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Autore: TheDirectioner    28/07/2014    1 recensioni
Il sogno di tutte le ragazze di incontrare l'amore, quello giusto. Che magari sia pure un cantante perfetto, con un sorriso mozzafiato, degli occhi in cui perdersi, dei capelli un po scompigliati e un fisico scolpito? Un sogno, che per Jenna diventa realtà. Ma non è uno solo. E per la sua indecisione potrebbe perderli, o averli. Sotto l'apparenza solo uno è quello giusto... ma chi dei due? Sceglierà quello giusto o dopo rimpiangerà quello sbagliato? e le sue migliori amiche come reagiranno? **I CAN LOVE YOU MORE THAN HIM**
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Per fortuna Hazza era arrivato solo in quel momento e non aveva sentito la nostra conversazione. Io mi allontano per lasciarli soli. La dolcezza di quel ragazzo era irresistibile e non capisco come Kate possa non capirlo. Spero che lui abbia il coraggio di darle l’anello. Incontro Horan, anche se credo che lui non mi abbia visto. Allora mi siedo per terra con la schiena contro il muro e guardo l’ora: tra 5 minuti avremmo dovuto tornare in classe. Guardo davanti a me e vedo una coppia, sembrano davvero felici. Lui che le fa il solletico e lei che ride come una pazza. Sorrido, ma involontariamente una lacrima mi solca il viso. Era una lacrima di nostalgia, anche se in verità non avevo mai avuto dei momenti del genere.
«vorresti essere tu?» solo in quel momento noto che accanto a me si era seduto Horan. Non volevo dirgli la verità, ormai non lo facevo più da tempo…
«no»rispondo fredda.
«ehi, a me lo puoi dire» risponde girandomi il volto verso i suoi occhi, i suoi fottuti occhi.
«si»rispondo sincera tra vari singhiozzi. Ero stanca di soffrire per nessuno, quel nessuno che avrei sempre voluto diventasse qualcuno. Lui mi bacia, io rimango un po’ perplessa, ma quando capisco quello che stava succedendo mi stacco.
«che cacchio fai Horan?» chiedo irritata. Mi aveva preso in un momento di debolezza, che codardo.
«scusa non so resisterti» risponde. Il mio cuore inizia a battere ad un ritmo sconosciuto, insostenibile. Ma non dovevo assolutamente comportarmi in quel modo.
«beh non lo fare mai più, già me lo avevi promesso – e poi… che risposta è ‘non so resisterti’?» dico retoricamente.
«che sei troppo bella, infinitamente irresistibile» risponde calcando l’ultima parola. Io mi alzo arrabbiata. Non mi stava bene, li teneva a freno i suoi ormoni del cazzo. Le lacrime continuavano a scendere, fino a quando suona la campanella. La mia classe stava dall’altra parte dell’istituto quindi inizio a correre.
«Dio mio scusa»dico. Avevo fatto cadere il libro ad un ragazzo, ed ora mi ritrovavo sotto di lui.
«nulla, tranquilla Jenna»risponde la sua voce calda… oddio ma è Louis! Sento un dolore sotto la vita, e devo dire che la mia vita è davvero bassa. Cazzo non ci posso credere!
«scusa si eccita spesso quando ti sente»ridacchia scusandosi.
«cazzo Louis!»dico cercando di alzarmi. «tienilo a freno, no?!» dico correndo verso la mia classe. Certo che doveva essere veramente dotato da quel che ho sentito. Ahahah no dai, non mi sono mai interessata di quelle cose! Ho l’ora di ginnastica ma per fortuna appena arrivo in palestra i compagni mi dicono che il prof manca per tutte e due le ore, così possiamo uscire prima.
«ehi lo sapevi che quest’ora la faccio con te? Ti va di andare a prendere un gelato ora che usciamo?» dice Niall. Non gli rispondo sono veramente arrabbiata con lui. Ha sempre giocato con i miei sentimenti.
