Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: Nazori chan    27/07/2014    2 recensioni
Dopo la morte di Ubo e Pakunoda e l'abbandono del ragno da parte di Hisoka, la Phantom Troupe si è ripresa il suo capo e si prepara a tornare allo splendore di prima; Kuroro ha scelto le nuove zampe a sostituire quelle mancanti, cosicché il ragno possa tornare a tessere la sua tela perfetta.
Sayura è il nuovo numero 9, e sta per ritrovarsi con una vita che, per lei, sarà ai limiti del sopportabile.
Il nuovo, pericoloso obbiettivo del ragno, i vecchi rancori che riaffiorano, un amore insensato, la misteriosa e irrompente presenza del numero 4 della brigata.
Tutto ciò che Sayura potrà, sarà restare in balìa di un destino tanto crudele quanto inaspettato.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Feitan, Genei Ryodan, Kuroro Lucifer, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nessuno disse più niente, mentre Ivex si sedeva anche lei per mangiare qualcosa. Shalnark le mise di fronte un omelette, in cui doveva essere finito anche del sapone, a giudicare dall’odore. Se l’avesse fatto volontariamente o no, fu di poca importanza visto che l’omelette finì per volare fuori dalla cucina. Con tutto il piatto. Shalnark gliene diede prontamente un altro, questa volta condito con quello che sembrava polvere per caffè solvente, e anche quel piatto fece la fine del precedente.
Il ragno non ribattè, e continuò a sorridere quando gliene porse un altro. Con uova crude.
“Dì un po’, ma hai rubato un allevamento di galline?” chiese ad un certo punto la ragazza, buttando fuori anche quel piatto.
“Forse” rispose lui, dandogliene un altro, che fece la fine dei precedenti.
“Dì un po’, hai intenzione di continuare questo abominio contro il servizio di stoviglie?” sbottò Bonolenov, che rigirava con un cucchiaio un frappè al cioccolato.
“Fa niente” interruppe Machi, che leggeva un giornale. “Tanto i piatti si sarebbero comunque corrosi per quello che ci aveva messo dentro”
“Shal! Smettila di cucinare, tanto nessuno mangerà quello che prepari” Phinks sembrava esasperato, a giudicare dal suo tono vocale ‘leggermente’ alto, forse per via del rumore di piatti rotti o forse per l’odore stomachevole che si sollevava dall’enorme piano cottura.
“Già, Shal. Stai sacrificando tanti futuri pulcini per il tuo giochetto.” Rimbeccò Ivex, che però non ne apparve per niente dispiaciuta, mentre scartava una barretta al cioccolato.
“Ma tu non odiavi gli uccelli?”
“Appunto per questo non ti ho detto di fermarti” confermò lei, scrollando le spalle. “Dammi il prossimo piatto, voglio centrare la faccia di Fei”
Shalnark non se lo fece ripetere, e le mise davanti un piatto stracolmo di uova annerite. Che però apparivano comunque più mangiabili delle altre che aveva preparato.
“Provaci” sibilo Feitan, che stava mangiando un piatto di ramen preconfezionato –da quel punto di vista, il Genei era piuttosto flessibile sui dubbi gusti alimentari dei membri- “E ti stacco le dita una ad una”
Lei non sembrò ascoltarlo, ma si fermò quando il capo disse il suo nome, in quello che sembrava in tutto e per tutto un rimprovero e un richiamo per quello che voleva fare.
“Non stiamo litigando, capo. Tecnicamente, non sto infrangendo nessuna delle regole del ragno” si difese la ragazza, lanciando comunque il piatto, che l’assassino evitò con un semplice movimento della testa.
“Con te è leggermente differente.” La informò Kuroro, anche se Ivex sapeva già a cosa si riferiva. “Sei un caso speciale, che necessita di una regola speciale”
“Quella del pettinarsi, magari” propose Machi, quando il capo fece una pausa. “Non che mi importi particolarmente dell’aspetto fisico, ma non ti farebbe male usare di tanto in tanto una spazzola”
“Mmh, capo. Devo davvero pettinarmi?”
“Sì. Ma io parlavo del non irritare troppo nessuno, nel Genei”
Nonostante i piatti schiantati e gli strani cibi che erano sparsi per la tavola, Sayura pensò che quella poteva anche essere considerata una colazione quasi normale.
Quando gli altri cominciarono ad alzarsi, si stiracchiò bene le gambe intorpidite. Il capo fu il primo ad uscire, ma prima si voltò un’ultima volta verso le zampe del ragno. “Potete fare quello che volete, ma stanotte dovrete essere tutti qui. Vi aspetterò in terrazza”
 
Ognuno dei ragni era deciso ad andarsene per i fatti propri, e a Sayura sarebbe piaciuto dormire un po’, per recuperare il sonno perso. Dovette scacciare l’idea quando incrociò lo sguardo con Ivex, che sembrava esserle particolarmente interessata mentre le si avvicinava.
