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Autore: Ca7    28/07/2014    2 recensioni
Capita a volte che due persone si cullino nei ricordi quando sanno di non poterne creare altri. E se poi quei ricordi si creano e si eclissano ancora, come si trova la forza per continuare sulla propria strada?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sarah si svegliò il giorno dopo con la stessa sensazione con la quale era andata a dormire e in più, era confusa. Confusa perché non riusciva a capire cosa avesse spinto Alexis a baciarla e perché non sapeva bene come comportarsi con Kate. Non voleva né mentirle, né tenerle nascosto, quanto era accaduto, né tanto meno far finta di nulla. Anche se adesso il rapporto tra le due sorelle era incrinato, era certa che un giorno Kate avrebbe trovato la volontà di perdonare Alexis, quindi si chiedeva se rivelare una cosa simile, avrebbe ridotto questa possibilità a zero. Questi pensieri non la abbandonarono neanche a scuola, durante le lezioni, e Roxanne fu la prima ad accorgersi che qualcosa non andava.
<< Ehi, sorella?>>, disse sottovoce sporgendosi in avanti dal suo banco.
<< Dimmi.>>, rispose anche Sarah sottovoce mantenendo lo sguardo fisso sul professore di matematica.
<< Oggi sembri assente.>>
<< E’ abbastanza evidente?>>
<< Per me lo è.>>
Sarah voltò la testa per dare uno sguardo verso Kate, seduta al terzultimo banco delle fila centrale, e sospirò.
<< Avete litigato?>>, chiese Roxanne seguendo il suo sguardo.
<< No. Ma potrebbe accadere.>>, Sarah sospirò ancora.
<< Okay. Chiedo al professore il permesso per andare in bagno… tra cinque minuti, fallo anche tu.>>, disse Roxanne e così fece.
Cinque minuti dopo, o forse anche quattro, Sarah raggiunse la sorella nel bagno delle ragazze. Entrando, controllò che non ci fosse nessuno.
<< Siamo sole, ho già controllato.>>, disse Roxanne facendole l’occhiolino.
Sarah poggiò le mani su uno dei lavandini e guardò lo specchio di fronte a sé.
<< Ieri sera, tornate da Philadelphia… Alexis mi ha baciato.>>
<< Cosa?>>, Roxanne spalancò occhi e bocca.
<< Hai la mia stessa espressione di ieri.>>
<< Come… perché, l’ha fatto?>>
Sarah si girò verso di lei, incrociando le braccia al petto.
<< Non ne ho idea.>>, rispose scuotendo il capo, << Sono scesa subito dall’auto perché ero troppo sconvolta per sapere cosa cavolo l’abbia spinta a fare una simile idiozia.>>
<< Kate non sa niente?>>
<< Non ancora.>>
<< Hai intenzione di dirglielo?>>
<< Sì e… no. Non ci sono mai stati segreti tra me e lei, ma se le dico una cosa del genere… beh, il suo rapporto con Alexis potrebbe rimetterci per sempre.>>, fece una pausa, << Dio, Roxanne non so che fare!>>, esclamò snervata.
<< Ti dirò io la prima cosa da fare: impara a non sentirti più responsabile del loro rapporto. Tu sei la ragazza di Kate e per qualche motivo che ancora non mi spiego sei amica di Alexis. Il tuo ruolo finisce lì. Sono sorelle e quello che succede tra loro due, non riguarda te.>>
<< Beh, non è così semplice. Erano così unite… proprio come lo siamo noi due, e vederle adesso…>>
Roxanne allungò le mani sulle sue braccia.
<< Non è un tuo problema.>>, scandì lentamente ogni singola parola, << Sperare che possano far pace, va bene Sarah… ma non tutti i rapporti possono essere aggiustati.>>
Si guardarono negli occhi.
<< E comunque, Kate alla fine capirà.>>, Roxanne le fece l’occhiolino e la abbracciò.
 
Quel pomeriggio, prima di parlare con Kate, Sarah decise di affrontare Alexis per dare un senso alla sua follia.
<< Sarah! Ciao!>>, esordì Alexis aprendo la porta.
Sarah entrò in casa senza salutarla.
<< Se cerchi Kate, è andata a fare la spesa con nostro padre.>>, disse richiudendo la porta.
<< Cercavo prima te, a dire la verità.>>
<< Immaginavo.>>, Alexis infilò le mani nella tasca del jeans e s’incamminò verso il salotto.
<< Mi hai messo in una brutta situazione.>>, disse Sarah seguendola, << Cosa cavolo ti ha detto la testa in quel momento?>>, la guardò perplessa.
<< Niente.>>, rispose Alexis con tono asciutto.
<< Niente?>>, Sarah sbottò all’istante, << Che cosa vuol dire “niente”?>>
<< Che non so cosa mi sia preso, okay?>>
<< Ti prego dimmi che non provi qualcosa per…>>
<< Oddio Sarah, no!>>, puntualizzò subito Alexis.
<< Allora perché mi hai baciato?>>
<< Non lo so!>>, scosse il capo ripetutamente, << Non so cosa mi sia preso. L’ho fatto e… basta.>>
<< No, Alexis.>>, Sarah iniziò ad agitarsi, << Non puoi dirmi semplicemente che “l’hai fatto e basta”, perché non sono una delle tante cui non devi dare spiegazioni… sono la ragazza di tua sorella e quello che è successo ha delle conseguenze.>>
<< Lo so. Purtroppo, lo so.>>, ammise pentita, << Sono tremendamente mortificata Sarah, okay? Mi dispiace.>>, la guardò negli occhi, << Cavolo, ho detto più “mi dispiace” in questi mesi che in ventiquattro anni della mia vita.>>, costatò con ironia.