«eddai mica sarai ancora arrabbiata per prima!»esclama. Ma chi si crede di essere? Non sono una salviettina usa e getta, se pensa questo di me si sbaglia di grosso. Le lacrime ricominciano a scendere. L’unica cosa che voglio fare in questo momento è andare a casa ad un solo scopo. Prendo lo zaino e corro verso casa mia in lacrime. Apro la porta e corro in bagno; tiro fuori la limetta, e inizio a premere sulla mia pelle. Il sangue inizia a uscire, è l’unica cosa che mi fa stare bene.
Dopo pranzo guardo un po’ di tv. Il tempo passa e quando sento che la porta di casa si sta aprendo corro in camera mia a prendere una felpa per coprire i tagli. Scese le scalee mi accorgo che c’erano tutti i ragazzi e anche Clare e Kate, che sta in braccio a Harry. C’è anche Niall. Perché?!
«ciao ragazzi»saluto con uno dei miei falsi sorrisi.
«ciao Jenna»disse Kate. «ehi fa un caldo terribile, togliti quella felpa!»esclama Louis.
«no grazie» rispondo tranquilla. Allora sento Louis venirmi dietro. Non capisco a fondo le sue intenzioni ma lo lascio fare. In un istante mi sfila la felpa e tutti si mettono a ridere.
«cazzo Louis ti fai i cacchi tuoi?» urlo correndo in cucina. Clare inizia a piangere lei sperava che io avessi smesso. E in effetti lo avevo fatto, era da mesi che non usavo quella lima. Tutti si accorgono dei tagli e mi seguono in cucina silenziosi.
«cazzo Jenna perché?»interrompe mio fratello. Io inizio a piangere e dai miei tagli esce sangue. Allora arriva Louis con del cotone e del disinfettante.
«uscite tutti»ordina Tom con fare autoritario. Se lo ha detto per me, io non ho problemi, li hanno visti tutti. Ma poiho capito perché lo ha fatto : inizia a piangere.
«no scusa Lou tu non devi piangere per colpa mia» dico scusandomi. Lui mi guarda fisso negli occhi.
«come faccio a non piangere se io ti amo più della mia stessa vita?»dice d’un fiato Lou. Io di getto lo bacio, è lui quello giusto, non mi ha mai fatto soffrire, e vuole il meglio per me. Iniziamo a baciarci con foga e lui mi prende in braccio sbattendomi contro il muro. Non abbiamo intenzione di staccarci, nemmeno quando tutti entrano. Io mi sento in imbarazzo, ma non mi importa. Lui sicuramente non si è accorto degli altri che ci fissano increduli. Mi stacco.
«ti amo anch’io» dico. Lui mi sorride e mi lascia. Ci giriamo e ci sono i ragazzi che ci guardano forse un po’ male. Niall si avvicina a Louis ed io inizio ad avere paura per quello che potrebbe fare. Alza il braccio e gli tira un pugno secco. Il suo naso inizia a sanguinare.
«che cazzo vuoi Niall? Mi hai già rovinato la vita una volta, cosa vuoi ancora?»dico iniziando a piangere. Lui esce dalla cucina e io medico il naso di Lou. Per fortuna non è nulla di grave.
«grazie J»dice imbarazzato. È evidente che non sa come comportarsi perché non capisce quello che è successo. Nemmeno io l’ho capito bene, ma so solo che ora mi sento meglio di prima e non devo avere paura di lui, perché lui non vuole farmi del male come tutti gli altri che mi sono piaciuti. Mettitelo in testa Jenna.
«di niente amore»dico. Lui mi bacia di nuovo, Dio mio com’è dolce. Lo amo più di ogni cosa, non gli avevo dato retta, forse troppo intenta a soffrire per Niall.
«promettimi che non lo farai più»dice fissandomi negli occhi. Ha ancora il viso bagnato dalle lacrime, e gli occhi lucidi. Dio mio i suoi occhi, come ho fatto a non accorgermene prima?! La perfezione? No, di più.
