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Autore: DreamingAdelaide    28/07/2014    7 recensioni
Delilah, giovane studentessa al primo anno di college, si iscrive per caso ad un nuovo social network dove conosce NJ, un giovane irlandese che vuole tenere nascosta la sua identità. I due si conosceranno, stringeranno amicizia, si scambieranno confidenze. Quello che NJ non sa però è che Delilah ama gli One Direction. Quello che Delilah non sa invece è che NJ è in realtà Niall James Horan.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5
 
Lui
 
-Sei un copione.
-Ma non è vero, sei tu che copi me.
-Macché! Allora il tuo colore preferito?
-Verde.
-Allora lo vedi che mi copi? Ahahahah
-No, sul serio? Ahaahah impossibile troppe coincidenze.
-Sai, mi piacerebbe sentire la tua band. A proposito, come vi chiamate?
 
«Merda! Ragazzi mi serve un nome per una band» chiesi aiuto agli altri.
«Questa storia sta diventando assurda!» esclamò Zayn alzando le mani in aria.
D’un tratto la porta del camerino si aprì. «Quale storia?» chiese il nostro manager.
Ci guardammo tutti senza sapere cosa dire. «È assurdo che mi nascondano sempre le sigarette. Mi innervosisce» mentì abilmente Zayn.
Non avrei mai detto che fosse cosi bravo a recitare. «Non è esattamente un male se eviti di fumare per un po’. La tua voce può solo migliorare» lo contraddisse.
«Lo so ma io prima di un concerto fumo sempre una sigaretta, mi rilassa. Volete che sia nervoso e che sbagli?»
«Come la fai lunga amico! Ti daremo le tue sigarette prima del concerto. Ora smettila» intervenne acido Louis.
Anche lui era stato bravo. Come mai eravamo stati tutti pessimi durante il nostro episodio di “iCarly”? Sembravamo tanti cretini. «Va bene, va bene, non facciamo polemiche inutili. Preparatevi per l’intervista che fra poco arriva il giornalista» borbottò il manager prima di richiudersi la porta alle spalle sbattendola.
Restammo un po’ in silenzio aspettando che si fosse allontanato, poi ritornammo al mio problema. «Quali sono i nomi che scartammo?» chiese Louis rompendo il silenzio.
«Non li possiamo usare. È una directioner, ricordi? Come minimo li sa a memoria. Dobbiamo trovare altro» intervenne Harry continuando a pensare.
«Brave pilots» esordì Zayn.
«Lacky J?» chiese poco convinto Liam.
«Cariiino! Io propongo Kevpot One. Kev per Kevin, pot per potatoes e one per One Direction»
«No, no e ancora no. Siamo alle solite. Io dico: avete detto che lui deve essere più sincero con lei, no?»
«Si ma non può dire One Direction» gli fece notare Louis.
«E chi l’ha detto?»
«Prooonto! C’è nessuno sul pianeta Harry? Delilah darebbe di matto» aggiunse Zayn.
«Se mi fate parlare. Dunque, deve essere sincero ma non troppo. Io propongo Destination One. È un po’ come dire la stessa cosa».
Io, che ero rimasto a fissarli discutere, sorrisi alle parole di Harry. «Te l’ho già detto, riccio dei miei stivali, che sei un genio?»
«Si, un paio di volte, ma continua ti prego. È un piacere sentirtelo dire, biondo tinto».
 
-Destination One. Non siamo molto famosi ma speriamo di diventarlo. Per il momento giriamo un po’ per i pub e i bar per racimolare soldi.
-Fammi sapere quando siete qui vicino. Cosi ci potremo anche incontrare.
-Delilah, da quando sei cosi intraprendente?
-Che c’è? Non ti ho proposto mica di venire a letto con me.
-Delilah!
 
«A questa ragazza manca qualche venerdì, un bel po’ di sabati, alcune domeniche e tutti i lunedì. È passata da timida ragazzina a ragazzaccia con l’ormone pazzo»
«Harry non ti ho dato il permesso di immischiarti»
«Invitala ad un nostro concerto»
«Harry...»
«No sul serio. Mandale i biglietti e poi le dici di non poterla raggiungere con una scusa. Così lei si gode il concerto e allo stesso tempo potrà sentirti come vuole».
Ci pensai un po’ su e non trovavo punti deboli nel piano di Harry, forse avrei aggiunto un piccolo dettaglio. «Pass per il backstage» sussurrai sovrappensiero.
«Grandissima idea! Ho proprio voglia di conoscerla».
Quasi lo fulminai con lo sguardo ma dovevo aspettarmelo da lui. Ha un modo di scherzare molto strano.
 
