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Autore: ladyphantomhive    28/07/2014    0 recensioni
Dal testo:
“Quest’anno c’è veramente tanta gente!” Questo è il pensiero che mi corre in testa da tutto il giorno e io e le mie amiche siamo sommerse di foto..”è tutto stupendo...uno dei giorni più belli della mia vita” penso, “niente potrebbe renderlo più bello”..ma mi sbaglio..eccome se mi sbaglio. [...] ma ad un certo punto eccoli, li vedo, 5 ragazzi vestiti completamente di nero che si avvicinano sorridendo..”o mamma non possono essere loro”...
Salve a tutti, è la mia prima ff quindi mi dispiace se ci sarà qualche errore ma cercherò di fare del mio meglio :) spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate! Vi annuncio subito che è un po' strana come storia e forse potrebbe dar fastidio a qualcuno con lo stomaco un po' debole...ma volevo provare un cosa un po' diversa. Grazie in anticipo della lettura!
A.
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il giorno dopo
Siamo nella via che dall’albergo porta al centro della città quando la portiera di un furgone nero posteggiato di fianco al marciapiede si apre. Rimango allibita. Due volte in due giorni..impossibile essere così fortunati. Jinxx scende con la faccia un po’ sconvolta, probabilmente per il fuso orario, però mi riconosce e mi saluta. Sono impietrita ma accenno un saluto cercando di fare una smorfia che dovrebbe sembrare un sorriso.”Come ha fatto ha riconoscermi? Avrà visto tantissime persone!” Mi accorgo che ho lo stesso vestito di ieri. Poi penso…penso….quanto ci metto a formulare un pensiero? Mi abbasso di scatto dietro ad una macchina parcheggiata davanti a me. “ Aspetta, aspetta, aspetta! Oddio adesso non penseranno che…oh no ho rovinato tutto! Come al solito! Magari potrebbero ipotizzare che io li stia seguendo, ma non è così! Cavolo..”
-Ehi, Alice!- giusto…il mio nome..ieri gliel’ho detto. Christian, spuntato anche lui dal furgone, mi ha chiamato non posso stare lì ferma..così mi alzo e accenno un sorriso.
-Che fai? Perché ti nascondi?- prima di rispondere prendo un profondo respiro per stare calma e parlare in modo grammaticalmente corretto.
-Perché…
-Perché..?
-Perché due volte in due giorni è una strana coincidenza no?
-Beh sì, ma può capitare- un sorriso a 32 denti gli solca il viso.. trasmette veramente positività a tutti, soprattutto a me. 
-Però devi ammettere che è strano-faccio spallucce. -Quindi mi sono nascosta perché avevo paura che voi pensaste che vi stessi seguendo..cosa assolutamente non vera.-scoppiano a ridere tutti e due.
-Non penseremo mai una cosa del genere!
-E perché? In fondo sono sempre una vostra fan..
-Ieri quando abbiamo fatto la foto insieme ho visto come eri..ecco…emozionata sì..ma ti sei contenuta..quindi ho intuito che sei una persona responsabile e abbastanza affidabile. -nessuno mi ha mai fatto così tanti complimenti tutti in una volta, sono un po’ stordita..poi da lui..colui che ritengo un uomo con un grandissimo talento, che da una carica esplosiva per continuare la giornata.
-Grazie…-riesco solo a dire..non ho parole.
-Assomigli ad un minion, Christian Coma..-lo sussurro sorridendo mentre lo guardo, ma lo sente.
-Cosa?
-Oh niente- sono rossa come un peperone. Intanto le mie amiche che sono arrivate da poco,mi fanno un cenno di saluto e si avviano, le raggiungerò dopo. Anche Martina va perché ha un’urgenza naturale. Il mitico CC si volta a guardarmi dritto negli occhi.
-Dai, non mi offendo!- lo guardo anche io.
