luci erano fioche e non si vedeva molto, era sera sul tardi e le uniche a fare luce da fuori erano solo quelle dei lampioncini. 

Una figura snella venne verso di me.

-ciao, posso avere l'onore di ballare con la festeggiata?- disse quella voce misteriosa.
-mi vuoi dire chi sei?- dissi esasperata.

Esatto, era ancora il tizio di pochi minuti prima, ma in quel momento non avrei saputo dire bene che fosse biondo, dato che non si vedevano altro che le forme del corpo e della faccia.

-te lo dirò dopo- disse ancora avvicinandosi al mio orecchio.

Ci lasciammo cullare dalle note di quella canzone mentre io avevo ancora la curiosità di sapere chi fosse quel tizio che mi divorava il cervello.

La canzone si fermò di colpo.

-vogliamo finalmente mostrare alla nostra festeggiata il suo regalo?!- la voce di Carol si fece di nuovo largo nella stanza.
Un coro di 'sì' si fece sentire e le luci divennero meno fioche.

-sei pronta festeggiata?- Louis apparve da dietro di me.
-ma che cosa avete escogitato?- dissi io lasciando le mani del tizio di fronte a me.
-guarda avanti e taci- disse lui indicando il tizio biondo davanti a me.

Le luci ormai erano chiare e limpide, ogni persona poteva essere riconosciuta senza un minimo sforzo.

Ma restava ancora nell'ombra l'identità del ragazzo davanti a me.

-buon compleanno Sophie- il tizio biondo e occhi azzurri mi sorrise e mi abbracciò.
-aspetta ma io non ti conosco, che vuoi da me?- dissi io abbastanza scocciata.
-ma come non mi conosci- si fermò un attimo per sistemarsi i capelli.
-ci conosciamo da una vita- concluse regalandomi uno splendido sorriso. 

Eppure io quegli occhi li avevo già visti, quella faccina dolce e innocua mi ricordava qualcosa, non ne ero sicura, non volevo commettere uno sbaglio. 

-dai che ce la fai- mi incoraggiò Louis da dietro di me appoggiando le sue mani sulle mie spalle.

-no, non ce la faccio- dissi esasperata.
-peccato- disse ancora il tizio biondo davanti a me abbassando la testa e sospirando.

-aspetta!- dissi io attirando l'attenzione di tutti.
Lui alzò la testa di scatto.
-tu hai uno strano accento irlandese- dissi io osservandolo più da vicino. 

La mia faccia divenne più dubbiosa, ero quasi giunta ad una conclusione, ma non riuscivo ancora a capire bene chi fosse quel tizio, o forse lo sapevo già.

-mmh, secondo me- dissi toccandogli la faccia per esaminarlo.
-tu ed io ci siamo già visti- conclusi.

-lo so- disse lui scoppiando a ridere.

All'inizio quando rideva mi dava un po' sui nervi, poi mi univo a lui come se niente fosse.

-lo so chi sei!- dissi io puntandogli il dito contro.

Lui sobbalzò dallo spavento.

-tu sei Niall Horan!- dissi io fiera gonfiando il petto.
Lui si mise a ridere di gusto.
-ammettilo furfante!- dissi io cominciando a fargli il solletico sulla pancia.

Niall soffriva terribilmente il solletico sulla pancia, ed io, quando eravamo piccoli, ne approfittavo sempre.

Lui era partito un anno dopo il nostro incontro, aveva solo sette anni e mezzo, era partito per l'Irlanda, il suo paese d'origine, e nessuno sapeva ancora quando sarebbe tornato.

Flashback

-quindi non ritornerai più?- chiesi io dondolandomi sui piedi.
-forse, un giorno ritornerò, ma non so quando- disse lui prendendo per mano sua madre.

Eravamo all'aeroporto, lui sarebbe partito a minuti, io ero molto triste.

Niall si avvicinò a me e mi accarezzò i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia.

-e quando ritornerò noi ci fidanzeremo, ci sposeremo e staremo insieme per sempre- disse abbracciandomi forte.

-forza Niall, dobbiamo andare, l'aereo sta per partire- disse Maura, sua madre, tirandolo per la manica della sua giacca blu.

-addio Niall- dissi io lasciandomi cadere una lacrima.

