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Autore: Belarus    06/09/2008    6 recensioni
La guerra e la felicità. Nessuna delle due può convivere con l’altra. Spesso la guerra era stata la felicità di molti, ma con lo scorrere del tempo quest’ultima era svanita, lasciando al suo posto solamente il vuoto. Nessuno si poteva dire vincitore di una guerra, perché anche quando ottenevi la vittoria, la pagavi a caro prezzo. Forse l’unico essere che può sopravvivere alla guerra è l’amore. Molti lo credono indissolubile, indistruttibile, ma quando la guerra ti mette di fronte ad una scelta, è proprio in quel preciso istante che la sicurezza e il coraggio che l’amore ti dona barcollano e spesso cadono, come granelli di sabbia in balia del vento. Ed è in quel preciso istante che l’ennesima domanda che la guerra ti pone, ti assale, come un improvvisa tempesta di sabbia. Molti si chiedono cosa fare, altri si chiedono cosa accadrà, ma la vera domanda a cui noi e il nostro cuore dobbiamo rispondere dinnanzi alla guerra è una sola… Continuerà? nessuno è mai riuscito a ricordare ciò che era della propria vita prima della guerra, dell’amore, dei desideri, perché la guerra lascia solo il vuoto dietro di se, infondo però, la speranza è l’ultima a morire… Eccomi tornata con una nuova storia, spero tanto che vi piaccia... un bacione dalla vostra Shikatema!!!
Genere: Romantico, Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari, Shikamaru Nara
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Amore? forse è solo dolore per eentrambi


Il crepitio del fuoco risuonava per l’intera foresta, insieme alle tristi canzoni intonate dalle civette tra gli alberi, grilli continuavano a saltare da ogni parte fra l’erba alta e le cicale intonavano le loro note d’amore tra i rami. Sembrava una serata tranquilla, nessuno quel giorno era stato ferito in battaglia, nemmeno un ferito, non ci erano stati scontri importanti e il cielo era carico di stelle, milioni di stelle che lo illuminavano come se fosse un giorno di festa. La luna illuminava il deserto che silenzioso si muoveva come il suo signore, aveva osservato alcune carovane passare il confine per poi ritornare in fretta tra le sabbie dopo aver fatto rifornimento d’acqua. Ancora assorto nei suoi pensieri Shikamaru non si accorse della voce squillante di Deidara che lo richiamava ad un minimo di attenzione, gli avevano spiegato tutto quel pomeriggio, di ciò che avevano scoperto, di ciò che Hidan faceva a Suna.

-         Moccioso sarebbe gradita un minimo di attenzione e un giorno che il mio adorato Sensei si sgola per spiegarti tutto! – Shikamaru si voltò infuriato dalla parte di Deidara.

-         Posso sapere, quando potrò avere un minimo di silenzio senza essere disturbato da te?! Dannazione sei insopportabile quanto una donna! – Deidara si alzò di scatto piantando i piedi per terra e assumendo un espressione infuriata.

-         Calmi voi due, dannazione a te Deidara non riesci a non dare fastidio a nessuno? Sei un insopportabile parassita… - la voce di Hidan bloccò in tempo Deidara che infuriato era pronto a lanciare uno dei suoi ragni esplosivi.

Shikamaru scattò in piedi, osservando l’ombra di Hidan prolungarsi dinnanzi alla luce del fuoco, sembrava stranamente sereno, nessun rossore alla guancia, nessun  motivo per sospettarlo, si ritrovò a pensare Shikamaru. Hidan si era costruito la facciata perfetta per prenderlo in giro, ma adesso che era riuscito a collegare tutto non lo avrebbe lasciato continuare, non con la sua Temari. Scostò Deidara con un gesto secco per poi avvicinarsi a Hidan che lentamente si era seduto di fronte al fuoco e adesso osservava curioso il giovane che gli si avvicinava con aria di sfida. Aveva gli occhi stranamente determinati, più di quando lo aveva visto affrontare Kankuro in mezzo al deserto, evidentemente aveva saputo qualcosa. Hidan si voltò  tranquillo verso Sasori che seduto su di un tronco annui senza nemmeno osservarlo negli occhi, lui li portò invece negli occhi color pece di Shikamaru, che per un istante parve rimanere rapito da quei maledetti occhi color porpora.