“Mi dirai il tuo nome, o dovrò chiamarti semplicemente numero 9?”
“Sayura” le rispose semplicemente, sopprimendo uno sbadiglio.
“Non hai dormito?” chiese curiosa, notando la sua evidente stanchezza.
“Potrei?” ribatté Sayura, inarcando un sopracciglio.
“Domanda ovvia. Nemmeno a me riusciva dormire, con il Genei. Perlopiù perché dovevo guardarmi le spalle, altrimenti quella pulce assassina e feticista della tortura si sarebbe vendicato… per qualunque cosa gli avessi fatto il giorno prima”
Sayura la guardò dubbiosa, cercando di capire se era seria o no. Non ne era sicura, ma dalla sua espressione sembrava dicesse la verità.
“Allora Feitan aveva ragione quando ha detto che sei irritante” constatò.
“Fei dice questo di me?” chiese lei, socchiudendo gli occhi e guardandola da dietro le ciglia nere. Poi sospirò, sollevata. “Beh, prima mi chiamava stupida marmocchia. Direi che c’è stato un miglioramento”
Qualcosa la tirò indietro per la sciarpa, ma Ivex non ne sembrò particolarmente sorpresa.
Nonostante fosse più basso di lei di più di dieci centimetri, praticamente quanto Sayura, Feitan aveva la forza necessaria per trascinarla via senza il minimo sforzo, non che la ragazza facesse questo granché per liberarsi.
“Fei, mi fai male. Sto morendo soffocata per colpa tua”
Sayura rimase immobile, a guardarla venire trascinata via. Nonostante le sue parole, Ivex non sembrava veramente sofferente, soltanto scocciata. Non sentì cosa Feitan le avesse risposto, ma doveva sicuramente essersi trattato di un insulto. Di quelli che solo un assassino potrebbe pronunciare alla luce del sole.
 
Oltre all’essere irritante e bugiarda, Ivex non era cambiata nemmeno riguardo alla sua espressività. Feitan aveva imparato che la ragazza possedeva due toni: quello piatto e cinico, con cui prendeva tutti in giro, e quello ancora più cinico e leggermente divertito, con cui prendeva tutti in giro MEGLIO.
Non che le servisse qualche altro modo di esprimersi; Ivex sfotteva ogni singola volta che apriva bocca, che si trattasse di commenti espliciti o di bugie o di significati impliciti nelle bugie.
Feitan aveva cominciato a trovare la tortura interessante proprio partendo da lei; per quanto si fosse impegnato, nel corso degli anni, Ivex non aveva mai confessato nulla di veramente vero. Diceva quella che lei chiamava verità, e la sostituiva con la verità vera, che finiva spesso per dimenticare.
Era, quindi, l’unico tipo di persona che Feitan non avrebbe potuto piegare, spezzare e sottomettere. E quello era anche il motivo principale per cui la trovava incredibilmente irritante.
“Dove la contieni tutta questa forza in quel corpicino da folletto?” chiese poi lei, evidentemente stufa perché lui la stava beatamente ignorando. Era passata al suo secondo tono, quello pericoloso. E non era nulla di buono.
Feitan si bloccò improvvisamente, mentre ormai erano arrivati a circa un chilometro di distanza dalla villa abbandonata. Non erano in una zona desertica, l’erba ricopriva buona parte del terreno e, accanto alle piccole e malmesse fattorie delle vicinanze, crescevano alberi da frutto. Per qualche strano motivo, che lei però aveva compreso nel momento in cui lui l’aveva afferrata, Feitan l’aveva trascinata nel bel mezzo del nulla, dove riusciva a scorgere la vecchia casa in stile coloniale solo come una macchiolina grigiastra spersa nel verde e nel marrone.
“Spiegati al volo” lo avvisò, tenendogli un dito puntato contro. “Preferisco mettermi a cogliere fiori e pascolare le capre piuttosto che stare troppo a lungo con la tua irritante presenza”
“Quali sono le tue ‘cattive notizie’?” chiese lui, senza indugi. Ivex non sembrava sorpresa, ma rimase comunque un po’ in silenzio prima di rispondergli.
“Non so nemmeno perché ti ho scritto, in realtà.  Ah, ora ricordo; per metterti ansia e rovinarti un po’ di sonno. Sono un genio del male.”
“Dovresti imparare ad evitare i discorsi inutili, altrimenti finirai presto con la gola tagliata”
Ivex non lo ascoltò, e si stese su un vecchio muretto di pietra come se niente fosse. Nonostante il suo silenzio, Feitan non diede cenno di volerla lasciare in pace.
“Ho incontrato Hisoka” disse all’improvviso, senza muoversi di un millimetro.