«se tu sarai con me»rispondo accarezzandogli le guancie. Lui mi prende le braccia e inizia a bagnarle con il disinfettante. Io emetto dei piccoli gemiti, fa davvero male. Non lo avrei fatto più, se lui fosse stato al mio fianco. Squilla il telefono di casa, ma nessuno risponde. Allora sbuffando scendo dal tavolo e vado a rispondere.
«pronto?»
«salve parlo con il signore Hamilton?»chiede la voce.
«no, non c’è. Sono la figlia»rispondo.
«quanti anni ha?»chiede. Ma che vuole anche il codice fiscale?!
«15»rispondo in fretta.
«allora credo di poterglielo riferire. Ecco sua madre si è sentita male, se potesse affrettarsi a venire in ospedale»mi cade il telefono dalle mani. Eccola lì, la mia felicità, rovinata di nuovo. Le lacrime iniziano a scendere un’altra volta. Sta diventando la quotidianità. Mio fratello raccoglie il telefono, però sente che avevano attaccato. Louis corre verso di me. Io sono ferma, fisso nel vuoto. La mia vita non ha più un senso, di nuovo. La mia mamma, si forse era sempre lontana, ma la sento così vicina, come quando ero piccola e mi cantava la canzoncina per farmi addormentare. Mio fratello prende la macchina, come ha capito l’accaduto non lo so. Ma ora non riesco a proferire parola. Louis entra in macchina con noi molto preoccupato. Io contino a fissare il vuoto. Avevo provato cosa significasse felicità per la prima volta. Per due soli secondi. E poi una chiamata dall’ospedale a rovinare tutto. Le strade sembrano più scure e cupe, e la gente che cammina sembra infelice. Ma io so che è solo una mia immaginazione, sono solo io quella presa di mira dal Fato. Arriviamo all’ospedale e mio fratello dice qualcosa alla segretaria dell’entrata. Che brutti gli ospedali, ci sta giusto qualche disegno di bambini malati, che probabilmente moriranno. Arriviamo ad una porta sulla quale c’è scritto : RECUPERO INTENSIVO. Arriviamo alla porta 204L. Entro e mi trovo davanti mia madre. Su un letto squallido. Con delle flebo attaccate al braccio. E un grande contenitore collegato al suo braccio. Le corro incontro e mi getto su di lei.
«mamma»dico con un filo di voce. Il mio viso intanto è continuamente bagnato.
«tesoro mio, sappi che avete reso la mia vita migliore; mi dispiace se sono stata una madre assente, era il lavoro che mi costringeva»risponde affannata.
«mamma ma cos’hai?»le chiedo. Mi fissa negli occhi.
«il mio midollo osseo ha dei … problemi – le scende una lacrima – non ne hanno trovato uno compatibile per il mio sangue» conclude. Cioè mia madre sarebbe morta?
«piacere Louis»dice il mio ragazzo porgendo la mano a mia madre.
«piacere mio, trattala bene»risponde sorridente mia madre. È una donna forte, d’altronde. Louis esce dalla stanza. Io mi siedo accanto a mamma e dopo poco arriva un’infermiera.
«signora il suo battito diminuisce lentamente – dice la ragazza – dobbiamo trovare qualcuno compatibile» conclude sicura. Si vede che quell’infermiera ha paura più di mia madre. Mamma non ha mai avuto paura della morte, anzi si può quasi dire che la attende. L’infermiera dice che mia madre deve riposare e quindi mi alzo.
«pregherò il nostro Dio da lassù – disse mentre io sono voltata – e non sarai mai sola»conclude.
«ti voglio bene»riesco a dire con quel filo di voce strozzato che mi rimane. Abbandono quella stanza con mio fratello al seguito, anche se arrivati al parcheggio non vediamo Louis e lo aspettiamo per 10 minuti in macchina fino a quando la portiera posteriore si apre e lui ci rivolge delle scuse.