-         Che le hai fatto? – gli disse Shikamaru, mentre lo osservava negli occhi.

-         Non ti scaldare tanto, cerca di essere meno focoso ragazzino! Infondo è solamente una ragazza… - gli disse Hidan, mentre afferrava distratto un ramoscello e lo faceva bruciare lentamente tra le fiamme.

-         Solo una ragazza? È la mia Temari! Avevi promesso di portarmi da lei, non ti andarci tu! Voglio sapere cosa le hai fatto, subito! –Shikamaru afferrò l’impugnatura del kunai per poi stringerlo con forza, sotto gli occhi annoiati del Mukenin.

-         Vuoi sapere cosa le ho fatto? Sicuro? Non vorrei che poi ci restassi male, sono situazioni parecchio spiacevoli per uno come te, che è ancora innamorato di una donna che ormai pensa ad altro…perché tu sei ancora innamorato di lei vero? – Hidan lo osservò sorridendo sornione, mentre Sasori scoppiava in una risata canzonatoria e Deidara si affiancava a lui.

-         Giuro che se le hai messo le mani addosso…te la faccio pagare Hidan!

Hidan lo osservò in silenzio, non era certo il momento adatto a litigare con un ragazzino, aveva altro a cui pensare, Orochimaru si era deciso a fare la sua mossa e all’interno del palazzo del Kazekaghe aveva notato già qualche suo scagnozzo.  Si alzò lentamente ripensando alle parole della bionda principessa di Suna, quella ragazza aveva coraggio da vendere e lui cominciava a spaventarsi per ciò che pensava. Era un suo chiodo fisso da quel giorno, in cui lei era stata la prima a riuscire a colpirlo, di sicuro ne era rimasto affascinato, ma vederla su quel letto bianco mentre parlava ad un esserino talmente piccolo lo aveva fatto vibrare per un attimo. Il suo cuore si era improvvisamente risvegliato dopo tanto tempo, lo sentiva ogni volta che varcava il cancello di Suna, quando i suoi battiti aumentavano a dismisura, non per l’adrenalina ma bensì per l’ansia di rivederla. Quella dannata ragazzina stava diventando come una droga per lui, non riusciva a farne a meno. Si gettò tra la sabbia del deserto ancora preso dai suoi pensieri, mentre la luna gli illuminava i capelli argentati mossi dal vento. Non poteva succedere, era inammissibile, assurdo per mukenin di quel livello come lui, come poteva lui, il gelido e sadico Hidan provare anche solo dell’affetto per quella insopportabile presuntuosa. Scosse la testa violentemente quando sentì dei passi alle sue spalle, Shikamaru si sedette di fianco a lui silenzioso, magari pensavano alla stessa persona, pensò Hidan osservando il confine poco distante.

-         Le ho fatto una promessa… - gli disse ad un tratto Shikamaru, mentre sorrideva triste.

-         Le ho promesso che sarei tornato da lei, ma credo che ormai mi creda un verme come tutti quelli che l’hanno lasciata sola… - gli disse infine, la voce scossa dai singhiozzi e le lacrime che scendevano copiose sul volto scuro.

-         …non ha più senso ritornare da lei, mi odierà…e se non lo ha ancora fatto, lo farà presto e io non potrò farci nulla… - Hidan lo osservò silenzioso, forse si era sbagliato, quella lontananza faceva male ad entrambi.

-         La ami ancora? – gli chiese, prima di voltarsi verso di lui.

-         …non ho mai smesso di farlo…- gli rispose Shikamaru sorridendo teneramente.

-         Come sta? – gli chiese lo shinobi, guardandolo speranzoso.