Lui mi salutò con la mano, e quella fu l'ultima volta che lo vidi.

Fine Flashback.

Lo abbracciai fortissimo.
Mi mancava davvero tanto, era da secoli che non lo vedevo.

Harry's pov.

Ovviamente quella sera facevo finta di niente sul fatto che quella imbecille di nome Carol continuava a fissarmi.

Stavo parlando con Liam sul fatto che anche io avrei dovuto bere qualcosa quando vidi al centro della stanza mia sorella Sophie e un altro ragazzo.

Mi avvicinai di più alla folla e vidi meglio l'altro ragazzo.

Probabilmente era biondo tinto.
Odiavo i ragazzi tinti, o erano degli stronzi, o erano gay. 

Sophie improvvisamente lo abbracciò.

Se quel ragazzo non lo conoscevo io, non lo conosceva neanche lei.
Di solito conoscevamo sempre la stessa gente, ma quello no.

Mi avvicinai ancora di più per vedere bene quel ragazzo.

Era alto, magro, non si poteva dire che avesse un bel fisico, aveva un sorriso tipo quello che hanno gli angeli, tipo quello che ad ogni ragazza piacerebbe vedere, peccato che a me quello sembrava gay.

Il ragazzo misterioso si girò verso di me e fece una faccia sorpresa.

-Harry!- esclamò lui venendo verso di me.
Aveva uno strano accento irlandese che mi dava sui nervi.

-chi sei tu?- domandai facendo una smorfia.

Lui fece una faccia buffa tipo mettendo le labbra a papera e sbuffò.

-davvero gli altri non ti hanno detto niente?- chiese indicando Carol che appena vide che la stavo guardando si girò dall'altra parte facendo finta di smanettare al telefono.

-no- dissi secco.

-bene fratello, tu hai davanti in questo momento il celebre Niall Horan!- disse gonfiandosi come un galletto.
-Niall?!- dissi sgranando gli occhi.
-in persona- disse accennando un sorriso.
-oddio ma quanto tempo!- dissi abbracciandolo.

Sarà sembrato strano, ma quando eravamo piccoli eravamo come fratelli, passavamo un sacco di tempo insieme e la sua compagnia era indispensabile.

Sophie's pov.

La scena di Harry e Niall era tenerissima.
È bello però vedere un vecchio amico dopo tanto tempo.

Niall si avvicinò di nuovo a me.

-piaciuto il regalo?- disse ridendo.
-il migliore di sempre- dissi accennando un sorriso.

Mi diede la mano e insieme ci avviammo da Liam e il signor Zayn tispaccolafaccia Malik. 

Liam lo abbracciò subito, lui sapeva tutto fin dall'inizio e invece Zayn si limitò a dargli una pacca sulla spalla.

-quanto tempo- disse Niall con un sorriso da idiota. 

Tutti i miei amici, compreso Harry, erano felici di rivedere Niall dopo circa nove anni.

-Niall, posso farti una domanda?- chiesi al biondino che era impegnato a parlare con alcuni amici.
-lo hai appena fatto- disse sorridendo come un idiota.
-chiudi il becco e ascolta- dissi spintonandolo leggermente.
-dimmi tutto- disse sedendosi su una poltroncina.
-da quando hai i capelli biondi?- gli domandai indicando i suoi capelli.
-da quando avevo 12 anni- disse alzando la testa.

Restammo in silenzio per un po'.

-posso chiederti io una cosa?- domandò lui pensieroso.
-dimmi- dissi io sedendomi di fianco a lui.
-ce l'hai il ragazzo?- chiese guardando da un'altra parte.

Io rimasi un po' turbata da quella domanda, però ero anche un po' curiosa di come avrebbe reagito.

-no, perché?- dissi io con un sorrisetto in volto.
-oh, no, niente- disse lui alzandosi.

Dopo essersi sistemato la camicia se ne andò a ballare chiedendomi prima se volevo venire con lui, ma la mia risposta fu negativa.

Andai a cercare Liam, non avevo ancora parlato con lui quella sera, dovevo ringraziarlo per aver contribuito all'acquisto del biglietto del volo di Niall.

Lo intravidi seduto su uno sgabello a parlare con Harry e Zayn titirouncalcio Malik.