<< Non sei senza speranza come molti pensano.>>
<< Io credo che abbiano ragione, invece.>>, fece una pausa, << Suppongo che lo dirai a mia sorella e non ti fermerò né ti dirò di mantenere la cosa segreta. Quindi, fallo… non ti porterò rancore.>>
<< Sai, è buffo. La sincerità tra me e Kate non è mai mancata e non le ho mai nascosto niente… ma per una volta, sto prendendo in considerazione l’idea di tacere, perché non porterebbe nulla di buono… soprattutto a voi due.>>
<< Non smettere di essere sincera con mia sorella per colpa mia. Te lo ripeto, puoi dirglielo. Puoi dirle che è stata completamente colpa mia e che non hai risposto al bacio, perché è così che è andata. E mi va bene Sarah… sul serio. Tanto, Kate già mi odia.>>
<< Smettila di fare quella che se ne frega quando invece è il contrario.>>
<< E tu smettila di difendermi sempre.>>, replicò Alexis bruscamente, << Non ne ho bisogno e non te l’ho chiesto.>>
Sarah si stupì del cambiamento repentino di Alexis: non fu tanto il tono duro con cui pronunciò quell’accusa a ferirla, ma lo sguardo severo che le stava rivolgendo.
<< Già!>>, disse Sarah sulla difensiva, << Forse hai ragione. Perché prendermi tanto disturbo?>>
Pochi minuti dopo, sentirono la porta di casa aprirsi: Martin e Kate erano tornati. Quest’ultima dopo aver aiutato il padre a sistemare le buste con la spesa sul tavolo della cucina, si apprestò a salire in camera sua e rimase sorpresa nel vedere Sarah camminare all’ingresso del corridoio.
<< Ehi!>>
<< Ciao, tesoro.>>, Sarah smorzò un sorriso, << Ho bisogno di parlarti.>>
<< Va bene.>>, rispose Kate confusa.
Salirono le scale e raggiunsero la stanza.
<< Dalla tua espressione si direbbe qualcosa di serio.>>, disse Kate.
<< Sarei stata sicuramente un fallimento come attrice, visto che non so nascondere le mie emozioni.>>, disse sorridendo per smorzare l’ansia che aveva addosso, << E’ successa una cosa ieri sera.>>, disse poi di colpo.
<< Okay, sono tutta orecchie.>>, Kate si sedette sul letto incrociando il piede destro sotto la gamba sinistra.
Sarah si avvicinò e si chinò sulle ginocchia.
<< Prima di tutto, devi sapere che non è stata una cosa voluta o cercata.>>, prese un respiro profondo perché in quel momento non sapeva quale frase tra “tua sorella, mi ha baciato” o “ci siamo baciate” – le loro labbra si erano pur sempre toccate – avrebbe fatto meno male, << Alexis mi ha baciato. Ma è stato solo un attimo perché l’ho respinta subito.>>, confessò.
Kate la guardò negli occhi e man mano che realizzava l’idea, il suo sconcerto poteva ben vedersi sul suo viso. Si alzò prontamente e si allontanò da lei.
<< Kate, non ha significato nulla, devi credermi.>>, Sarah si rimise in piedi.
<< Non ha significato nulla?>>, urlò Kate, inchiodandola con lo sguardo, << Vi siete baciate e hai il coraggio di dirmi che non è stato niente?>>
<< Non ci siamo baciate. Lei ha baciato me. Mi ha colto di sorpresa, non me la aspettavo.>>
<< Che peccato! Volevi essere preparata in modo da contraccambiare?>>
<< No! Cavolo, no!>>, protestò Sarah, << Come puoi pensare una cosa simile? E’ tua sorella. E’ una mia amica.>>
<< Ne sei proprio sicura? Perché sai, di solito non si bacia qualcuno senza un motivo.>>
<< Beh, in questo caso sì. Kate, è stata una cosa ingenua. Non c’è niente tra me e Alexis.>>
<< E’ pazzesco! Da Alexis me lo avrei anche potuto aspettare… ma da te, Sarah. La mia ragazza…>>, le parole si fermarono in gola.
<< Kate, ti prego. Sei arrabbiata, ma non dire così>>, Sarah cercò di prenderle il viso tra le mani ma Kate indietreggiò.
<< Non farla più grande di quanto sembri.>>, intervenne Alexis improvvisamente, << E’ colpa mia. Avevo bevuto e non so cosa mi sia passato per la testa. Sarah non c’entra niente. Mi ha respinto. Quindi, prenditela con me.>>
<< Brava, Alexis. Sei davvero la miglior sorella che potessi desiderare.>>, disse Kate con sarcasmo, << Sei riuscita a trovare un altro modo per farti odiare ancora di più. Pensavo fosse impossibile.>>
<< Alexis, per favore lasciaci da sole.>>, chiese Sarah.
<< No. Lasciatemi da sola tutte e due. Non voglio ascoltarvi, non voglio vedervi. Andatevene.>>, disse Kate con disprezzo.
<< Non me ne vado finché non chiariamo.>>, precisò Sarah.
<< Vattene, Sarah.>>, rispose Kate a denti stretti.
Sarah la guardò con gli occhi lucidi, poi Alexis la afferrò per un braccio e uscirono dalla stanza.
  
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