Il crepitio del fuoco
risuonava per l’intera foresta, insieme alle tristi canzoni intonate dalle
civette tra gli alberi, grilli continuavano a saltare da ogni parte fra l’erba
alta e le cicale intonavano le loro note d’amore tra i rami. Sembrava una
serata tranquilla, nessuno quel giorno era stato ferito in battaglia, nemmeno
un ferito, non ci erano stati scontri importanti e il cielo era carico di
stelle, milioni di stelle che lo illuminavano come se fosse un giorno di festa.
La luna illuminava il deserto che silenzioso si muoveva come il suo signore,
aveva osservato alcune carovane passare il confine per poi ritornare in fretta
tra le sabbie dopo aver fatto rifornimento d’acqua. Ancora assorto nei suoi
pensieri Shikamaru non si accorse della voce squillante di Deidara che lo
richiamava ad un minimo di attenzione, gli avevano spiegato tutto quel
pomeriggio, di ciò che avevano scoperto, di ciò che Hidan faceva a Suna.
-
Moccioso sarebbe
gradita un minimo di attenzione e un giorno che il mio adorato Sensei si sgola
per spiegarti tutto! – Shikamaru si voltò infuriato dalla parte di Deidara.
-
Posso sapere, quando
potrò avere un minimo di silenzio senza essere disturbato da te?! Dannazione
sei insopportabile quanto una donna! – Deidara si alzò di scatto piantando i piedi
per terra e assumendo un espressione infuriata.
-
Calmi voi due,
dannazione a te Deidara non riesci a non dare fastidio a nessuno? Sei un
insopportabile parassita… - la voce di Hidan bloccò in tempo Deidara che
infuriato era pronto a lanciare uno dei suoi ragni esplosivi.
Shikamaru scattò in piedi,
osservando l’ombra di Hidan prolungarsi dinnanzi alla luce del fuoco, sembrava
stranamente sereno, nessun rossore alla guancia, nessun motivo per sospettarlo, si ritrovò a pensare
Shikamaru. Hidan si era costruito la facciata perfetta per prenderlo in giro,
ma adesso che era riuscito a collegare tutto non lo avrebbe lasciato
continuare, non con la sua Temari. Scostò Deidara con un gesto secco per poi
avvicinarsi a Hidan che lentamente si era seduto di fronte al fuoco e adesso
osservava curioso il giovane che gli si avvicinava con aria di sfida. Aveva gli
occhi stranamente determinati, più di quando lo aveva visto affrontare Kankuro
in mezzo al deserto, evidentemente aveva saputo qualcosa. Hidan si voltò tranquillo verso Sasori che seduto su di un
tronco annui senza nemmeno osservarlo negli occhi, lui li portò invece negli
occhi color pece di Shikamaru, che per un istante parve rimanere rapito da quei
maledetti occhi color porpora.
-
Che le hai fatto? –
gli disse Shikamaru, mentre lo osservava negli occhi.
-
Non ti scaldare
tanto, cerca di essere meno focoso ragazzino! Infondo è solamente una ragazza…
- gli disse Hidan, mentre afferrava distratto un ramoscello e lo faceva
bruciare lentamente tra le fiamme.
-
Solo una ragazza? È
la mia Temari! Avevi promesso di portarmi da lei, non ti andarci tu! Voglio
sapere cosa le hai fatto, subito! –Shikamaru afferrò l’impugnatura del kunai
per poi stringerlo con forza, sotto gli occhi annoiati del Mukenin.
-
Vuoi sapere cosa le
ho fatto? Sicuro? Non vorrei che poi ci restassi male, sono situazioni
parecchio spiacevoli per uno come te, che è ancora innamorato di una donna che
ormai pensa ad altro…perché tu sei ancora innamorato di lei vero? – Hidan lo
osservò sorridendo sornione, mentre Sasori scoppiava in una risata canzonatoria
e Deidara si affiancava a lui.
-
Giuro che se le hai
messo le mani addosso…te la faccio pagare Hidan!