-         Ascoltami le ho fatto una promessa per quanto possa sembrarti strano, non posso dirti molto di quello che c’è da sapere, ma sappi che infondo sta bene,ha imparato a rialzarsi da sola anche se ormai non lo è più…

E prima che Shikamaru gli potesse dire qualcosa Hidan si alzò velocemente e corse nella foresta, dietro di lui Sasori e Deidara lo seguivano a qualche metro di distanza. Il giovane Nara rimase in silenzio, sapere che stava bene gli riempiva il cuore, si osservò attorno prima di vedere la sagoma di Kiba comparire tra la boscaglia, i capelli ribelli colmi di sabbia e una strana espressione sul volto intriso di sangue. Shikamaru si alzò di scatto, nella penombra non si era reso conto delle vere condizioni in cui si trovava l’amico, ora che lo vedeva alla luce del fuoco riusciva a intuirne la gravità per quanto non fosse a conoscenza di tecniche mediche. Kiba dopo qualche sforzo si accasciò accanto a lui, il volto coperto di sangue, tra le braccia un Akamaru in gravi condizioni e una gamba lacerata da qualcosa. Sembravano graffi, profondi graffi provocati da qualcosa che lui aveva già visto, Suna aveva iniziato a muoversi sul piede di guerra.

 

Era da ormai alcune ore che il consiglio dei Jonin di Suna lo continuava a riempire di domande e supposizioni che non avevano un senso logico, era da ormai ore che lui si trovava in quella dannata sala senza nemmeno una finestra con il sole che bruciava le vie della sua città, fuori. Era stanco e infastidito, non riusciva a capire il perché di quella riunione nel pieno della giornata, quando avevano già preso una decisione il pomeriggio precedente. Era assurdo parlare di ciò che poteva accadere con un determinato piano d’attacco, quando non si era nemmeno a conoscenza di ciò che il proprio nemico poteva fare, tutta quella storia era diventata una totale perdita di tempo. Si passò una mano sulla fronte sudata, rimuovendo quei ciuffo rossi che erano rimasti appiccicati ad essa, cercò dell’acqua davanti a se ma pareva proprio che non ce ne fosse traccia. Si alzò lentamente, dalla poltrona per poi richiamare l’attenzione dei presenti.

-         Vi chiedo scusa Consiglio dei Jonin ma avrei bisogno di una piccola pausa, continuate la riunione come stabilito al mio ritorno me ne farete atto! – gli disse con tono fermo, nonostante stesse pregando per sfuggire da quella gabbia in cui lo avevano rinchiuso.

-         Come desiderate nobile quinto Kazekaghe! – gli disse Baki, lo conosceva da anni e aveva intuito ciò che in realtà aveva in mente Gaara.

Il giovane mosse alcuni passi attraverso la stanza e dopo pochi attimi si chiuse la porta alle spalle, lasciandosi ricadere sul pavimento impolverato. Genpaku che sostava proprio dinnanzi a lui, se ne stava affacciato da un balconcino ad osservare qualcuno, pareva ci fosse un incontro all’interno del cortile. Gaara si tirò su poggiandosi al muro e si accostò al giovane capo delle guardie, che i voltò sorridendogli.

-         Salve Kazekaghe! Ha visto? Sua sorella la sta riducendo in polvere quella povera ragazza la giù! – gli disse lui sorridendogli cordiale, per poi scoppiare in una risata divertita.

-         Cosa sta facendo mia sorella? – gli chiese Gaara, osservando stupito la scena che si svolgeva nel piccolo cortile dinnanzi a lui.

La sua indifesa sorellina, come spesso la definivano lì a Suna, si stava scontrando con una ragazzina, probabilmente una Genin che ancora inesperta tremava di paura.

-         Masturi quante volte te lo devo dire! Dannazione devi portare davanti il piede sinistro se vuoi avere una buona stabilità e quindi una difesa migliore! Lavori meglio con il braccio destro è pura logica questa! – gli continuava ad urlare contro Temari, che più sudata della ragazza sbuffava ormai rassegnata.

-         Ma Temari-sensei io non riesco a farla questa tecnica, mi risulta difficile!

-         Masturi io ti uccido! Queste sono tecniche di base come speri di diventare una degna kunoichi per Suna se non ti sai difendere dai nemici? Devi continuare a provare, non ti puoi arrendere solamente perché non riesci a difenderti al primo colpo!

-         Prova a portare il braccio sinistro avanti come il piede e arretra con la parte destra, così avrai l’attacco e la difesa insieme, molto più semplice… - gli suggerì Gaara dalla sua posizione.