-Liam!- urlai da lontano per farmi sentire.
Lui appena mi vide fece segno di avvicinarmi, e, a malavoglia, mi avvicinai a loro.

-grazie per aver contribuito nel regalo- dissi abbracciando Liam.
-piccoletta, non devi ringraziare solo me- disse indicando Mr. Malik.

Malik? Cioè, Malik aveva contribuito ad un regalo per me? Secondo me aveva la febbre, non poteva essere altrimenti.
Ma siamo sicuri che fosse il Malik che conoscevo io? Il vero Zayn Malik?

Io diedi un'occhiataccia di fuoco a Zayn che a sua risposta abbassò la testa.

Ma che gli prendeva? 

-grazie Malik- dissi guardando in alto.
-prego Blue- disse guardando altrove.

Sbuffai e me ne andai trascinando Liam con me.

-lasciami!- disse lui dimenandosi inutilmente.
-no, adesso tu balli con me- dissi facendogli la linguaccia.

Cominciammo a ballare come dei poveri idioti, lui ballava come un elefante in una roulotte e io non ero meglio.

Passammo tutta la sera a ballare e a parlare, tanto che a mezzanotte, quando la festa finì, ce ne tornammo tutti a casa, sfiniti.

Niall sarebbe rimasto a casa mia a dormire, per decisione mia, ovviamente.

Sulla strada del ritorno, però, non so per quale motivo, mi sentii male.

Mi fermai sul marciapiede attirando l'attenzione di Harry che era davanti a me.

Niall era andato a casa di Liam per prendere il suo borsone con i vestiti e noi stavamo ritornando a casa da soli.

-So, tutto bene?- chiese preoccupato.

Ero in piedi sul marciapiede con le gambe indolenzite.

Harry's pov.

La vidi stanca, non ce la faceva più, era esausta, sarebbe crollata da un momento all'altro.

D'un tratto la vidi cadere a terra.

Per fortuna che avevo i riflessi pronti e la afferrai al volo.

-merda, Sophie svegliati- dissi scuotendola per le spalle.
Ma non ottenni nulla.

Fui costretto a prenderla in braccio e portarla a casa di peso.
Non era pesante, ma non era poi anche così tanto leggera.

Appena arrivati a casa la portai in camera sua rimboccandole le coperte.

Uscii dalla sua stanza e trovai Niall girare per il corridoio in mutande.

-Niall ma che ci fai tu qui?- chiesi facendo una smorfia divertita.
-sto cercando la tua stanza, Anne mi ha detto che era qui da qualche parte ma non la trovo- disse guardandosi intorno. 
-è questa- dissi indicandogli una porta blu vicina quella di Sophie.
-ah, grazie fratello- disse dandomi una pacca sulla spalla.
Aprì la porta della mia stanza ed entrò.

-che figata sta stanza!- lo sentii esclamare da dentro alla stanza.
-che hai visto?- gli chiesi entrando e vedendolo osservare la mia stanza.
-la tua stanza è una bomba!- disse estasiato.
-grazie amico- dissi dandogli una pacca sulla schiena.
-ho fame- disse sedendosi sul letto.
-ma non hai già mangiato?- domandai scocciato.
-sì ma ho fame ancora- disse incrociando le braccia al petto.
-senti Niall, domani sia io che Sophie abbiamo scuola, quindi per favore lasciami dormire- dissi togliendomi i pantaloni e infilandomi sotto le coperte. 
Lo vidi sbuffare e uscire dalla stanza, avevo troppo sonno, così mi addormentai.



Spazio autrice...:
Ciaooooo, ecco come promesso un altro capitolooo! Scusate se non lo ho postato subito dopo le due recensioni, ma devo avere il tempo di scrivere, capitemi. :D
Detto ciò ringrazio tutte le ragazze che mi seguono o che hanno recensito, grazie di cuore ;) 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima, e visto che ci metto tanto a scrivere questa volta aspetto 3 recensioni, così ho più tempo anche io e anche voi, sì, sono cattiva ma non odiatemi, sto cercando di mandare avanti due ff nello stesso momento e non è affatto facile...
Detto questo mi dileguo.
Ciao e alla prossima, -V❤️
  
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