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Autore: Free__Hugs    27/07/2014    0 recensioni
Un mondo dove, per volere del Governo, ognuno ha solo due scopi nella vita.
Per raggiungere la felicità si devono conquistare le ali e l'aureola e solo raggiungendo quei due obiettivi si può diventare Angelo a tutti gli effetti.
Ma lei, lei non è portata per quella vita, e cambierà il suo destino, andando contro tutto e tutti.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Camminiamo da mezz’ora ormai, sempre l’una affianco all’altra, tra le strade di Londra.

La mia chiave smette di guidarmi, e anche quella di Kyriake, forse siamo arrivate.

Ci guardiamo attorno e subito l’attenzione ricade sull’enorme edificio che s’innalza davanti a noi.

Grazie all’insegna capisco che si tratta di un liceo, più precisamente un liceo dedicato alle arti.

Numerosi ragazzi sono all’entrata, è tutto così simile alla nostra scuola a Paradisia, sicuramente se la persona che cerco è qui non farò fatica ad ambientarmi.

Sospiro di sollievo al pensiero di dover custodire un ragazzo o una ragazza, è molto più semplice così per me.

Ma se non fosse uno studente? Se fosse il direttore o un bidello, un insegnante …?

Non ci tengo particolarmente a legare con un prof, tutti gli studenti mi prenderebbero per secchiona, ok che mi piace studiare, ma non voglio essere presa di mira in questo mondo.

Kyriake probabilmente è assorta nei pensieri tanto quanto me, per cui le prendo una mano, le sorrido confortandola e con un cenno del capo le faccio capire che dobbiamo entrare.

Se la chiave non si sbaglia dovremo studiare qui, la prima cosa da fare è iscriversi.

Andiamo in quella che credo sia la segreteria e ci facciamo avanti.

“Buongiorno, vorremmo iscriverci.” Afferma con un sorriso cordiale Gaia.

“Oh certamente, ci sono i vostri genitori? Devono firmare dei documenti, non siete maggiorenni, vero?”

Risponde prontamente la donna davanti a noi.

Io e Gaia non possiamo fare a meno di guardarci, totalmente nel panico.

“Ci scusi un attimo.” Dico io prima di afferrare il braccio  dell’altro angelo e portarlo in un punto dove non ci possono sentire.

Una volta raggiunto il cortile, ormai deserto, inizio a parlare.

“Ok ora come facciamo? I nostri genitori sono in un altro mondo!”

“Un modo ci sarebbe, ma non credo sarai d’accordo con me…”

“Sono disposta a tutto, davvero”

“Siamo angeli, abbiamo dei poteri, quali la persuasione, potremmo convincerla a darci i fogli facendoci firmare, poi glieli riporteremo facendo finta che a scrivere siano stati i nostri genitori”

Ha ragione noi angeli abbiamo dei poteri che possiamo utilizzare in situazioni di necessità, sono veramente tante le nostre capacità, ma non tutti le hanno.

I Puri le possiedono tutte,  coloro che invece non sono discendenti degli Originali non ne hanno praticamente nessuna, questo perché gli umani non sono esseri sovrannaturali, e il Governo crede che questo sia una conseguenza della loro contaminazione.

Quelli come me, ossia i Dimidium, invece hanno parecchi poteri, tra cui la persuasione, solo che sono sicuramente meno di quelli a disposizione dei Puri, ovviamente.

“Sono disposta a tutto, tranne che a questo” Sono totalmente contrariata, corriamo un rischio troppo grande, non vorrei far  scoprire a tutto il mondo l’esistenza di noi angeli, saremmo la delusione del nostro popolo.

“Jo, io provo, non ho altre idee, e nemmeno tu” Si allontana da me e ritorna all’interno dell’edificio.

La seguo, ancora non sono convinta di volerlo fare, sarebbe la prima volta che utilizzo uno dei miei poteri e ho paura che qualcosa vada storto.

“Scusi ci potrebbe dare i fogli per le iscrizioni? Li porteremo alle nostre famiglie” Chiede Gaia alla segretaria di prima.

“Veramente avrei bisogno di parlare con lo-“ Tenta di dire la donna.

Ma io mi avvicino a lei e guardandola direttamente negli occhi le dico un semplicissimo “Per favore.”

“Certo ve li porto subito”  Dopo di che scompare dalla porta e ci va a prendere i documenti.

Ci sono riuscita, non riesco a crederci.

Guardo Gaia e lei è altrettanto stupita, non capisco se lo sia per il fatto che io abbia usato questo potere nel modo corretto o perché l’ho usato e basta.