-Ho detto che assomigli ad un minion, Christian Coma.-di nuovo rossa di vergogna. Lui scoppia a ridere. Intanto dall’interno del furgone si sente una voce spettrale appena uscita dall’oltretomba che si pronuncia. Andy.
-Glielo dico anche io a volte.-si affaccia dalla portiera aperta. C’è il sole oggi e gli occhi gli brillano, rivelando un’infinita gamma di sfumature di azzurro e grigio chiaro. Probabilmente stava dormicchiando perché ha un segno di cucitura di sedile sul viso..e poi sbadiglia. Scenario Pokemon: è appena apparso un Andy Biersack sbadigliante selvatico! Poi continuo:
-E tu potresti essere Gru.-inarca le sopracciglia fissandomi con sguardo interrogativo. Amo quando fa così.
-Perché dovrei essere Gru?
-Intano, hai visto Cattivissimo me?
-Sì certo. E’ uno dei film preferiti della mia fidanzata.
-Bene. Allora Gru è freddo, cattivo, un duro. Ma in fondo si scopre che è una persona dolce, tenera e sensibile.-sorride distogliendo lo sguardo.
-Un po’ come te…almeno questo è quello che penso io.- un’altra risata, ma questa volta non è Christian che sta cercando di prendere il sole in piedi di fianco al furgone. È Jinxx che riappare da dietro l’abitacolo.
-Colpito nel segno, vero amico?-i due si guardano sorridendo. Cambio argomento:
-Ma non dovevate stare qui solo un giorno?
-Alla fine ci piace molto questo festival e abbiamo deciso di restare. Ti dispiace?
-No assolutamente- la faccia più mortificata della terra mi si stampa in volto.
-Dove abiti, Alice?-domanda Jinxx.
-Em..ad Albinea..è comune sotto ad una città che si chiama Reggio Emilia- vedo che le loro rotelline iniziano a girare.
-No, non so dove sia.
-E’ vicino a Bologna.-potevo dirlo subito..scema.
-Ah, ho capito!-salta su Christian-ci abbiamo fatto un concerto una volta…mi sono piaciute un sacco quelle torri..come si chiamano?
-La torre degli Asinelli e Garisenda, le due torri di Bologna.
-Sì, esatto, sono stupende!
-Comunque il mio paese è in collina, è un posto tranquillo, popolato soprattutto da vecchi e famigliole felici. Poi a Reggio Emilia è stata creata la bandiera italiana. Vado molto fiera di questo.-sorrido.
Poi Andy mi chiede una cosa spiazzante.
-Ma hai una casa abbastanza grande?
-Diciamo di sì, perché?
-Ci stanno 5 persone?-no, non può averlo detto veramente!
-Em..penso di sì…-mi stanno chiamando al telefono, rispondo. È Matilde che mi dice di raggiungerla ad un punto Ramen in centro.
-Ragazzi mi dispiace ma devo andare, le mie amiche mi stanno aspettando.-in realtà non me ne voglio andare però devo.
-Sì giusto, hai ragione anzi scusaci se ti abbiamo trattenuto.-si…scusa. Andy si sta scusando con me! Io che gli devo i miei sorrisi e le piccole sofferenze quotidiane passate grazie a lui…grazie a tutti loro…
-No, non devi scusarti! Magari riprendiamo il discorso oggi se ci rincontriamo.
-Aspetta perché probabilmente partiamo questo pomeriggio-risposta che mi fa cascare il mondo in testa. Prende fuori da una tasca il telefono. Un piccolo fremito mi scorre per la spina dorsale.
-Dammi il tuo numero-mi sento svenire, ho quasi paura a rispondergli perché penso che tutto possa finire con io che mi sveglio in camera  ripensando al sogno appena fatto.
-Ok…-glielo detto con voce tremante.
-Grazie. Beh allora ci sentiamo nei prossimi giorni e mi raccomando divertiti!-mi lascia con un sorriso meraviglioso. Io ricambio da “mi sto sciogliendo”. Anche gli altri mi salutano e intanto mi avvio verso il punto d’incontro prefissato.
 
  
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