-Spero che hai capito che scherzavo. Scusa volevo solo essere spiritosa.
-Tranquilla ;) Al momento non siamo nella tua città, però ho una sorpresa per te. Mi hanno regalato delle cose che so farebbero più piacere a te ma mi servono i tuoi dati per inviarteli.
-Non lo so... va bene.
 
Mi era sembrata un po’ titubante ma non le davo tutti i torti. Ero pur sempre un amico virtuale.
La salutai poco dopo e raggiunsi gli altri.
L’intervista fu piuttosto veloce e, come al solito, ci fecero domande stupide.
Una però attirò la mia attenzione. «Che tipo di ragazze vi piacciono?».
Tutti e quattro mi guardarono perché ero quello che aveva parlato di meno, cosi mi feci coraggio. «Mi piacciono le ragazze tranquille, un po’ impacciate, timide, che quando fai loro un complimento arrossiscono. Non mi interessa che sia una top model, voglio solo che sia spontanea con me».
L’intervistatrice continuò a parlare anche se gli altri non facevano altro che fissarmi. Iniziai a pensare che forse avevo detto qualcosa di sbagliato.
La giornalista si congedò e noi tornammo nel camerino. «Che guaio» borbottò Zayn.
«Che c’è?»
«Biondo hai creato il panico. Ora tutte cercheranno di essere il tuo tipo ideale quando tu stavi pensando ad una sola ragazza» mi rimproverò Louis.
«Non stavo pensando a Delilah»
«L’hai detto tu, io ho detto solo “una ragazza”» mi rimbeccò subito.
Sbuffai irritato e mi affrettai ad entrare nel camerino.
 
-Ora ti dico una cosa saputa da fonti attendibili. Gli One Direction hanno fatto un’intervista e pare abbiano parlato di ragazze ideali.
-Sul serio? Devo averla!
-Sei curiosa di sapere che tipi gli interessano?
-No, voglio sapere che tipo interessa a Niall.
-Potrei scoprirlo...
-Ma cosa sei tu? Un agente segreto, uno stalker o un giornalista in incognito?
-Ho solo buone amiche molto ossessionate.  
-Amiche eh? Sono carine?
-Simpatiche.
-Ti piace una di loro?
-Sono solo amiche.
-Guarda che con me ne puoi parlare.
-Non mi piace nessuna di loro. Comunque ho anche un amico aspirante giornalista, quindi sono sempre informato su tutto.
-E a te che tipo di ragazza piace?
-Bè... una ragazza normale.
-Wow! Una risposta molto soddisfacente.
-Mi piacciono le ragazze tranquille e spontanee. Ora va meglio? :P
-Fisicamente?
-Non c'è un tipo preciso, Delilah, dipende dalla ragazza. Potrebbe essere bellissima ma caratterialmente troppo diversa da me o essere carina ed essere perfetta. E il tuo?
-Mi piacciono i ragazzi gentili, modesti, che mi mettono a mio agio, col senso dell’umorismo, seri... e se sono biondi con gli occhi chiari non guasta ahahahah.
-Quindi ti piace Gabriel.
-Mi piace Niall. Almeno da ciò che ho visto. Spero che sia davvero cosi.
-Posso informarmi, ricordi?
-Non voglio... ho paura che lui non si dimostri come io penso che sia. Dopo Gabriel, sarebbe un duro colpo.
-Credimi, probabilmente lo hai capito perfettamente.
 
La salutai e mi avviai al bus per raggiungere gli altri. Salito sul mezzo, vidi Paul e mi si accese una lampadina. «Hey Paul, ho bisogno del tuo aiuto»
«Cosa c’è stavolta?»
«Mi servono due biglietti per il concerto di Londra e due pass per il backstage»
«Che te ne devi fare?»
«Li vuole come souvenir! Ma che domande sono Paul?» s’intromise Louis.
Paul serrò le labbra visibilmente innervosito dalla sfrontatezza di Louis, poi sembrò calmarsi. «Te li procurerò a patto che mi dici PER CHI ti servono. Va bene ora Louis?»
«Delle mie vecchie amiche di scuola saranno a Londra in quel periodo e io voglio che vengano al concerto» mentii e sperai di essere stato bravo.
«Hai detto due pass e due biglietti, giusto?».
Ero stato bravo. Ancora una volta mi chiesi come facevamo a fare cosi schifo quando recitavamo davanti le telecamere. «Si»
«Vedrò cosa posso fare. Non ti assicuro nulla».
Paul: l’uomo migliore di questo mondo.
La sua pazienza con noi era invidiabile.
 