Probabilmente è per la seconda.

Una volta preso l’occorrente ci spostiamo nuovamente di fuori e compiliamo i vari moduli, per poi riportarli dentro all’edificio.

Ora siamo ufficialmente studentesse di questo liceo.

Le lezioni le iniziamo dalla seconda ora, tutto sta correndo troppo velocemente, non ho tempo per realizzare.

Insomma non ho nemmeno i libri!

E’ assurdo.

La mia chiave si sta illuminando da quando abbiamo messo piede in questo edificio, dev’essere più vicino di quanto penso.

Suona la campanella, ora o mai più, lo troverò.

Sul mio orario c’è scritto che ora ho musica, mentre Kyriake ha algebra.

Cammino per i corridoi nella speranza di trovare l’aula e quella persona.

Alla fine riesco solo ad entrare nella classe giusta.

Come sospettavo si sono girati tutti a  guardarmi, dopotutto io sono quella nuova, è normale.

Entra il professore che immediatamente mi chiede di presentarmi.

Perciò mi alzo in piedi e proprio mentre sto per iniziare a parlare la porta della classe si spalanca.

Sono stanca per oggi di queste entrate a sorpresa.

Un ragazzo biondo entra dentro e il professore lo rimprovera, il suo sguardo non s’incrocia con quello di nessuno.

Il mio battito accelera e automaticamente porto la mano al petto, ma sento qualcosa, la mia chiave, scotta.

Abbasso lo sguardo e oltre a essere bollente si illumina anche, più di prima.

E così lo capisco, è la sua anima.

Lo guardo e lo vedo sedersi nel banco in terza fila, io sono nella quarta e lui è davanti a me.

“Bene signorina, dove eravamo rimasti?” Chiede il prof.

“Ehm, ok, mi chiamo Johanna e vengo dall’Italia” Ho gli occhi di tutti puntati addosso, anche i suoi, ringrazio di non essere molto timida, o a quest’ora sarei rossa in tutto il viso.

L’ora passa velocemente, e io non ascolto più di tanto, sono troppo impegnata a pensare ad un modo per avvicinarmi a lui.

Quanto sono sollevata ora che so che è uno studente come me! E poi non è niente male, sicuramente se non sapessi che è un umano grazie alla chiave, penserei che è un angelo esattamente come me, ha tutte le caratteristiche di un Originale oltretutto.

Ho un’idea, è alquanto stupida ma sempre meglio di niente …

Suona nuovamente la campanella, l’ultima ora prima del pranzo sta per iniziare e io in teoria ho letteratura, per cui con tutto il coraggio possibile mentre esco dalla porta mi avvicino a Lui.

“Scusa, sono Johanna, ehm, volevo chiederti una cosa, sai dirmi dov’è l’aula di letteratura?” All’inizio lo vedo piuttosto sorpreso, poi però mi sorride e mi allunga la mano.

“Niall” Ricambio il sorriso e gli stringo la mano, dopo di che lui riprende “Comunque dovrebbe essere in fondo al corridoio, l’aula sulla sinistra, ti accompagnerei ma devo andare dall’altra parte, quindi ciao Johanna, ci si vede” Sto per parlare ma lui si allontana velocemente, per cui, fiera di essere riuscita a presentarmi, vado verso la classe.

Giunta l’ora di pranzo vado verso la mensa, dove sono sicura che c’è Gaia ad aspettarmi, ci eravamo messe d’accordo poco prima.

La vedo insieme a qualche ragazza, così mi avvicino.

“Ehi” Sorrido a tutte e Gaia si alza per presentarmi alle sue nuove amiche.

“Loro sono Hollie,  Jodie e Meg”

Mi siedo con loro al tavolo e iniziamo a parlare per un po’.

Sono carinissime e soprattutto molto amichevoli.

Da quel che ho capito sono piuttosto conosciute tra  i ragazzi della nostra età, e sono molto sorpresa nel vedere che non sono le solite ragazze vanitose e odiose, anzi.

Jodie mi ricorda veramente tanto Electre, una ragazza a cui ero particolarmente legata a casa, e non posso fare a meno di essere contenta di aver trovato qualcun altro che mi ricordi quel  luogo.

Ci facciamo spiegare come sono suddivisi più o meno i gruppi qui a scuola, ci sono i soliti giocatori di basket, le cheerleader, di cui loro fanno parte, gli attori, del corso di teatro, che molto probabilmente prenderò in considerazione, i musicisti, del corso di musica, di cui faccio già parte, i secchioni e i nerd, e infine quelli considerati “normali”, praticamente funziona come in ogni scuola, anche a Paradisia era così.