Hidan lo osservò in
silenzio, non era certo il momento adatto a litigare con un ragazzino, aveva
altro a cui pensare, Orochimaru si era deciso a fare la sua mossa e all’interno
del palazzo del Kazekaghe aveva notato già qualche suo scagnozzo. Si alzò lentamente ripensando alle parole
della bionda principessa di Suna, quella ragazza aveva coraggio da vendere e lui
cominciava a spaventarsi per ciò che pensava. Era un suo chiodo fisso da quel
giorno, in cui lei era stata la prima a riuscire a colpirlo, di sicuro ne era
rimasto affascinato, ma vederla su quel letto bianco mentre parlava ad un esserino
talmente piccolo lo aveva fatto vibrare per un attimo. Il suo cuore si era
improvvisamente risvegliato dopo tanto tempo, lo sentiva ogni volta che varcava
il cancello di Suna, quando i suoi battiti aumentavano a dismisura, non per
l’adrenalina ma bensì per l’ansia di rivederla. Quella dannata ragazzina stava
diventando come una droga per lui, non riusciva a farne a meno. Si gettò tra la
sabbia del deserto ancora preso dai suoi pensieri, mentre la luna gli
illuminava i capelli argentati mossi dal vento. Non poteva succedere, era
inammissibile, assurdo per mukenin di quel livello come lui, come poteva lui,
il gelido e sadico Hidan provare anche solo dell’affetto per quella
insopportabile presuntuosa. Scosse la testa violentemente quando sentì dei
passi alle sue spalle, Shikamaru si sedette di fianco a lui silenzioso, magari
pensavano alla stessa persona, pensò Hidan osservando il confine poco distante.
-
Le ho fatto una
promessa… - gli disse ad un tratto Shikamaru, mentre sorrideva triste.
-
Le ho promesso che
sarei tornato da lei, ma credo che ormai mi creda un verme come tutti quelli
che l’hanno lasciata sola… - gli disse infine, la voce scossa dai singhiozzi e
le lacrime che scendevano copiose sul volto scuro.
-
…non ha più senso
ritornare da lei, mi odierà…e se non lo ha ancora fatto, lo farà presto e io
non potrò farci nulla… - Hidan lo osservò silenzioso, forse si era sbagliato,
quella lontananza faceva male ad entrambi.
-
La ami ancora? – gli
chiese, prima di voltarsi verso di lui.
-
…non ho mai smesso di
farlo…- gli rispose Shikamaru sorridendo teneramente.
-
Come sta? – gli
chiese lo shinobi, guardandolo speranzoso.
-
Ascoltami le ho fatto
una promessa per quanto possa sembrarti strano, non posso dirti molto di quello
che c’è da sapere, ma sappi che infondo sta bene,ha imparato a rialzarsi da
sola anche se ormai non lo è più…
E prima che Shikamaru gli
potesse dire qualcosa Hidan si alzò velocemente e corse nella foresta, dietro
di lui Sasori e Deidara lo seguivano a qualche metro di distanza. Il giovane
Nara rimase in silenzio, sapere che stava bene gli riempiva il cuore, si
osservò attorno prima di vedere la sagoma di Kiba comparire tra la boscaglia, i
capelli ribelli colmi di sabbia e una strana espressione sul volto intriso di
sangue. Shikamaru si alzò di scatto, nella penombra non si era reso conto delle
vere condizioni in cui si trovava l’amico, ora che lo vedeva alla luce del
fuoco riusciva a intuirne la gravità per quanto non fosse a conoscenza di
tecniche mediche. Kiba dopo qualche sforzo si accasciò accanto a lui, il volto
coperto di sangue, tra le braccia un Akamaru in gravi condizioni e una gamba
lacerata da qualcosa. Sembravano graffi, profondi graffi provocati da qualcosa
che lui aveva già visto, Suna aveva iniziato a muoversi sul piede di guerra.