«tesoro ma cosa hai fatto?»gli chiedo.
«ho incontrato un mio amico»risponde. Non gli credo tanto però mi fido di lui. Tornati a casa tutti sono andati via. Io salgo in camera, lasciando Louis e Rik a parlare. Mi sdraio sul letto e inizio ad ascoltare la musica. Love the way you are. Ah che canzone perfetta! Poco dopo sento bussare alla porta e mi tolgo le cuffiette.
«avanti». Entra Louis che si siede accanto a me.
«amore, ne vuoi parlare?»mi chiede premuroso. Io scuoto la testa. Lui afferra al volo il concetto e mi mette in braccio a lui. Io poggio la mia testa nell’incavo del suo collo e lui inizia a darmi teneri baci sulla fronte. Mi addormento tra le sue braccia.
Mi sveglio il giorno dopo sdraiata sul mio letto con la testa poggiata sui suoi addominali scolpiti. Dio, quant’è scemo! Mi alzo, vado in bagno e mi faccio una rapida doccia. Spruzzo il deodorante e mi trucco leggermente. Poi sento la porta aprirsi.
«ehi se mi stavo lavando?»dico irritata a Lou.
«sarebbe stato ancora meglio»dice avvicinandosi con la faccia da pervertito.
«scemo»dico affettuosamente dandogli un piccolo schiaffetto sulla guancia. Lui si avvicina e mi da un bacio sulle labbra. Mi stacco e esco.
«dai lavati»gli urlo per farmi sentire mentre scendo le scale. Scendendo trovo Niall. Ma che cavolo ci fa qui?
«ciao Jenna»mi saluta.
«che cosa vuoi?»chiedo fredda. Lui si avvicina a me facendomi sedere sul divano.
«scusarmi»risponde. Io non lo posso perdonare.
«sei leggermente in ritardo, non lo dovevi proprio fare»dico ferma.
«eddai piccola»tenta lui.
«non mi chiamare in quel modo. Sono stanca del cuscino bagnato dalle lacrime versate per te. Io ti ho pensato per troppo tempo, tu te ne sei accorto e te ne sei anche fregato. E ora arrivi, mi usi, poi mi getti e poi mi riusi? Beh ti sbagli di grosso, con me non funziona così»dico lentamente.
«io ti amo»dice d’un fiato. Lui sposta lo sguardo dietro di me, il che significa che è arrivato il mio amore, MIO.
«io non più» dico girandomi. Mi alzo e mi avvicino a Louis chiedendogli di lasciarci soli e dicendogli di stare tranquillo.
«sei stato il motivo della mia esistenza, della mia dannata esistenza per troppo tempo. Ora è arrivato qualcuno che è il motivo della mia felice esistenza – dovevi pensarci prima»finisco di dire. Lui mi abbraccia e io lo stesso, sembra aver capito.
«promettimi che però puoi essere almeno mia amica» domanda. Gli sorrido e annuisco. Salgo le scale e prendo lo zaino. Scendo e chiamo Louis e Niall per andare.
«amore»chiamo.
«eccomi»risponde Niall.
«non dicevo a te»rispondo fredda. Arriva Lou e mi bacia. Mi piacciono i centimetri di differenza tra me e lui. Almeno per baciarlo devo mettermi sulle punte, e penso che sia una cosa estremamente dolce e da storia romatica. Ci dirigiamo verso la scuola quando il mio ragazzo riceve una chiamata e si allontana un attimo. Inizio ad essere gelosa, e mi infastidisce. Perché si è allontanato? Come io non ho segreti con lui, lui non ne deve avere con me. Torna in fretta.
«amore mio scusa devo fare una cosa, non posso venire a scuola»mi saluta con una bacio.
«ci vediamo oggi pomeriggio»rispondo. Lui corre via nella direzione opposta.
«io non ti tradirei mai»dice Niall.
«nemmeno lui»ridacchio.
«tanto non ti credo se mi dici che nemmeno per un istante sei stata gelosa di quella persona che non sai nemmeno chi sia.»