Temari si voltò sorridendo teneramente a suo fratello che ricambiò il sorriso in maniera meno appariscente, Matsuri poco distante da Temari osservò la scena, rimanendo improvvisamente magnetizzata, gli occhi del suo nobile Kazekaghe le risultavano dannatamente magnetici in quell’occasione. Aveva sentito parlare del nuovo Kazekaghe ma non lo aveva mai visto, adesso capiva il perché le sue amiche si recassero così spesso al palazzo per riferire ordini dall’accademia, sembrava che il nuovo Kazekaghe avesse agitato i cuori di molte a Suna e forse cominciava a rapire anche il suo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Note dell’autrice:

 

 

Stefy90: ciao Ciccia! Beh non so che dovrei dirti dato che siamo su msn e tu hai già avuto l’onore di leggere il chappy in anticipo, spero soltanto che tu non ti sia scordata tutte quelle belle paroline pucciose che ieri mi hanno fatta tanto felice! Ma tanto lo so che alla fine per me cedi e fai la tenera, e poi sarei io il cornetto alla crema vero?! Beh per quanto riguarda il chappy aspetto la rece, che sicuramente sarà piena di lacrimoni per la scenetta tra Shika e Hidan, devo dire che ci ho pensato su e devo confessarti che era vero, ero molto triste quel giorno, ma credo si capisca! Cmq aspetto la rece, che ho già avuto in anteprima in una maniera magari più breve! E volevo annunciarti ufficialmente che SHIKATEMA è tornata!! Un bacione grandissimo Ciccia, ti voglio un sacco di bene!! A dopo!

Piccola teddy: Saso Saso! Piango a dirotto, non ti sento più me si sta preoccupando! Come faccio senza la mia magica Mamoru?! Non posso anche perché sto bruciando dentro, non è che quell’idiota che un tempo stava con me ti ha sequestrata? Beh se è successo digli che lo uccido, tanto per saperlo! Cmq…che te ne pare del chappy? son tornata con un nuovo e triste capitolo di questa storia, ma alla fine i giorni tristi stanno finendo adesso arriva qualcuno che sconvolgerà la vita di molti e in futuro di altri! Spero tanto di sentirti presto, Teso! Ueeeee cmq, un bacione grosso dalla tua Tsuba! Ti voglio un sacco di bene!!

Gossip Girl: Ciao Ele! Caspita non ricordavo che la tua rece fosse così lunga, me si stupisce! Bene…che mi dici del chappy? credo proprio che se leggi attentamente scopri molte risposte alle tue domande, come ad esempio l’affetto un po’ strano che Hidan sta dimostrando per Temari, beh quello è ormai ufficiale che combina qualcosa! Ti tocca aspettare poco questa volta, perché son tornata ufficialmente dalle vacanze e non vi darò tregua! Spero di sentirti presto, un bacione grande dalla tua Chiaretta! Ti voglio bene!

Tem_93: Miky! Quella tua maledetta connessione mi farà impazzire, possibile che non si possa fare una discussione normale! Beh in effetti ora che ci penso anche la mia salta spesso…cmq che mi dici del chappy? spero ti piaccia, anche perché tra poco finisce il periodo triste tornano i sorrisi spero…piaciuta la scena tra Hidan e Shika? E l’inaspettata passione di Masturi, che finalmente metterà dei grilli in testa al cocciuto Kazekaghe!...ci sentiamo presto, un bacione grande! Ti voglio bene bella!!

temari x shika 4 ever: Iole! Mi onori sempre con tutte queste tenere e pucciose paroline di cui mi riempi! Mi sa che non sono degna di un allieva così, devo rimediare! Allora del chappy che mi dici? Spero non sia stato troppo triste, ma aspetta poco allieva del mio cuore la cara e vecchia Shikatema sta tornando, forse un po’ più triste di prima  ma carica come al solito! Un bacione grande, ci sentiamo sul forum!

Sensei_man: ciao David! Scusami se non ci sentiamo più ma lo sai che ultimamente ho avuto dei grossi problemi e non ho retto molto a parlare con te, mi saltano spesso i nervi e preferisco stare sola e molare tutto quando non mi va più! Perdonami lo sai che ti voglio bene!...per adesso mi accontento e spero che lo faccia anche tu del chappy e della tua rece! Presto ci sentiamo…che mi dici? Triste come me! ,ma prometto di tornare da tutti, come quella che ero un tempo! O almeno spero…un bacione grande Duci, Ti voglio bene!

  
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