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Autore: pizzaistheway    27/07/2014    0 recensioni
"Lo scopo non è vincere.
Lo scopo è rimanere vivi."
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaden Smith, Justin Bieber, Ryan Butler, Scooter Braun, Selena Gomez
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nella testa di Justin c'erano gli occhi di quella innocente ragazza, alla quale normalmente non si sarebbe fatto scrupoli a chiedere nome, numero e indirizzo. Ma questa volta, non poteva rischiare la vita di un'innocente, per uno stupido capriccio ormonale. "Passerà", si disse. Il problema era che se lo ripeteva da tre giorni, e sperava con tutto se stesso che la ragazza non ricambiasse, o non avrebbe resistito.

La vedeva, ogni giorno a lezione, e gli pareva sempre più bella, anche se era comune, capelli mori, e occhi castani, non si poteva certo dire che avesse occhi chiari o pelle color latte, ma a lui, (per sua sfortuna), piaceva così, semplice ma bellissima.

La ragazza, dal canto suo, aveva paura, ma ne era anche attratta. Quei tatuaggi che erano posati sulla pelle del ragazzo, che erano come una tentazione per lei. Si era sempre detta che non si sarebbe mai fatta tatuaggi, eppure era lì, con l'anno di nascita della madre tatuato appena sotto la nuca in numeri romani, una nota musicale, sempre per ricordare l'amore della madre, e che trasmise a lei, per la musica, e una semplice scritta, del suo passo preferito della Bibbia, quando gliela leggeva la madre, ovvero: "Dio mi rende forte".

Ci aveva sempre creduto, ma in quella settimana, sembrava venir meno, perchè appena incontrava quegli occhi color ambra del ragazzo, si sentiva debole, come mai prima d'ora.

Arrivò il venerdì, dove avevano insieme lezione di chimica. Selena come sempre arrivò in anticipo, ma prese sempre il posto vicino alla finestra, quel giorno pioveva,ma chimica era la penultima lezione, poteva ancora aspettare che spiovesse.

Prendeva appunti da ormai un quarto d'ora,ma teneva sempre inconsciamente gli occhi sulla porta, sperando di poter vedere entrare di nuovo quel ragazzo che le mandava il cervello in tilt ogni volta che lo vedeva. Ma non accadde, perciò restò sola per tutta l'ora, continuando a scrivere e ogni tanto rispondere a qualche domanda del professore.

Sospirò, quando suonò la campanella per rilasciare tutti gli studenti verso la loro ultima lezione. Raccolse i suoi oggetti, con un velo di malinconia. La sua prossima lezione si sarebbe tenuta nell'ala ovest dell'edificio, quindi strinse i libri al petto e accelerò il passo verso il corridoio.

« Cazzo, JP, la devo vedere, tu non capisci...» si lamentò il ragazzo sistemandosi il cappello per evitare di bagnarsi i capelli, anche se il ciuffo gli si era già abbassato sugli occhi.

« Capisco eccome, quella ragazza ti ha dato alla testa, ma devi dimenticartela, per il tuo bene, e per il suo. Non vuoi mica che Death la scopra?»

Non ci aveva pensato. I rischi erano tanti, ma nessuno era così grave come lo sarebbe stato se Death lo sarebbe venuto a sapere. Non poteva, e non doveva rischiare.

« Si... Hai ragione. Prima me la tolgo dalla testa, meglio è.» L'amico si convinse, e per un attimo, Justin credette di aver convinto anche se stesso.

«Come tutti sapete, tra poco inizierà l'Overcome. » Death aveva iniziato il suo discorso, portando a sé l'attenzione dei quattro ragazzi. « Sapete le regole, da seguire dentro e fuori l'allenamento. Quest'anno, voglio il massimo da voi, anche perchè Parker ha assunto un campione dalla Russia per il girone ad eliminazione diretta. La palestra è a vostra completa disposizione ragazzi. Voglio che per oggi vi alleniate fino alle dieci, fatemi vedere di cosa siete capaci.» disse buttando per terra la cicca delle sigarette.

La disposizione dei tavoli era a semicerchio, quella lezione di Sociologia credeva che le sarebbe piaciuta. La professoressa McFlinn era anche la psicologa della scuola, e a lei avevano dato il compito di insegnare questa materia. Si sedette vicino ad un ragazzo, che solo poi si accorse della sua pressenza.

« Tu devi essere la nuova arrivata, vero? » chiese. Lei alzò la testa e annuì.

« Sono Cody, anche io un tempo ero nuovo. Vengo dall'Australia » il ragazzo dagli occhi grigi la guardò, mentre lei rispondeva.

« Mi chiamo Selena » disse lei sorridendogli. Il ragazzo si tirò le punte bionde dei capelli. « Come mai dall'Australia? » continuò.

« Oh, mio padre ha trovato lavoro qui, qualche anno fa. » disse lui, ricordando il difficile trasloco intercontinentale.