Gli sorrido, ha ragione. Arriviamo a scuola e andiamo subito a lezione. Cinque fottute ore di scuola. Odio la scuola. Trovo che magari sia utile, ma solo se l’alunno è invogliato a studiare. Se non è così, se uno ci deve andare forzato a scuola, è meglio prendersi un anno sabatico, cosa che i miei genitori non mi permetteranno mai di fare. All’uscita vedo Harry e gli corro incontro. Ad un certo punto si gira verso Kate e la bacia (?).
«ehi Kate mi devi dire qualcosa per caso?»chiedo retoricamente. I due si staccano.
«no, niente»ridacchia lei mostrandomi l’anello.
«a quando il matrimonio?»scherzo io. Dio mio com’è felice, finalmente. Sia lodato Harold Edward Styles.
«boh avevo pensato domani o dopodomani, tu che ne dici tesoro?»interviene Harry.
«ehi piccolo io sono molto difficile da conquistare» sussurra. Lui si morde il labbro.
«e invece il tuo ragazzo?»mi chiede Hazza. Il mio sorriso s’incupisce.
«non lo so»mormoro cercando comunque di mantenere un sorriso, anche se falso.
«ehi cucciola ci lasci soli un attimo?»chiede Styles rivolto a Kate. Lei annuisce leggermente gelosa e se ne va.
«Louis non ti tradirebbe mai, lo so bene, è il mio migliore amico!»dice. Io di getto lo abbraccio.
«è che a volte è così difficile pensare positivo»dico. Lui mi guarda e annuisce.
«lo so bene, ma io so anche dove sta, e fidati non ti sta tradendo, sta trattando delle cose personali – dice – se lui non te ne parla, tu non arrabbiarti, è solo timido anche se vuole sembrare coraggioso»conclude H. Io annuisco. In questo momento muoio dalla voglia di chiedergli dove sta, visto che lui lo sa, ma non lo faccio perché sennò ciò che mi ha detto non avrebbe senso. Mi devo fidare.
«e tu con Katherin?»chiedo. Sorride. «la amo, farei di tutto per lei, la voglio viziare come una principessa» dice.
«awww»dico io indolcita facendo una faccia tipo à :3. Usciamo da scuola e torniamo a casa, però sta volta andiamo direttamente da me. Ordiniamo delle pizze, io prendo la diavola, la mia preferita. È tutto così monotono senza Louis, sembra che non sia successo nulla in questi giorni e mi sto intristendo. Ci mettiamo a guardare un film ma io continuo a guardare il telefono per l’orario. L’attesa è infinita e straziante. Ad un certo punto suona il campanello. Io urlo tipo uno ‘yuppie’ e corro ad aprire. Lui entra e mi prende in braccio. Mi bacia a lungo mentre cammina per il salotto.
«mi sei mancato da morire»dico tra un bacio ed un altro.
«anche tu»dice poggiandomi a terra. Harry vedendo Louis mette in pausa il film e lo fissa.
«allora?»dice H rivolto a L. Si scambiano sguardi intensi ma non riesco a captarne il contenuto.
«è andata»dice iniziando a piangere. H si avvicina a Louis e lo abbraccia mentre piangono. Io non so che fare. Vedere due ragazzi piangere davanti a te da un effetto strano, soprattutto se sono Harry e Louis. Che situazione imbarazzante.

**spazio autrice**
ok allora ragazze dovete perdonarmi. Non so da quanti mesi non aggiorno, ma ho scritto un sacco, tipo 10 capitoli, e non ho avuto mai l'occasione di pubblicarla. Giuro che da oggi pubblico sempre, anche perchè ci sono alcune sorprese moolto importanti. Questa storia non credo finirà mai, in quanto piena di avvenimenti impovvisi e frequeeenti. Che figata! Detto questo ciaaao ragazzuole ai lov iuu.
@L&$$i@

 
  
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