Lei
 
James aveva detto di volermi fare una sorpresa e mi aveva chiesto l’indirizzo di casa. Non ero molto entusiasta di questa storia, anche perché l’ultimo ragazzo a cui avevo dato il mio indirizzo si era rivelato uno stronzo.
Gabriel aveva provato più e più volte a darmi spiegazioni ma io non l’avevo mai voluto ascoltare e Chrystal lo aveva anche cacciato in malo modo.
Una sera si presentò sotto casa con una chitarra in mano e mi dedicò “Gotta Be You” degli One Direction.
Mi erano venuti gli occhi lucidi e fu più forte di me. Lo perdonai a patto di rimanere solo amici. A lui bastò.
Quella mattina le lezioni iniziavano più tardi ma fui svegliata comunque presto dal campanello. «Arrivo, un momento» gridai, poi aggiungendo un “che palle” quasi sussurrato.
Aprii la porta ancora assonnata e mi si parò davanti un giovane e aitante ragazzo sulla ventina. «È lei Delilah Grey?» chiese dopo avermi squadrata dalla testa ai piedi.
«Si, mi dica» lo esortai un po’ irritata e in imbarazzo per il suo comportamento.
«Sono qui per recapitarle un pacco»
«Un pacco? Per me?»
«Si, viene da...» guardò sul cartellino. «Bristol».
 La prima cosa che pensai fu che forse era il pacco che mi aveva mandato James. “Un momento... è dove si trovavano gli One Direction qualche giorno fa! No, sarà un caso” pensai mentre congedavo il tanto bello quanto antipatico ragazzo.
Guardai attentamente il pacco senza nessun mittente per un bel po’ prima di decidermi ad aprirlo. All’interno c’era un bigliettino scritto a computer con allegati due biglietti per un concerto degli One Direction e un altro pacchetto.
 
“Mi hanno regalato tre biglietti per il concerto degli One Direction a Londra ed ho subito pensato a te (e alla tua amica Chrystal). Mi farebbe un immenso piacere se tu venissi perché è un’ottima occasione per conoscerci e in più sentiresti i tuoi cantanti preferiti (e il tuo Niall) ;) Ah, un ultima cosa: sono sicuro che ciò che contiene il pacchetto ti farà saltare di gioia! Credevo fosse giusto li avessi tu ;) Ci si vede a Londra!
 
James”
 
Stentavo a credere alla dolcezza di quel ragazzo. Mi sorprendeva ogni giorno di più. Aprii il pacchetto ed iniziai ad urlare. «Che c’è? Cosa succede? Sono entrati dei ladri? Ti hanno fatta male? Ma che ore sono?» iniziò a blaterare Chrystal con la voce impastata dal sonno e con ancora gli occhi socchiusi.
Stringevo forte i pass al petto e piangevo. «Delilah, che ti prende?».
Stava seriamente iniziando a preoccuparsi, cosi cercai di calmarmi e parlare. «James ci ha regalato i pass per il backstage degli One Direction a Londra. Quel ragazzo è un santo. Non ci posso credere».
Le lacrime continuavano a rigarmi il viso mentre gridavo in preda all’eccitazione. Corsi in camera a recuperare il cellulare per ringraziarlo.
 
-Non immaginavo fosse questa la sorpresa. Mi hai resa la ragazza più felice di questo mondo.
-Sapevo ti sarebbe piaciuto. Allora, ci verrai?
-Immagina che io sia già lì.
-Fantastico! Allora a sabato.
-A sabato. Grazie ancora James, non so davvero come sdebitarmi. Ti adoro!
-Figurati. È sempre bello “vederti” felice.
 
Ero cosi agitata che non avrei mai potuto seguire le lezioni, cosi andai in giro con Chrystal a fare shopping sfrenato.
Avrei abbracciato i miei cantanti preferiti, i miei idoli. Avrei abbracciato il mio Niall e il solo pensiero migliorava tutto ciò che mi circondava.
Lo avrei abbracciato e ed era solo grazie a James.

Writer's corner
Saaaaaaaalve! Lo so che sono praticamente sparita ma ho avuto un bel po' da fare, fra esame teorico della patente (passato con zero errori! scusate ma ancora non ci posso credere XD), falò con gli amici e un battesimo @_@ 
Eccovi il quinto capitolo, spero che vi piaccia e di riuscire ad aggiornare con più frequenza XD
A prestooo xx.
  
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