Era da ormai alcune ore che
il consiglio dei Jonin di Suna lo continuava a riempire di domande e
supposizioni che non avevano un senso logico, era da ormai ore che lui si
trovava in quella dannata sala senza nemmeno una finestra con il sole che
bruciava le vie della sua città, fuori. Era stanco e infastidito, non riusciva
a capire il perché di quella riunione nel pieno della giornata, quando avevano
già preso una decisione il pomeriggio precedente. Era assurdo parlare di ciò
che poteva accadere con un determinato piano d’attacco, quando non si era
nemmeno a conoscenza di ciò che il proprio nemico poteva fare, tutta quella
storia era diventata una totale perdita di tempo. Si passò una mano sulla
fronte sudata, rimuovendo quei ciuffo rossi che erano rimasti appiccicati ad
essa, cercò dell’acqua davanti a se ma pareva proprio che non ce ne fosse
traccia. Si alzò lentamente, dalla poltrona per poi richiamare l’attenzione dei
presenti.
-
Vi chiedo scusa
Consiglio dei Jonin ma avrei bisogno di una piccola pausa, continuate la
riunione come stabilito al mio ritorno me ne farete atto! – gli disse con tono
fermo, nonostante stesse pregando per sfuggire da quella gabbia in cui lo
avevano rinchiuso.
-
Come desiderate
nobile quinto Kazekaghe! – gli disse Baki, lo conosceva da anni e aveva intuito
ciò che in realtà aveva in mente Gaara.
Il giovane mosse alcuni
passi attraverso la stanza e dopo pochi attimi si chiuse la porta alle spalle,
lasciandosi ricadere sul pavimento impolverato. Genpaku che sostava proprio
dinnanzi a lui, se ne stava affacciato da un balconcino ad osservare qualcuno,
pareva ci fosse un incontro all’interno del cortile. Gaara si tirò su
poggiandosi al muro e si accostò al giovane capo delle guardie, che i voltò
sorridendogli.
-
Salve Kazekaghe! Ha
visto? Sua sorella la sta riducendo in polvere quella povera ragazza la giù! –
gli disse lui sorridendogli cordiale, per poi scoppiare in una risata
divertita.
-
Cosa sta facendo mia
sorella? – gli chiese Gaara, osservando stupito la scena che si svolgeva nel
piccolo cortile dinnanzi a lui.
La sua indifesa sorellina,
come spesso la definivano lì a Suna, si stava scontrando con una ragazzina, probabilmente
una Genin che ancora inesperta tremava di paura.
-
Masturi quante volte
te lo devo dire! Dannazione devi portare davanti il piede sinistro se vuoi
avere una buona stabilità e quindi una difesa migliore! Lavori meglio con il
braccio destro è pura logica questa! – gli continuava ad urlare contro Temari,
che più sudata della ragazza sbuffava ormai rassegnata.
-
Ma Temari-sensei io
non riesco a farla questa tecnica, mi risulta difficile!
-
Masturi io ti uccido!
Queste sono tecniche di base come speri di diventare una degna kunoichi per
Suna se non ti sai difendere dai nemici? Devi continuare a provare, non ti puoi
arrendere solamente perché non riesci a difenderti al primo colpo!
-
Prova a portare il
braccio sinistro avanti come il piede e arretra con la parte destra, così avrai
l’attacco e la difesa insieme, molto più semplice… - gli suggerì Gaara dalla
sua posizione.
