La Forza Di Minako

-Che sta succedendo qua, ragazzi?
Tenten non aveva fatto in tempo ad avvicinarsi, che subito venne sommersa dalle domande di Ami e Kiba su dove fossero gli altri.
-State buoni, tutti e due! Rock Lee e Ub sono andati da quella parte ad esercitarsi.
-Direi che quei due sono al sicuro finché rimangono insieme. E Minako dov’è?
-Minako? Ora che ci penso è da quando siamo atterrati che non la vedo.
-Ma non è possibile! Quando io e Kiba siamo scesi Minako ci ha seguiti e poi è rientrata nella navicella, eravate dentro anche voi, o no?
-Aspetta, fammi ricordare… è andata così: quei due incoscienti erano così ansiosi di allenarsi che quando siamo atterrati si sono subito fiondati fuori dopo voi tre, e io gli sono corsa dietro…
-Quindi Minako è dispersa da qualche parte a cercarci!
-Cerco subito di contattarla- Sailor Mercury prese a trafficare col sailorfono.

Minako sentì il suono del suo cellulare, ma non poteva fare niente per riuscire a parlare con Ami. Le sue braccia e le sue gambe erano saldamente bloccate nelle radici, mentre l’ossigeno nei suoi polmoni andava via via diminuendo, fino a farle perdere conoscenza.

-Non risponde.
-Che le sarà successo?
-Chi lo sa, probabilmente è già troppo tardi! Proviamo a scommettere chi sarà la prossima scelta di Hester…- rise Nhul, beccandosi una padellata in testa da Tenten.
-Non dire mai più una cosa del genere, se non vuoi che ti dia una ripassata!
-Calma Tenten- Ami prese la parola -Nhul ci serve ancora. Spiegaci come si raggiunge il centro del pianeta.
-Ve l’ho già detto, soltanto Hester può permetterlo! Non conosco altri modi!
-Va bene. Tenten, dagli pure quella ripassata, non ci serve più ormai.
-Con molto piacere!
Mentre alle sue spalle avveniva il massacro, Ami si inginocchiò ad analizzare il terreno.
-Che stai facendo?
-Come immaginavo. Kiba, sotto di noi oltre a un po’ di terra e qualche radice non c’è altro che il vuoto. Scavando, si potrebbe raggiungere il luogo dove si trova Minako. Col poco tempo che c’è a disposizione, dovremo chiedere l’aiuto di Ub…
-Non c’è bisogno, io e Akamaru penseremo anche a questo!
-Ma abbiamo solo un quarto d’ora…
-FIDATI DI ME E BASTA. Ah, è meglio se ti volti se sei abbastanza impressionabile.
-Come vuoi- la ragazza si girò -ma sappi che io raramente mi faccio spaventa…
Un ruggito da cinquecento decibel la fece sobbalzare. Molto lentamente Ami girò la testa e vide: un mostruoso cane a due teste aveva preso il posto di Kiba e Akamaru. Anzi no, quel cane a due teste ERA Kiba e Akamaru. Senza dire altro, il mostro prese a scavare nel terreno con le sue zampe.

-È così che ci si sente quando si muore?
Minako si sentiva leggera. Stava volando. Intorno a lei, il nulla cosmico.
-Guerriera, svegliati…
Una voce molto familiare guidò la ragazza verso una luce dorata.
-Sono morta, l’avevo detto io…
Quando furono vicine, davanti a Minako la luce prese la forma di una ragazza dai lunghi capelli biondi.
-Tu sei… Sailor Venus?
-Guerriera, svegliati. Ora.
-Se anche mi svegliassi, non potrei trasformarmi! Il mio corpo è immobilizzato!
Sailor Venus prese le mani di Minako nelle sue, avvicinò a sé la ragazza e l’abbracciò.
-Non hai bisogno di trasformarti per evocarmi, io sono sempre con te.
-Allora…
-Guerriera, Minako, svegliati!

Minako riaprì gli occhi. I suoi arti erano ancora intrappolati nelle radici.
-Non… per… molto…
La bionda fece appello a tutte le sue forze, ricordandosi di tutti gli estenuanti allenamenti nella pallavolo, e riuscì a liberare la gamba sinistra. Con un altro strattone, liberò anche il braccio destro.
-Dove diavolo ho cacciato lo scettro? Eccolo qui, comincia il divertimento! VENUS CRYSTAL POWER, MAKE UP!