“E?”
“E ci ho messo un po’ a scappargli. Cerca ancora il capo.”
“E allora?”
“Fammi parlare. Quel mezzo clown psicopatico è un hunter, lo sapevi? Sembra che l’associazione abbia preso parte ad un piano del V5. Un élite di cacciatori partirà presto per il continente oscuro.”
“Sono informazioni di dominio pubblico, queste. Arriva al dunque”
Ivex ridacchiò, girando la testa verso di lui.
“Sei troppo sbrigativo, dovresti rilassarti e distendere quelle sopracciglia perennemente aggrottate. Comunque, il tipo con le catene che ha ucciso Ubo e Paku è anche lui un hunter. È stato scelto per sostituire uno dei due membri dello zodiaco mancanti. Sembra che anche lui prenderà parte a questa fantomatica spedizione”
“Interessante. Però non vedo la cattiva notizia”
Ivex si mise seduta, alzando la spalle. “Quella” iniziò, portandosi un dito sottile alle labbra socchiuse. “Per avere queste informazioni ho fatto cose di cui non vado fiera ad-con Hisoka. E poi ho rischiato che mi tagliasse via l’intestino con le sue carte da pagliaccio. Dipende dal punto di vista, ma ti sarei grata se facessi almeno finta di considerarla una tragedia.”
Feitan le diede le spalle, senza risponderle. Aveva saputo tutto ciò che gli interessava, e continuare una conversazione con Ivex era qualcosa che nemmeno i suoi nervi d’acciaio potevano sopportare, a lungo andare. E non aveva la minima intenzione di ascoltare la descrizione delle porcate che aveva fatto con Hisoka, pur avendo capito, più o meno a grandi linee, di cosa si trattava.
“Ehi, non imbrogliare”
Tornò a girarsi. Ivex lo guardava seccata, con la guancia poggiata nel palmo della mano.
“Ti ho detto quello che volevi sapere. Ricompensami” pretese, dondolando una gamba ritmicamente.
A vedersi ordinare qualcosa, in altri casi Feitan avrebbe ucciso senza pensarci il coraggioso o la coraggiosa imprudente. Quando però era Ivex che pretendeva qualcosa, quasi sempre una ricompensa per le poche volte in cui si rendeva utile, non gli era mai dispiaciuto darle ciò che voleva. Pur essendo insopportabile, la ragazza aveva dei gusti ben precisi che accontentavano entrambi, e raramente desiderava qualcos’altro oltre il piacere fisico.
Con un paio di veloci passi le si portò davanti, spingendola indietro. Entrambi caddero oltre il muro di pietra, tra l’erba selvaggia. Un perverso desiderio invase la ragazza, quando Feitan la baciò con forza, senza importarsene se le stava facendo male. Brutale e deciso, le uniche caratteristiche che apprezzava in lui.
Sanguinava dal labbro inferiore, senza accorgersene nemmeno. L’estasi del sentire le loro bocche una sull’altra, premute con desiderio di possesso, le sconvolgeva i sensi abbastanza da non distinguere più il sapore ramato del sangue che le inumidiva la lingua da quello caldo e pungente di Feitan.
Continuò a baciarlo mentre stringeva con le mani sottili e abili la stoffa sulla sua schiena, inarcando la schiena nel momento in cui senti una delle sue mani, fredde e letali, che le graffiava la pelle pallida dell’interno coscia.
“Davvero” cominciò la ragazza, slacciandosi il laccio che le teneva chiuso il kimono. Sotto portava solo degli slip di pizzo nero, che coprivano ben poco. “Fare sesso con te è l’unica cosa che un po’ mi mancava”
 
 
Sayura era davvero, davvero, curiosa di sapere cosa avesse spinto Feitan a ‘rapire’ l’ultimo dei ragni. L’assassino non gli era sembrato affatto loquace, e dubitava fortemente che, se proprio volesse parlare, sarebbe stato con una persona che sembrava irritarlo parecchio, come Ivex.
A conseguenza dei suoi dubbi, non era riuscita a chiudere occhio nonostante avesse ancora sonno. Si era annoiata a stare in camera sua ben presto, ed era scesa nel grande salone della villa, dove Shizuku e Machi giocavano a carte con Shalnark e Phinks.
“Ohi, Sayura. Vuoi giocare anche tu?” chiese Shalnark quando la vide scendere. Lei annuì, mentre Shizuku le chiedeva se sapesse giocare a dubito.
“Sono scarsa, ma so giocarci” rispose, sedendosi all’unico posto libero.