Temari si voltò sorridendo
teneramente a suo fratello che ricambiò il sorriso in maniera meno
appariscente, Matsuri poco distante da Temari osservò la scena, rimanendo
improvvisamente magnetizzata, gli occhi del suo nobile Kazekaghe le risultavano
dannatamente magnetici in quell’occasione. Aveva sentito parlare del nuovo
Kazekaghe ma non lo aveva mai visto, adesso capiva il perché le sue amiche si
recassero così spesso al palazzo per riferire ordini dall’accademia, sembrava
che il nuovo Kazekaghe avesse agitato i cuori di molte a Suna e forse cominciava
a rapire anche il suo…
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Note dell’autrice:
Stefy90: ciao Ciccia! Beh non
so che dovrei dirti dato che siamo su msn e tu hai già avuto l’onore di leggere
il chappy in anticipo, spero soltanto che tu non ti sia scordata tutte quelle
belle paroline pucciose che ieri mi hanno fatta tanto felice! Ma tanto lo so
che alla fine per me cedi e fai la tenera, e poi sarei io il cornetto alla
crema vero?! Beh per quanto riguarda il chappy aspetto la rece, che sicuramente
sarà piena di lacrimoni per la scenetta tra Shika e Hidan, devo dire che ci ho
pensato su e devo confessarti che era vero, ero molto triste quel giorno, ma
credo si capisca! Cmq aspetto la rece, che ho già avuto in anteprima in una
maniera magari più breve! E volevo annunciarti ufficialmente che SHIKATEMA è
tornata!! Un bacione grandissimo Ciccia, ti voglio un sacco di bene!! A dopo!
Piccola teddy: Saso Saso! Piango
a dirotto, non ti sento più me si sta preoccupando! Come faccio senza la mia
magica Mamoru?! Non posso anche perché sto bruciando dentro, non è che quell’idiota
che un tempo stava con me ti ha sequestrata? Beh se è successo digli che lo
uccido, tanto per saperlo! Cmq…che te ne pare del chappy? son tornata con un
nuovo e triste capitolo di questa storia, ma alla fine i giorni tristi stanno
finendo adesso arriva qualcuno che sconvolgerà la vita di molti e in futuro di
altri! Spero tanto di sentirti presto, Teso! Ueeeee cmq, un bacione grosso
dalla tua Tsuba! Ti voglio un sacco di bene!!
Gossip Girl: Ciao Ele! Caspita
non ricordavo che la tua rece fosse così lunga, me si stupisce! Bene…che mi
dici del chappy? credo proprio che se leggi attentamente scopri molte risposte
alle tue domande, come ad esempio l’affetto un po’ strano che Hidan sta
dimostrando per Temari, beh quello è ormai ufficiale che combina qualcosa! Ti tocca
aspettare poco questa volta, perché son tornata ufficialmente dalle vacanze e
non vi darò tregua! Spero di sentirti presto, un bacione grande dalla tua
Chiaretta! Ti voglio bene!
Tem_93: Miky! Quella tua
maledetta connessione mi farà impazzire, possibile che non si possa fare una
discussione normale! Beh in effetti ora che ci penso anche la mia salta spesso…cmq
che mi dici del chappy? spero ti piaccia, anche perché tra poco finisce il
periodo triste tornano i sorrisi spero…piaciuta la scena tra Hidan e Shika? E l’inaspettata
passione di Masturi, che finalmente metterà dei grilli in testa al cocciuto
Kazekaghe!...ci sentiamo presto, un bacione grande! Ti voglio bene bella!!
temari x shika 4 ever: Iole!
Mi onori sempre con tutte queste tenere e pucciose paroline di cui mi riempi! Mi
sa che non sono degna di un allieva così, devo rimediare! Allora del chappy che
mi dici? Spero non sia stato troppo triste, ma aspetta poco allieva del mio
cuore la cara e vecchia Shikatema sta tornando, forse un po’ più triste di
prima ma carica come al solito! Un bacione
grande, ci sentiamo sul forum!
Sensei_man: ciao David! Scusami se non ci sentiamo più ma lo sai che ultimamente ho avuto dei grossi problemi e non ho retto molto a parlare con te, mi saltano spesso i nervi e preferisco stare sola e molare tutto quando non mi va più! Perdonami lo sai che ti voglio bene!...per adesso mi accontento e spero che lo faccia anche tu del chappy e della tua rece! Presto ci sentiamo…che mi dici? Triste come me! ,ma prometto di tornare da tutti, come quella che ero un tempo! O almeno spero…un bacione grande Duci, Ti voglio bene!