Devo smetterla di pensare a quel mondo, ora devo solo concentrarmi sul mio incarico di Custode, sulla Terra.

Le ragazze ci propongono di fare i provini per diventare cheerleader come loro, dicono che potrebbe essere un modo per avvicinarci.

Il problema è che non sono esattamente portata per questo campo, per questo rifiuto l’offerta ma sono comunque contenta di andare ad assistere alla prova di Gaia.

Se lei diventasse cheerleader sarebbe più facile avvicinarsi a più persone all’interno della scuola.

Guardandomi attorno riesco a classificare i vari tavoli, e in quello dei giocatori di basket riconosco Niall.

Ora sono anche tentata di provare a far parte della squadra di cheerleader, dopotutto  da quello che so i giocatori si frequentano principalmente con loro… Ma poi pensandoci non lo dovrei fare, mi metterei solo in ridicolo.

La giornata scolastica è finalmente finita, però io e Gaia stiamo andando verso la palestra per le selezioni.

Mi siedo tra gli spalti osservando tutto dall’alto, non appena Jodie, Hollie e Meg si accorgono della mia presenza mi salutano calorosamente, e io ricambio sorridendo e con un piccolo cenno della mano.

Però in questa enorme stanza non ci sono solo tutte quelle ragazze che indossano una divisa (che tra parentesi lascia veramente poco spazio all’immaginazione, insomma a scuola si possono mettere gonne come quelle?!), ad allenarsi ci sono anche tutti i ragazzi del basket, che in questo momento si stanno riscaldando facendo una bella corsetta.

E devo ammettere che la mia attenzione ora non è più tanto sulle mie amiche…

Cioè, sono pur sempre una ragazza e loro sono i più belli della scuola, credo, come potrei non essere interessata minimamente.

Purtroppo però, qualcuno si accorge che li sto osservando, e destino vuole che quel qualcuno sia esattamente Niall.

Il ragazzo non perde tempo per avvicinarsi, così capendo che sta aspettando me, mi alzo e vado da lui.

“Non sapevo venissi qui oggi, vuoi diventare cheerleader?” Mi chiede subito.

“Non abbiamo avuto molto tempo per parlare, comunque no, sono venuta a vedere delle amiche, e poi non fa per me questa cosa, non sono decisamente brava in educazione fisica e  inoltre  quelle divise beh, preferisco decisamente non indossarle.”  Ridacchia.

“E’ un vero peccato Johanna, ti ci avrei vista nei panni di cheerleader, con quella divisa” Detto questo mi fa un occhiolino e se ne torna agli allenamenti.

Sono piuttosto spiazzata e mi rendo conto di essere diventata dello stesso colore del top delle mie amiche, rossa.

“Sei riuscita ad entrare nella squadra?” Chiedo a Gaia mentre usciamo dall’edificio, non sappiamo esattamente dove andare…

“Avevi qualche dubbio?” risponde ridacchiando, so che scherza, però sono contenta per lei.

“Tu perché non ci hai provato piuttosto?”  

“Non è una cosa che fa per me, infatti penso che domani andrò a sentire per il corso di teatro, siamo solo a settembre, avranno un posto per me, no?”

“Beh se sei brava credo di sì” Entrambe iniziamo a ridere.

“Gaia, dove andremo ora?” Dico tornando seria.

“Io propongo di usare di nuovo la tecnica di stamattina.”

“Ancora? Non possiamo ottenere tutto tramite quello.”

“Vuoi dormire sotto ad un ponte?”

Sbuffo sonoramente e la seguo mentre entriamo in un negozio di immobiliare.

Proprio come poche ore fa riusciamo ad avere ciò che ci serve e mentre ci avviamo verso quella che ora è casa nostra penso al fatto che dovrò cercarmi un lavoro.

Domani andrò a vedere in giro se hanno bisogno di qualcuno in qualche negozio.

Non è affatto male come casa, è un piccolo appartamento più che altro, ovviamente non abbiamo voluto approfittare dei nostri poteri per avere una villa, anche perché l’affitto poi lo dovremo pagare,quindi questa è stata senz’altro la scelta più saggia, oltretutto era anche già arredato non potevamo perdercelo.

Una volta scelta la mia nuova camera mi appoggio sul letto e in poco tempo cado tra le braccia di Morfeo.

  
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