 
Stavano giocando la quinta partita, quando Feitan rientrò dalla porta principale, senza degnarli di uno sguardo, e scomparve poco dopo, oltre le scale. Pochi attimi dopo anche Ivex varcò la soglia. Tra i capelli ancora più spettinati di prima vi erano impigliati parecchi steli d’erba, che la ragazza non sembrava intenzionata a rimuovere, troppo occupata a sistemarsi le maniche cadenti del kimono viola e rosso. Aveva la sciarpa avvolta male e sul petto –coperto solo in parte dal kimono, visto che non sembrava un’amante dei reggiseni, o del pudore in generale- aveva numerosi graffi sanguinanti. Anche le gambe erano graffiate, i solchi più profondi che scomparivano oltre l’orlo del kimono bordato di rosso cremisi.
La ragazza li vide fissarla e fece un ‘ciao’ con la mano, prima di sparire anche lei.
Una stomachevole verità raggiunse la mente di Sayura.
“Stavano….” Non finì la frase, sperando che i suoi compagni avessero capito.
Machi pescò una carta, con una smorfia. “Facendo allegramente sesso violento in un prato. Esattamente.” Finì per lei, senza scomporsi.
“Sono due depravati, non c’è da sorprendersi” aggiunse Phinks. “Dubito”
Shalnark scoprì l’ultima carta. “Spiacente, hai perso. Un’altra partita?”
Gli altri annuirono.
“Quindi loro…” continuò Sayura, osservando le carte che aveva in mano. “Sono amanti?”
Senza un motivo apparente, Sayura si sentì delusa da quella deduzione. Aveva preferito ignorare quell’ipotesi perché aveva visto che quei due si odiavano quasi, e sentirlo uscire proprio dalla sua stessa bocca aveva un ché di amaro. Il problema principale era che non aveva nessun idea sul perché le dispiacesse.
Shalnark ridacchiò, buttando la prima carta. “Sono sicuro che non provino alcun interesse l’uno nei confronti dell’altro.”
“Vogliono solo sfogare i loro… istinti” spiegò Phinks, quando arrivò il suo turno.
“Li ho sempre trovati particolarmente perversi, ma non è che me ne importi molto, finché il capo lo accetta” aggiunse Shizuku, che fino ad allora si era tenuta fuori dal fare commenti.
“C’è una regola che vieta di relazionarsi all’interno della brigata?”
“Non è mai capitato nulla di simile, quindi no. Il loro problema è più… a livello morale” continuò Machi, buttando un’altra carta. Nessuno dei tre sembrava imbarazzato a parlarne, ma Sayura sentiva che c’era qualcosa che le stavano nascondendo.
“Come mai ti interessa?” chiese improvvisamente Phinks. La ragazza si fermò a pensarci, nonostante fosse il suo turno.
“Ivex e Feitan sono persone alquanto particolari, la mia è semplice curiosità. Mi interessa sapere come due come loro possano essere legati.” Spiegò, nel mentre che scartava. “Ma non riesco proprio ad immaginare che problema morale possano avere. Tipo, Feitan in realtà è una donna?”
Shalnark si mise a ridere, e anche Phinks.
“Prova a chiederglielo e ti ridurrà talmente male che poi sarai tu quella sulla dubbia sessualità” la sfotté Shal. “Dubito”
Stranamente, il caso volle che Shalnark vincesse. Cominciarono in silenzio l’ennesima partita.
“Non sarebbe un gran problema, anche se fossero due donne. Il fatto è che…” cominciò Machi, prendendo le sue carte. Nella sua esitazione, seppur in maniera quasi impercettibile, Sayura colse una nota di imbarazzo. “Sono fratelli”




è un disegno di Ivex fatto in pochi minuti, quindi è abbastanza orrido, ma ci tenevo a metterlo assieme al capitolo. Cercherò di fare anche quelli degli altri Oc >.<




ANGOLO D'AUTRICE
ciaos :D
non so se cominciare affermando di essere una pervertita, o che ho stranamente aggiornato in fretta .-.
adesso comincerò a scrivere il prossimo capitolo, yay! 
Spero di non aver rasentato troppo l'Ooc, anche se è difficile immedesimarsi nel ragni in una situazione simile. Sopratutto Feitan.
Non so davvero in che angusto angolo del mio cervello sia nata l'idea dell'incest, inizialmente non avevo intenzione di farli essere fratelli. poi c'ho pensato su, e dato che sono una povera maniaca ecco cosa ne è venuto fuori: Sayura scandalizzata mentre gioca a Dubito!
mi piacerà un sacco approfondire il loro legame, anche se ovviamente questa fic è a raiting arancione, quindi non andrò mai più in là di così nella descrizione.
spero che a qualcuno il capitolo piaccia o.o vedrò di aggiornare presto, entro le prossime due settimane (sto cominciando a divertirmi un sacco a scrivere questa fic -3-)
grazie a Yato Kamui e White Realm per le recensioni del capitolo 4 *-*
baci,
Nazori chan
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Nazori chan