Tutti mi chiedevano: “agita questo vessillo, segui questa insegna, abbraccia quest’idolo di cartone”. Ma io, esasperato, risposi urlando contro i loro volti dipinti “Libertà”, bandiera piantata sulla dura roccia dell’anima, epitaffio scolpito nelle carni. E infine tornai nella mia torre d’avorio, ultimo cavaliere di un esercito di sognatori, guerriero della luce nel tempo delle tenebre…