« Dev'essere stato difficile. » commentò lei.

« Si, abbastanza. Ma per fortuna, questo è un paese che accetta tutti. »

Justin continuava la sua sessione al sacco, non curandosi delle nocche che ormai gli bruciavano, e che probabilmente stavano sanguinando. Pensava solo tirare pugni a quell'oggetto inanimato, pugni pieni di rabbia che scaricava nelle braccia, pugni pieni di rimpianto e pentimento.

« Jas, se continui così si romperà prima il sacco delle tue nocche.» commentò Will.

Non gliene fregava. Continuava a tirare pugni, fin quando non diede il colpo decisivo che fece scorrere il sacco all'inizio della palestra.

Tirò un sospiro. Si sentiva più leggero, ma allo stesso tempo era esausto, e solo dopo una misera sessione. Cercò di ricordare ancora una volta perchè avesse partecipato anche quest'anno all'Overcome.

« Bene, ragazzi. Per oggi la lezione è finita, voglio che mi portiate tutti una relazione, a coppie, per la settimana prossima. Il tema é: l'illegalità. Fate una ricerca approfondita su un'attività illegale e illustratemi quali leggi costituzionali e morali violano. La voglio per la settimana prossima. »

Detto questo suonò la campanella, l'ultima per quella settimana, Cody le si avvicinò.

« Ehy, questo pomeriggio io e alcuni miei amici usciamo. Vuoi venire con noi?» chiese gentilmente, cogliendo però Selena alla sprovvista. Ma sorrise, nascondendo la sorpresa, e accettò volentieri.

La ragazza uscì dall'edificio, affiancata dall'amica Brenda, che la invitò a mangiare qualcosa al McDonalds, giusto per fare qualcosa insieme.

« E così... tutti i ragazzi fighi della scuola ti stanno dietro, mi dici come fai?» chiese Brenda mentre aspettavano il loro turno.

« Eh?» chiese Selena arrossando di qualche sfumatura.

« Ho chiesto : Come fai ad avere i due ragazzi più fighi della scuola ai tuoi piedi? Sei una strega o qualcosa del genere? Molte ucciderebbero per stare al tuo posto. »

« Sono solo la novità, ecco. Tra un mese non ricorderanno neanche che io esista.»

« oppure, tra un mese ti ritroverai fidanzata con uno di loro. Fidati però se ti dico che sono brutti soggetti. » continuò Brenda.

Selena stava iniziando a sentirsi a disagio, non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea di un ragazzo, anzi, l'idea la spaventava a morte.

« Ragazzi, fate una pausa, andate a mangiare qualcosa. » Death era entrato in palestra, interrompendo l'allenamento dei quattro, che però esultarono contenti.

Se ne andarono tutti negli spogliatoi, tutti tranne Justin.

« Justin. Figliolo, c'è qualcosa che ti turba? » Tutti i ragazzi di Death erano orfani, che lui personalmente aveva salvato dalla vita di strada, quindi erano tutti figli per lui.

« Una ragazza, forse? » continuò Death facendo sussultare Justin, l'uomo rise.

« Oh, Justin, ti voglio dire che anch'io ne ho avute di donne, la maggior parte, storie da una notte, niente di che. Poi arrivò lei, e mi cambiò la vita, in meglio, credo. E' da lei in poi, che ogni volta, mi domando se può influire sulla mia carriera, e come, e se ne vale la pena. Per quanto riguarda l'Overcome, non ti preoccupare, non dirò niente. Riflettici, ragazzo.»

Lo congedò dandogli due pacche sulle spalle, e se andò negli spogliatoi.

Justin rimase a guardarsi le nocche, ormai sbucciate, ricoperte di sangue secco, e si mandò a fanculo. Non bastava la sua vita, incasinata, c'era anche quella ragazza.

Cosa non avrebbe dato per avere una vita normale.

« Te lo dico, ti fidanzerai con uno dei due. » disse Brenda addentando il suo panino.

« Brenda, ti prego...» la supplicò Selena.

« Okay, okay» alzò le mani in aria. « Ma non dirmi che non ti avevo avvertito »

Selena sorrise e roteò gli occhi al cielo, continuando a mangiare le sue crocchette di pollo.

Erano sedute fuori, tirava una leggera brezza autunnale, mentre il sole era tiepido. Una bella giornata d'autunno.

Appena finito, le due ragazze si salutarono, e Selena ebbe finalmente il tempo di pensare un po', a come era cambiata la sua, di vita.

Justin continuò ad allenarsi, fino a tardi, e se andò solo dopo che tutti se n'erano andati.

Mentre camminava nella buia cittadina, ripenso alle parole di Death. Credeva che volesse dirgli qualcosa, ma ancora non era sicuro su "cosa".

Gli avrebbe rovinato la carriera?

Forse.

Ne sarebbe valsa la pena?

Assolutamente.

 

 

   
 
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