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Autore: Faby_directioner    27/07/2014    0 recensioni
Una giovane ragazza si ritrova a vivere a New York la città dei suoi sogni. Ma i sogni possono anche traspormarsi in incubi? E questo ciò che accade alla giovane protagonista... Non voglio svelarvi niente, iniziate a leggere non ve ne pentirete
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ Jasmin jasmin .. jasmin mi senti? Ti prego svegliati” 
Sentivo una voce che mi chiamava ma era cosi distante e astratta che sembrava stessi sognando, poi due mani dolcemente mi scossero ,aprii gli occhi e vidi che davanti a me c’era Zayn… ma come era possibile?
“ Zayn che ci fai tu qui? Josh , le mie mani, il coltello ,penso di essere svenuta” dissi farfugliando , confusa e al contempo felice di avere tutte e dieci le dita!
“ Ti ho sentita gridare da fuori, ti stavo aspettando in cortile, e allora sono salito pensando che fossi in pericolo, sono entrato e ti ho trovata svenuta e legata come un salame, ma di lui nessuna traccia penso che sia scappato appena mi ha sentito arrivare. Bastardo, stava per ucciderti, per fortuna sono arrivato in tempo, certo che quel tipo è un psicopatico , non resterai in questa casa neanche un minuto di più, forza prendi ciò che ti serve e vieni con me, stai rischiando la vita troppe volte” 
“ Va bene arrivo subito ,aspettami qui vado a prendere le mie cose”
Andai in camera per prendere velocemente tutto ciò che mi sarebbe stato utile per la folle fuga, poiché ero sicura che non sarei mai più tornata in questa casa, che nell’ultimo periodo era diventata per me un vero e proprio inferno. Non riuscii a fermare le lacrime che iniziarono a bagnarmi il volto. Umiliazione,paura,dolore, e le lacrime scendevano inarrestabili mentre io tremante mettevo in una valigia tutta la mia vita.I sogni. New york. La carriera. La vita spensierata. E tutto per colpa di un psicopatico che aveva deciso di rovinarmi l’esistenza!
Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da un rumore, la porta della stanza si chiuse.
“ Scusa Zayn, sono pronta, un attimo!”
Asciugai le lacrime e afferrai la valigia. “ Ecco sono pron.. AHHHHHHHHHHHHHHHH”. Lanciai un urlo di puro terrore, il sangue mi si gelò nelle vene, la valigia mi cadde dalle mani e per poco non svenni di nuovo.
Josh era davanti la porta, impugnava il coltello con il quale voleva tritarmi qualche minuto prima, e cosa peggiore il suo volto era adirato, acceso da una follia omicida. Abbassai lo sguardo da quel volto demoniaco e vidi con orrore che la sua maglia era macchiata di sangue fresco e anche il coltello brillava di un rosso acceso che gocciolava sul pavimento. Rabbrividii. Sbarrai gli occhi. Quello che vedevo era SANGUE. Sangue FRESCO. Sangue di ZAYN.
“ C.. Co.. cosa hai fatto? Dov’è Zayn? Noooooo assassinooooo” dissi gridando, non riuscivo a credere a ciò che vedevo. NO NO NO non poteva essere il SUO sangue. Corsi verso la porta ma lui mi fermò schiaffeggiandomi talmente forte da farmi cadere a terra dolorante. “ HAHAHA ti avevo avvertita! Il tuo amichetto ha avuto la fine che meritava e ora tocca a te, senti il profumo del sangue del tuo amato, presto si unirà al tuo.”
Strofinò il coltello insanguinato sul mio viso e scoppiò in una risata diabolica. Inorridita cercai di pulirmi con la manica della felpa. 
“ Bene bene ora possiamo continuare il nostro giochetto, dove eravamo rimasti?” 
La sua espressione era cosi piena d’odio da farmi rabbrividire. Cercai di indietreggiare strisciando sul pavimento freddo. “ Dove vuoi andare? Non vedi che sei in trappola” disse sarcastico.
Continuai a indietreggiare, con la coda dell’occhio vidi che sotto il letto c’era una mazza da baseball! Ecco una speranza, la mia salvezza.. se solo sarei riuscita ad arrivarci prima che lui…
Indietreggiai lentamente, dovevo raggiungere la mia fonte di salvezza, lui si avvicinava con il coltello puntato in direzione della mia gola.
Si inginocchiò immobilizzandomi la mano e avvicinò l’arma alle mia dita. Proruppe nella solita risata diabolica e sul volto ricomparse l’espressione d’odio e follia omicida. 
Approfittando di questo piccolo momento di distrazione afferrai con la mano libera la mazza e con tutta la forza e la rabbia che avevo in corpo lo colpii alla nuca. 
Sul suo volto comparve un espressione di sorpresa che presto si trasformò in dolore, il coltello gli cadde dalla mano e lui si accasciò sul pavimento. Non sapevo se lo avevo ucciso o se era solo svenuto,dovevo scappare, mi alzai a fatica e corsi verso la porta per uscire dal quella stanza maledetta prima che fosse stato troppo tardi.
Aprii la porta e mi trovai davanti un'altra scena raccapricciante. La porta bianca era macchiata di sangue. Le mie scarpe erano macchiate di sangue. Il pavimento era macchiato di sangue. 
Corsi in cucina, il cuore mi batteva a mille, l’ansia mi attanaglia le viscere e….” NOOOOOOOOO” 
Sul pavimento Zayn era immerso in una pozza di sangue.
  
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